Le azioni

Le azioni principali del progetto sono:
Azione A – Rafforzamento dei servizi sociali;
Azione B – Interventi socio-educativi e di attivazione lavorativa;
Azione C – Promozione di accordi di collaborazione in rete.

Per favorire il sostegno alle persone in povertà e in marginalità estrema sono stati pubblicati i seguenti Avvisi pubblici:

  • AVVISO PUBBLICO A PRESENTARE MANIFESTAZIONE DI INTERESSE DA PARTE DI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE PER LA CO-PROGETTAZIONE E SUCCESSIVA GESTIONE DI INTERVENTI, SERVIZI E PROGETTI INNOVATIVI E SPERIMENTALI PER IL SUPPORTO ALL’INCLUSIONE SOCIALE – CONVENZIONE DI SOVVENZIONE N. AV3-2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNER DI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020, CCI N. 2014IT05SFOP001
    Gli obiettivi del percorso di co-progettazione sono la progettazione, l’implementazione e la gestione di azioni volte allo sviluppo e consolidamento di pratiche e metodologie innovative di rete fra i diversi attori (scuole, istituti di formazione, operatori economici, associazioni, etc.) finalizzate a favorire l’inclusione sociale degli utenti.
    Il Comune di Potenza ha promosso la realizzazione di interventi innovativi e sperimentali rivolti ai beneficiari del REI e del Reddito di cittadinanza, residenti nel Comune di Potenza, che hanno sottoscritto il Progetto individualizzato o il Patto per l’inclusione con il Servizio sociale comunale.
    L’obiettivo del progetto, finanziato nell’ambito del PON INCLUSIONE con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, è la costituzione di un sistema integrato di interventi che coinvolga non solo le Amministrazioni pubbliche, il mondo della cooperazione sociale, del volontariato ma anche le persone direttamente interessate.
    Il percorso di coprogettazione ha consentito di valorizzare le risorse dei diversi soggetti partecipanti anche in termini di apporti a livello di conoscenze, capacità. È stato, quindi, possibile integrare gli elementi di conoscenza sui bisogni del territorio, in possesso del servizio sociale comunale, con quelli dei soggetti del terzo settore, per arrivare ad un’analisi condivisa degli stessi.
    Il percorso si è avviato a fine 2018 con un Avviso Pubblico, che aveva come obiettivo la selezione di soggetti del Terzo Settore disponibili a coprogettare, ma anche a riunirsi in un unico soggetto. Questa è stata la prima vera sfida. L’intento è stato quello di riportare ad un’unità la molteplicità dei soggetti, di non metterli in competizione, ma di lanciare l’opportunità di “pensarsi insieme”, di unire le risorse e caratteristiche peculiari per lavorare insieme ad obiettivi condivisi. In sintesi individuarsi come un nuovo soggetto capace di fornire risposte più complete.
    I soggetti selezionati sono stati 4, al cui interno prevedevano a loro volta dei partner, per un totale di 7 soggetti tra Cooperative, associazioni. Tali soggetti si sono riuniti nell’ATS SI.CS.A.P., acronimo dei soggetti componenti, ovvero SISSI (coop. Betania, Università P.L., Coop. L’Aquilone Insieme e Associazione Insieme), Consorzio soc. CS, Cooperativa soc. AppStart e coop. Soc. Pegaso.
    Il frutto della coprogettazione è stato il Progetto denominato “Network 4 (for) Inclusion”, tuttora in atto.
    La coprogettazione ha innescato un processo di apprendimento collettivo che ha portato ogni soggetto coinvolto a mettere a disposizione dell’altro il proprio patrimonio di capacità, competenze, risorse, a rinunciare a posizioni autoreferenziali e a mettersi in gioco. Uno degli obiettivi del Progetto è stato quello di realizzare azioni che si integrassero con quelle già presenti e attivate sul territorio anche con finanziamenti di tipo privato. Questo al fine di scongiurare processi di etichettamento e potenziare l’efficacia delle singole progettualità, con un effetto moltiplicatore.
    Nella città sono state individuate 4 aree bersaglio.
    In ciascuna area è stato aperto un centro di prossimità, luogo di realizzazione delle attività progettuali in favore dei beneficiari del RdC e sede di una “porta sociale”, punto di riferimento per tutti i cittadini, che necessitano di avere informazioni sul sistema di servizi sociali, di essere accompagnati ed orientati.
    Ogni porta sociale è in stretto collegamento con il servizio sociale comunale e ha tra gli obiettivi anche quella di mappare, per ogni area bersaglio, le risorse territoriali presenti.
    Ai fini del monitoraggio e della conoscenza più approfondita del territorio non solo con le sue problematiche, ma anche con le sue risorse è previsto un software dedicato, che mette in rete i 4 centri di prossimità con le Porte Sociali, per monitorare la tipologia di accessi, le domande, nonché censire le risorse presenti nella zona di riferimento.
    Tale azione ha risposto alla necessità di colmare la distanza tra il servizio sociale e i bisogni del territorio, confermata dal fatto che un numero rilevante di nuclei familiari RdC fossero sconosciuti al servizio sociale comunale. In questa direzione nel 2019 sono stati organizzati specifici focus group con l’intento di portare il servizio sociale nel territorio e di raccoglierne le istanze. Attraverso la coprogettazione è stato possibile fornire a circa 160 famiglie l’opportunità di avviare percorsi di crescita non solo a livello personale, ma anche relazionale. Le famiglie hanno potuto trovare dei punti di riferimento prossimi al proprio quartiere. Il progetto “Network 4 (for) Inclusion” prevede azioni sia per adulti, che per minori.
    Per gli adulti sono previsti: percorsi di sostegno alla genitorialità (Seminari tematici, Gruppi di ascolto e sostegno, Consulenze personalizzate); interventi di supporto (Sostegno personalizzato, Educazione al consumo, Laboratori di orientamento); life skills e laboratori di competenze (Competenze digitali, Competenze intrapersonali e interpersonali, Teatro e scrittura creativa); percorsi formativi (Informatica per certificazione CERTIPORT IC3, Inglese per certificazione TRINITY, Formazione ON THE JOB); housing Sociale (Interventi di contrasto del disagio abitativo, Interventi di sostegno e accompagnamento per l’autonomia abitativa). Per i minori: percorsi di sostegno allo studio (Sostegno allo studio, Doposcuola Specialistico DSA e BES); laboratori di integrazione e relazionali (Animazione di strada con l’utilizzo del Ludobus, Rassegna tematica a sfondo educativo di cinema per ragazzi, Teatro Sociale realizzato in rete con i Centri di prossimità); laboratori intergenerazionali (Laboratorio di narrazione e recupero delle tradizioni, Spettacolobus); azioni specifiche rivolte a minori disabili (Interventi socio-educativi personalizzati di presa in carico finalizzati all’autonomia e all’inclusione sociale, elaborazione, attuazione e verifica di un PEI – Piano Educativo Individualizzato).

L’intera progettazione a valere sull’Avviso 3/2016 ha avuto come fondamento 4 concetti chiave:

  1. PERSONA AL CENTRO
  2. PARTECIPAZIONE
  3. INTEGRAZIONE
  4. SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE PERSONA AL CENTRO

La progettazione, l’implementazione e la gestione delle azioni sono finalizzate a favorire l’inclusione sociale degli utenti RdC e il loro attivo coinvolgimento insieme all’intera cittadinanza;

PARTECIPAZIONE E INTEGRAZIONE: per promuovere lo sviluppo e consolidamento di pratiche e metodologie innovative di rete fra i diversi attori (scuole, istituti di formazione, operatori economici, associazioni, etc.). In sintesi, promuovere lo sviluppo di comunità.

SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE: per favorire un intervento di rete mirato ad innalzare le potenzialità di inserimento sociale e lavorativo di soggetti in condizione di svantaggio, attraverso la realizzazione del Distretto dell’Inclusione.
Anche tale modello è stato l’esito del percorso di coprogettazione con l’ATS SI.CS.A.P. Il Distretto di Inclusione-del Comune di Potenza è un organo di coordinamento delle iniziative sociali a supporto delle vulnerabilità per favorire maggiore efficacia ed insieme efficienza dell’impiego e del dispiegamento di risorse sul territorio. Ha, tra gli obiettivi, la realizzazione di un sistema di governance al fine di creare un insieme operativo che consenta ai diversi soggetti della città di potersi ritrovare in un’unica cornice di riferimento e lavorare ad obiettivi comuni. A tal fine, saranno stimolati i processi di coprogettazione e co-programmazione che possano dare forma alle risposte ai bisogni sociali. Lo sviluppo del modello partecipativo porterà a disegnare l’assetto finale degli interventi e delle strategie da attuare, che saranno innovative in quanto frutto delle intercettazioni dei bisogni correlati alle circostanze sociali ad opera dell’osservatorio delle diverse progettualità. Il Distretto dell’Inclusione si caratterizzerà quale luogo di raccolta dei bisogni del territorio attraverso l’apporto di informazioni e di contributi dei soggetti componenti. Dette informazioni, nell’ottica di un obiettivo finale, potranno anche consentire di essere propulsori nei confronti della Regione e/o nei tavoli nazionali di prospettive di potenziamento, sviluppo ecc.
E’ articolato in tre organismi principali: L’Agenzia Comunale di Coordinamento del Distretto di Inclusione (ACCoDI): Organismo generale di coordinamento e monitoraggio; Il Nucleo di Reinserimento (NuDiR): centro nevralgico di risposta ai bisogni del territorio e di relazione con gli utenti finali, a cui partecipano i Servizi Sociali del Comune e gli Enti Pubblici che hanno incarico i beneficiari del servizio (per la riabilitazione e la parte terapeutica), gestisce le due realtà territoriali principali connesse con il Distretto: o Porte Sociali o Progettazioni in itinere A detto nucleo, di composizione variabile, è demandata la componente esecutiva di tutti i progetti presenti sul territorio ed avrà tra i suoi obiettivi anche l’inserimento lavorativo che si sviluppa all’interno del contrasto alla povertà. Il Partenariato della Rete degli Attori Locali (Costituito in Gruppo Territoriale di Collaborazione e Supporto-GruTer-): sede di confronto e coordinamento dei soggetti Pubblici, del terzo settore e del settore profit, che operano sul territorio cittadino. Il lavoro Metodologico che il Distretto porterà avanti, vedrà la partecipazione del Pubblico, del Privato sociale e del provato economico in maniera sussidiaria, in una prospettiva di pianificazione flessibile e dinamica degli interventi già presenti sul territorio, realizzati dai corpi intermedi al fine di muovere ulteriori risorse sul territorio, sia economiche, sia umane e volontarie, generando un effetto moltiplicatore delle azioni di contrasto alla povertà all’interno dell’area comunale.

  • AVVISO PER AFFIDAMENTO AI SENSI DELL’ART. 36 DEL D.LGS.VO N. 50/2016 E SS.MM.II. DEL SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO A TEMPO FINALIZZATO ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO. CONVENZIONE DI SOVVENZIONE N. AV3-2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNER DI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020, CCI N. 2014IT05SFOP001.

Il servizio di accompagnamento a tempo finalizzato all’inserimento lavorativo PON INCLUSIONE FSE 2014 – 2020 è stato affidato alla “Ethos Società Cooperativa Sociale Onlus ed è rivolto ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza in carico ai Servizi sociali del Comune di Potenza e mira a sviluppare la cultura dell’inclusione socio-lavorativa delle persone con svantaggio.

  • AVVISO PER AFFIDAMENTO AI SENSI DELL’ART. 36 DEL D.LGS.VO N. 50/2016 E SS.MM.II. DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE AI MINORI PER IL COMUNE DI POTENZA. CONVENZIONE DISOVVENZIONE N. AV3- 2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNERDI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020, CCI N. 2014IT05SFOP001

Il Servizio di assistenza educativa domiciliare ai minori è stato affidato alla Soc. Coop. Soc. “Nasce un Sorriso”.

  • AVVISO PER AFFIDAMENTO AI SENSI DELL’ART. 36 DEL D.LGS.VO N. 50/2016 E SS.MM.II. DI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE E RELATIVE FORNITURE PER IL COMUNE DI POTENZA. CONVENZIONE DI SOVVENZIONE N. AV3-2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNER DI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020, CCI N. 2014IT05SFOP001.
    Il servizio di informazione e comunicazione e relative forniture è stato affidato alla Covel Group S.R.L.
  • AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DEI DESTINATARI DI TIROCINI DI INCLUSIONE SOCIALE CONVENZIONE DI SOVVENZIONE N. AV3-2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNER DI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITA’ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020.
  • AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER L’INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI DISPONIBILI AD OSPITARE I BENEFICIARI DI TIROCINI DI INCLUSIONE SOCIALE CONVENZIONE DI SOVVENZIONE N. AV3-2016-BAS_06 PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DI BENEFICIARIO E DI PARTNER DI PROGETTO NELLA GESTIONE DI ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “INCLUSIONE” FSE 2014-2020, CCI N. 2014IT05SFOP001.

L’Ambito Città di Potenza ha sottoscritto con la Direzione Generale per l’Inclusione e le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la convenzione di sovvenzione n. AV3-2016-BAS_06 per lo svolgimento delle funzioni di Beneficiario e di partner di progetto nella gestione di attività del Programma Operativo Nazionale “Inclusione” FSE 2014-2020, CCI n. 2014IT05SFOP001.
Le attività di progetto prevedono azioni, sperimentali ed innovative, di rafforzamento dei servizi sociali, interventi socio educativi e di attivazione lavorativa, promozione di accordi di collaborazione in rete a favore dei beneficiari del programma Reddito di Cittadinanza (RdC).
Nell’ambito del progetto è prevista l’attivazione di tirocini di inclusione al fine di favorire l’inclusione sociale delle persone in condizioni di vulnerabilità prese in carico dai servizi sociali, favorendone la collocazione o ricollocazione nell’ambito lavorativo.
Il Comune di Potenza, pertanto, con i suindicati Avvisi ha inteso acquisire la disponibilità di soggetti idonei ad ospitare tirocini per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RDC) e, conseguentemente, formulare una long list di aspiranti tirocinanti da avviare all’attività di tirocini di inclusione sociale.