Trasporto pubblico, interviene Campagna

14.01.19-ore 12,20: Il capogruppo del Centro democratico, Pietro Campagna interviene sul Trasporto pubblico locale: “Abbiamo seguito con molto interesse ed attenzione il recente contradditorio tra il Presidente della VI Commissione Consiliare, l’Assessore alla mobilità Bellettieri e la Ditta Trotta, attuale concessionaria del servizio di trasporto pubblico urbano.
Non possiamo fare a meno, a tal riguardo, di riconoscere che al di là delle posizioni di chi (Assessore in testa) continua a difendere l’indifendibile, ciò che ci ha più sorpreso è stata proprio la maldestra e strumentale reazione della ditta concessionaria che, anziché fornire dati precisi e circostanziati, come il concessionario di un qualsiasi servizio pubblico dovrebbe fare, ha sferrato un attacco personale al Consigliere comunale Lovallo, reo evidentemente di aver condiviso con noi (e pochi altri) le numerose occasioni di denuncia delle tante irregolarità riscontrate nelle procedure di appalto prima e nella gestione del servizio poi.
Perchè è bene ricordarlo che se è vero, com’è vero, che il nuovo concessionario del servizio è subentrato solo dal 1° gennaio 2016, lunga, molto lunga è stata la serie delle incongruenze e delle irregolarità da noi evidenziate in tutti i modi ed in tutte le forme che ci erano democraticamente consentite (conferenze stampa, interventi in consiglio comunale, interrogazioni consiliari, comunicati stampa, etc,etc.) senza mai scadere in attacchi alle istituzioni ed alle persone, come pare consuetudine altrui.
Le prime critiche, dimostratesi poi nei fatti più che giustificate, le abbiamo infatti mosse già per la inadeguatezza sia del primo piano di esercizio del servizio di trasporto pubblico (quello messo poi a base della relativa gara) che del secondo piano, andato in esercizio all’inizio del 2017, tutti e due approvati, quasi a scatola chiusa, dalla variopinta maggioranza consiliare che sostiene la Giunta De Luca nonostante la nostra ferma opposizione.
Poi è stata la volta della segnalazione delle diverse incongruenze negli atti di gara, la modifica per ben due volte dell’offerta economica (a buste ormai aperte), della irregolarità della documentazione prodotta in sede di gara, a partire da quella polizza fideiussoria che ha richiamato l’attenzione della stessa ANAC, poi ancora delle rilevate discondarze tra gli atti di gara ed il contratto di affidamento del servizio (come nel caso delle manutenzioni strordinarie), delle modalità di acquisizione dei mezzi per l’espletamento del servizio, delle carenze nei DURC, per le quali l’Amministrazione si è più volte sostituita alla Ditta per anticipare il pagamento di oneri contributivi e fiscali, dei ritardi nell’erogazione delle competenze al personale (anche qui definite con l’intervento sostitutivo dell’Amministrazione), delle carenze nella manutenzione e nella pulizia degli impianti meccanizzati, del contenzioso con il personale per il versameno di oneri e trattenute sui fondi pensionistici, etc,etc. L’elenco potrebbe essere ancora più lungo, puntuale e documentato. Ma evidentemente tutte queste situazioni da noi puntualmente denunciate non hanno mai scalfito il granitico ed incrollabile fervore con cui l’Amministrazione ha sempre giustificato e magnificato il proprio operato, anche facendo ricorso al solito sistema di mistificazione della verità suffragato dai consueti richiami alle gestioni passate del tutto gratuiti, inconferenti, fuori luogo e strumentali.
Per finire, poi, con la vicenda legata alla ulteriore “proroga” dell’affidamento del servizio alla stessa ditta, prima per il 2018 e recentemente, con la determinazione dirigenziale n. 1124 del 28 dicembre scorso, a partire dal 1° gennaio 2019 con il pretesto di essere costretti a dare applicazione alla legge regionale n. 25 del 25.9.2018, nonostante avessimo posto la problematica, proprio delle procedure di affidamento del servizio dopo il 31.12.2018, già con una interrogazione urgente del 30.8.2018, prot. n. 94433, e nonostante le assicurazioni più volte fornite in Commissione consiliare dallo stesso Assessore alla Mobilità che si sarebbe proceduto attraverso una “manifestazione d’interesse”..
E tutto ciò senza dire della proposizione a livello regionale, autonomamente e senza interpellare in alcun modo il Consiglio comunale, di un programma di esercizio, da porre a base della gara d’ambito novennale, che, salvo un modesto incremento delle frequenze di alcune corse sarebbe una sostanziale riproposizione di quello attualmente in esercizio, già abbondantemnte dimostratosi del tutto inadeguato alle più complessive esigenze di mobilità della Città Capoluogo, con particolare riguardo ai collegamenti tra centro e periferie urbane, oltre che con quei circa 20.000 concittadini che abitano nelle nostre contrade e che sono stati da tempo costretti a rinunciare al servizio stesso.
Perchè il problema non è tanto la proroga in sé, quanto piuttosto la possibilità che, date l’attuale situazione della governance regionale, la prossima tornata elettorale, le evidenti e complesse difficoltà di applicazione del piano regionale dei trasporti, quella proroga possa non rimanere circoscritta all’arco temporale per la quale è stata sin qui operata.
E per la quantità e la qualità del servizio erogato, questo è un rischio che la “Città dei servizi” non può certamente consentirsi!!!!
Ora a noi va anche bene che, se pure con enorme ritardo, qualche esponente di maggioranza si sia reso finalmente conto delle tante (troppe) insufficienze del servizio e delle macroscopiche approssimazioni gestionali ma riteniamo che bisognerebbe essere coerentemente consequenziali con le posizioni assunte nel chiedere, quanto meno, le immediate dimissioni dell’Assessore Bellettieri.
Altrimenti si correrebbe il rischio che le recenti prese di posizione finiscano per essere fraintese come un mero e tardivo tentativo di riposizionamento politico in vista delle prossime ed ormai incombenti tornate elettorali. E questo non gioverebbe certamente a nessuno”.