“Avevo firmato un documento di sostegno all’attività amministrativa del Sindaco nella convinzione che era necessario evitare alla città il trauma di nuove elezioni ed aprire una stagione amministrativa di concertazione, collaborazione, ed impegno unitario di tutti i Consiglieri per il bene della nostra comunità. Ho dovuto registrare, invece, – prosegue in una sua nota la consigliera comunale del Pd Lucia Sileo – che si è addirittura ancor più accentuato un metodo di governo tutto centrato sulle autonome decisioni del Sindaco e della giunta con la sola condivisione dei gruppi che hanno sostenuto De Luca in campagna elettorale. Dissento da una tale gestione improntata sulla scelta di pochi e sempre meno sul coinvolgimento di tutti i consiglieri legittimamente eletti, chiamati solo ad alzare la mano al momento di deliberare. Potenza è in balia di un modo di gestire la cosa pubblica di estrema chiusura e rigidità. Spesso i consiglieri non sanno, o sanno solo poco prima ed in modo a volte raffazzonato, neanche su cosa dovranno esprimersi. Le ultime vicende amministrative mi hanno poi trovata in totale disaccordo oltre ad aver marginalizzato il ruolo della Commissione che mi onoro di presiedere. Né in campo vi sono azioni che guardano al futuro della nostra comunità. Sono sempre stata una donna di sinistra, – aggiunge – di una sinistra riformista, aperta e solidale, pronta ad accettare le voci critiche, anche e soprattutto al proprio interno, capace di discutere, riflettere e confrontarsi sulle varie questioni, opinioni e diversi punti di vista. Purtroppo mi sono accorta che i 24 firmatari del documento rappresentano oggi un soggetto assolutamente marginale, nessuna discussione, nessuna condivisione, nessun rispetto per il ruolo di consigliere, nessun rispetto per i loro gruppi di appartenenza. Siamo anzi al paradosso che i 24 vengono addirittura considerati la causa delle inefficienze amministrative. Non ho votato il dissesto, l’ho sempre considerato un errore da evitare, ho pianto per la mia città ed oggi quelle lacrime le vedo sui volti delle donne accampate davanti al comune, lasciate sole e senza speranza. Lasciare il gruppo dei 24 sicuramente non servirà a salvare i loro posti lavori e a risolvere i problemi di Potenza, mi consentirà però di essere libera di dire quello che penso, applaudire, criticare, dissentire senza che appaia a nessuno come un atto di incoerenza e slealtà nei confronti del Sindaco o dei colleghi. Mi consentirà di dire no a tante scelte che non condivido e parlare alla mia città con serenità delle sue emergenze e del suo futuro” conclude la consigliera Sileo.