Paradigmi possibili di rigenerazione urbana della ‘NAVE’ di rione Cocuzzo

23.09.16 – ore 18,05:  Partire da ciò che si ha e non da ciò che si vorrebbe, guardare il proprio patrimonio non con gli occhi della superficialità e dei luoghi comuni, ma attraverso la lente della visione e forse anche un po’ della follia: quella che ti spinge a guardare “out of the box”, come dicono gli americani, ovvero fuori dagli schemi. E’ questa la filosofia che sta guidando l’Amministrazione Comunale di Potenza, e l’assessorato alla Cultura promotore della proposta aperta, rispetto al tema della cultura, che si concretizza in un interesse – sempre più vivo e concreto – intorno al tema dello spazio pubblico.  I temi più moderni e all’avanguardia, in questo contesto, spaziano dal concetto di “agopuntura urbana” a quello dell’autocostruzione, dalla mappatura partecipata alla progettazione collaborativa, attraverso una trama che si ricongiunge alla rigenerazione urbana sostenibile. Temi europei, questi, che abbracciano una visione trasversale e condivisa sull’importanza che la valorizzazione degli spazi pubblici riveste a livello globale su fronti come sicurezza urbana, inclusione sociale, ricucitura del tessuto cittadino. Un esempio concreto su cui sperimentare questa nuova concezione è il quartiere Cocuzzo, detto comunemente ‘Serpentone’, e il tanto contestato simbolo, ‘La nave’: un tempo oggetto di fortissima discordia, oggi può rappresentare una nuova via per la creatività (musica  e teatro su tutti, come strumenti per l’educazione e il coinvolgimento delle persone) in un’ottica sperimentale e visionaria, che conti sul coinvolgimento attivo di una rete di artisti, designer, architetti, sociologi, ricercatori universitari di calibro internazionale. «La cultura, anche attraverso iniziative come questa – sostiene l’assessore alla Programmazione Donatella Cutro – diventa parte integrante dello sviluppo inclusivo e intelligente, in un’ottica di programmazione che coniughi, come partner, le istituzioni e gli organismi della società civile, per esempio passando attraverso l’esperienza del focus group, giungendo a una visione di città a 360°, che muova dal basso». «Non si parte da zero – sottolinea l’assessore alla Cultura Roberto Falotico -. Sono diverse le Associazioni locali che ci hanno dimostrato di poter fruire di uno spazio pubblico un tempo rifiutato, e oggi utilizzato per quello che può restituire alla città e ai suoi abitanti. E’ nostro compito fare tesoro di queste esperienze e metterle a fattor comune, provando a generare una nuova serie di relazioni tra le persone attraverso le arti e la bellezza».  È con questa stessa visione che il Comune di Potenza è diventato capofila di una rete di 44 Comuni nel progetto “Le Vie delle Meraviglie Identità e reti di integrazione della Basilicata Interna”, in risposta al bando MIBACT sulla valorizzazione interne ripartendo dall’arte, dalla cultura, dal turismo. Ed è con questo obiettivo che l’Amministrazione Comunale si porrà in ascolto per valorizzare spazi di rigenerazione urbana come La Nave del Serpentone e altri contenitori che potranno trovare una nuova collocazione (anche ideale) nell’immaginario collettivo, restituendo energia per la creazione di processi di sviluppo economicamente e socialmente sostenibili. “Ringrazio l’assessore Falotico per la forte impronta partecipativa impressa al suo assessorato – conclude il Sindaco – e l’assessore Cutro per un uso corretto e proficuo della progettualità. I fondi vanno spesi, ma vanno a spesi bene e, oggi che siamo un’Amministrazione povera, possiamo e dobbiamo mettere a frutto il patrimonio in nostro possesso, a cominciare dalla grandi professionalità che offre Potenza, troppo spesso non apprezzata adeguatamente dagli stessi potentini”.