Cattedrale di San Gerardo

La Chiesa Cattedrale, è situata in uno dei punti più alti della città. Inizialmente l’edificio era dedicato alla Beata Vergine Assunta, venne in seguito dedicata a Gerardo La Porta, vescovo di origine piacentina, che resse la diocesi dal 1111 al 1119 , eletto Santo Patrono della città.
I Regesta Romanorum riportano il nome di Potenza negli anni 492-494, quando Papa Gelasio I affidò al vescovo erculenzio l’incarico di intervenire contro le consacrazioni abusive fatte da Sabino, vescovo di Consilium (Sala Consilina). Tanto, a dimostrazione che esisteva già una comunità cristiana e, quindi, un luogo di raccolta per i fedeli che, probabilmente, doveva essere la Cattedrale.
Nella storia architettonica della Cattedrale si individuano tre fasi di costruzione: fu chiese paleocristiana, dal III secolo al VI secolo d.C.; romanica dal ‘200; neoclassica dal 1783. Una iscrizione romana del I secolo d.C., presente all’interno della chiesa, ci informa che la stessa fu, probabilmente, costruita su un preesistente edificio di epoca tardo-romano-paleocristiana. La sua antica e veneranda storia, fra terremoti come quello del novembre 1980 e tenaci riedificazioni, è testimoniata dal rinvenimento al di sotto del piano di calpestio in corrispondenza dell’area presbiteriale, di brani di un pavimento musivo e di alcune strutture murarie, tra cui una a forma di esedra, databili tra V-VI secolo.
Alla fine del XVIII secolo, per volere del vescovo Andrea Ferrao, acquisì l’attuale aspetto neoclassico su progetto dell’architetto Antonio Magri allievo del Vanvitelli.
Il prospetto della Cattedrale odierna è rivestito da lastre di pietra ed è ripartito da lesene con capitelli su due ordini, sottolineati da un ampio marcapiano recante lo stemma del vescovo Bonaventura Claverio inserito al centro del timpano del portale d’ingresso.
Esternamente l’edificio è caratterizzato da una struttura molto semplice e con una facciata principale a due spioventi.
Il campanile, ora posto sul lato destro, ha sostituito quello originario, che si trovava sul lato sinistro, demolito nel 1846 per danni causati dai terremoti. Il campanile rappresenta uno dei punti più alti della città ed è visibile a grande distanza in molte zone di quest’ultima.
Alla struttura si accede mediante un’ampia gradinata semicircolare. Il particolare ingresso principale è un portale a due ante bronzee, realizzate nel 1978 dallo scultore Giovanni Niglia. Al centro del portale bronzeo è raffigurato il Cristo risorto, con ai quattro angoli i simboli dei quattro evangelisti e poi dall’alto in basso degli episodi riguardanti il popolo potentino dal 1111 in poi, anno della venuta di San Gerardo. I vari episodi del popolo potentino sono: la povertà, la sofferenza e la solidarietà, il tutto è sormontato da un timpano che reca scolpito lo stemma del vescovo Claverio (1646-1472).
Alla destra del portale principale si trova il portone secondario, con una piccola scalinata ed un timpano sorretto da varie colonne. Quest’ultimo presenta delle immagini scolpite in otto pomelli in bronzo che raffigurano l’Assunzione della Vergine, San Gerardo, l’Annunciazione, la Natività, la morte, la Resurrezione, lo stemma del Vescovo e quello del papa. L’ingresso secondario è stato costruito dall’artista potentino Marco Santoro nel 2004.
La Cattedrale presenta oggi nove cappelle così distribuite: 4 sul lato destro, 3 sul lato sinistro e 2 ai lati del transetto.
La struttura è a croce latina, con una navata lunga 50 metri e larga circa circa 7 metri.
La cupola è stata affrescata negli anni trenta del secolo scorso da Mario Prayer, pittore di origine veneziana.

La cupola è affrescata con le immagini del popolo potentino che accompagnano il Vescovo San Gerardo in una processione che culmina con la presentazione del popolo alla Madonna e con la figura di Dio Padre. Compaiono anche le immagini della cattedrale stessa e della chiesa di San Michele Arcangelo.
Alla fine della navata si trova la zona dell’Abside, qui è posto il pregevole altare maggiore , sopraelevato di circa un metro rispetto alla navata.
Posteriormente all’altare maggiore, sono stati rinvenuti durante i restauri degli anni settanta i resti di una cripta, protetti da un pesante cancello di bronzo. La funzione di questa cripta, databile a un periodo che va dal IV al VI secolo d.C. potrebbe anche essere quella di “Martyrion”, cioè luogo che andava a custodire i cadaveri dei martiri. Nella chiesa, inoltre, è stato rinvenuto un altro elemento risalente all’epoca romana: un’iscrizione muraria che risale agli ultimi anni del I secolo d.C., posta fra la cappella dell’Immacolata e l’arcata successiva.
Il corpo di San Gerardo, dapprima, fu custodito in un sarcofago di provenienza romana. Dal 1919, ottavo centenario della morte del Santo, è conservato in una preziosa urna d’argento e cristalli, adagiata sotto l’altare, dedicato al Santo. L’antico sarcofago,oggi, è visibile nell’atrio del palazzo vescovile.

Orari di apertura:
07.30/13.00 – 15.00-20.00

Orari messe:
Giorni feriali 07.30-09.00-10.30-19.00
Giorni festivi 08.00- 11.00-12.00-19.00

Testo a cura dei volontari del progetto di Servizio Civile “………… c’è TURISMO e CULTURA a POTENZA”

Fonti:

F.Villani, Potenza Città Verticale, Guida Turistica;

lucanianet.it

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Galleria forografica cripta