Riqualificazione Urbana Parco Macchia Romana

Riqualificazione Urbana Parco Macchia Romana

Importo totale finanziamento: € 1.000.000,00

Responsabile Unico del Procedimento: Geom. Giuseppe Brindisi

 

 Lo scenario di riferimento è il boschetto di Macchia Romana, situato a nord-est del Centro Storico della Città di Potenza.

La specifica natura del paesaggio, quale scansione armoniosa di una collina boschiva che si perde, però, in uno sfondo caratterizzato, per lo più, da una tipologia residenziale contraddistinta da grandi edifici (si calcola che complessivamente la popolazione sarà di circa 7.000 abitanti), genera il desiderio di interpretare, esaltandone, le sue più significative peculiarità di straordinario parco urbano – naturale.

Piuttosto che per addizioni e complementi, il progetto ha di conseguenza effettuato la scelta di operare per sottrazione e modellazione, proponendo come idea guida dell’intervento un forte segno che scaturisce dal terreno e ne interpreta la forma; un progetto che opera una rilettura dei profili e dei volumi, proponendo il terreno come principale materiale della progettazione.

Ciò non ha certo significato di rinunciare all’architettura, quanto piuttosto rimuovere ogni tentazione di ostentazione architettonica per rendere minima la competizione con il paesaggio e massima l’operazione concettuale di modificazione.

Nel raffronto tra il paesaggio e la nuova struttura del parco, quest’ultimo dal forte connotato socio-culturale, si sviluppa l’idea del progetto per coniugare i processi di trasformazione del territorio, processi legati alle grandi opere di infrastrutture, con la valorizzazione delle risorse ambientali.

Le tipologie d’intervento e le azioni sono state elaborate sulla base di una nuova visione, che, rispettosa dell’ambiente, sia in grado di conciliare il miglioramento della qualità della vita con la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale.

Il progetto prevede l’accesso al Parco attraverso “ tre porte”; la prima porta è situata sulla rotonda al di sotto del viadotto della strada Via delle Medaglie Olimpiche; la seconda consente l’accesso al Parco per chi arriva dalla piazza antistante la Chiesa di Gesù Maestro ed, infine, l’ultima a valle presso gli edifici dell’ATER.

Ognuno di questi ingressi identifica un percorso differente; quello a nord-ovest il percorso denominato “Meditatio sonis”, una passeggiata che permette di riscoprire il suono naturale del vento, dell’acqua, filtrato da strumenti “musicali” naturali dislocati lungo il camminamento. Esso si conclude in un anfiteatro ove si può anche godere di una vista privilegiata, un terrazzamento a mezza costa che si affaccia sulla valle sottostante.

La porta ad ovest immette nel percorso “Mens sana in corpore sano”, volto all’attività fisica e motoria del corpo umano per la presenza, lungo il suo svolgere, di attrezzi e strutture ginniche di tipologia naturale.

Ritroviamo, infine, il percorso “Perceptio sensum”, un cammino didattico finalizzato alla conoscenza delle varie specie vegetali presenti, quali Cerro, Querce, macchie floreali e arbusti di diversa natura, di cui saranno illustrate le tecniche di produzione, i possibili danni e le variazione che possono subire per le avversità climatiche o inquinanti.

Ultimo sentiero è quello “Ciclocampestre”, un percorso adatto allo svolgimento di passeggiate in mountainbike , di facile accesso e fruizione, alla riscoperta della natura.

Queste piste saranno a fondo naturale; nei punti con giacitura difficili e ove lo si ritenga necessario per il mantenimento di efficienza del tracciato si ricorrerà alla realizzazione dello stesso con l’impiego di materiale naturale quale misto granulare di cava, e reticoli a maglia di elementi in legno di rovere, preventivamente trattati per consentire una buona resistenza agli agenti atmosferici ed ai microrganismi fungini.

Il tracciato presenterà una larghezza mai inferiore al mt. 1.50, con caratteristiche geometriche tali da consentire un transito libero ed in totale sicurezza.

Sono previste, inoltre, aree di sosta attrezzate per visitatori che intendono trascorrere nel Parco l’intera giornata.

I tratti che presentano pendenze longitudinali maggiori del 10% saranno interessati da interventi di ingegneria naturalistica, in modo da rispettare il più possibile le linee generali del sito.

Saranno impiegati in parte anche i percorsi esistenti che non necessitano di eccessivi interventi di ripristino.

Il Parco sarà, oltremodo, impreziosito da impianti di illuminazione che ben si coniugano con il paesaggio circostante.