Carta della Consulta cittadina sulla scuola

Potenza Città Educante

PARTE PRIMA
I Principi
I – UNA CITTA’ EDUCANTE PER LA FORMAZIONE PERMANENTE

Il Comune di Potenza, facendo proprie le raccomandazioni provenienti dalla I Conferenza Cittadina della Scuola, tenuta nei giorni 11 e 12 maggio 2006, istituisce la Consulta Cittadina sulla Scuola e assume, in concordanza con il Rapporto Delors, il concetto pedagogico della Società educante per una Educazione per tutta la vita, ovvero della città che educa le sue cittadine e i suoi cittadini attraverso un significativo rapporto di partecipazione democratica e scambio tra le generazioni, richiamando il principio numero 20 della Carta delle città educative dove si afferma l’obbligo di non separare le generazioni.

Il logo di “Potenza Città educante” è formato da figure che sorreggono una spirale che lascia intravedere la lettera “C”, iniziale di città, cittadino, cultura, comunità, convivenza civile, collaborazione, cooperazione e di quant’altro rimanda al dialogo e alla partecipazione.

Nella Città educante i processi educativi non sono ad esclusivo appannaggio della famiglia o della scuola, ma della città nel suo complesso, con le sue strade, i suoi vicoli, i suoi vicinati , le sue piazze, la sua gente, il suo tempio, il suo ospedale, le sue fabbriche,i suoi immigrati. Attraverso la sinergia dei rapporti tra le sue molteplici componenti, la Città educante intende contribuire alla crescita di una Comunità i cui membri siano responsabilmente coinvolti nella edificazione di una Comunità ove governa il principio della responsabilità.

II – UNA CITTA’ EDUCANTE PER LA COESIONE SOCIALE E PER LA CRESCITA CULTURALE ED ECONOMICA DELLA COMUNITA’

Nella prospettiva delle indicazioni dettate dal Consiglio d’Europa il 23 e 24 marzo 2000 a Lisbona, Città Educante intende darsi un nuovo obiettivo strategico di coesione sociale, nel contesto di un’economia basata sulla conoscenza, per definire un programma ambizioso al fine di potenziare e innovare le infrastrutture del sapere, modernizzare il sistema dell’istruzione da mettere a disposizione delle sue cittadine e dei suoi cittadini , con tutte le sue potenzialità, e insegnare loro ad utilizzarle.

La Città educante è un sistema complesso in evoluzione costante e può esprimersi secondo modalità diverse e darà sempre una priorità assoluta all’accrescimento culturale e alla formazione permanente dei suoi abitanti dentro un vincolo organico di fraternità e di amicizia, ove, rievocando l’intervento di Giorgio La Pira al convegno fiorentino del 1955 dei Sindaci delle Capitali, i problemi politici ed economici, sociali e tecnici, culturali e religiosi prendono una impostazione elementare ed umana! Problemi, cioè, che non possono essere lasciati insoluti.

Coerente al rapporto di Edgar Faure all’Unesco “ Imparare ad essere ” del 1972, Città Educante propone una cittadinanza creativa e partecipe alla vita pubblica, perseguendo il principio di un’educazione attiva. Di rilevante importanza è l’assunzione della consapevolezza che i processi educativi non possono essere confinati nell’ambito scolastico-educativo, ma devono uscire dall’aula per coinvolgere l’ambiente urbano nella sua complessità e multidimensionalità.

Il Comune di Potenza, consapevole dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, riconosciuta con legge costituzionale della Repubblica, assegna alle suddette un ruolo preminente e centrale per la realizzazione di tutto quanto è stato dianzi indicato e individua, come strumento istituzionale per poter conseguire gli obiettivi che “ Città Educante” vorrà darsi , in piena autonomia , secondo le indicazioni provenienti dalla presente Carta e nel rispetto delle Leggi della Repubblica, la Consulta Cittadina sulla Scuola come organo di governo della Città Educante.

 

PARTE SECONDA

Potenza Città Educante

Art. 1 – Istituzione

E’ istituita la Consulta Cittadina sulla Scuola “Città Educante“, (d’ora in avanti anche solamente Consulta) ai sensi dell’art. 7 del regolamento di partecipazione popolare del Comune di Potenza.
La “Consulta” rappresenta:
una esperienza innovativa e rilevante di partecipazione democratica, di proposta di coordinamento e di confronto per tutti i soggetti pubblici e privati presenti nel territorio comunale al fine di promuovere il progetto educativo della comunità cittadina;
un importante luogo di stimolo e di verifica dell’impegno civile della comunità cittadina che, nel pieno rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, individua percorsi formativi propri la cui realizzazione sarà affidata alle scuole, tanto in forma associata, quanto singolarmente.
Essa, è nel suo impegno:
promuove e sostiene attività in coerenza con quanto indicato nella Parte Prima della presente Carta.
aderisce alla Associazione Internazionale delle Città Educative ( AICE ), condividendone la Carta dei Valori.
Art. 2 – Finalità

La “Consulta ” ha le seguenti finalità:

progettare, coordinare, attraverso i suoi organi di governo, interventi educativi e formativi capaci di promuovere la formazione della persona umana perché ciascuno, per tutta la vita, abbia la capacità di svolgere un ruolo cosciente e attivo come cittadino;
promuovere le attività, anche attraverso un lavoro di rete, per poter formare gli individui in modo che siano innovativi, capaci di evolversi e di adattarsi ad un mondo in rapida trasformazione e di assimilarne i cambiamenti;
promuovere la cultura della pace, della sostenibilità ambientale, dei diritti umani, della solidarietà, dell’inclusione sociale, delle pari opportunità.
promuovere iniziative nel campo degli scambi e partenariato europeo;
impegnarsi, in raccordo con le Istituzioni scolastiche, per la definizione di un piano dell’offerta formativa cittadina capace di offrire agli abitanti di Potenza opportunità formative ed educative che innalzino il livello civile e di vivibilità della Città.
Art. 3 – Compiti

Per svolgere i suoi compiti la Consulta ha riguardo particolare:

alla domanda di istruzione, nei suoi vari gradi, alla specificità, quantità e qualità delle istituzioni scolastiche esistenti e alla loro razionale distribuzione sul territorio comunale;
alla ripartizione delle risorse economiche, culturali ed umane in relazione alle necessità del territorio ed alle funzioni specifiche delle scuole, con il miglior utilizzo delle strutture di sevizio esistenti o, in carenza di queste, proponendone la creazione di nuove;
agli asili nido, alle scuole comunali d’infanzia, ai servizi educativi, all’educazione ricorrente e permanente e a distanza;
ai trasporti scolastici, alle mense scolastiche, ivi incluse le problematiche relative alla tariffazione;
agli interventi a favore dei disabili;
all’inserimento di alunni stranieri.
I pareri e le proposte della Consulta saranno indirizzate, principalmente, all’assessorato alla Pubblica Istruzione, alla Commissione consiliare competente, al Consiglio comunale.
In modo particolare le proposte della Consulta, laddove sia richiesto dalla Consulta stessa, possono essere inserite nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale.
In relazione ai temi presi in considerazione la Consulta può avere come interlocutori tutti gli Assessorati e i Servizi che con la scuola hanno rapporto (Sicurezza Sociale, Cultura, Sport, Lavori Pubblici, Urbanistica, Servizi Pubblici, Pari Opportunità etc.), avvalendosi della struttura di coordinamento da istituirsi nell’ambito dell’Assessorato.
Il carattere di rappresentatività della Consulta si esplica mediante la creazione di opportunità che consentono a chi deve essere rappresentato di potersi esprimere su ciò che la Consulta fa o intende fare.
A tal fine viene favorita la creazione di strumenti d’informazione diretta da parte della Consulta (assemblee, conferenze stampa ecc.) o indiretta (diffusione periodica di un notiziario) che consentono a tutti quelli che ne hanno la volontà di far pervenire all’Amministrazione Comunale proposte e valutazioni, servendosi della Consulta.
Art. 4 – Gli organi
Sono Organi della Consulta:
a. Laboratorio della Città Educante,

b. Assemblea plenaria,

L’Ufficio di presidenza
Presidente e Vice-Presidente,
Art. 5 –Laboratorio città Educante

Il laboratorio è aperto a tutti i rappresentanti di Enti ed Associazioni che si pongono come soggetti e/o luoghi che concorrono in ogni modo a determinare la formazione dei giovani nello spirito della “città educante”.
Gli enti e le associazioni che chiedono di aderire devono:
condividerne i principi e le finalità della Città Educante;
presentare apposita domanda al Presidente dell’Assemblea della Consulta per il tramite dell’Unità di Direzione “Istruzione”
Si riunisce di norma ogni tre mesi.
E’ convocato dall’Assessore alla Pubblica istruzione.

Art. 6- L’Assemblea plenaria della Consulta

(Costituzione)

L’Assemblea plenaria della Consulta per la scuola, di seguito detta semplicemente Assemblea, nominata dal Sindaco su designazione delle varie componenti istituzionali e del mondo della scuola è presieduta dall’Assessore alla Pubblica Istruzione pro tempore ed è composta da:
n. 3 esperti, designati dalla Commissione consiliare competente in materia scolastica di cui 1 di minoranza:
n. 4 Dirigenti Scolastici designati dal Coordinamento dei Dirigenti scolastici operanti in Città;
n. 2 Dirigenti Scolastici delle scuole Secondarie di 2° grado
n. 1 Docente designato da ciascun Consiglio di Circolo e d’Istituto;
I Presidenti dei Consiglio di Circolo e d’Istituto in rappresentanza dei genitori;
n.1 studente designato dal Consiglio di Istituto di tutte le scuole superiori del territorio cittadino;
n. 4 rappresentanti delle Scuole non statali scelti tra i direttori (n. 1 componente) i docenti (n. 1 componenti) ed i genitori (n. 2 componenti) designati dai distretti scolastici situati nel territorio del comune;
i Presidenti dei Comitati di gestione e/o di indirizzo e controllo degli Asili Nido comunali, o loro delegati, e, su designazione di questi organismi, n.1 rappresentante del personale educatore di ciascun Asilo Nido;
n. 3 Presidenti dei Consigli di scuola della scuola comunale dell’infanzia designati dal coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Scuola;
n. 2 rappresentanti del personale docente della Scuola comunale dell’Infanzia designati dall’Assemblea generale del personale docente
Tutte le designazioni, corredate dal curricolo di ognuno, devono pervenire all’Assessorato alla Pubblica Istruzione entro 60 giorni dall’insediamento dell’Amministrazione comunale.
La nomina dei componenti della Assemblea da parte del Sindaco deve avvenire entro 15 giorni dal termine fissato per le designazioni.
I componenti della Assemblea restano in carica per tutto il periodo di durata della consiliatura e fino allo scioglimento del Consiglio Comunale, salvo decadenza dovuta alla perdita dei requisiti richiesti per la nomina, a dimissione o a decadenza deliberata dalla Consulta a seguito di almeno tre assenze consecutive non giustificate.
I componenti decaduti vengono sostituiti seguendo i criteri e le modalità sopra descritte entro il 30 ottobre di ogni anno.
Oltre ai componenti nominati dal Sindaco fanno parte della Consulta come invitati permanenti:
– il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale;

– il Responsabile dell’Unità di Direzione”Istruzione” del Comune

di Potenza;

– il Presidente della Commissione consiliare competente in materia

scolastica del Comune di Potenza;

– l’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione;

– il Presidente, o un suo delegato, di ciascun Distretto Scolastico

situato nel territorio del Comune;

– i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali territoriali della

scuola statale e comunale;

– il Rettore, o suo rappresentante, dell’Università degli Studi di

Basilicata.

– I Presidenti, o loro delegati, di tutti gli organismi di partecipazione

e le consulte istituiti dal Consiglio Comunale di Potenza.

7. L’assemblea, si riunisce, di norma, una volta al mese su ordine del giorno

predisposto dall’Ufficio di Presidenza.

8. Le sedute dell’assemblea sono valide in prima convocazione con la presen-

za del 50% dei componenti, in seconda convocazione con un numero non

inferiore ad un quarto dei componenti.

9.L’Assemblea può riunirsi

in forma allargata con la partecipazione di organizzazioni sindacali, associazioni professionali, associazioni di genitori, esperti,
in forma plenaria con la partecipazione dei 60 componenti,
per gradi scolastici con la partecipazione distinta dei rappresentanti delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado,
per componente con la partecipazione distinta di dirigenti, docenti, genitori, personale ausiliario,
per gruppi ristretti su questioni specifiche.
10. I lavori dell’Assemblea si organizzano, di norma, nelle seguenti Commissioni permanenti di lavoro:

a) Programmazione delle risorse e Bilancio (piani di razionalizzazione, questioni attinenti la manutenzione ordinario e straordinaria);

b) Servizi Comunali per l’infanzia (Asili nido nidi e Scuole dell’Infanzia);

c) Servizi scolastici e relative tariffe;

d) Servizi educativi e tipologie d’intervento (educazione permanente, ricorrente e multiculturalità);

e) Problematiche dell’handicap.

11. Altre commissioni possono essere costituite, anche con carattere di provvisorietà, su tematiche particolari, ad opera dell’Ufficio di Presidenza. Ogni commissione è coordinata da un componente designato al suo interno.

I coordinatori delle commissioni permanenti entrano a far parte dell’Ufficio di Presidenza della Consulta.

Le commissioni si riuniscono, di norma, una volta al mese.

Art.7 – Il coordinamento cittadino dei dirigenti scolastici

( Funzioni e compiti )

Il coordinamento è composto, su loro esplicita adesione, dai dirigenti scolastici delle scuole del primo e secondo ciclo della città.

Il coordinamento esprime parere obbligatorio sul POF cittadino avente ricadute sull’offerta formativa delle scuole.

Il Coordinamento elegge i 2 rappresentanti per l’Ufficio di Presidenza della Consulta.

Art. 8 – L’Ufficio di Presidenza

(Funzioni e compiti

L’Ufficio di Presidenza, presieduto dall’Assessore alla Pubblica Istruzione pro tempore è composto dai seguenti membri designati ciascuna dalla propria componente presente in Assemblea:

n. 2 Dirigenti Scolastici delle scuole del primo ciclo della città
n .2 Rappresentanti dei Dirigenti Scolastici delle scuole Secondarie di 2° grado
il Rettore, o suo rappresentante, dell’Università degli Studi di Basilicata
n. 1 Rappresentanti dei Presidenti dei Consigli di circolo e Istituto per ogni ordine e grado di scuola
Rappresentanti dei Docenti eletti dai Collegi delle scuole
Fanno parte dell’Ufficio di Presidenza anche:

Il Presidente del CONI Regionale
n.1 rappresentante delle Comunità Ecclesiali
n.1 rappresentante degli studenti delle Scuole superiori di 2° grado designato dagli organismi scolastici
Il Sindaco della Città dei Ragazzi
L’Ufficio di Presidenza, nella sua prima seduta, elegge il Vice Presidente tra i suoi componenti.
L‘Ufficio di Presidenza potrà decidere, di volta in volta di aprire le sue sedute al contributo di altre componenti o esperti in ragione dei temi all’ordine del giorno
L’Ufficio di Presidenza svolge funzioni di coordinamento delle attività della Consulta e prepara i lavori dell’Assemblea plenaria e individua le modalità di riunione della Assemblea di volta in volta più funzionali all’attività della stessa.
L’Ufficio di presidenza convoca Annualmente la Conferenza Cittadina sulla scuola.
Segretario dell’Ufficio di Presidenza è il funzionario designato dal Dirigente dell’Unità di Direzione “Istruzione”.
Art. 9 – Il Presidente e il Vice Presidente

(Funzioni e compiti

Il Presidente ha funzioni di rappresentanza della Consulta, convoca e presiede le sedute dell’Assemblea e dell’Ufficio di Presidenza e si occupa di garantire la funzionalità della Consulta.
Il Vice Presidente collabora col Presidente nello svolgimento delle attività per le quali egli richieda tale intervento e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
Art.10 – Modalità di consultazione

La Consulta cittadina sulla Scuola, ai sensi dell’art. 4 del vigente Regolamento di Partecipazione popolare “deve essere ascoltate in occasione della predisposizione del bilancio di previsione e di atti di indirizzo di particolare interesse sociale o di provvedimenti che riguardino la costituzione di servizi sul territorio”.
Gli organismi decisionali del Comune si impegnano a dare atto delle posizioni espresse dalla Consulta attraverso i suoi deliberati, ordini del giorno, sollecitazioni di ogni tipo, nell’adozione dei loro provvedimenti che possano direttamente o indirettamente incidere sugli assetti del sistema scolastico e formativo cittadino con particolare riguardo alla distribuzione della edilizia scolastica.
Art. 11 – Mezzi e strumenti

Il Comune mette a disposizione della ” Consulta cittadina sulla scuola ” idoneo locale.
La ” Consulta cittadina sulla scuola ” per il proprio funzionamento, compatibilmente con le esigente del Comune, si avvarrà, oltre che della collaborazione e dei servizi messi a disposizione da tutti gli Uffici comunali, anche dei mezzi e delle risorse strumentali ed organizzative appositamente assegnate.
Il Comune, compatibilmente con le sue disponibilità di bilancio, metterà a disposizione della Consulta, per il funzionamento dei suoi organi e per sostenere le sue iniziative, le risorse finanziarie necessarie.
Art. 12 – Accesso alle informazioni e agli atti

Gli atti della “Consulta cittadina sulla scuola” sono pubblici e potranno essere consultati nel rispetto delle norme vigenti in campo della trasparenza e della privacy.
Art. 13 – Norma Transitoria

Entro 30 giorni dall’approvazione del presente regolamento, il Sindaco renderà noto a mezzo stampa e affissione di manifesti pubblici la costituzione della ” Consulta cittadina sulla scuola ” e l’apertura dei termini per l’iscrizione alla stessa.
Potenza luglio 2007