Toponomastica al Femminile

Termina oggi (26/03/2011) la possibilità di votare sul sito del Comune di Potenza i nomi della donne cui intitolare tre strade cittadine.

La scelta doveva essere effettuata tra le 18 proposte elaborate insieme all’associazione “Telefono donna” e che potevano essere votate a seguito di un  progetto presentato a Potenza, nel corso di un incontro dalla presidente di “Telefono donna”, Cinzia Marroccoli.

Doveva essere scelta una tra le sei donne a livello internazionale, una tra le sei italiane e una tra le sei lucane (o che hanno operato in Basilicata). I tre nomi (uno per ogni gruppo) che hanno ricevuto il maggior numero di voti saranno ora comunicati alla giunta comunale, e dovranno ottenere l’autorizzazione dell’Istituto nazionale di Storia patria e del Prefetto prima dell’intitolazione. La scelta di chiudere il voto è stata determinata anche dall’aver notato una anomalia nella partecipazione al sondaggio.

Avendo dato la possibilità di votare in maniera libera, senza obbligo di registrazione si era fatto appello al buon senso e alla correttezza di tutti.

In base a calcoli statistici si è notata invece una anomalia nelle modalità di votazione. Come avviene nel televoto, mantenendo l’anonimato dei votanti, non è tecnicamente  possibile controllare che non vengano utilizzate metodologie non corrette per attribuire ad una unica fonte la propria preferenza e determinare così in maniera certa l’attribuzione di voti.

Sarà valutata la possibilità di riaprire il sondaggio attraverso metodologie che garantiscano un più corretto svolgimento della votazione.

Ringraziamo fin da ora quanti hanno utilizzato il sondaggio in modo corretto e senza ricorrere a meccanismi non lineari.

Il Comune di Potenza intitolerà tre strade ad altrettante donne. La scelta deve essere effettuata tra le 18 proposte elaborate insieme all’associazione “Telefono donna” e che potranno essere votate nella colonna qui accanto: il progetto è stato presentato a Potenza, nel corso di un incontro, a cui hanno partecipato l’assessore comunale all’ambiente, Nicola Lovallo, la presidente di “Telefono donna”, Cinzia Marroccoli, e il dirigente comunale per la qualità urbana, Giancarlo Grano. Dovrà essere scelta una tra le sei donne a livello internazionale, una tra le sei italiane e una tra le sei lucane (o che hanno operato in Basilicata). I tre nomi (uno per ogni gruppo) che riceveranno il maggior numero di voti saranno poi comunicati alla giunta comunale, e dovranno ottenere l’autorizzazione dell’Istituto nazionale di Storia patria e del Prefetto prima dell’intitolazione. In Italia solo il 5% delle strade è dedicato alle donne e a Potenza ce ne sono solo 8 rispetto alle 185 intitolate a uomini. Di seguito alcune note biografiche.


DONNE LUCANE

ESTER SCARDACCIONE – Bari 29/7/1948- Potenza 3/10/1997

Avvocata, Presidente della Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità di Basilicata, consulente del Dipartimento per la Pari Opportunità, Ministro Anna Finocchiaro, si è particolarmente distinta per la conquista della parità tra i sessi nella nostra regione.

MARIA PADULA – Montemurro 12/1/1915- Napoli10/12/1987

Pittrice, insegnate, mise al centro dei suoi dipinti non più il privato, la casa, i giardini, ma il paesaggio.Nel 1967 vince il premio Basento con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Saragat.Quando nel 1967 a Potenza nasce la Scuola d’Arte, Maria ottiene l’insegnamento  di Disegno dal  vero, che portò avanti sempre con grande passione.

ANNA DI NELLA

Pittrice lucana nata a Napoli. Si  rivelò come artista con una sua mostra personale dal 6 al 24 febbraio 1926.Ricercatrice di armonie, dotata di una tecnica del tutto personale,si distacca dal dillettantismo impressionistico dell’epoca offrendo nei paesaggi e nelle figure nuove rivelazioni.

MARIA LUCIA DINELLA – detta Maria la Pastora- Pisticci-

Brigantessa, compagna di Ninco Nanco, mitica figura del brigantaggio al femminile, di cui parla anche Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato ad Eboli. Faceva parte degli effettivi della banda e partecipava a tutte le azioni di fuoco contro i governativi, suscitando l’ammirazione delle popolane che ammiravano la sua bellezza e il suo coraggio. Fu catturata il 4/3/1864 e condannata al carcere duro per 20 anni.

CAMILLA RAVERA – Alessandria 18/6/1889- Roma14/4/1988

Politica, insegnate, la prima delle due donne  ( la successiva è Rita Levi Montalcini) sinora nominate  Sematore a vita, 1982, ed è stata la prima donna Segretario di Partito   (PCI) dal 1927 al 1930 quando fu arrestata dal regime fascista e condannata a 15 anni trascorsi tra carcere e confino fino alla caduta del fascismo.. Dopo un periodo di detenzione nel carcere di Perugia dal 33 al 35, e prima di  Ventotene, viene inviata al confino prima a Montalbano Ionico    e poi a San Giorgio Lucano    dove scrisse il romanzo Una donna sola.

MARIA MARCHETTA –  Grassano- morta nel 1967

Costretta a letto a causa di una lunga malattia, fece di questa sua malattia un “offerta” per l’Unità dei Cristiani (al tempo del Concilio Vaticano II) morendo due giorni dopo.

ROSA MARIA GALLICCHIO- Potenza 4/11/1926 – 24/8/1995

Insegnante di grandi doti umane e professionali,  educatrice attenta e amorevole, capace di trasmettere conoscenza e curiosità per il mondo circostante. Nel penultimo quinquennio del suo insegnamento, tra il 1974 e il 1979, accettò nella classe Prima la presenza di una ragazza down già più che adolescente, e da insegnante di sostegno ante litteram riuscì coinvolgendo l’intera classe, a farne una ”  Persona” pienamente integrata non solo nel contesto scolastico ma anche esterno.

ANNA MARIA ORTESE- Roma 13/6/1914 – Rapallo 9/3/1998

Scrittice, da bambina trascorre a Potenza gli anni dal 1918 al 24, dove frequenta la I, la II e,  per ben due volte, la  III elementare presso la Scuola XVIII Agosto 1860. Vita travagliata la sua, spesso passando da una città all’altra (con un particolare legame con Napoli)  sempre critica nei confronti del mondo intellettuale e culturale dell’Italia dell’epoca. Nel 1953 con le novelle Il mare bagna Napoli vince il Premio Viareggio per la narrativa, e nel 1967 il Premio Strega con Poveri e    semplici a cui seguirà il più noto Il cappello piumato.Usuffruisce negli ultimi anni della Legge Bacchelli.

LINA SPERA

Violinista, di padre lucano, diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio Santa Cecilia di Roma nel 1911,già nel 1912 ha il suo primo successo come concertista, e nel 1917 viene designata a rappresentare l’Italia a Parigi, e da quì ha inizio la sua sfolgorante carriera internazionale. Tenne  a Potenza, presso il Teatro Francesco Stabile, un memorabile concerto di cui ci sono giunti i   commenti entusiasti, (“ più che un trionfo fu un’apoteosi”)il programma in dettaglio, ma purtroppo non la data.

CAROLINA D’ARAIO- Potenza 10/02/1943 – 23/3/ 1999

Insegnante, operatrice di pace, fervida credente, delicata poetessa, nel suo ruolo di insegnate di lettere presso la scuola media Torraca di Potenza non si è mai risparmiata fino alla morte causata proprio all’aver dedicato la propria esistenza al prossimo.

CAROLINA RISPOLI – Melfi 9/5/1893- 28/11/1991

Scrittrice, già giovanissima inizia a pubblicare novelle su varie riviste, poi nel 1916 a 23 anni  pubblica Ragazze da marito, a cui seguono molti altri romanzi. Dopo la morte del marito (il politico Raffaele Ciasca) gli dedica il saggio La giovinezza di Raffele Ciasca tra Giustino Fortunato e Gabriele Salvemini. A lei è dedicata la Biblioteca Comunale di Melfi.

DONNE ITALIANE

NILDE IOTTI – Reggio Emilia 10/4/20 – 4/12/99

Politica di grande importanza, partecipa alla Resistenza,  è una delle 21 donne che hanno contribuito alla stesura della  nostra Costituzione, prima donna Presidente della Camera dei Deputati dal ’79, al’92.

ANNA MAGNANI – Roma 7/3/1908 – 26/9/73

Attrice prima di teatro epoi di cinema, antidiva per eccellenza,1955 vince l’Oscar

per il film La rosa tatuata, ma il suo ruolo più famoso è la popolana Pina in Roma città aperta di  Roberto Rossellini. Lavora con i più importanti  registi del neorealismo italiano.

LAURA BASSI – Bologna 31/10/1711- 20/2/1778

Biologa e matematica, prima donna docente  universitaria  in Europa di  biologia e fisica pressol’Università di Bologna.Per ovviare alle tante difficoltà dovute al suo essere donna nel  1749  inaugurò un laboratorio privato che divenne famoso in tutta l’Europa e accolse celebri scienziati e giovani destinati alla fama.

SIBILLA ALERAMO –  Alessandria 14/8/1876 – 1960

Scrittrice, giornalista, il suo libro più famoso Una donna, 1906, in cui racconta la sua sofferta decisione di abbandonare il marito mai amato,gesto all’epoca dirompente. Una vita assolutamnete non convenzionale, fu un’antesignana della lotta per i diritti delle donne.

ARTEMISIA GENTILESCHI – Roma, 8/7/1593- Napoli 1653

Pittrice vissuta durante la prima metà del XVII secolo, riprese dal padre Orazio il limpido rigore disegnativo, innestandovi una forte accentuazione drammatica ripresa   dalle opere del Caravaggio  contribuendo alla diffusione del caravaggismo a Napoli dove  si era trasferita. La sua storia fu segnata da uno stupro, i cui atti del processo sono giunti fino a noi.

ILARIA ALPI – Roma 24/5/1961 – Mogadiscio 20/3/ 1994

Giornalista, inviata speciale del TG3, fu uccisa in Somalia assieme all’operatore Miran Hrovatin mentre conduceva una delicata inchiesta su un traffico internazionale di rofiuti tossici e radioattivi.

MARISA BELISARIO–  Ceva 9/7/1935- Torino 4/8/1988

Manager, laureata in discipline economiche presso l’Università di Torino nel 1959, da neo laureata entrò nell’Olivetti dove con una sfolgorante carriera  nel 1979 arrivò a ricoprire il ruolo di Presidente della Olivetti Corporation d’America. Tornata poi in Italia, una nuova prestigiosa nomina venne bloccata per pregiudizi sessisti. Nel 1984 fu chiamata a fare parte della Commisione Nazionale per le Pari Opportunità. A lei sono intitolati la Fondazione e il Premio omonimo, assegnato ogni anno alle donne che si sono distinte nel mondo dell’imprenditoria, e ancora oggi viene ricordata come la prima donna manager.

MARIA MONTESSORI– Chiaravalle 31/8/1870 – Noordwik (Olanda)  6/5/1952

pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice, nota per il medodo  che prende il suo nome, che mette il bambino al centro del processo educativo, usato tutt’oggi in migliaia di scuole in tutto il mondo.

CRISTINA TRIVULZIO DI BELGIOIOSO– Milano 28/6/1808 – 5/7/1871

Giornalista, scrittrice, antesignana della lotta per i diritti delle donne, editrice di giornali rivoluzionari, patriota risorgimentale paladina dell’Unità nazionale. Quando muore dopo l’agognata Unità d’Italia, al suo funerale non partecipa nessuno dei politici dell’Italia che lei cosi generosamente aveva contribuito ad unire.

MARIA GAETANA AGNESI– Milano 16/5/1718- 9/1/1798

Matematica, filosofa, dai molteplici interessi, scrive vari saggi dove tra l’altro esprime la convinzione che anche le donne debbano essere istruite. Dopo la morte del padre si ritira dalla vita pubblica per dedicarsi agli studi religiosi e alla cura delle donne povere e malate.Quando a Milano viene fondato il Pio Albergo Trivulzio ne l 1783 ne diviene la direttrice e  pur senza titoli accademici è  considerata dai contemporanei una teologa.

TERESA AGNESI– Milano 17/10/1720 – 19/1/1795

Musicista clavicembalista,compositrice di musiche da camera,  teatrali e   orchestrali, cosa assai rara per una donna dell’epoca.

DONNE NON ITALIANE

FRIDA KAHLO – Coyoacan 6/7/1907- 13/7/1954

Pittrice messicana, atipica  surrealista, dalla vita travagliata che è spesso al centro della sua attività artistica così come il suo corpo di donna.

VIRGINIA WOOLF – Londra 25/1/1882 – Rodmell 28/3/1941

Scrittrice, saggista, considerata come uno dei più grandi letterati del xx secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità dei diritti tra uomini e donne. Il suo saggio, Una stanza tutta per sé. (1929), è ancora di grandissima attualità.

MARIE CURIE – Varsavia 7/11/1867- Passy 4/7/1934

Chimica e fisica polacca naturalizzata russa e in seguito francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica, e nel 1911 per la chimica per i suoi lavori sul radio.Unica donna insignita di due premi Nobel in due disciplene diverse.

EDITH STEIN – Breslavia 12/10/1881- Auschwitz 9/8/1942

Religiosa e filosofa tedesca dell’ordine delle Carmelitane Scalze, convertita al cattolicesimo dall’ebraismo, venne arrestata dai nazisti e rinchiusa nel campo di Auschwitz dove morì. Nel 1998 Papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa e l’anno uccessivo compatrona d’Europa con il nome di Santa Teresa Benedetta della Croce.

COCO CHANEL – Saumur 19/8/1883- Parigi 10/1/1971

Stilista francese, nota in tutto il mondo, ha rivoluzionato nella moda il concetto di femminilità, con lei nasce la donna moderna. Ha fondato la casa di moda che porta il suo nome

SIMONE DE BEAUVOIR – Parigi 9/1/1908-14/4/1986

Insegnante, scrittrice,filosofa  francese. Il suo Il secondo sesso (1949) è un saggio fondamentale che apre la strada al grande dibattito sulla condizione femminile.

IPAZIA– Vissuta ad Alessandria d’Egitto tra la fine del IV secolo e l’inizio del V.

Studiosa di matematica e astronomia, eccellente filosofa neo-platonica, parlava    alla pari con i capi della città e per la sua straordinaria saggezza era amata e venerata.Ma questo decretò la sua morte. Fu orrendamente uccisa nel 415 d.c., ogni sua traccia cancellata nel fuoco.

MARGARET MEAD–  Filadelfia16/12/101- New York 15711/1978

Antropologa statunitense, una donna fuori dall’ordinario, conuna vita intensa e all’insegna dell’anticonformismo. La ricerca più celebre ed importante di M.Mead fu L’adolescente in una società primitiva, frutto di una ricerca nelle isole Samoa nella quale sosteneva che le difficoltà   personali incontrate dalle adolescenti occidentali non sono universali e necessarie, ma contingenti e generate prevalentemente dalle costrizioni e dalle imposizioni della cultura moralista dell’epoca. Queste tesi ebbero grandissima risonanza negli Stati Uniti, e furono duramente contestate da parte dell’opinione pubblica.  D’altra parte Mead rimase fino agli   anni sessanta un personaggio pubblico notissimo e fervente paladina dei valori progressisti, anti-autoritari e anti-discriminatori.

MARIA CALLAS–  New York 2/12/1923 – Parigi 16/9/1977

Soprano di origine greche, con la sua particolare voce contribuì alla riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell’ottocento. Maria Callas ha dato anche nuovo impulso alla riscoperta di titoli desueti, al miglioramento delle scuole di canto, e alla maturazione di una nuova consapevolezza tecnica da parte dei cantanti. Si è dimostrata anche attrice di talento. Per le sue scelte affettive è salita  spesso anche agli onori della cronaca rosa. Stando allle vendite dei dischi, è oggi la cantante lirica più nota al mondo.

JANE AUSTEN– Steventon 16/12/1775- Winchester 18/7/1817

scrittrice inglese, figura di spicco della narrativa preromantica, tra le autrici più conosciute e amtate. Pur vivendo nel periodo delle guerre napoleoniche, la Austen non tratta mai nei suoi romanzi gli avvenimenti bellici, ma gli eventi a lei più cari  sono la vita quotidiana dei  personaggi che popolano la campagna inglese e il sogno d’amore delle sue eroine  raccontati sempre con ironia e arguzia. Le donne sono il fulcro fondamentale di ogni  suo romanzo, facendo di Jane Austen “una delle prime scrittrici a dedicare l’intero suo lavoro all’analisi dell’universo femminile” con le parole    di Virginia Woolf, “l’artista più perfetta tra le donne”.

ISADORA DUNCAN– San Francisco 28/5/1878- Nizza14/9/1927

Danzatrice statunitense considerata una tra le più significative precorritrici della cosiddetta “danza moderna”. La sua importanza nella storia della danza è grande, sia    per l’interesse che seppe suscitare nelle platee di tutto il mondo, sia perché le sue idee furono rivoluzionarie per la sua epoca e costituirono per i suoi successori l’impulso per la creazione di nuove tecniche diverse da quella accademica e per una nuova concezione della danza teatrale. Ebbe un’esistenza assai movimentata, trascorsa in gran parte in Europa, alternando i successi artistici a delusioni personali ed eventi luttuosi.Fu una donna emancipata ed ebbe intense relazioni affettive. Morì tragicamente, strangolata dalla siarpa che indossava, le cui frange si erano impigliate nei raggi delle ruote della Amilcar GS 1924 sulla quale era appena salita, salutando gli amici con una frase rimasta famosa: «Addio, amici, vado verso la gloria!».