Nota congiunta dei Consiglieri Filippo Gesualdi (Con Santarsiero) e Sergio Potenza (Popolari Uniti)

Oggetto: Commercio ambulante.

Il commercio ambulante nella nostra città conferma una crescita costante dei nuovi operatori in totale circa 600. Ciò denota come non si tratti di un settore residuale, destinato a essere sostituito gradatamente da altre forme di commercio, ma che anzi siamo in presenza di un settore in forte rilancio, che si sta trasformando e che, in questa fase critica del rapporto prezzi-consumi-distribuzione, compete in modo efficace con le altre forme della distribuzione e a cui l’Amministrazione comunale guarda con particolare attenzione. Apprendiamo dalla stampa che è stata sottoposto all’attenzione delle associazioni di categoria la bozza del nuovo piano commerciale su aree pubbliche e che a breve sarà illustrato in V commissione consiliare per poi essere approvato dal Consiglio comunale. Un piano che deve prevedere il riordino, la valorizzazione e la rifunzionalizzazione di alcuni siti mercatali a vantaggio degli stessi operatori ed in ragione dei nuovi bisogni dei cittadini, dei quartieri e delle loro aspettative, un piano che prima di istituire nuovi mercati deve procedere al riassetto complessivo della rete dei mercati esistenti che presenta in alcuni casi forti problemi localizzativi (Via Vespucci- Via del Basento ), in altri , di tendenziale caduta della domanda (Via Ionio) ed in altri ancora, invece, elementi di novità, su cui l’Amministrazione, deve prestare la sua attenzione: ad es. la questione del Farmer’s Market, vendita diretta dei prodotti agricoli, che non sono altro che nuovi mercati da istituire e far confluire nel riassetto complessivo della rete che i Comuni hanno l’obbligo di istituire,  e la creazione di nuovi appuntamenti minori, nei rioni di nuova espansione (Macchia Romana e Poggio Tre Galli) , per i quali già esiste una petizione popolare, la regolamentazione dei posteggi e la regolamentazione del commercio itinerante, anche nel segno di una continuità amministrativa con la scorsa legislatura, e che quindi accoglierebbe i rilievi sollevati dai commercianti ambulanti durante l’ultima manifestazione primo tra tutti, l’abusivismo che continua a dilagare. Tollerando gli abusivi, si altera la concorrenza fra i commercianti, ma soprattutto, si dà la sensazione di tollerare l’illegalità. E’ il caso dei  commercianti di prodotti agricoli (produttori e non), per lo più pugliesi e campani, che sembrano essersi impadroniti dei nostri luoghi commerciali  più interessanti. Vengono ripetutamente sanzionati; migliaia di euro di multa (nei primi 6 mesi del 2010 sono state emesse circa 150 multe) che se pagati, stroncherebbero anche un gigante della grande distribuzione. Si dispone, a contrasto, di  una normativa comunale, dalla quale è stabilita la sanzione accessoria della sospensione dell’attività in caso di  recidiva e nei giorni di sospensione il sequestro della merce.  Allo stato attuale, nemmeno le sospensioni delle autorizzazioni avvengono in maniera immediata, come in precedenza, quando venivano disposte dal settore commercio, in quanto ordinate dall’Ufficio Legale del Comune unitamente all’irrogazione della sanzione amministrativa, ufficio che per i tanti carichi di lavoro sicuramente più importanti, relega il problema in secondo piano. E il fenomeno è sempre in aumento. C’è anche da dire che la difficoltà maggiore è la carenza legislativa in merito alla questione dei commercianti abusivi o irregolari che non viene risolta dall’attuale legge sul commercio. Una carenza che permette non solo il proliferare delle attività svolte dagli ambulanti , ma che non consente sempre di reprimere le forme di commercio esercitate su aree pubbliche come sarebbe opportuno , vale a dire con il sequestro della merce e conseguente confisca. Bisognava seguire l’esempio della Regione Emilia Romagna che ha introdotto nella legge in materia, la sanzione della confisca obbligatoria della merce nei confronti di chi esercita il commercio sia su aree private che pubbliche senza autorizzazione. Cosa che non ha regolamentato la nostra Regione all’atto della stesura della nuova legge sul commercio la n. 23 del 30 settembre 2008, ignorando le sollecitazione pervenute in tal senso dall’ufficio Commercio del Comune di Potenza e dal presidente dell’Anci Vito Santarsiero. In conclusione noi pensiamo che per combattere tale fenomeno, oltre a una nuova revisione della legge regionale sul Commercio, all’istituzione di nuovi mercati su strada, all’incremento dei posteggi sia a posto fisso che itinerante, è necessaria sicuramente un incremento della dotazione di organico della polizia municipale, così da migliorare il controllo in materia commerciale, con pattuglie ad hoc che combattano l’abusivismo commerciale.