Report attività primi 9 mesi: assessore alla Cultura e Istruzione De Francesco

Si conclude con l’assessore all’Istruzione e alla Cultura Margherita De Francesco, il report sulle attività svolte dalla Giunta De Luca, nell’arco dei primi 9 mesi di lavoro. Le note stampa provano a sintetizzare quanto svolto dagli assegnatari delle deleghe assessorili, e dagli uffici comunali che con essi collaborano.

Istruzione

Gli interventi che hanno riguardato l’assessore alla Pubblica Istruzione hanno avuto il difficile compito di scardinare pratiche consolidate, pressoché strutturali, secondo cui l’Ente, attraverso un sistema di esternalizzazione, si serviva di cooperative che fornivano servizi ai bambini delle nostre scuole, costosi e non sempre adeguati agli standard migliori, per diversi milioni di euro. Per esempio la mensa scolastica: l’unica ditta che partecipava alla gara d’appalto per un totale di €.7.206.300,00 e che aveva praticato un ribasso dello 0,33% gestiva la mensa scolastica per un totale di oltre sette euro a pasto. A questo si aggiungono richieste di rimborso per spese di acquisto di pentole, per consumi di energia elettrica, per consumi di GPL, e altro. Si aggiungono ancora i costi dei cosiddetti otto centri di cottura, realizzati circa tre anni fa, a spese anche queste del comune, che ha consentito alla ditta di lavorare praticamente senza costi di gestione e senza rischio d’impresa. Oggi invece, è stata già pubblicata una gara d’appalto che apre alla partecipazione di tutti i soggetti presenti sul territorio e che prevede nello stesso tempo un risparmio di oltre il 50% per l’ente e per le famiglie, ed un miglioramento complessivo del servizio. Con gli stessi criteri sono partiti anche i lavori del nuovo bando di gara per la gestione degli asili nido.

Assistenza agli alunni portatori di Handicap

In passato vigeva in materia, lo stesso, sistema di gestione: affidamento del servizio ad una cooperativa ( la stessa che forniva la mensa scolastica). I risultati? Anche in questo caso erano non in linea con gli standard nazionali. Avevamo assistenti senza i titoli professionali previsti per legge, il comune spendeva una cifra che non spende nessun comune di Italia (circa 1.400.000,00 di euro all’anno) per un servizio che non gli competeva. L’Ente locale ha l’obbligo infatti di fornire l’assistente alla comunicazione , che è una figura professionale specializzata per alcune patologie. Mentre all’assistente di base deve provvedere il Ministero della Pubblica Istruzione nelle figure giuridiche dell’Ufficio Scolastico regionale e dei Dirigenti Scolastici. Ho investito del grave problema tutti i soggetti a vario titolo interessati ed abbiamo già ottenuto un primo successo. L’ASP ha avviato una collaborazione adottando una diversa rimodulazione delle Diagnosi Funzionali. Ciò sia per distinguere le due tipologie di assistenti, sia per evitare confusione tra Regione, Comune ed Ufficio Scolastico Regionale. Gli Enti interessati hanno risposto con senso di responsabilità; soprattutto considerando la delicatezza della questione e l’importanza speciale degli interessi coinvolti. Non lo stesso la Regione Basilicata dalla quale stiamo ancora aspettando un incontro per stipulare un Accordo di Programma in cui si chiariscono competenze e ruolo di ciascun Ente. Sono inderogabili i corsi per una specializzazione adeguata degli assistenti e l’assunzione, anche in via provvisoria di personale già specializzato, per esempio, per l’insegnamento di sostegno monovalente o polivalente nelle graduatorie provinciali del Miur. Mi sembra la via giusta per il riconoscimento della dignità a ragazzi già così poco fortunati, convinta come sono che una società si distingua per la capacità che ha di dedicare alle fasce più deboli la maggiore e più scrupolosa attenzione.

 

Le scuole materne comunali: l’orario di lavoro 8,00/14,00 era un abito cucito su misura per le maestre e non per gli alunni: sei ore di lavoro con quattro ore di compresenza. La legge dello stato, a cui deve attenersi la scuola comunale, non contempla più di un ora di compresenza se non in casi particolarmente gravi. Inoltre, cosa ancora più grave, non esistono classi “a tempo normale” per i bambini che non fruiscono del servizio di mensa, cosicché gli stessi vengono messi “alla porta” alle 11.30. Ad oggi si stanno applicando le prime misure di ridefinizione dell’orario di servizio, che l’anno prossimo consentirà ai genitori di poter scegliere più liberamente se far mangiare i propri figli a scuola. D’altra parte, la mensa scolastica non è obbligatoria in quanto servizio a domanda individuale e comunque si applica alla sola condizione del tempo prolungato. Mentre gli alunni che non mangiano potranno rimanere a scuola e uscire dalle 13 alle 14 a seconda dei moduli orario stabiliti.

Edilizia scolastica

Nonostante il Comune di Potenza sia classificato di ‘prima categoria’ riguardo al pericolo sismicità, molte strutture scolastiche mancano ancora di misure di sicurezza e del necessario coordinamento tra le strutture addette al servizio esterno ed interno a ciascun istituto. Abbiamo messo in campo adeguati progetti da inserire nell’agenda urbana 2015/2020, per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici compreso gli asili nido.

Lavori per il superamento barriere architettoniche: scuola secondaria di primo grado ”L. La Vista”. Lavori ultimati. Importo €. 15.724,80. Lavori di manutenzione straordinaria impianto termico scuola dell’infanzia di via Lacava. Lavori ultimati. Importo €. 10.932,90. Lavori per la separazione della centrale termica esistente presso il complesso scolastico di via Ionio e realizzazione di una centrale termica a servizio dell’asilo nido. Lavori ultimati. Importo €. 31.756,68. Lavori di manutenzione straordinaria sugli impianti elettrici e di allarme a servizio della scuola dell’infanzia e primaria “D. Viola”, del complesso scolastico “Sinisgalli”, della scuola secondaria di primo grado “G. Leopardi”, della scuola secondaria di primo grado “L. La Vista” e della scuola secondaria di primo grado “D. Savio”. Lavori ultimati. Importo €. 14.645,90. Lavori di manutenzione straordinaria per lo smaltimento delle acque meteoriche presso scuole di competenza comunali. Lavori ultimati. Importo €. 25.371,39. Manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico “L. Sinisgalli” di via Anzio. Legge 9 agosto 2013 n° 98, di conversione, con modifiche del D.L. 21 giugno 2013 n° 69. 1° lotto. Lavori ultimati. Importo € 160.632,36. Lavori indifferibili ed urgenti per il ripristino del funzionamento dell’impianto termico della scuola primaria di via Tirreno. Lavori ultimati. Importo €. 20.636,60. Predisposizione di n° 10 progetti per lavori di adeguamento ed efficientamento energetico candidati al bando nazionale per la richiesta di un contributo di €. 762.980,08 a valere sulla quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale per l’anno 2014 per l’iniziativa EDILIZIA SCOLASTICA di cui all’articolo 2, comma 5.1, del D.P.R. n° 76 del 1998. Predisposizione progetto per l’esecuzione dei lavori urgenti in materia di edilizia scolastica per l’edificio scolastico adibito a scuola primaria e secondaria di primo grado di via Tirreno. Importo €. 82.134,44. Lavori finanziati per €. 60.000,00 dalla Regione Basilicata. Partecipazione al Bando Triennale 2015/2017 – Edilizia Scolastica – Mutui pubblicato dalla Regione Basilicata sul BUR n° 11 del 10 marzo 2015 per il finanziamento del progetto dei lavori di “Efficientamento energetico e adeguamento alle norme di sicurezza del complesso scolastico di via del Popolo”. Importo €. 696.157,35

Coinvolgimento delle scuole

La scuola che a Potenza vive una realtà distaccata dall’amministrazione cittadina, deve fare un salto di qualità. Al suo interno esistono molte eccellenze capaci, nonostante gli annosi problemi della scuola, di produrre progetti e realizzare lavori di straordinaria originalità e valenza didattica. Eccellenze che devono assolutamente essere sostenute e messe a valore all’interno della proposta culturale, al fine di far emergere i talenti e di rendere i giovani capaci di appropriarsi della loro città. La meritocrazia è un contenuto valoriale che non può restare imprigionato nei banchi di scuola, esso deve trovare continuità nel tessuto sociale affinché i giovani di oggi, alla ricerca di un futuro, potranno, con consapevolezza, costruirsi quanto le vecchie generazioni non hanno saputo ereditargli. In questa direzione, l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, con tutti i Dirigenti hanno dato vita ad una intensa collaborazione per la prima conferenza cittadina sull’Orientamento Scolastico da tenersi entro la fine dell’anno. Tale iniziativa ha considerato vecchi e nuovi bisogni dei ragazzi in età scolare ed ha affrontato il delicato problema della necessità di un orientamento consapevole nel passaggio dalla scuola secondaria di 1° grado al 2° grado. Il passaggio successivo contemplerà i bisogni dei ragazzi nella scelta dell’indirizzo universitario. Tutto questo nell’affermazione dei moderni principi secondo cui la scuola e gli Enti Locali, in linea con le istituzioni nazionali ed europee, devono operare cambiamenti e riformare i sistemi di istruzione e formazione muovendo i loro interventi a sostegno di uno sviluppo socio-economico che guardi alle realtà locali in una dinamica di Apprendimento ed Orientamento permanenti.

 

Cultura

“Costruire una proposta culturale in città non è stato facile, abbiamo dovuto contare sui pochi soldi e la buona volontà di associazioni e uffici. Ciononostante, abbiamo dato vita a esperienze di incoraggiante successo. Penso al recupero, per esempio, della festa di Santa Lucia: 200 bambini di scuole elementari e medie hanno risvegliato l’emozione legata alla festa con canti della tradizione in più punti della città. A Natale abbiamo portato – contro molte previsioni – migliaia di persone in piazza, abbiamo realizzato concerti in centro come in periferia, organizzando eventi persino nelle chiese delle contrade, in passato completamente dimenticate. Tutto questo, pur avendo prestato la massima attenzione al risparmio. Nelle chiese delle contrade, in particolare, grazie all’impegno pressoché gratuito di importanti realtà associative, la presenza è stata massiccia e la testimonianza notevole. Peraltro, siamo riusciti a organizzare gli allestimenti natalizi del centro storico senza gravare sui commercianti che, nonostante l’affanno del momento, si erano pure dichiarati disponibili a finanziarle. Ma quello della cultura è un terreno ancora tutto da coltivare. Esistono eccellenze nel mondo della scuola, delle associazioni, della società civile che nel passato non sono state chiamate a dare il loro contributo di idee e conoscenze; tutto un mondo che è rimasto fuori dalla proposta culturale che, non a caso, mi permetto di considerare, non è mai decollata nella città. Mentre Matera lavorava alla candidatura di”capitale europea della cultura”, Potenza sceglieva di rimanere in un angolo. Nonostante le ben note vicende economiche, si stabiliva di spendere centinaia di migliaia di euro per improbabili mostre di pittori esotici, o per iniziative costose e di scarsa qualità; si è mirato alla quantità (quasi sempre nemica della cultura) piuttosto che alla qualità; agli eventi isolati e privi di collegamento col territorio, piuttosto che ad investire con sistematicità nelle risorse e nei talenti potentini e regionali. Oggi, la sfida è innanzitutto nella mentalità dell’amministrazione, che deve smettete di essere un mero contenitore di idee di seconda mano e assumere il ruolo di valorizzatore delle potenzialità del suo territorio, con un occhio di riguardo non solo verso le creatività locali, ma anche verso i temi oggi più sentiti dalla cittadinanza, quali quelli della valorizzazione del patrimonio immateriale dei lucani (pensiamo all’ambiente, o alle tradizioni, anche questa è cultura) e la costituzione di una nuova coscienza civile di ispirazione europea. In questo senso, ho avviato un percorso che ha aperto la strada al dialogo tra il mondo delle associazioni e i diversi livelli dell’istruzione, secondo uno schema già testato nel cartellone natalizio e che verrà messo nuovamente in campo in occasione della festa del Santo Patrono. Nei prossimi giorni incontrerò anche i maggiori rappresentanti del mondo degli imprenditori, che ritengo parte non estranea alla cultura (come la storia ci insegna); ci aspettiamo di dare vita a una piattaforma progettuale in grado di restituire alla città di Potenza il suo ruolo di capoluogo di regione. A questo proposito, per comprendere l’importanza della questione, basti pensare che, ad oggi, e considerate le condizioni finanziarie del Comune, un serio rilancio del teatro Stabile, con un cartellone finalmente di qualità (vernacolo, ma anche dramma, balletto, opera…), non è possibile senza il coinvolgimento proprio di quel mondo imprenditoriale che finora è stato ignorato. Grazie ai contributi dei cittadini le idee sono naturalmente tante, e devono essere coniugate con le esigenze di risparmio e trasparenza emerse con la nuova amministrazione. Un esempio pregevole è il progetto di “residenza artistica nei boschi del potentino”. I nostri boschi come scenario di studio ed ispirazione artistica per opere laboratoriali (si pensi al recupero di antichi mestieri, alcuni dei quali oggi molto richiesti dal mercato del lavoro) e di Land Art, un’idea nata dalla proficua collaborazione tra assessorato, associazionismo e mondo della scuola, che nei prossimi mesi verrà messa in opera, e sarà a disposizione di tutti coloro (artisti, associazioni ecc.) che vorranno parteciparvi e implementarla.