Consiglio Comunale del 29 novembre 2007

La seduta ha inizio alle ore 10.00

PRESIDENTE

         Si procede all’appello nominale. I presenti sono 27, gli assenti 14; la seduta è valida. Devo giustificare le assenze dei consiglieri Sabatino e Di Chiara.

         Ha chiesto la parola il consigliere Triani, prego.

TRIANI

         Ho chiesto la parola per presentare, in apertura di lavori di questo consiglio comunale, un ordine del giorno che mi auguro il Consiglio voglia fare proprio.

         La Finanziaria attualmente in discussione alla Camera, all’articolo 26, prevede una serie di norme che riguardano il ruolo e le funzioni dei Consigli Comunali e di altri Enti Locali ad essi collegati. L’ANCI nazionale, con richiesta emendativa, ha chiesto lo stralcio completo dell’articolo 26, già modificato in sede di discussione al Senato, come voi ricorderete bene, quando l’articolo 14 della Finanziaria prevedeva la riduzione del numero dei consiglieri comunali, circoscrizionali, provinciali (parte che è stata a suo tempo stralciata).

         L’articolo 26, però, ancora oggi mantiene tutta una serie di altre disposizioni ordinamentali che l’ANCI chiede di stralciare. Questa posizione è stata assunta e fatta propria dall’ANCI nella sua interezza e dalla Conferenza Nazionale dei Consigli Comunali. L’ordine del giorno che io sottopongo all’esame del Consiglio è stato già approvato dalle città metropolitane, che sono quelle che da subito riscontrano maggiori interferenze nella loro attività rispetto a questo argomento.

         L’ordine del giorno recita: Il Consiglio Comunale di Potenza, premesso che i costi della politica vanno eliminati e che occorre, altresì, realizzare al più presto un riequilibrio dei livelli istituzionali, perseguendo gli sprechi e dotando tutti degli strumenti necessari ed indispensabili per l’espletamento del proprio mandato, ad iniziare dai Consigli Comunali, prende atto positivamente che alcune delle norme ordinamentali sono state stralciate dall’articolo 26 della Legge Finanziaria 2008, accogliendo così, ancorché parzialmente, le richieste avanzate nelle diverse sedi dal coordinamento nazionale dei Consigli Comunali dell’ANCI e dall’ANCI stessa;

         rileva, però, che molte altre parti sono tuttora presenti nel testo all’esame della Camera dei Deputati, ribadisce la posizione di principio che norme di tipo ordinamentale debbano trovare logica collocazione all’interno del cosiddetto Codice delle autonomie e conferma, pertanto, la necessità dello stralcio dell’intero articolo 26, aderendo ed esprimendo, quindi, vivo apprezzamento per la posizione pubblicamente assunta in merito dal presidente Domenici e sostenendo la proposta emendativa dell’ANCI nazionale.

         Se il Consiglio è d’accordo a metterlo subito in votazione, possiamo farlo, altrimenti deposito l’ordine del giorno.

PRESIDENTE

         Se nessuno è contrario, il Consiglio lo fa proprio e lo mettiamo in votazione… Mettiamo in votazione l’ordine del giorno. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli all’unanimità.

TRIANI

         Presidente, dal momento che mi è stata data la parola mi sia consentito – lo faccio a titolo personale, ma credo di interpretare il sentire dell’intero Consiglio Comunale – di salutare l’amico Giovanni Lofrano che con questo Consiglio Comunale ha collaborato per oltre quaranta anni della sua attività, e che ha soprattutto prestato la sua lodevole azione al servizio dell’Amministrazione comunale. Lo faccio io perché più direttamente, negli anni appena trascorsi, ho avuto la possibilità di avvalermi della sua collaborazione, ma credo di interpretare il sentimento dell’intero Consiglio Comunale che ha visto Giovanni sempre attento, preciso e puntuale nell’adempimento dei sui doveri.

PRESIDENTE

         Il Consiglio Comunale si associa a quanto detto dal consigliere Triani. Aggiungo che i consiglieri sono invitati da Giovanni lunedì, alle ore 11.30.

         Passiamo al primo punto all’ordine del giorno: “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 131 del 25.7.2007 ad oggetto: Approvazione 3^ variazione al bilancio di previsione 2007, al bilancio pluriennale 2007-2009 e al piano esecutivo di gestione 2007”. La parola all’assessore Pace, prego.

PACE

         Rispetto alle variazioni di bilancio che precedono la manovra di assestamento, essendo la manovra di assestamento assorbente anche rispetto alle variazioni di bilancio, con il consenso del Consiglio potremmo aprire il dibattito direttamente sulla variazione di assestamento, considerando scontato, in quella sede, il dibattito sulle variazioni di bilancio, su ognuna delle quali ho puntualmente avuto modo, in Commissione, di relazionare in maniera circostanziata.

PRESIDENTE

         Se il Consiglio è d’accordo votiamo tutto alla fine. Alla fine le voteremo una per una. Va bene. Prego, Assessore, direttamente sull’assestamento.

PACE

         Sull’assestamento generale al bilancio di previsione 2007 e al bilancio pluriennale 2007-2009 vorrei dire, innanzitutto, che si tratta di una manovra molto importante. Vi do subito il dato generale: è una manovra da 5 milioni e 855 mila euro. Rispetto al 2006 non c’è stata necessità, nel corso di gestione, di bloccare gli impegni di spesa, e questo è già stato un dato estremamente positivo; in più, abbiamo avuto nuove entrate per un totale di 6 milioni di euro circa, di cui più del 50% (il 60%), circa 3 milioni e 250 mila euro, sono nuove entrate su spesa corrente. Questo dato è significativo rispetto al dinamismo dell’attività amministrativa che si è svolta in questo anno, rispetto all’efficienza degli uffici e rispetto all’eccezionale lavoro che gli uffici di bilancio, finanziario e, soprattutto, l’ufficio tributi hanno fatto per raggiungere questi risultati.

         Particolarmente importante è il capitolo relativo alle entrate tributarie e al titolo primo. Abbiamo il famoso milione e 206 mila euro; è stata operata in sede di variazione di bilancio questa manovra, in virtù di una famosa e nota circolare del Ministero delle Finanze che, in maniera assolutamente estemporanea, ha carpito dalle tesorerie di tutti i Comuni d’Italia un valore calcolato senza nessun criterio oggettivo, che è quello del maggior gettito ICI per gli accatastamenti dei fabbricati rurali, con contestuale riduzione del contributo ordinario spettante per l’anno 2007, di cui al Decreto Legge 262/2006.

         Su tale questione si è aperto un tavolo nazionale, perché riteniamo la scelta operata dal Legislatore assolutamente arbitraria e viziata sotto molti profili, sia di legittimità che di costituzionalità, nei confronti della medesima legge che ispirava questo maggiore incremento del gettito ICI, per due ragioni principali: innanzitutto, la rivalutazione degli immobili rurali era un’operazione che spettava esclusivamente all’Agenzia del territorio e che questa non ha fatto (quindi è inadempiente, perché non è riuscita a farlo); non si capisce perché il Ministero, di suo imperio, lo faccia senza alcun criterio oggettivo; poi, crea un problema di cassa a tutti gli Enti, soprattutto alla fine dell’anno, che è storicamente il periodo in cui la liquidità è maggiormente desiderata per gli adempimenti obbligatori e di legge, soprattutto per le spese essenziali.

         Abbiamo, poi, il dato più significativo di tutti che è quello relativo ai maggiori accertamenti tributari, e mi riferisco all’ICI, alla lotta all’evasione fiscale e alla pubblicità, alle pubbliche affissioni. La lotta all’evasione fiscale ha avuto, quest’anno, un risultato assolutamente straordinario. Già in fase di previsione osammo molto, prevedendo un 1.500.000 euro di maggiori entrate per lotta all’evasione fiscale; questo importo non solo è stato superato di 300 mila euro, ma ci porta serenamente a poter pensare, per il prossimo anno, di fare ancora meglio.

         Tutto questo è stato fatto grazie ad una task force che l’ufficio tributi ha egregiamente fatto funzionare rispetto ad un programma che ottimisticamente sarà completato entro l’anno prossimo, denominato Sistema Territoriale Integrato, che è un programma intersettoriale che riguarda sia le funzioni catastali conferite, sia quelle di accertamenti tributari, sia l’ufficio urbanistico sulle concessioni edilizie fino ad oggi concesse, e che ci permetterà – nel giro di un anno – di avere una scheda anagrafica di ciascun contribuente su valori assolutamente precisi, perché basati sulle superfici catastali degli immobili e sui valori di essi, con verifiche puntuali sul territorio, immobile per immobile, casa per casa. Per questo prevedo per il futuro, per la nostra Amministrazione, un gettito consolidato su tutte le entrate tributarie veramente molto importante, che porterà l’evasione fiscale ad attestarsi decisamente su valori marginali.

         Prevediamo, veramente, di ridurla al tre o al quattro per cento. Questo risultato ha portato anche ad un consolidamento del gettito ordinario ICI per 100 mila euro, perché la lotta all’evasione fiscale, scovando evasori totali o parziali, produce anche un risultato sul gettito storicamente consolidato.

         Un altro importante risultato è quello che si è avuto sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Ci è bastato cambiare concessionario, dal mese di giugno, e far crollare l’aggio che il precedente concessionario chiedeva all’Amministrazione comunale (che era del 55%). La nuova gara è stata aggiudicata con un aggio dell’8,4%; non solo, ma una gestione più precisa ed oculata di questa importante entrata per gli Enti Locali ha portato ad un maggiore gettito di circa 300 mila euro.

         Per quanto riguarda le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, come già in sede di verifica degli equilibri di bilancio abbiamo ampiamente discusso, c’è stato il trasferimento dei 750 mila euro del contributo regionale per il trasporto pubblico, il trasferimento – tramite la Regione, come Protezione Civile – dei fondi necessari per la ricostruzione di contrada Bosco Piccolo. Altro dato importante è rappresentato dalle entrate per i diritti tecnici degli atti urbanistici delle concessioni edilizie per la “Bucalossi”: sono entrate record per questo anno contabile e sono sintomatiche di un’attività urbanistica assolutamente dinamica, assolutamente accelerata e che produrrà, anche nello scorcio del 2008, risultati importanti dal punto di vista tributario. Sono circa 600 mila euro – escludendo la “Bucalossi” – soltanto le maggiori riscossioni su vari capitoli di entrata, ma la maggior parte del gettito è quella sui diritti di superficie, sulla istruttoria di atti, diritti tecnici, atti urbanistici e condoni.

         E’ stato verificato il rispetto dell’articolo 208 del nuovo Codice della Strada, che riguarda la previsione di un milione e 380 mila euro per violazioni in materia di circolazione stradale e proventi per le contravvenzioni arretrate. Così come deciso da delibera di Giunta comunale del 9 marzo 2007, numero 29, il 50% di questi introiti sono stati destinati a manutenzione della viabilità per utenti deboli in aree rurali, per il miglioramento della circolazione stradale e per i percorsi pedonali.

         Per quanto riguarda le spese correnti, una voce importante è stata l’accantonamento del personale e l’accantonamento per le migliorie contrattuali della spesa del personale. Sappiamo tutti che i contratti sono in scadenza e che nel 2008 verranno rinnovati; sappiamo anche quanti sacrifici abbiamo sopportato lo scorso anno per inserire in bilancio gli aumenti contrattuali per i nostri dipendenti; per questo vogliamo essere previdenti ed accantoniamo una somma importante, di 400 mila euro, che aggiunta alla somma già accantonata in sede di previsione di bilancio ci fa arrivare a un milione di euro.

         Abbiamo fatto scelte di priorità, soprattutto sulla manutenzione degli immobili, per gli asili nido, una spesa importante per l’emergenza idrica, per l’assistenza ai minori.

         Altra scelta importante, a parte gli obblighi di legge (quindi incentivo all’ufficio legale e così via – in Commissione sono entrato nel particolare di ogni singola spesa -): abbiamo irrobustito il capitolo per l’emergenza neve, per cui per il mese di dicembre abbiamo un capitolo rimpinguato di 52 mila euro che, a meno di eccezionali e non ipotizzabili, per mole, precipitazioni nevose, ci rendono pronti ad fronteggiare anche questa emergenza che la nostra città spesso affronta.

         Altro dato importante è quello relativo al fondo di riserva. Non è stato azzerato; non c’è stata la necessità di azzerarlo, come spesso si fa, normalmente, nelle manovre di assestamento. Il fondo di riserva rimane di 73 mila euro, così come era nella consistenza alla data del 15-16 novembre, quando è stata varata la manovra di assestamento.

         Per quanto riguarda la verifica dei proventi per “Bucalossi”, questi si attestano, come dato consolidato, a 4 milioni 137 mila euro (è un dato veramente molto significativo), di cui un milione e 523 mila euro sono stati destinati alla spesa in conto capitale, mentre la restante parte finanzia la spesa corrente nel rispetto della norma, cioè l’articolo 1, comma 713, il quale prevede e stabilisce che i proventi derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni previste dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia possano essere utilizzati per una quota non superiore al 50% per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25% per spese di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale.

         Un milione e mezzo di euro è stato destinato al completamento delle opere pubbliche; 43 mila euro alle spese di demolizione per l’abusivismo edilizio (questa era una voce che languiva veramente nel nostro bilancio; c’erano difficoltà nell’operare le demolizioni per abusi edilizi perché spesso non c’erano sufficienti risorse per poter intervenire in danno del proprietario dell’immobile abusivo, e così anche per le spese relative al progetto Civitas, finanziato dalla Regione, e così via).

         Rispetto a tutte le cose che abbiamo detto, rimane, quello del Comune, un bilancio assolutamente piccolo nei numeri, un bilancio sacrificato, ma certamente un bilancio sano. Sono stati rispettati i vincoli sul bilancio di previsione, la differenza tra entrate finali previste e spese finali previste, e quindi il Patto di Stabilità per l’anno 2007 sui vincoli di bilancio, è stato ampiamente rispettato.

         Un’ultima considerazione voglio farla sull’ACTA. L’ACTA è andata incontro a spese straordinarie, che, con delibera di Giunta, sono state quantificate per ogni singola voce, riguardo alla disinfestazione e allo smaltimento, e la manovra di assestamento ha coperto tutte le spese. Con quella delibera di Giunta, che è andata a ratificare, a fare propria una delibera del Consiglio di amministrazione dell’ACTA, si è provveduto alla copertura integrale delle spese. Questo non lo vedete in maniera esplicita perché all’interno dell’intervento 3, sull’ambiente, dai tabulati si vede il dato aggregato e non il dato specifico. Ho preparato un prospetto specifico per ogni singola voce sulle questioni dell’ACTA, dello smaltimento, dei servizi speciali disinfestazione, derattizzazione e così via. Chi vuole può prenderne visione. Grazie a tutti.

PRESIDENTE

         Grazie, assessore Pace.

Fase interlocutoria

PACE

         Devo dare atto al consigliere Petrullo che sulla specifica vicenda ha consentito di fare un chiarimento; non è cambiato nulla rispetto a quanto previsto, ma ha fatto bene a sollevare la questione, perché abbiamo avuto modo di approfondire questa specifica tematica.

PETRULLO

         Prima del dibattito, Presidente, visto che l’Assessore ha fatto un approfondimento… E’ vero tutto quello che ha detto, l’ho verificato, ne ho avuto modo… però la voce “smaltimento percolato” io non l’ho trovata neanche in questa variazione delle richieste ACTA.

PACE

         Lo smaltimento percolato, così come previsto dalla delibera di Giunta, è oggetto in questi giorni di puntuale verifica perché, in virtù di alcune considerazioni di tipo prettamente tecnico, è parso sia all’ACTA che all’Ufficio ambiente del Comune un dato eccessivo, per cui sono in corso attualmente le verifiche sull’importo: questo non significa che gli importi siano… cioè non sono spese già sostenute dall’ACTA. Non solo l’ACTA potrebbe, anche con il proprio bilancio e le proprie economie, sopperirvi, ma in più noi abbiamo previsto una somma di 40 mila euro (la legge al primo rigo, nel servizio raccolta, trasporto, spazzamento R.S.U. e gestione discarica di Potenza), per cui lo stanziamento dell’ACTA passa da 9.321.440 a 9.361.440 euro, escludendo lo smaltimento che è in carico al Comune di Potenza e che aumenta di 581 mila euro, e i servizi speciali disinfestazione e derattizzazione che sono di 100 mila euro e che portano lo stanziamento in favore dell’ACTA a 200 mila euro.

PRESIDENTE

         Grazie, Assessore. Chi chiede la parola? Prego, consigliere Trombetta.

TROMBETTA

         Grazie, Presidente, Sindaco, Assessori e colleghi Consiglieri. Questa mattina non mi lascerò appassionare da un discorso politico, perché il discorso politico deve sempre seguire la completezza degli atti. E questa volta, veramente, forse, abbiamo “toccato il fondo”. Ce lo stiamo ripetendo da tre anni e mezzo a questa parte, ma questa volta abbiamo toccato il fondo.

         Mi dispiace di una cosa, mi dispiace del fatto che, per la prima volta – ripeto – in tre anni e mezzo, la Seconda Commissione, da me presieduta, non ha fatto giungere in Consiglio Comunale il proprio parere sugli assestamenti di bilancio. Il perché lo voglio ricordare soprattutto a quanti non sono componenti della Seconda Commissione, infatti i colleghi hanno vissuto e, per certi versi, condiviso con me il tragitto che ci porta qui questa mattina – mi riferisco ai colleghi della Seconda Commissione -.

         Questa volta con i cinque giorni di anticipo, e forse anche uno o due in più, siamo riusciti ad avere la documentazione che l’ufficio ha predisposto in merito agli assestamenti stessi. Abbiamo sollecitato, però, più volte ed atteso invano che ci pervenisse il parere del Collegio dei Revisori dei conti, parere che in questa situazione è ritenuto fondamentale come documento da aggiungere a tutta la documentazione che deve accompagnare gli assestamenti di bilancio.

         Io non vedo più in aula il Sindaco, o forse non riesco a “collocarlo”; di questo mi dispiace veramente, perché lui è a capo dell’Amministrazione, ma probabilmente in questo momento dovrebbe farsi carico di una responsabilità che per certi versi potrebbe essere, ed è, anzi, sua.

         Voglio ricordare che la presenza dell’assessore Pace in Commissione è servita a spiegarci il provvedimento stesso. Devo ricordare a tutti i Colleghi che ancora una volta l’assessore Pace si è fatto carico di fotocopiare la documentazione relativa alla sua relazione per metterci nelle condizioni di meglio seguire le sue spiegazioni, di questo gli diamo atto; gliene abbiamo dato atto anche in Commissione e mi piace ribadirlo in questa sede, però il comportamento dei Revisori dei conti è inammissibile, inaccettabile e – direi – inspiegabile.

         Noi – lo voglio ricordare – abbiamo anche lanciato un’ultima “ancora di salvataggio” agli stessi amici del Collegio dei revisori, chiamando con urgenza il Segretario generale il quale è venuto a dirci la sua rispetto a questo; però anch’egli ha ribadito il concetto che il parere dei Revisori dei conti è atto fondamentale da aggiungere alla documentazione; favorevole o non favorevole, questo poi è un altro discorso; il discorso è che potevamo presupporre che il parere del Collegio dei Revisori dei conti potesse essere favorevole, ma dalle carte non riuscivamo a leggerlo.

         Alle 12.05 il Segretario, dopo essere andato via, mi ha telefonato dicendo che probabilmente erano in riunione o stavano per riunirsi per mandarci tutto. In quel momento abbiamo capito che il documento non era pronto, e non era pronto i cinque giorni prima della scadenza dovuta, richiamata sia dalla Legge 267, sia dallo Statuto del nostro Comune. A quel punto abbiamo deciso di chiudere i lavori della Commissione, di non convocarci più, signor Sindaco,e di far approdare in Consiglio Comunale questo provvedimento senza il parere della Commissione.

         Potrebbe sembrare poca cosa, considerato che il Consiglio è sovrano e padrone di procedere tranquillamente all’approvazione degli assestamenti; però quanto accaduto non è corretto, soprattutto quando qualcuno si richiama (il collega Marcello Travaglini) alla dignità della Commissione. Ebbene, la nostra Commissione – e non nostra intesa come mia e dei colleghi che partecipano, ma nostra intesa come dell’intero apparato del Consiglio Comunale – ha visto lesa la sua dignità, perché la Commissione ha sempre cercato di favorire i lavori e di far pervenire a questo Consiglio i propri pareri. Questa volta la dignità della Commissione è stata messa sotto i piedi.

         Non mi appassionerà più sentirmi dire che per le prossime volte non accadrà e che qualcuno si farà carico di mettere in piedi un meccanismo tale da non far ripetere questa situazione. Ormai non ci credo più. Fra poco ci diremo che la prossima volta tutto sarà diverso, ma una prossima volta non ci sarà, perché fra poco andremo a casa tutti, nel senso che questa consiliatura finirà. Troppe sono state le “prossime volte”.

         Mi aspetto, a questo punto, un atto di dignità da parte di chi avrebbe dovuto far pervenire in Commissione il documento, e mi giro per guardare se questa mattina c’è qualcuno del Collegio dei Revisori dei conti, ma non vedo nessuno, quindi a questo punto, Sindaco, probabilmente farebbero bene a rassegnare le dimissioni e a dare spazio a chi ha voglia di lavorare e di far lavorare gli altri. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Trombetta. Chiede la parola il consigliere Petrullo. Prego.

PETRULLO

Il consigliere Trombetta, Presidente della Seconda Commissione, ha detto delle cose che io condivido totalmente e che faccio mie. Le traduco in “proposta”. In base ad un articolo del nostro regolamento, gli atti che devono essere poi deliberati devono essere depositati cinque giorni prima, a disposizione di tutti i consiglieri, corredati di tutti i documenti necessari. Per necessari io ritengo che si debba intendere quello che la legge ritiene necessario.

         Per quanto riguarda la delibera sugli assestamenti di bilancio, la legge ritiene necessario il parere dei Revisori dei conti, per cui questo atto avrebbe dovuto essere messo a disposizione dei consiglieri già nei cinque giorni precedenti. Io, invece, ufficialmente, non lo conosco ancora, anche se ufficiosamente ho avuto modo di conoscere l’esito del parere, ma ufficialmente non lo conosco, non è stato messo insieme agli altri atti cinque giorni prima. Di conseguenza, stabilisce il nostro regolamento che non siano deliberabili le proposte che non siano state corredate da tutti i documenti, e per le quali tutti i documenti non siano stati depositati nei cinque giorni precedenti.

         La ratio della norma è ovvia: io, consigliere, devo poter verificare tutto l’incartamento cinque giorni prima, fare le mie verifiche di qualsiasi tipo, dopo di che arrivare preparato in consiglio comunale per esprimere il mio voto e partecipare alla discussione. Questo non è stato possibile per mancanza di un documento assolutamente necessario nel deposito a disposizione dei consiglieri.

         Secondo me poco vale la circostanza che il parere sia, poi, risultato positivo, perché è un giudizio che noi dobbiamo verificare ex post (tra l’altro non l’abbiamo ancora verificato perché io non l’ho avuto, quel parere; ce lo state dicendo; ripeto: ufficialmente non lo conosco), e quindi ritengo che oggi questa delibera non possa essere adottata. E su questo punto io chiedo che il Consiglio, dopo, si esprima attraverso un voto.

         Per completare il mio intervento, vorrei fare qualche altra riflessione. C’è un dato, in questa manovra di assestamento, che io ritengo assolutamente preoccupante, cioè la maggiore entrata di un milione e 300 mila euro per “Bucalossi”. Perché lo ritengo preoccupante? Perché noi, qualche mese fa, abbiamo impedito a sette imprenditori di realizzare abitazioni, case, edifici destinati per lo più ad abitazioni. La città di Potenza soffre della mancanza di abitazioni. Lo abbiamo fatto per rispetto all’approvando Regolamento Urbanistico, abbiamo portato come motivazioni quelle di non compiere un altro scempio della città, e di riorganizzare urbanisticamente, finalmente secondo un progetto unitario e chiaro, l’urbanistica della città. Nonostante ci troviamo in attesa dell’approvazione del Regolamento Urbanistico, noi andiamo a incassare un milione e 300 mila euro di “Bucalossi”, il che significa che si è costruito tanto, tanto, tanto e che in queste costruzioni, però, che hanno prodotto questa entrata eccezionale, non c’è un metro quadro destinato ad abitazione.

         Allora, il risultato, per quanto riguarda le esigenze della città, è assolutamente negativo: non abbiamo un’abitazione in più; però abbiamo edificato in una zona di Potenza (Via del Gallitello e la via parallela) in maniera straordinaria. Se avevamo un’idea nuova dell’urbanistica della città, questa idea è andata “a carte quarantotto” perché non siamo stati capaci di impedire quello che tutti abbiamo ritenuto lo scempio di Via del Gallitello e della contrada vicina. Lo abbiamo ritenuto tutti uno scempio, non lo abbiamo evitato e stiamo consentendo ancora oggi che si continui a edificare con colate di cemento vergognose.

         Per quanto riguarda le spese ACTA, una considerazione. Io leggo in una delibera di Giunta che si sono verificate delle spese straordinarie. Sono straordinarie, o dovevano essere ritenute straordinarie perché non le avevamo messe in preventivo, e lo statuto dell’ACTA ci consente di rimpolpare il conferimento soltanto se ci troviamo di fronte a spese straordinarie? Dobbiamo ritenere straordinarie le spese per lo smaltimento, per la disinfestazione, per lo smaltimento del percolato? Sono straordinarie? Io mi chiedo: è straordinario provvedere alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti nella città di Potenza, o è ordinario? Se è ordinario abbiamo omesso, nel bilancio preventivo, tutte le voci che, invece, bisognava assolutamente prevedere; se invece sono straordinarie… beh, andiamo a esaminarle una per una.

         I centomila euro per la disinfestazione – spesa ovviamente straordinaria, perché a Potenza, in linea di massima, non si disinfesta niente – sono rinvenibili nella manovra di assestamento; è una voce molto chiara che andiamo a leggere. Per quanto riguarda, invece, le attività di coltivazione delle discariche…

         Torno un attimo indietro: sul fatto che non siano spese straordinarie, per la verità, l’Assessore – e gli riconosco questa onestà intellettuale – in sede di Commissione ha dichiarato che effettivamente non potevano essere straordinarie e che, invece, non erano state previste in bilancio preventivo, perché si sarebbe verificato, nel corso dell’anno, se, reperiti fondi in più, si sarebbe potuto rimpolpare il conferimento. Quindi c’è una visione contraddittoria all’interno della stessa Giunta, ovviamente non sto interpretando una frase in termini che potrebbero risultare sbagliati, ma quello che sto dicendo risulta scritto e verbalizzato nel registro dei verbali della Commissione.

         Torniamo, però, alle spese che sono diventate straordinarie. Le voci di coltivazioni delle discariche, attraverso una ricerca dell’ultima ora, certosina, tra le voci di bilancio (perché non si sapeva prima dove fossero rinvenibili), alla fine sono uscite fuori, come ci ha fatto sapere l’Assessore stamattina, e per questo bisognerebbe, credo, dare un plauso ancora più generale rispetto a quello che ha dato l’Assessore all’attività dell’Opposizione, che continua a spulciare tra le carte.

         Per quanto riguarda lo smaltimento del percolato, che la Giunta è andata a determinare in 178.500 euro, oltre IVA, quindi quasi 200 mila euro, non vi è maniera di rinvenirlo nella manovra di assestamento. Si tratta di 200 mila euro che la Giunta deliberò, circa un mese fa, di rimandare, dopo aver dato atto che queste spese sarebbero intervenute, probabilmente, entro il 31.12.07. Perché lo dice: considerato che nel corso dell’esercizio 2007 nell’attività dell’ACTA si sono verificate spese straordinarie (e su questo abbiamo già detto), non prevedibili (e su questo tacciamo per dignità) che hanno inciso sugli equilibri del bilancio aziendale, rappresentate da… e fra le varie voci leggiamo: smaltimento percolato 178.500 euro oltre IVA. Nella parte dispositiva della deliberazione leggiamo: di rimandare a successive determinazioni le valutazioni economiche circa le maggiori spese relative allo smaltimento del percolato. Dato per scontato che ci sono delle maggiori spese, noi oggi, in sede di assestamento, cioè quando dovremmo fare le variazioni che dovrebbero comprendere tutte le possibili spese che dovremo affrontare fino al 31 dicembre, diciamo: vediamo dopo. Quando?

         E’ evidente che con la manovra di assestamento andrebbero coperte tutte le prevedibili spese al 31 dicembre, altrimenti queste spese finiscono nella categoria del debito fuori bilancio. Se sono debiti fuori bilancio, questi, con i conti non ci troviamo proprio.

         Allora, riassumendo: abbiamo un bilancio preventivo che volutamente ha ignorato determinate spese che sarebbero uscite fuori, e puntualmente sono uscite fuori, perché l’ACTA ce le ha ricordate ogni mese, perché il conferimento non era sufficiente, e ci disse per tempo che sarebbe bastato solo fino ad una determinata epoca dell’anno. Abbiamo un bilancio preventivo che ha rappresentato una realtà che non era tale. Abbiamo una voce, almeno una, delle spese “straordinarie”, che straordinarie non sono, che non trova copertura nella manovra di assestamento di oggi, quella del percolato (si rimanda a successive valutazioni). Ho chiesto poco fa all’Assessore dove erano e l’Assessore mi ha detto che su quelle ci saranno successive…

Fase interlocutoria

PETRULLO

         Allora non c’era bisogno che la Giunta si riunisse per deliberare come coprire i nuovi debiti dell’ACTA; non ce ne era proprio bisogno; questo è un documento che avete fatto voi e mi dovete spiegare che senso ha. Avete perso tempo?

Fase interlocutoria

PETRULLO

         Di rimandare a successive determinazioni le valutazioni… sapete quale è la intestazione di questa delibera di Giunta? “Programma di ripiano delle spese straordinarie dell’ACTA relative all’esercizio 2007 in corso”, che cosa l’avete fatto a fare se erano fatti dell’ACTA? E’ una contraddizione, o no?

Fase interlocutoria

PETRULLO

         Sul percolato non c’è niente. Sono le altre voci, le altre due; l’ho chiesto poco prima.

Fase interlocutoria

PETRULLO

         E’ chiaro che è tutto opinabile. E’ evidente.

         Riassumendo: bilancio preventivo che non rappresentava la realtà, spese straordinarie previste e contraddette anche dalla dichiarazione dell’Assessore in sede di Commissione (basta leggere il verbale), spese dell’ACTA relativamente al percolato straordinarie, intervenute, che non chiedono copertura nell’assestamento e – su questo chiedo che si pronunci l’aula – non deliberabilità degli assestamenti perché non corredati, nei cinque giorni precedenti, da tutti i documenti che la legge ritiene necessari perché si possa deliberare. Su questo specifico argomento chiedo un voto da parte del Consiglio.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Petrullo. Per quanto riguarda questa ultima richiesta, possiamo richiedere il parere del Segretario. Intanto facciamo precisare la richiesta al consigliere Petrullo, prego.

PETRULLO

         Il consigliere Segretario ci ha già dato il suo parere anche in Commissione, in ogni caso io ritengo opportuno richiedere il voto del Consiglio sulla circostanza che, non essendo stati depositati tutti gli atti, e quelli che necessariamente devono corredare la manovra di assestamento generale, quale il parere dei Revisori dei conti, che noi ancora non conosciamo ufficialmente…

Fase interlocutoria

PETRULLO

         Il parere dei Revisori dei conti è stato prodotto, credo, ieri.

SEGRETARIO

         Il 26.

PETRULLO

         Va bene. Insomma, la matematica non è un’opinione: tre giorni fa. Io sto facendo un discorso diverso. Doveva essere all’attenzione di ogni consigliere, depositato in Segreteria generale, almeno cinque giorni prima, insieme alla manovra di assestamento, perché la legge lo ritiene un atto necessario, un complemento necessario. Quell’atto non l’ho avuto nei cinque giorni precedenti. Cito il Regolamento, che dice più o meno testualmente, perché vado a memoria: non possono essere adottate quelle delibere i cui atti, tutti quelli che la legge ritiene necessari… corredate di tutti gli atti ritenuti necessari, che non siano state depositate cinque giorni prima presso la Segreteria generale… Questo dice il regolamento.

         Secondo me, e sono sicuro di trovare qualche altro operatore del diritto d’accordo con me, gli atti necessari sono quelli che la legge ritiene necessari. Nel caso specifico il parere dei Revisori dei conti è ritenuto, dalla legge, necessario nella manovra di assestamento, quindi doveva corredare l’incartamento cinque giorni prima, perché io devo essere libero di fare ogni e qualsiasi approfondimento; non devo essere costretto a rincorrere le singole voci, senza sapere quello che pensano i Revisori dei conti, che potrebbero esprimere parere positivo, ma potrebbero offrire degli spunti di indagine… Insomma, il parere è qualche cosa di complesso, che non si riduce soltanto alla sua parte dispositiva. Io ho il diritto, perché lo dice il regolamento, di leggere quel parere cinque giorni prima per poter fare tutte le mie valutazioni. Se non me lo date, dice il regolamento che questa delibera non dovrebbe essere adottata.

         Sul punto, già conoscendo il parere del Segretario generale, che ritiene che quando il parere è positivo non ci siano problemi, anche se dovesse arrivare il giorno stesso o, comunque, non nel rispetto dei cinque giorni, io chiedo che il Consiglio si esprima. E’ evidente che già prevedo quale possa essere la decisione del Consiglio, ma voglio e pretendo che questa decisione venga consacrata con un voto.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Petrullo. Se il Consiglio è d’accordo, facciamo prima esprimere il Segretario e poi prevediamo un intervento a favore ed uno contro.

Fase interlocutoria

SEGRETARIO

         Mi rendo conto dell’eccezione del consigliere Petrullo e mi rendo conto che il Consiglio Comunale, nella sua espressione consultiva e preventiva (la Commissione), deve essere messo in condizioni di conoscere gli atti nei tempi previsti dal Regolamento. Ribadisco, però, quello che ho già detto in Commissione: se il parere dei Revisori recasse un quid novi rispetto alla proposta su cui sarebbe stato necessario un approfondimento da parte della Commissione, del Consiglio o, ancora, da parte dell’Ufficio, mi rendo conto che questa eccezione del Consigliere avrebbe un fondamento forte, però il parere dei Revisori, oltre ad essere favorevole, è favorevole in modo secco, nel senso che i Revisori si limitano, dopo aver preso visione della delibera, a dare il proprio parere favorevole, senza muovere alcun tipo di eccezione, senza effettuare alcun tipo di condizionamento, senza rilevare alcuna eventuale criticità della proposta di deliberazione stessa.

         Quindi è vero che il parere non è arrivato nei cinque giorni canonici, ma è pur vero che il parere non avrebbe dato alcun elemento ulteriore di riflessione al Consiglio così come d’altra parte io stesso, chiamato in Commissione, ho anticipato. Per quanto mi riguarda la proposta di deliberazione, sotto il profilo della supposta carenza del parere dei Revisori dei conti nella fase di esame, è assolutamente legittima e non merita alcun tipo di censura, anche perché un eventuale rinvio della delibera di assestamento produrrebbe l’effetto, data la perentorietà del termine, dell’assoluta impossibilità di procedere al provvedimento stesso.

PRESIDENTE

         Grazie, Segretario. Se non è soddisfatto, consigliere Petrullo, ci saranno un intervento a favore ed uno contro.

PETRULLO

         Chiedo che si voti. Io sto facendo un discorso diverso. Il contenuto del parere…

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Sentiamo un intervento a favore ed uno contro a questa… consigliere Petrullo, Lei vuole rinviare l’argomento?

PETRULLO

         Sto ponendo una pregiudiziale, io ritengo che oggi non si possa votare per quel…

PRESIDENTE

         Non si può votare e rinviamo…?

PETRULLO

         A me non interessa il rinvio o meno. Questa è una decisione che può prendere il Consiglio, io dico che oggi non possiamo deliberare perché l’iter amministrativo che doveva precedere la deliberazione è stato manchevole. Per cui, in base al Regolamento del Comune non si può votare. Chiedo questo.

PRESIDENTE

         Allora, due interventi: uno a favore ed uno contro. Chi vuole intervenire?

PESARINI

         Volevo già intervenire prima, Presidente, ma non me ne è stata data la possibilità. Quello che ha affermato il Segretario in questo momento è stato detto anche in Commissione, consigliere Petrullo.

         Chi vi parla ha chiesto, in quella sede, l’intervento del Segretario generale per dirimere la questione. Il Segretario generale ha detto in maniera molto esplicita, molto corretta, molto diretta, molto determinata, che il parere è, sì, obbligatorio (come prevede il Regolamento), ma non vincolante. Premetto, consigliere Petrullo, che sono d’accordo con lei quando afferma che ognuno di noi deve essere in possesso di tutta la documentazione, prima di votare. Da questo punto di vista siamo tutti d’accordo, l’ho detto in Commissione e lo ribadisco in consiglio. Abbiamo svolto due o tre commissioni intorno a questo argomento, e poi ci siamo lasciati con l’intesa che ci saremmo dovuti riconvocare, se non sbaglio, proprio per verificare questo parere che mi sembra sia arrivato.

         Il Segretario ha detto che il parere quando è positivo e secco e non va a modificare niente del deliberato non ha nessuna valenza. Il problema poteva nascere se il parere fosse stato motivato, con una motivazione che andava a modificare l’articolato; allora ci sarebbero stati problemi che si potevano affrontare in consiglio comunale. Ecco perché io ritengo che si possa e si debba votare questo provvedimento. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Pesarini. Non vuole intervenire nessun altro.

         Mettiamo ai voti la pregiudiziale. Favorevoli alla “non votazione”? Il Polo più il consigliere Spadafora. Contrari alla pregiudiziale? Tutti gli altri. La proposta è bocciata.

         Mettiamo in votazione, allora, come abbiamo deciso prima; mettiamo in votazione punto per punto…

IMBESI

         Ci dovrebbe essere la replica della Giunta. Deve chiedere se c’è la replica…

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Non c’è. Mettiamo in votazione come deciso.

PETRULLO

         Ma le dichiarazioni di voto non si fanno più?

PRESIDENTE

         Nessuno lo ha chiesto.

         Mettiamo in votazione il primo punto all’ordine del giorno “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 131 del 25.7.2007…”…

         Mettiamo in votazione i punti uno per uno, così come abbiamo deciso prima.

PETRULLO

         Non c’è dichiarazione di voto?

PRESIDENTE

         No.

PETRULLO

         Perché?

PRESIDENTE

         Non è intervenuto l’Assessore, non…

         Mettiamo in votazione il primo punto all’ordine del giorno “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 131 del 25.7.2007 ad oggetto: Approvazione 3^ variazione al bilancio di previsione 2007, al bilancio pluriennale 2007-2009 e al piano esecutivo di gestione 2007”.

IMBESI

         Presidente, il Collega ha chiesto di fare la dichiarazione di voto. Non è una cosa che può o non può essere fatta.

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Quando decide il voto può anche fare la dichiarazione… Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli a maggioranza, contraria la Casa delle libertà, astenuto il consigliere Giulio Spadafora.

         Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 156 dell’11.9.2007 ad oggetto: Approvazione 4^ variazione al bilancio di previsione 2007, al bilancio pluriennale 2007-2009 e al piano esecutivo di gestione 2007”

         Si mette in votazione. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli a maggioranza; contraria la Casa delle libertà; astenuto il consigliere Spadafora.

         Mettiamo in votazione il terzo punto all’ordine del giorno: “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 174 del 27.9.2007 ad oggetto: Approvazione 5^ variazione al bilancio di previsione 2007, al bilancio pluriennale 2007-2009 e al piano esecutivo di gestione 2007, a seguito aggiornamento e rimodulazione del progetto integrato di sviluppo urbano della città di Potenza 2002-2006 (P.O.R. 2000-2006)”.

         Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli a maggioranza; contraria la Casa delle libertà; astenuto il consigliere Spadafora.

         Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno: “Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 181 del 9.10.2007 ad oggetto: Approvazione 6^ variazione al bilancio di previsione 2007, al bilancio pluriennale 2007-2009 e al piano esecutivo di gestione 2007”.

         Si mette in votazione. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli a maggioranza; contraria la Casa delle libertà; astenuto il consigliere Spadafora.

         Passiamo ora al quinto punto all’ordine del giorno: “Variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2007 ed al bilancio pluriennale 2007/2009”. Chi desidera intervenire?

         Prego, consigliere Petrullo, per dichiarazione di voto.

PETRULLO

         Dunque, come si comporta il nostro Centrosinistra a Potenza? Ha maturato una decisione tattica notevole; prima usava rispondere alle osservazioni, ai dubbi che si palesavano, usava ribattere, rispondere, dire: “no guarda che stai sbagliando, la voce del percolato c’è, sta là sotto, vai a vedere”, oppure: “non è vero che il bilancio preventivo rappresenta una realtà non vera”. Ora ha cambiato tattica, giustamente, e dice: “ma a noi cosa importa? tanto noi votiamo a scatola chiusa”.

         Il magnifico Presidente ha giustamente interpretato l’umore dell’aula, qua non gliene frega niente a nessuno di dare risposte ad eccezioni sollevate; la democrazia a Potenza è ai minimi termini, non si ha neanche l’esigenza di dare delle risposte, perché ormai la volontà è bulgara e si vota a scatola chiusa.

         Signori miei, io sono indignato. Sono state fatte anche delle osservazioni da parte del consigliere Trombetta alle quali non si è inteso dare risposta, perché la Giunta è diventata un muro di gomma, e la Maggioranza non ritiene neanche di dover dare le risposte!

SINDACO

         Collega, non è così, però, scusi un attimo. Non siamo… non abbiamo ancora votato l’assestamento di bilancio.

PETRULLO

         Ma se neanche le dichiarazioni di voto ci volevate far fare. In genere abbiamo sempre avuto le risposte…

SINDACO

         Ma guardi… non è mai successo, in tre anni e mezzo, che non si sia data risposta. Consenta che si completi il consiglio.

PETRULLO

         Non si possono dare nelle dichiarazioni di voto le risposte; la Giunta doveva darle all’interno del dibattito, dopo di che ci sono le dichiarazioni di voto.

SINDACO

         Non abbiamo votato ancora l’assestamento.

PETRULLO

         Non esiste proprio! Si è sempre fatto un dibattito che si è concluso, poi, con una risposta del Sindaco o dell’Assessore, dopo di che si è passati alla dichiarazioni di voto, che sono qualcosa di diverso dalla risposta resa in dibattito. La dichiarazione di voto è soltanto la giustificazione alla posizione che prenderà un gruppo: dirò “sì” per questi motivi, perché, semmai, le risposte non sono state sufficienti, dirò “no”… Questo momento è stato assolutamente bypassato, per questo io dico che se una risposta me la volete dare in sede di dichiarazione di voto non me la potete dare, perché voi Giunta non votate! Votiamo noi, le dichiarazioni di voto le facciamo noi, non voi!

SINDACO

         Nel momento in cui si voterà l’assestamento avrà tutte le risposte.

PETRULLO

         E cosa stiamo facendo? Stiamo votando l’assestamento! Io ho dovuto chiedere…

SINDACO

         Stiamo votando…

PETRULLO

         Sindaco, chiariamoci; forse siamo un poco distratti: noi abbiamo accorpato il dibattito su tutte le variazioni; è intervenuto il Presidente della Seconda Commissione e ha posto dei problemi; sono intervenuto io e ho fatto delle domande; non ho avuto alcuna risposta; siamo passati alle votazioni, per cui oggi, ora, in questo momento, c’è spazio per le dichiarazioni di voto che non fate voi Giunta, ma che facciamo noi consiglieri. Se, quindi, dovevate dare una risposta, io me la aspettavo, come giustamente ha detto Imbesi…

SINDACO

         Probabilmente è un problema di tempistica, pensavo di intervenire più avanti, ma le risposte gliele do tutte. Se vuole, mi alzo e lo faccio adesso, non è un problema.

PETRULLO

         Imbesi ha posto il problema. Ha detto: scusate, ma voi non dovete rispondere?

SINDACO

         No! Perché stavamo votando una variazione di bilancio che non era l’assestamento. Intendevo rispondere dopo, tant’è che ho chiesto al Presidente se avevamo votato l’assestamento. Figuriamoci, l’ho sempre fatto, ho interesse a rispondere.

PETRULLO

         Se non bloccavo il Presidente votavamo l’assestamento ora! Sindaco, per cortesia, prendiamo i verbali. Stavamo votando, ad uno ad uno. L’ ho dovuto bloccare!

SINDACO

         Non è mai successo che il Sindaco non abbia replicato, anzi, molte volte mi accusate di farlo anche in maniera eccessiva, questa volta, se fosse successo non me ne sarei accorto. La replica intendo farla; decidiamo quando; farò la mia dichiarazione di voto e spiegherò perché voterò a favore e sarà, sostanzialmente, la replica. Risponderò a tutto. Se vogliamo guardare la sostanza è questo, se vogliamo guardare a qualcosa che probabilmente è sfuggita anche a me, andiamo avanti, però stiamo parlando di qualcosa che non attiene alla verità. Le risposte ci saranno per tutto, ovviamente.

PRESIDENTE

         Consigliere Petrullo, solo per la precisione, il Sindaco mi aveva chiesto…

PETRULLO

         Presidente, tempo per le risposte non ce ne è più, perché io sto facendo la mia dichiarazione di voto. Se avete la testa svagata e pensate ad altro…

SINDACO

         Collega, io voglio capire la sostanza. Se mi chiede risposte gliele darò, anzi mi sentirò privato di qualcosa se non mi sarà consentito. Per cui, se vogliamo guardare alla sostanza, bene; se vogliamo guardare a qualche piccolo cavillo procedurale… Il Presidente è testimone del fatto che ho chiesto se stavamo votando l’assestamento e mi ha detto di no, perché in sede di assestamento intendevo muovermi diversamente. Probabilmente c’è stato un problema procedurale non chiaro, che non mi ha dato la possibilità di intervenire quando Lei riteneva opportuno.

         Personalmente, quando farò la dichiarazione di voto dirò quello che penso, se quello è il momento. Se intendete ricevere una risposta a tutte le cose lo posso fare in questo momento, perché siamo sovrani e decidiamo che cosa vogliamo fare e ritengo sia giusto dare le risposte; mettiamoci d’accordo e andiamo avanti.

PETRULLO

         Allora, completo: quanto a piccoli cavilli di legge, come lo chiamate quello di una documentazione…

SINDACO

         Hai ragione! Se mi dai la possibilità, rispondo.

PETRULLO

         Allora finisco il mio intervento. Quello è un cavillo di legge? Un pelo che andiamo a tirare? Ma potete farne a meno! A che vi serve il parere dei Revisori dei conti cinque giorni prima? Non fa niente che il Regolamento dice che non si può deliberare, perché poi noi andiamo a cavillare…

         L’accusa che viene fatta a questa Opposizione è che andiamo a cavillare… Che ve ne importava? Tanto, comunque era positivo; è una cosa di cui si può fare a meno. Ve lo abbiamo spiegato in tutte le lingue, ed ancora vi lamentate col chiedere l’applicazione dei regolamenti… Allora non parliamo di cavilli di legge, per cortesia, se abbiamo la testa fra le nuvole per problemi di Maggioranza; chiaritevi le idee e poi veniamo a fare quello che oggi dovevamo fare qua!

         Eravamo arrivati in sede di dichiarazione di voto; se il Sindaco ritiene di fare la sua dichiarazione di voto, la può fare; se, però, in quella sede, intende dare anche delle risposte credo che non sia il momento adatto, quello, per dare risposte ai quesiti che sono stati posti. Io vi formalizzo e vi rappresento la mia più completa indignazione.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Petrullo. Sindaco, prego.

SINDACO

         Collega, non intendevo assolutamente rinunciare alla replica, considerato che sono state poste questioni di una certa rilevanza. Probabilmente mi è sfuggita la procedura con la quale il consiglio si stava sviluppando e che, quindi, si stava andando avanti verso un voto che, comunque, mi avrebbe visto, nel momento in cui si andasse a votare l’assestamento, alzarmi e chiedere la parola per cercare di dare…

Fase interlocutoria

SINDACO

         Possiamo riaprire il dibattito, siamo sovrani; possiamo metterci d’accordo e riaprire il dibattito? Possiamo immaginare che facciamo una sospensione di tutte le nostre cose e dibattiamo in consiglio liberamente, come è giusto che un Consiglio faccia? Siamo o non siamo sovrani di decidere le cose che vogliamo? Vogliamo decidere di parlare, al di là delle procedure, delle cose che l’Assessore ha detto e che i consiglieri Petrullo e Trombetta hanno sollevato come problemi? Possiamo decidere di fare questo? Lo chiedo al Consiglio, al di là di ogni norma e di ogni questione procedurale. Chiedo di fare questo; mi sarei sentito privato di qualcosa se non avessi potuto rispondere alle questioni che sono state sollevate, come Esecutivo. Vorrei chiarire questo aspetto.

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Consigliere Petrullo, facciamo parlare il Sindaco.

Fase interlocutoria

SAMELA

         Credo che alla luce delle considerazioni fatte dal consigliere Petrullo e delle valutazioni del Sindaco possiamo accedere tranquillamente alla replica del Sindaco e poi aprire il dibattito contestualmente alle dichiarazioni di voto. E’ meglio non formalizzarsi e rendere liberi e consapevoli tutti noi dell’atto che stiamo votando. La seduta era iniziata con molta tranquillità ed armonia e spero che possa concludersi nello stesso modo.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Samela. Sindaco, prego.

SINDACO

         Vorrei innanzitutto riportare il tema nel suo contesto naturale, nel suo alveo. Noi stiamo approvando l’assestamento di bilancio. Che cosa è l’assestamento di bilancio? E’ l’ultima variazione di bilancio consentita dalla legge, da effettuarsi entro il 30 novembre. Come dicevamo ieri per i fondi POR, è normale che un bilancio come il nostro, un bilancio di entrate correnti per 80 milioni di euro, che con gli investimenti arriva complessivamente a 150 milioni di euro, necessiti di tante variazioni lungo il suo cammino, e che alla fine necessiti di una manovra finale per chiudere l’anno, aumentare la propria capacità di spesa e risolvere tutte le questioni che nel frattempo sono maturate.

         Rispetto a una dimensione che è nell’ordine di 150 milioni di euro, e complessivamente – compresi tutti gli investimenti straordinari ecc. – addirittura di 250 milioni di euro, stiamo facendo una manovra da 6 milioni di euro.

         Dobbiamo dire che percentualmente stiamo operando in un ambito da considerarsi di assoluta ordinarietà. Se volessi fare il ragionamento della capacità di spesa dell’Ente, dovrei dire che questa, rispetto al bilancio approvato, è stata assolutamente straordinaria, abbiamo cioè speso tutto quello che avevamo previsto, capitolo per capitolo, ad eccezione di una percentuale (6 su 250), che è meno del 3%…

         Ma questo non lo voglio leggere nemmeno come un merito nostro; è semplicemente la riprova di un bilancio fortemente compresso, perché per la parte delle spese correnti conosciamo bene i grandi disagi che hanno oggi gli Enti Locali, conosciamo bene i disagi del nostro Comune, aggravati da una situazione di bilancio che è ben nota; il resto del bilancio era fatto di fondi POR con progetti ben definiti, fondi CIPE con progetti ben definiti, fondi che arrivano dalla Regione con progetti ben definiti… quindi era facilmente immaginabile (non lo voglio prendere come un elemento positivo di nostro merito) che il 90-95% del nostro bilancio sarebbe stato caratterizzato da una grande capacità di spesa, perché gli uffici lavorano e spendono.

         Una percentuale del 2-3% è normale che sfugga alle previsioni originarie e diventi oggetto dell’ultima variazione di bilancio; d’altronde succede che durante l’anno andiamo a verificare una serie di questioni riguardanti soprattutto le entrate, ed oggi prendiamo atto che nelle entrate abbiamo avuto anche alcuni elementi di grande positività. Due anni fa dicemmo che dovevamo aggredire l’evasione nella nostra città. Ebbene: ha detto l’Assessore che abbiamo un dato di 300 mila euro complessivi che sono aumento del gettito ICI, aumento delle entrate per effetto dei maggiori controlli che sono stati fatti e così via.

         Abbiamo 1.300.000 euro di maggiori entrate per la “Bucalossi” che hanno determinato qualche perplessità. Su questo entreremo nel merito. Ora, rispetto al contesto generale abbiamo due contestazioni, delle quali una procedurale. Ebbene, il consigliere Trombetta, Presidente della Commissione, e il consigliere Petrullo hanno sollevato una questione… Abbiamo, adesso, i Revisori dei conti in sala. Oggettivamente, ci saremmo aspettati tutti il parere dei Revisori dei conti cinque giorni prima; il parere non è arrivato. Non è arrivato, e questo determina una condizione di disagio.

         I Revisori dei conti ci spiegheranno perché il parere non è arrivato. Ripeto: è una carenza rispetto alla quale dobbiamo avere sicuramente una risposta e che ha determinato una condizione di disagio. Colgo l’occasione, Presidente del Collegio dei Revisori, anche per sottolineare che in avvio di consiglio la vostra mancata presenza ha determinato un ulteriore elemento di lamentela, che ho personalmente condiviso.

         Chiarito questo aspetto, che dovremo ben comprendere, vale anche la considerazione che due giorni dopo il parere è arrivato, ed è stato un parere favorevole, che – come è stato riconosciuto dallo stesso Presidente della Commissione – le carte per esprimere un parere di merito erano state messe a disposizione, ivi compresa la consultazione dell’Assessore, e che, quindi, nel merito ci si poteva esprimere. Il parere del Collegio dei revisori, sebbene con due giorni di ritardo, è comunque arrivato ed ha dato ulteriori elementi per una valutazione.

         Ritengo, oggettivamente, che quella parte di Consiglio, quei consiglieri che, rispetto a questo deliberato, hanno espresso il desiderio o avuto la necessità di approfondirlo ed entrare nel merito hanno avuto tutto il tempo di poterlo fare. Certo, rispetto ai cinque giorni è venuto meno il rispetto della procedura, ma gli elementi complessivi per poter guardare le carte e acquisire anche, sia pure con due giorni di ritardo, il parere dei Revisori dei conti c’è stato.

         Sottolineo questo per dire che è vero che oggi il Consiglio, nella sua sovranità, sceglie di andare avanti, ma sceglie di andare avanti in un contesto nel quale, francamente, non mi sembra né che si siano nascoste le carte, né che vi siano state azioni tendenti a non mettere i consiglieri nelle condizioni di poter comprendere fino in fondo il contenuto di questa manovra. Dal punto di vista procedurale, è vero, non abbiamo rispettato i tempi, di questo ci doliamo; dobbiamo comprendere il perché; chiederemo conto del perché in maniera chiara e senza arretrare rispetto ad una questione che, sotto questo aspetto, abbiamo ampiamente condiviso. Faccio mio l’intervento del presidente Trombetta su questo. Lo faccio mio.

         Detto questo, il consigliere Petrullo, rispetto alla manovra di bilancio, ha detto due cose in maniera esplicita: considera un dato negativo quello, che noi abbiamo letto positivamente, di un maggiore incremento per 1.300.000 euro degli introiti della “Bucalossi”, che salgono a 5 milioni di euro, e la vicenda ACTA.

         Il primo punto lo ha legato al ritiro dei sette piani ed ha evidenziato un altro aspetto che riguarda la tipologia delle costruzioni. In questo Consiglio si è sempre evidenziato, come un dato negativo, che Potenza è una città nella quale c’è un costo della casa elevato, e c’è stata una tendenza a comprimere il costruire per favorire imprese. Per favorire qualche gruppo imprenditoriale di questa città.

         Io, già come dato generale, affermo che non è vero che quel 1.300.000 euro arriva con la destinazione d’uso commerciale, ma anche commerciale; in questo momento, a Potenza, ci sono 800 abitazioni in costruzione; sono state rilasciate concessioni edilizie per oltre 1.500; abbiamo un elenco di oltre cento imprese, di imprenditori, centouno persone che hanno ricevuto concessioni edilizie; abbiamo azzerato le richieste presenti nel nostro ufficio edilizio.

         Abbiamo fatto riferimento a diritti acquisiti, cioè tutti coloro che avevano un diritto a costruire, che hanno presentato la domanda, che hanno fatto la richiesta di concessione edilizia, in tempi assolutamente celeri (mediamente non oltre, ormai, 30-40 giorni) hanno ricevuto la concessione edilizia. Mi dovete dire se è una colpa dell’Amministrazione riconoscere i diritti, rilasciare le concessioni e far costruire, perché di case abbiamo bisogno.

         I sette piani. I sette piani, per quanto mi riguarda, lo ribadisco, appartengono a una fattispecie di piani che quel diritto, probabilmente, non lo avevano, almeno a mio parere, perché a dicembre avevamo presentato il Regolamento Urbanistico, lo avevamo presentato in consiglio, era stato adottato con un atto di Giunta, e sette piani, tutti insieme, essendo un momento organizzativo del territorio, a maggior ragione dovevano rientrare nel Regolamento Urbanistico.

         Non c’è, quindi, contraddizione – tengo a sottolinearlo -, perché c’è la necessità di rispettare i diritti e di consentire comunque la costruzione in città, perché nemmeno possiamo immaginare di dire: le case costano molto, non ce ne sono, blocchiamo perché c’è il Regolamento Urbanistico. E se avessi bloccato oggi sarei stato accusato di aver bloccato. Viviamo in una fase di transizione, dove bisogna rispettare i diritti, ed è per certi versi positivo che ci abbiamo fatto le richieste, perché abbiamo edifici in costruzione in città, e lo stiamo facendo nel rispetto di alcune norme precise, di alcuni paletti che abbiamo posto. Noi abbiamo già stabilito che i piani particolareggiati in città si costruiscono con opere di urbanizzazione a carico dei consorzi; tutti quelli che si stanno realizzando vanno in questa direzione.

         Nell’area di Via del Gallitello ogni concessione edilizia, oggi, viene rilasciata con il vincolo di dover cedere all’Amministrazione i suoli necessari per le opere di urbanizzazione, quindi è vero che abbiamo riconosciuto i diritti acquisiti, ma li abbiamo riconosciuti in un contesto che, comunque, tutela l’Amministrazione riguardo al rispetto degli standard.

         I sette piani attengono ad una questione che ci ha visti divisi anche in Maggioranza, perché la questione era grossa, ed era giusto che anche in Maggioranza ci fosse un contraddittorio, ma attengono ad un contesto nuovo, allora ci siamo detti: inseriamoli direttamente in questo nuovo contesto.

         Però ci dobbiamo pure mettere d’accordo in questa città: se non si costruisce si favorisce qualcheduno, se si costruisce facciamo i cementificatori, senza comprendere che stiamo costruendo nel rispetto degli standard e delle opere di urbanizzazione, e che la gran parte del costruito sono abitazioni, perché questi sono i dati, queste sono le concessioni rilasciate.

         Si fa un danno alla città, perché trasferiamo un messaggio distorto che favorisce, probabilmente, proprio la speculazione, se si continua a dire che non abbiamo un’abitazione in più, che si costruisce tanto, tanto, tanto… Se qualche autorevole esponente della politica cittadina (non in questa sala) dice che a Potenza si vende a 4.000 o a 5.000 euro al metro quadrato, favorisce la speculazione, oltre che dire una clamorosa bugia. Dobbiamo stare attenti! Noi siamo classe dirigente di questa città; non possiamo continuare a speculare e a fare la politica su un tema delicato; queste sono le grandi questioni rispetto alle quali la politica deve fare il salto di qualità.

         Quel milione e 300 mila euro in più di “Bucalossi” io lo leggerei in positivo; lo leggerei come legato ad una città che ha dinamismo, una città che oggi pomeriggio alle 16.00 spera di ricevere il parere favorevole nella Conferenza di pianificazione ed aprire il grande dibattito sul Regolamento Urbanistico (corredato da questo parere che, come sappiamo, è vincolante e che da tre o quattro mesi ci sta facendo sospirare molto; lo dico ad Alessandro Singetta, che in queste settimane, insieme a me, si è dovuto armare di tanta pazienza per stare dietro alle tantissime problematiche che ci sono). Questo per quanto riguarda la “Bucalossi”.

         Per quanto riguarda i 300.000 euro – non sottovalutateli – di maggiori entrate di tipo fiscale, che si sommano a quelle dello scorso anno (già avevamo avuto un dato “più”), due dati “più” consecutivi riprovano che quella azione messa in campo due anni fa era positiva, tanto che stava producendo risultati.

         Poi: otteniamo l’attenzione regionale rispetto ai 750.000 euro (un impegno mantenuto dalla Regione, rispetto ad una nostra esigenza), otteniamo un impegno del Governo rispetto alla questione di contrada Bosco Piccolo.

         Le questioni dell’ACTA riguardano una situazione che andrà a regime; fino a quando non andrà a regime ci creerà problemi. Io voglio discutere il bilancio dell’ACTA quando avremo tutti i dati legati alla gestione, legati al fatto che nel momento in cui vi sono stati i rinnovi delle gare e si è impostata l’azione amministrativa ci sono stati considerevoli risparmi, che attengono a dati che oggi non sono oggetto di discussione. Fino a quando, però, noi non metteremo a regime l’inceneritore (e poi potremo parlare di inceneritore e di tutte le problematiche ad esso connesse) avremo sempre dei problemi.

         L’inceneritore non va a regime perché c’è una questione complessa; sicuramente ci sono anche responsabilità nostre, responsabilità mie, della Giunta… ma c’è una questione complessa legata alla mancata definizione del collaudo, che non ci consente di immaginare la definizione della messa a regime della gara per l’affidamento definitivo. Inoltre vi è anche il problema autorizzatorio. C’è una complessità. L’inceneritore, in sede di previsione del bilancio, ha determinato in sede ACTA uno sbandamento, tanto che le spese sopravvenute legate alla discarica, alla gestione della discarica, erano spese che non erano state previste, perché c’era incertezza rispetto al fatto che l’inceneritore continuasse o meno al termine dei due anni.

         Al termine dei due anni (la discarica non c’era perché c’era l’inceneritore) l’inceneritore si è sospeso ed abbiamo messo in funzione la discarica, cosa che, per la verità, è stata anche un fatto positivo, visto complessivamente. Dal punto di vista dell’ACTA la discarica ha determinato una spesa straordinaria, perché non era prevista. Dal punto di vista del Comune ha determinato un vantaggio enorme, perché la discarica nostra ha comportato un risparmio nell’ordine di 6-700 mila euro, un milione di euro. Guardiamo, quindi, complessivamente questo dato. Certo, se andiamo a fotografare soltanto il dato ACTA, la discarica, che non era prevista, determina una spesa straordinaria che in qualche modo oggi deve essere “sistemata”.

         Il problema della disinfestazione è legato ad un fatto economico; quando hanno fatto il bilancio non avevano i soldi; non riuscivamo a “far quadrare il cerchio”; o decidevamo di aumentare la TARSU, o dovevamo rinunciare a qualcosa. In quel bilancio, qualche pezzetto di attività è stata un po’ compressa, rimandandola alla gestione del bilancio, alla possibilità di fare dei recuperi, di utilizzare dei fondi di riserva, di vedere quando scattava l’esigenza ed intervenire per l’esigenza reale, minimale dei vari settori, perché questa è la questione ordinaria della gestione dei bilanci.

         Se il bilancio potesse essere gestito in maniera automatica, non ci sarebbe bisogno nemmeno del Consiglio Comunale. Si mette un dischetto, si attivano tanti tavoli, tante cose, in automatico, ed è fatta. La gestione del bilancio è un fatto legato alle capacità amministrative rispetto a tanti problemi. Noi non abbiamo entrate immense che ci consentono di risolvere tutti i problemi.

         Abbiamo il problema di non aumentare le tasse, abbiamo il problema dell’aumento dei servizi, abbiamo il problema che lo Stato ci determina una condizione grave… Io avrei preferito anche da parte dell’Opposizione – lo dico al collega Petrullo – un’azione forte ed energica, nella lettura di questo bilancio, sull’unico dato che ci ha messo veramente in difficoltà. Il dato che oggi ci mette in condizione di grave disagio nella gestione del bilancio, quello che ci mette in condizione, probabilmente, di dover comprimere addirittura i servizi di questa città, è il dato del 1.200.000 euro, la voce più grande di questo bilancio, che è sfuggita al dibattito!

         Si tratta di 1.200.000 euro che lo Stato, in maniera indecorosa, ha tolto al Comune di Potenza e a tutti gli Enti Locali. Vi è grande dibattito, in questo momento, in Italia, vi è uno scontro tra il Ministero del Bilancio e l’ANCI, perché è avvenuto qualcosa di assolutamente grave. C’era una legge dello Stato che prevedeva trasferimenti ai Comuni, rispetto ai quali noi ci siamo impegnati con le spese; ci hanno tolto delle somme importanti dicendo: ve le diamo attraverso il maggiore gettito ICI che avrete; un gettito ICI che noi già sappiamo che nella migliore delle ipotesi sarà il 50% di quello che hanno previsto, e nella migliore delle ipotesi lo incasseremo tra un anno.

         Tutto questo comporterà gravi problemi quando, a giugno, andremo a fare il rendiconto e quelle somme non le avremo ancora! Quel 1.200.000 euro in questo bilancio viene riportato non più come trasferimento dello Stato, ma come maggiore gettito ICI e quando – fra sei mesi – non lo avremo più avremo grandi problemi, si aprirà una voragine!

         Lo Stato ha fatto una legge con la quale i Comuni si ritrovano ad aprire un debito fuori bilancio, di fatto, per legge! Questo è l’elemento rispetto al quale mi aspettavo una presa di posizione politica. Lo abbiamo fatto noi della Maggioranza, abbiamo aperto uno scontro con Padoa Schioppa come mai era successo in questo Paese. Quel 1.200.000 euro sta determinando che tecnicamente lo Stato dice che noi lo abbiamo di competenza, però non lo abbiamo di cassa.

         Allora tutti i servizi che abbiamo già impegnato oggi non li possiamo pagare ed il COTRAB sapete cosa dice quando ci telefona tutti i giorni, perché non può trasferire: va bene, diamo un segnale allo Stato, facciamo capire che cosa significa questo, chiudiamo il servizio. Noi siamo a questo punto; questo è il vero dato politico di questo bilancio che sfugge; questo è il motivo per cui siamo usciti anche pubblicamente contro il Governo, contro questa legge, e stiamo valutando in sede ANCI come fare un ricorso formale al TAR, giudiziario… non so in quale sede farlo… ma un ricorso come si deve rispetto ad una legge che non è stata rispettata perché, di contro, nessun’altra legge ha detto che quel trasferimento non doveva esserci ed essere assorbito.

         Queste sono le questioni di merito che riguardano questo assestamento; l’Assessore, oltretutto, è stato così corretto – e mi fa piacere che gli sia stata riconosciuta la sua onestà intellettuale – da averle evidenziate in maniera chiara e precisa; c’è una voce (spese correnti, titolo 1) che riporta le principali voci, le varie spese che all’ultimo momento andiamo a sistemare per fare le cose.

         Quando abbiamo fatto il bilancio non avevamo neanche i fondi per le luminarie del Natale in città; è chiaro che le dovevamo recuperare all’ultimo momento in una manovra di bilancio, ma lo sapevamo all’inizio; quando siamo andati a fare il bilancio sapevamo che poi dovevamo andare a verificare tutte le cose; però in tutto questo ci sono anche voci importanti: le spese per gli asili nido, la manutenzione immobili, che è salita di 300.000 euro, il personale (211.000 euro in più) ed altro.

         Questa mi sembra, quindi, una manovra assolutamente ordinaria nelle dimensioni, ordinaria nelle sue voci, straordinaria per la dimensione dell’introito della “Bucalossi” (questo andava chiarito e credo di essere stato chiaro), straordinaria per i 300 mila euro in più che sono frutto della buona Amministrazione e frutto del buon lavoro dell’ufficio tributi e di chi ci ha operato, straordinaria per quel 1.200.000 euro che ci è stato “scippato” dal Governo nazionale.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco. Chi chiede la parola? Chiede di intervenire il Presidente del Collegio dei Revisori dei conti. Prego, Presidente.

PRESIDENTE COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

         Sarò brevissima. Siamo un po’ rammaricati per questo rimprovero che ci è stato mosso. Noi, come Collegio dei revisori, abbiamo sempre operato e reso i nostri pareri in tempi strettissimi; anche il Comune non ha rispettato, solitamente, i termini per la consegna dei documenti che sono necessari per consentirci l’esame della documentazione e per rendere un parere compiuto su questioni, tra l’altro, particolarmente complesse, come può essere una manovra di assestamento, come può essere un rendiconto di gestione o un bilancio di previsione.

         Noi abbiamo stilato pareri su rendiconti di gestione e bilanci di previsione il giorno prima per il giorno dopo, quindi con un giorno soltanto di tempo. In questo caso specifico ci sono stati consegnati i documenti alle 13.00 del giorno 22, che era giovedì, quindi noi abbiamo avuto un giorno e mezzo – esclusi il sabato e la domenica – per poter elaborare il nostro parere e non è certamente un tempo…

Fase interlocutoria

PRESIDENTE COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

         Chiedo scusa, posso avere due minuti di attenzione? Poi vi lascio, vi libero subito. Abbiamo avuto un giorno e mezzo, il giovedì pomeriggio e il venerdì per rendere il parere su una manovra di assestamento di 6 milioni di euro. Voglio ricordare che i revisori sono un Collegio che si deve riunire, che deve discutere e deve deliberare, per cui giocoforza un po’ di tempo ci vuole. Noi non abbiamo depositato il parere in ritardo, lo abbiamo depositato negli stretti tempi necessari occorsi per rendere il nostro parere.

         Vorrei fare anche una breve notazione per l’Opposizione (ce ne è un po’ per tutti): il consigliere Petrullo ci ha depositato una nota il giorno 26 nella quale, praticamente, si chiedeva che le nostre osservazioni in merito alla questione dell’ACTA venissero trasfuse nel nostro parere, quindi il consigliere Petrullo, implicitamente, consentiva che il nostro parere venisse depositato dal 26 in avanti, altrimenti la sua richiesta di inserire nel nostro parere le osservazioni sulla questione ACTA non avrebbe avuto alcuna giustificazione.

         Vorrei soltanto far presente questo: non bisogna essere formali e rigorosi soltanto quando bisogna scaricare le responsabilità su qualcun altro; noi abbiamo svolto i nostri compiti nei termini strettamente necessari. Vi ringrazio molto per l’attenzione.

PRESIDENTE

         Grazie, Dottoressa. Prego, assessore Molinari.

MOLINARI

         Vorrei fare solo una integrazione sulla discarica. Per la discarica non era proprio previsto il contributo a favore dell’ACTA, per la semplice considerazione che al gennaio 2007 la discarica di Potenza non era esercita; l’abbiamo recuperata con un provvedimento che è andato in vigore dal primo di luglio e, pertanto, l’ACTA, gestendo la discarica, ha bisogno di ulteriori fondi.

         L’operazione della discarica della Pallareta, che è stata riaperta con ordinanza del primo luglio 2007, è un’operazione, come ben spiegava il Sindaco, che ci fa risparmiare almeno un milione di euro a semestre e questo ci ha consentito di mantenere…

         Consigliere Petrullo, sto dicendo a Lei questa cosa. Chiarendo l’episodio di prima: non ho certo ritenuto che non andasse data una risposta né a Lei, né ad altri; stavo commentando con il Sindaco come procedevano i lavori, e che si era arrivati, effettivamente, anche oltre la dichiarazione di voto, quindi non era proprio mio interesse consigliare al Sindaco (che non ha bisogno del mio consiglio, sia chiaro) di non rispondere.

         Per la discarica, quindi, effettivamente, dobbiamo dare i soldi all’ACTA perché di fatto non la eserciva prima, ma questo ci consente, poiché abbiamo noi lo smaltimento, quest’anno, e lo abbiamo tenuto noi in mano, di risparmiare tanti soldi sul capitolo generale dello smaltimento dei rifiuti.

         Rispetto all’inceneritore, faccio anche qui una semplice integrazione: stiamo semplicemente aspettando le autorizzazioni, quindi abbiamo chiuso, con delibera del 28 agosto, un percorso che va al collaudo e alla gara di gestione dell’inceneritore. Definitivi. Stiamo aspettando l’autorizzazione che la Regione e la Provincia sono lì lì per concederci e, cosa positiva, un’autorizzazione che è finalmente definitiva; non si tratta più di quelle autorizzazioni provvisorie che ci hanno imposto di chiudere l’inceneritore nel tempo, ogni tre mesi, ma un’autorizzazione definitiva che ci consente di monitorare l’ambiente e di avere, soprattutto, una continuità fino alla fine del collaudo.

PRESIDENTE

         Grazie, assessore Molinari; ha chiesto la parola il Sindaco.

SINDACO

         Abbiamo ascoltato anche il Presidente del Collegio dei Revisori dei conti. E’ evidente che si pone una questione rispetto alla quale sarà immediatamente convocata una riunione, però io francamente non penso che da parte dell’Assessorato e degli Uffici ci sia stata alcuna manchevolezza rispetto alla manovra. Lo chiariremo bene, fino in fondo.

         Tre giorni di tempo sono stati messi a disposizione, anche il sabato e la domenica, che non mi risultano essere giornate non lavorative per chi svolge un’attività di libera professione. Quando facevo l’ingegnere, e adesso che faccio il Sindaco, il sabato e la domenica li considero giorni di lavoro uguali agli altri rispetto a scadenze che vanno rispettate. La manovra di bilancio, a mio parere, in una condizione di normale verifica, questa manovra di bilancio, in tre giorni poteva essere esaminata, ed il parere, qualunque esso fosse, poteva essere messo a disposizione dei consiglieri nei cinque giorni previsti.

         Ritengo che messo a disposizione tre giorni prima, comunque, non ci inficia una procedura che ci porta a poter approvare il bilancio in assoluta serenità e tranquillità e presa visione degli atti, tenuto anche conto che, in ogni caso, la visione e la gestione del bilancio da parte dell’Ufficio e dello stesso Collegio dei Revisori di conti è qualcosa che “viaggia” costantemente, nel senso che i contenuti della manovra di assestamento non sono affatto una sorpresa per chi deve esaminare e vigilare sul contenuto complessivo di una manovra.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco.

         Chi chiede la parola? Prego, consigliere Samela.

SAMELA

         Signor Presidente, signor Sindaco e colleghi Consiglieri, credo che sia la relazione iniziale dell’Assessore che la replica del Sindaco abbiano offerto spunti per un dibattito sereno sul provvedimento che andiamo oggi ad adottare, ma credo che anche le sollecitazioni e le riflessioni che venivano dal Presidente della Seconda Commissione, Trombetta, e da Luciano Petrullo offrano spunti di riflessione, segnatamente su un problema che evito di affrontare, perché sono in difficoltà come consigliere comunale, alla luce sia delle dichiarazioni del Sindaco sia del Presidente del Collegio dei revisori. Sono cose che diverse volte sono successe in questa aula e credo che un chiarimento vada fatto.

         La relazione dell’Assessore, dicevo, ha offerto – così come è nel suo costume – un quadro esauriente del provvedimento che andiamo ad adottare, e una situazione di difficoltà finanziarie – qui sono d’accordo con il Sindaco – credo che debba vedere unito tutto il mondo delle autonomie, nelle loro espressioni democratiche (ANCI, UPI ed UNCEM), senza distinzione di ruolo tra Maggioranza ed Opposizione ai diversi livelli, per fare fronte unico contro alcuni provvedimenti del Governo nazionale altamente penalizzanti per il sistema delle autonomie locali. E’ giusta, quindi, anche la sollecitazione del Sindaco all’Opposizione.

         Diceva bene l’Assessore: questo è un bilancio sacrificato ma sano, e comunque viene rispettato il Patto di stabilità per il 2007; però, seppure in una limitatezza di intervento, si colgono alcune misure positive, cioè la necessità di maggiori entrate tributarie, questo anche per una azione di lotta all’evasione avente come obiettivo quello di pagare meno, ma pagare tutti. Nel contempo, credo ci sia un intervento qualificante anche a favore degli interventi di manutenzione ordinaria per gli edifici scolastici, e segnatamente per gli asili nido, e la necessità di far fronte in maniera preventiva all’emergenza neve.

         E qui colgo anche la necessità, visto anche il sistema di notevoli interventi che la Giunta sta realizzando nell’intero territorio comunale, di essere ben preparati ad evenienze di questo tipo, per evitare quanto è successo qualche mese addietro (sappiamo tutti le difficoltà che la prima nevicata ha creato nel sistema viario del Nodo complesso del Gallitello).

         Credo, quindi, di poter esprimere, in questo tempo, apprezzamento per il lavoro che è stato svolto e, per quanto mi riguarda, ma credo che anche qualche altro collega lo farà, esprimo un voto positivo su questo provvedimento di assestamento.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Samela. Consigliere Galante, prego.

GALANTE P.

         Signor Presidente, grazie; signor Sindaco, Assessori, colleghi Consiglieri; dal mio punto di vista è difficile staccarsi dalle considerazioni che ha appena formulato il collega del Partito Democratico. Penso, pertanto, che anche la replica che ci ha offerto il Sindaco sia stata una replica che rende giustizia delle attività svolte da questa Amministrazione nei primi undici mesi dell’anno in corso.

         Non so se si può dire che questo sia un assestamento tra luci ed ombre di una azione amministrativa. Io credo che questo assestamento rispecchi, fondamentalmente, le risorse che questa Amministrazione aveva all’inizio dell’anno, e sono risorse che non certamente hanno un peso significativo, viste le politiche poste in essere negli ultimi anni da parte del Governo centrale, politiche dirette, sempre e comunque, ad un abbattimento di trasferimenti nei confronti di tutte le autonomie locali. Però, ancorché ci sia questa politica, io credo che la nostra Amministrazione abbia ottimizzato la scelta di alcuni obiettivi principali e abbia canalizzato le proprie risorse, le proprie potenzialità, per il raggiungimento degli obiettivi programmati.

         Anche a me dispiace, in qualche misura, la questione dialettica che si è aperta su sollecitazione dell’Opposizione circa il rispetto dei tempi e del procedimento; sono tutte questioni che attengono alla forma; credo, però, che l’impegno della Giunta sotto questo profilo debba essere un impegno che tenda, prima di tutto, a far sì che vengano rispettati i tempi di trasferimento delle documentazioni relative alle approvazioni e alle norme di carattere contabile e finanziario che necessitano del parere dei Revisori dei conti. Noi dobbiamo fare questo sforzo per rendere possibile anche da parte dell’Opposizione un controllo più serrato. Del resto, convengo con il Sindaco che le documentazioni trasferite ai colleghi della Seconda Commissione, sotto il profilo del merito, offrivano un’ampia possibilità di valutazione, per cui credo che nel merito tutti hanno potuto leggere ciò che era stato fatto fino a questo momento ed avere elementi tali da poter, infine, precisare con il dovuto dettaglio le cose che pure non quadravano sotto il profilo di merito, cioè sotto il profilo delle scelte praticate dall’Amministrazione.

         Ma cosa emerge più di ogni altra cosa dalla replica che il Sindaco ci ha offerto? Noi abbiamo sempre sostenuto in maniera chiara che la nostra città è una città che vive del mattone; è una concezione che appartiene ad una realtà che non ha grandi risorse, che non ha grandi aziende nel proprio comprensorio e che assegna all’attività edificatoria sicuramente un dato importante. Oggi, finalmente, stiamo cercando di essere non una città straordinaria, ma una città normale, una città europea, perché non deve essere letto come un fatto straordinario lo sforzo di questa Amministrazione di riuscire a dare in trenta giorni una concessione edilizia. Se ci riusciamo, vuol dire che questa sta realmente diventando, nei contenuti, nei fatti, una città europea, una città assolutamente normale, dove il cittadino, prima di ogni altra cosa, ha l’opportunità, facendo una domanda ed avendo risposte in tempi certi, di dare corso a tutte le attività che promuovono la città stessa.

         E’ ovvio che se sono state rilasciate centinaia di concessioni edilizie, se si è dato corso a un’attività di costruzione, con questa attività non si va a cementificare la città, perché anche quella costruzione è frutto di una valutazione, di un piano regolatore generale, di norme tecniche di attuazione del piano coerenti con i progetti, con le prospettive di cui la città si era dotata con lo strumento urbanistico che questa città ha avuto, e ha ancora oggi, nel 1989.

         Possiamo, come dire, fare finta di nulla, a fronte di situazioni che vedevano il cittadino depositare una richiesta di concessione che languiva per anni, che restava depositata nei cassetti, davanti al dato che oggi in trenta giorni si dà la risposta alle potenzialità edificatorie di un suolo, permettendo al costruttore o al singolo cittadino di edificare? Io credo che questi siano passi di civiltà, che rendono questa città – ripeto – assolutamente normale, finalmente, grazie a questa Amministrazione, perché non era così, probabilmente.

         Noi dobbiamo raccogliere questo elemento di positività. Questo, ovviamente, non è sufficiente sotto il profilo del merito. Questo è l’ultimo atto/delibera di consiglio comunale che riguarda ed attiene le materie del bilancio e delle finanze comunali del 2007, con questo noi concludiamo un percorso, perché avremo il consuntivo, ma lo approveremo nel 2008. Cosa ci deve, oggi, far riflettere un attimo, sulla scorta di quanto è stato fatto e con le preoccupazioni che pure il Sindaco ci rappresenta nel momento in cui ci dice che se le politiche dei trasferimenti saranno ancora quelle improntate alla politica di riduzione dei trasferimenti stessi, noi saremo costretti a comprimere, ancora una volta, i servizi che noi offriamo ai nostri concittadini?

         Questa, signor Sindaco, è una preoccupazione seria, che appartiene alla nostra Amministrazione come a tutte le autonomie locali della nostra nazione. Dico, però, che non so fino a che punto avremo la forza di invertire questa tendenza o, in qualche misura, di cercare di alleviarla attraverso un pressing forte nei confronti del nostro Governo centrale. Dico, però, signor Sindaco, che nei prossimi diciotto mesi di consiliatura lo sforzo che bisogna fare è di quello di aprire un tavolo con la Regione Basilicata, che ci dia e che torni a darci ragione su un fatto: questa città offre servizi all’intera collettività regionale; questo è un punto irrinunciabile, e deve essere un punto irrinunciabile delle politiche di questa Amministrazione.

         Noi non possiamo consentire che gli indennizzi delle royalties dell’acqua vi siano soltanto nel lagonegrese e quelle del petrolio solo nelle aree dove avviene l’estrazione. Io ritengo che, essendo questa città il cuore pulsante dell’intera regione, dove le politiche di sviluppo si praticano e si realizzano, si debba vedere questa città sicuramente impegnata a poter godere di una sorta di tracciato privilegiato per l’utilizzazione di una serie di finanziamenti da porre al servizio non solo dei cittadini di Potenza, ma dei cittadini dell’intera regione Basilicata.

         Io credo che lo sforzo per i prossimi diciotto mesi debba essere, per questa Amministrazione, quello di recuperare risorse finanziarie, come è avvenuto ultimamente attraverso il recupero dei 5.200.000 euro da destinare alla realizzazione delle case di Bucaletto. Io credo che lo sforzo degli ultimi diciotto mesi debba essere in una logica che veda la promozione di questa città come reale e vero capoluogo della regione Basilicata.

         Non possono essere soltanto le politiche nazionali, e laddove queste vengono meno è bene che ci siano politiche messe in campo dalla Regione Basilicata, a premiare lo sforzo di una Amministrazione che quotidianamente non si confronta solo con 70.000 abitanti, ma con 110.000 abitanti, con oltre 200 autobus blu che vengono qui e portano studenti, portano pensionati, portano persone che hanno bisogno di cure presso l’Ospedale. Io credo che le politiche che bisogna mettere in campo per il prossimo futuro siano politiche che guardano realmente ad uno sviluppo concreto della città di Potenza, che vedano sinergie più importanti e più forti con la Regione Basilicata e con la Provincia di Potenza.

         Io credo che sia questo il solco nel quale si devono sviluppare le politiche di questa Amministrazione. Su questo solco credo che il Consiglio Comunale potrà sicuramente dare il proprio aiuto, il proprio indirizzo politico, perché ci sia il sostegno adeguato al fine di raggiungere gli obiettivi che ci siamo ripromessi.

         Sotto il profilo più politico questa volta – e ho ancora un rammarico – abbiamo visto che questi documenti di natura finanziaria vedono una sostanziale unità da parte della Maggioranza con una nota, ancora una volta, che mi rammarica e mi dispiace da parte dei Verdi, che si sono astenuti. Io dico che lo sforzo, signor Sindaco, anche sotto il profilo politico, è di portare coesa questa Maggioranza, così come è entrata, alla fine della consiliatura. Io ho la piena consapevolezza che Lei ha ben presente questo tema, che non lo sfugge e che ha determinazione e volontà di affrontarlo fino in fondo per capire realmente quale Maggioranza condurrà la nostra Amministrazione al traguardo del 2009.

         Dico, anche questo con una nota polemica, non nei suoi confronti, perché non è questo il tema, ma nei confronti di un componente della sua Giunta, che mi rammarico, mi rammarico delle fughe in avanti, delle relazioni che intervengono con il “cinespettacolo” Annozero (non so come si chiami questo programma, esattamente); dico che non è pensabile che una battaglia sull’ambiente, che appartiene a questa Amministrazione nella sua totalità e a questa Maggioranza (laddove non condivisa anche dall’Opposizione, perché sul tema dell’ambiente non ce ne è per nessuno o ce ne è per tutti)… ritengo non sia pensabile che ci siano fughe in avanti, banchetti per la raccolta delle firme, senza che ci sia stato, da parte di questo Consiglio, un indirizzo politico chiaro.

         Le scelte sull’ambiente appartengono a tutti e non possono essere appannaggio di chi preferisce correre in avanti, chiamare cronisti e redattori di Annozero, farli arrivare in questa città per metterla ancora una volta alla berlina, anche sui temi ambientali, come se non ci fosse una sensibilità adeguata da parte di tutti. Non è assolutamente tollerabile, nell’ambito di una Maggioranza, ma anche di un Consiglio Comunale, che scelte che riguardano l’intera collettività e che si coniugano anche con scelte di sviluppo (perché dobbiamo riflettere nel merito della vicenda come ci si entra)…

         Mi verrebbe da dire: quando sono stati pubblicati gli avvisi, questi amici di Rifondazione Comunista dove erano? Quando avrebbero potuto opporsi? Dove era Legambiente quando il procedimento ha avuto corso e c’era la possibilità di fare le proprie recriminazioni, di sollevare le opposizioni, di dire quello che si pensava? Bene, signori miei, se il terzo millennio deve essere un modo per fare in maniera diversa la politica, per fare noi tutti lo sforzo di un dibattito diverso, di essere un po’ meno populisti…

         Invece si opera, ancora una volta, nel senso di allargare la distanza che c’è tra la collettività cittadina e le istituzioni, come se le istituzioni marciassero nel senso di creare difficoltà e problemi alla nostra cittadinanza. Ebbene, se questo deve essere, io ritengo che ciò non possa essere tollerato dal nostro Consiglio Comunale. Sulle politiche industriali, sulle politiche di sviluppo, sulle politiche sull’ambiente, sulle politiche relative alle risorse energetiche di tipo diverso, io credo che la concertazione, la discussione, la condivisione dei percorsi siano elementi fondamentali su cui noi tutti dobbiamo dare indicazione e che l’Amministrazione comunale deve, poi, tradurre in scelte che guardino ai servizi per la nostra collettività e per i nostri cittadini.

         In questo contesto, Sindaco, mi scusi se mi sono dilungato su alcuni elementi più di natura politica, ma credo che questi aiutino la nostra Maggioranza. Non sono riflessioni dette solo per voler penalizzare qualcuno; la democrazia, la concertazione, la condivisione dei percorsi sono strumenti nuovi, che devono essere fondamentali per le politiche del terzo millennio. I solisti, i leaderisti, sotto questo profilo, non credo facciano del bene all’intera collettività cittadina; è in questo senso che voglio recuperare l’azione promossa da Rifondazione Comunista; vorrei richiamarli a logiche concertative che guardino realmente agli interessi dei nostri cittadini e non ad interessi di tipo diverso; se questo sarà il contesto, il contributo che noi offriremo come Partito Democratico sarà un contributo di costruzione. Grazie.

PRESIDENTE

          Grazie, consigliere Galante.

SINDACO

         Ringrazio Paolo Galante anche per questa puntualizzazione finale, che fa chiarezza rispetto all’esigenza di una concertazione rispetto ad azioni, comunque, utili.

PRESIDENTE

         Prego, consigliere Pesarini. Non vuole parlare più?

PESARINI

         Rinuncio a parlare per rispetto dell’assemblea.

PRESIDENTE

         Ha chiesto la parola il consigliere Petrullo, prego.

PETRULLO

         Per rispetto all’assemblea ha rinunciato a parlare… evidentemente, ritiene poco credibile quello che doveva dire… ci faccio la battuta sopra.

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Consigliere Petrullo, Prego.

PETRULLO

         Il consigliere Galante si domanda quale Maggioranza ci guiderà fino al 2009; se lo chiedono anche a Roma. Evidentemente le logiche politiche che hanno visto “fidanzati ufficiali” gruppi politici che, invece, sono distanti anni luce l’uno dall’altro, e che hanno trovato il loro punto di congiunzione esclusivamente nell’esercizio del potere, ma che non hanno niente da condividere…

         Queste contraddizioni nazionali dopo tre anni le dobbiamo riscontrare anche qui, nel nostro Comune, dove i numeri dovrebbero offrire uno spettacolo diverso. Una Maggioranza che conta sul 73/74/75%, che avrebbe dovuto avere un programma in comune, che avrebbe dovuto condividere le scelte della città… evidentemente così non è; è una Maggioranza che, come a Roma, trova il terreno comune esclusivamente nell’esercizio del potere, in quel legame stretto, morboso, che lega gli esponenti politici alla loro poltrona.

         Il chiarimento che ci ha offerto il Presidente del Collegio dei Revisori dei conti merita una riflessione in più. Obiettivamente, io ritengo che quanto ci ha riferito il Presidente del Collegio dei Revisori dei conti meriti una giustificazione sul ritardo nel deposito del parere, tre giorni – con il sabato e la domenica di mezzo – per valutare una manovra di assestamento sono un termine davvero ristretto. Come si può pretendere che si faccia un lavoro in così breve tempo? A meno che non si pretenda, o non si voglia lasciare intendere che è già tutto bello e fatto e che ci si aspetta qualcosa di molto semplice. Ma così non può essere; non può essere ritenuto un lavoro semplice quello del Collegio dei Revisori dei conti. Ci ha detto il Sindaco che non ci dovevano essere sorprese, che era un lavoro facile… beh, no; i problemi c’erano ed erano evidenti ed il lavoro dei professionisti va rispettato fino in fondo, né può essere temporizzato.

         Faccio anche io il professionista e lavoro anche il sabato e la domenica, però qualche volta non mi bastano neanche il sabato e la domenica. Ed allora cosa è uscito fuori – ed è quello che volevamo -? Che le responsabilità non possono essere del Collegio dei Revisori dei conti se non si è rispettato un termine; le responsabilità sono dell’ufficio che non lo ha messo nelle condizioni di lavorare e di rispettare i tempi.

         Allora, a me dispiace che si punti l’indice sul Collegio dei Revisori dei conti, quando semmai non ci si aspettava che venisse fuori una verità che è fatta di ritardi, che dovrebbero a questo punto ricadere sull’ufficio e non certo sul Collegio dei Revisori dei conti.

Fase interlocutoria

PETRULLO

         Non si possono temporizzare i lavori del Collegio dei Revisori dei conti; è una pretesa poco rispettosa. Andrà chiarito questo; è emerso un disagio generale e noi dell’Opposizione volevamo che uscisse fuori, perché alla fine non si sa mai di chi è la colpa e noi dobbiamo poi essere accusati di fare i cavilli. E’ altrettanto vero che io ho depositato lunedì scorso una memoria al Collegio dei Revisori dei conti, quando però già il termine dei cinque giorni era scaduto, quindi non andavo a incidere sul rispetto di un tempo, ma piuttosto chiedevo un chiarimento che mi pare sia stato utile per tutti, ivi compreso l’Assessore.

         Sulla “Bucalossi” e i diritti acquisiti. Il diritto acquisito è un concetto che dovrebbe essere giuridicamente ben delimitato e chiaro a tutti. Ora, in presenza di un piano regolatore generale che esplica ancora tutti i suoi effetti per tutti, questi effetti li dovrebbe esplicare anche nei confronti di chi presenta domanda di un piano particolareggiato o di un piano di lottizzazione; noi però abbiamo la pretesa di ritenere quelli non diritti acquisiti, perché andranno irreggimentati da un Regolamento Urbanistico che non esiste ancora…

SINDACO

         Però Lei sa che sono almeno fuori dalla perimetrazione dell’ambito urbano? Chiariamo queste cose, altrimenti sembra che noi siamo degli sciocchi che si inventano le cose. Quei sette piani sono fuori dalla perimetrazione dell’ambito urbano di cui alla L.R. 23/99, la cui proposta è stata presentata a questo Consiglio Comunale in dicembre, ed è stata approvata in Giunta sempre a dicembre. Vorrei che fosse chiaro questo.

PETRULLO

         E’ chiarissimo, ma il piano regolatore generale andava a regolamentare anche le zone dove si facevano i piani particolareggiati. A maggior ragione io parlo di un possibile diritto acquisito anche in quel caso. Ma a pensarla così, purtroppo per tutto questo Consiglio Comunale, ci sono le imprese che avevano avanzato le domande, tant’è che sappiamo che pende sul capo del Comune un ricorso, per una richiesta di risarcimento danni, di 50 milioni, ed altre azioni giudiziarie si stanno accompagnando a quella.

         Si è detto: ma noi che responsabilità teniamo? perché dobbiamo ritenere un diritto acquisito uno e l’altro no, quando poniamo a rischio le casse del Comune in termini così violenti, così forti? Allora facciamo un ragionamento generale. Quale città vogliamo? Mettiamo subito dei punti fissi, in maniera coerente, anche per quanto riguarda il rione Gallitello e quello che gli sta a fianco, perché lì siamo stati tutti d’accordo sul fatto che era stato fatto uno scempio, ma quello scempio sta continuando. Allora, nell’ambito di un disegno generale di un progetto della città di Potenza per il futuro non possiamo ignorare anche quella situazione. Io mi riferivo a quella e non all’edilizia residenziale che nel frattempo ha trovato sfogo grazie ad una ritrovata efficienza dell’ufficio. Mi stavo riferendo a quello, comunque questa è la riflessione sul milione e 300 mila che ci siamo trovati in più.

         Sono rimasto un po’ sorpreso dalle sue dichiarazioni sulle spese straordinarie dell’ACTA, perché il problema che pongo io è proprio questo: sono spese straordinarie o ordinarie? Perché se le spese della disinfestazione sono spese ordinarie, ma non sono state previste prima… Io apprezzo la sincerità, ma ho problemi a coniugare questa situazione rappresentata in linea generale: 1) con una delibera che mi parla di spese straordinarie (e quindi c’è una contraddizione in termini); 2) con un bilancio preventivo che non avrebbe dato ragione di queste spese che invece dovevano essere previste.

SINDACO

         Possiamo modificare un po’ i criteri con cui… Purtroppo ci sono delle parole che ci vincolano alla norma.

PETRULLO

         Comunque la norma dobbiamo cercare di rispettarla in pieno, perché altrimenti, se facciamo un bilancio di previsione che non rispetta fedelmente la realtà sconfiniamo in un ambito che non deve essere mai il nostro.

         Terza considerazione: sui 200.000 del percolato io non ho avuto alcun chiarimento ed alcuna risposta, ragione per cui anticipo il mio voto contrario.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Petrullo. Consigliere Lomonaco, prego.

LOMONACO

         E’ già intervenuto il mio capogruppo, intervengo solo quale componente della Seconda Commissione. Era già previsto il mio intervento in questo senso.

         Qualcuno ha asserito che la discussione riferita all’assestamento, alla variante, fosse chiusa. C’era solo la replica e dopo la replica, eventualmente, le dichiarazioni di voto. Io mi ero prefisso di fare solo la dichiarazione di voto, in quanto io stesso, in Commissione, quando fu chiamato il Segretario generale perché mancava l’atto dei Revisori dei conti e ci venne a riferire la questione, dissi che se il verbale dei Revisori dei conti fosse stato in Consiglio Comunale al momento della votazione il mio voto sarebbe stato favorevole e che non ci sarebbe stato nessun problema a votare il deliberato stesso, e così è.

         Io, personalmente, sono rimasto soddisfatto sia della relazione che l’assessore Pace fece in Commissione, sia di quella che ha fatto in Consiglio Comunale, perciò riguardo a questo è inutile continuare a replicare sulla questione. Si continua ad andare avanti sul tema, però non ci trovo nulla di anormale.

         Una riflessione voglio farla su questo: quando ha iniziato l’intervento il consigliere Petrullo, questi si è contraddetto. Fa prima l’intervento e poi propone la pregiudiziale. Io avrei preferito che Lei avesse posto subito la pregiudiziale su questo argomento per porla in votazione. Non sono cavilli. Sto prospettando quale è la situazione, perché mi sembra un po’ facile, e comodo, riferire, e poi intervenire, e riparlare in continuazione su una questione. Se la pregiudiziale era quella, si votava la pregiudiziale e se questa veniva bocciata si andava avanti sulla questione.

         Riguardo al parere dei Revisori dei conti, per me non c’è nulla di anormale. Capisco i tempi. Sindaco, capisco il suo rammarico, ma non voglio neanche crocifiggere i Revisori dei conti, perché la delibera a noi è arrivata il venerdì 23; i Revisori dei conti, anche se avessero lavorato – non so se lo hanno fatto – venerdì, sabato e domenica… Comunque il parere è arrivato lunedì 26. L’opposizione avrebbe trovato comunque da ridire, perché il parere è arrivato il lunedì 26, però noi non avevamo più i giorni per convocarci e comunque è stata sempre su questo la discussione.

         La discussione è stata sempre imperniata sui cinque giorni. Comunque i Revisori dei conti, con tutti i sacrifici che possono aver fatto, non avrebbero potuto farci avere questo documento, perché c’è stata la concomitanza del venerdì, del sabato, della domenica e non ci sarebbero stati giorni… era questione di buonsenso, infatti gli atti fondamentali per la discussione sulla variazione di bilancio c’erano tutti; la Commissione così è andata avanti, perché sarebbe la situazione stata “non idonea” se ci fosse stata la dichiarazione dei Revisori dei conti e fossero mancati gli allegati all’assestamento di bilancio. Questi c’erano e non mi sembra opportuno andare oltre.

         Quello, Sindaco, che mi rammarica è che per una sciocchezzuola si porti una discussione avanti per così tanto tempo; lei ha già fatto una “tiratina d’orecchi” a tutti, io dico di nuovo di fare una “tiratina d’orecchi” a tutti. Non voglio dire chi ha sbagliato e chi non, ma che questi provvedimenti arrivino in Commissione e in Consiglio Comunale senza aprire il dibattito dà fastidio anche a noi stessi, perché i consiglieri che vanno in Commissione prima e in Consiglio Comunale dopo, si trovano a disagio riguardo a questo, anche se l’atto non trova niente di… però quando uno comincia a parlare di regolamenti, di statuti… la cosa pesa un pochino, per me, poi, specialmente, che sono un perfezionista, pesa maggiormente.

         Il voto, lo ha detto il mio capogruppo, è favorevole.

PRESIDENTE

         Grazie, consigliere Lomonaco.

         Mettiamo in votazione il deliberato. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevole la Maggioranza; contraria l’Opposizione; astenuti i Verdi.

         La seduta del Consiglio Comunale termina alle ore 12.15.