Nuovo amministratore unico di Acta, nota del gruppo di Forza Italia

22.09.2020 – ore 9,10: Il gruppo consiliare di Forza Italia del Comune di Potenza, “a seguito dell’intervista rilasciata ad una emittente televisiva locale dal consigliere comunale Vincenzo Telesca, ritiene doveroso precisare prima di tutto che la scelta del nuovo amministratore unico di Acta è stata perfettamente in linea con il nuovo regolamento previsto per la nomina di cariche ai vertici di una partecipata. Altresì rammentiamo a Telesca – dichiarano i consiglieri Dapoto, Restaino e Salvia – che se avesse letto l’esperienza curriculare del neo amministratore unico di Acta Camillo Naborre capirebbe che è sia comprovata che adeguata, piuttosto non ricordiamo dove fosse lo stesso consigliere Telesca quando l’ex suo sindaco Dario De Luca procedeva alla nomina diretta (perfettamente legale) dell’allora amministratore unico di Acta Roberto Spera, quella nomina si davvero assolutamente politica e senza alcuna ne comprovata né tanto meno adeguata esperienza curriculare. Inoltre crediamo sia opportuno mettere finalmente in campo una operazione verità sulla situazione dell’Acta. Intanto da un mese a questa parte – sottolineano i consiglieri di FI – la città è pulita e gli interventi di igiene urbana sono ripartiti dopo due anni e mezzo che non venivano eseguiti. Inoltre è corretto denunciare che tutta la giostra di convenevoli sulla fantomatica situazione “meravigliosa” della nostra “partecipata”, descritta dalla passata amministrazione, è soltanto una mistificazione della realtà perché la condizione della società, dopo i primi approfondimenti del neo amministratore Naborre, è fallimentare, la sua organizzazione è priva di qualità e la gestione del servizio è oltremodo carente. Riteniamo – concludono Dapoto, Restaino e Salvia – che prima di rilasciare interviste e quando si avevano anche responsabilità di governo (ci riferiamo alla scorsa amministrazione) sia opportuno che ci si informi sulle reali condizioni della società che ha come unico socio il Comune di Potenza (se non si fosse in malafede) e che si approfondisca allo stesso modo sulla qualità dell’azione amministrativa messa in campo attualmente”.