Consiglio Comunale del 31 gennaio 2008

La seduta ha inizio alle ore 10.05.

PRESIDENTE

         Si procede all’appello nominale. I presenti sono 33; la seduta è valida. Devo giustificare l’assenza del collega Sabatino dovuta ad improrogabili motivi di lavoro.

         Vi chiedo scusa per l’involontario ritardo, ma era ben giustificato, perché – come potete vedere nella galleria – abbiamo delle scolaresche in visita, scolaresche che ho ricevuto prima nel palazzo del Consiglio Comunale. Sono le classi quinte del Quinto Circolo, che ringrazio – insieme alle loro insegnanti – per essere qui, per aver avvertito la sensibilità di assistere ai lavori del Consiglio Comunale e per aver portato i ragazzi a contatto diretto con le Istituzioni.

         Vi posso assicurare che le domande che mi hanno posto nella sala delle Commissioni sono state molto, molto pungenti, domande che attengono in particolare alla carenza di spazi verdi, ovviamente, alle questioni urbanistiche, delle quali questo Consiglio, di qui a qualche settimana, si troverà a discutere in maniera approfondita.

         Prima di dare inizio ai lavori, mi consentirete due brevissime comunicazioni che ritengo assolutamente doverose. Sabato scorso, com’è a voi tutti noto, un nostro concittadino, Leonardo Santarsiero, ha espresso la sua disperazione di disoccupato in una maniera veramente atroce. Per fortuna il pronto intervento della guardia giurata in servizio presso il Palazzo di Città, Giovanni Santoro (al quale va il nostro ringraziamento), è riuscito ad evitare conseguenze peggiori, conseguenze gravi. Noi auguriamo, naturalmente, al nostro concittadino una pronta guarigione, con l’augurio che possa risolvere i suoi problemi e trovare quel lavoro a cui aspira.

         Non ho ritenuto opportuno, come molti di voi, fare comunicati o esternare i sentimenti che ritengo abbiano coinvolto noi tutti, per non incrementare anche quei toni polemici apparsi su alcuni quotidiani, nel senso di recriminare la presenza sulla stampa solo di esponenti di Maggioranza, di Minoranza, di questa o di quella coalizione. Ritengo che queste siano questioni che non attengono all’appartenenza politica, che non fanno parte di questo o di quel partito, che non sono proprie dell’animo di uno o dell’altro dei cittadini della nostra città, ma coinvolgano emotivamente tutti.

         Ci rendiamo conto che l’Amministrazione Comunale, il Sindaco, la Giunta, il Consiglio non sono assolutamente nelle condizioni di trovare risposta alle legittime esigenze di lavoro di tutti coloro che il lavoro, purtroppo, non ce l’hanno; però ritengo che da parte del Consiglio Comunale debbano essere posti in essere tutti gli sforzi possibili per creare le premesse necessarie ad uno sviluppo ordinato della città e della sua economia, per consentire che queste problematiche (in maniera così grave palesate dal nostro concittadino) possano avviarsi a trovare soluzione. Ritengo che in questa ottica, in questa linea, il Consiglio Comunale della città capoluogo stia facendo tutto il proprio dovere. Grazie.

         Cedo volentieri la parola al Sindaco.

SINDACO

         Grazie, Presidente, per aver voluto aprire questo Consiglio Comunale con una riflessione sul tragico gesto di Leonardo Santarsiero.

         Saluto anch’io i ragazzi della Scuola Domenico Savio che, insieme ai loro docenti, hanno voluto oggi seguire i lavori del nostro Consiglio Comunale. E’ un’attenzione all’Istituzione particolarmente importante ed è particolarmente significativo che i futuri gestori della nostra comunità, i futuri dirigenti, i futuri amministratori, i futuri protagonisti della nostra vita comunitaria vengano a rendersi conto, vengano a toccare con mano l’attività che riguarda i processi di crescita, di sviluppo, il modo con il quale la nostra città cresce. Un particolare ringraziamento, quindi, a tutti voi.

         Detto questo, bene ha fatto il Presidente del Consiglio Comunale, Campagna, a ricordare il gesto del nostro concittadino, che a mio parere ci chiama ad una sofferenza collettiva. Di fronte alle questioni del disagio sociale, di fronte al dramma della disoccupazione, è un’intera società che viene chiamata in causa; è un’intera collettività – con tutte le sue articolazioni – che viene chiamata a rispondere.

         Noi non accettiamo lezioni da nessuno. Su questo tema non si può pensare di dare lezioni con un comunicato stampa; con un comunicato stampa non si può pensare di attribuire responsabilità. E’ gravissimo quello che è successo, ed ho molto apprezzato che il Consiglio Comunale di Potenza, in maniera assolutamente seria, responsabile, democratica e matura, abbia voluto soffrire ciascuno per le proprie responsabilità, ciascuno per le proprie competenze, a partire dal Sindaco, che quel ragazzo conosce, che di quel ragazzo ha compreso il dramma, legato ad una condizione di disagio, legato alla mancanza di lavoro, ma dramma anche nostro, legato alla nostra impotenza rispetto al problema del lavoro.

         Noi non siamo chiamati a dare il posto di lavoro, sia ben chiaro: non ci compete. A noi compete far crescere una società, a noi compete dare risposte collettive, a noi compete rendere una società… metterla nelle condizioni di crescere e creare posti di lavoro. Guai se uno di noi pensasse di poter risolvere le questioni dei cittadini, delle centinaia, migliaia che vivono questi drammi, intervenendo e pensando che si debbano dare risposte in prima persona: verrebbe meno il nostro ruolo, verrebbe meno il DNA dell’azione a cui siamo chiamati, che è ben diverso.

         Ciò non toglie che ciascuno di noi, a partire dal Sindaco, è tenuto a tenere una porta aperta, come sempre aperta alle questioni del disagio, alle questioni personali, a quanti ritengono di doverci chiamare in causa, di doverci richiamare alle nostre responsabilità quando vivono queste condizioni.

         E’ rispetto a tutto ciò che siamo tenuti a fare uno sforzo unitario, a portare in campo una responsabilità collettiva che è la responsabilità del Consiglio Comunale, ma è la responsabilità anche di un Consiglio Provinciale, di un Consiglio Regionale e di un Governo Nazionale, a prescindere dal colore politico. Le condizioni di disagio sociale e di lavoro abbracciano percorsi lunghi, percorsi rispetto ai quali quando i risultati non arrivano la responsabilità non può essere addebitata ad una parte politica o amministrativa.

         I percorsi di questa Nazione rispetto a questi temi affondano nel passato ed affondano nella responsabilità della Destra e della Sinistra, degli uomini di governo di oggi e di quelli di ieri. Vorrei che rispetto a questo tema ci fosse una sana sofferenza collettiva, rispetto alla quale, capisco, le responsabilità sono differenziate. In questo momento la responsabilità primaria è di chi vi parla, per il livello locale, ma si risponde sapendo dare un senso ed una concretezza a quella sofferenza negli atti ai quali siamo chiamati.

         Ho visitato Leonardo – non ho avuto modo di vederlo – la sera stessa; ero molto turbato, ovviamente, mi chiedevo se fosse giusto andare a visitare una persona che probabilmente ci addebitava, con quel gesto, una responsabilità. Ho chiesto ad un consigliere comunale (che conosceva la famiglia) di accompagnarmi; erano momenti drammatici, cari Colleghi (su questo, vi prego, non scherziamo); ho trovato una famiglia serena, una famiglia che ci ha dato una lezione, sotto questo aspetto. Negli occhi lucidi e piangenti di quella madre c’era il dramma di una famiglia e di una persona che chiedeva a tutti noi, collettivamente, di essere in grado di sviluppare al meglio il nostro dovere.

         Nei prossimi giorni, appena mi sarà possibile, concordandolo con la stessa famiglia, sarò a Napoli a visitare Leonardo e mi auguro che, in una logica di responsabilità collettiva, quando sarà tornato, quando sarà uscito dall’ospedale, quando saranno passati i giorni di prognosi, Leonardo possa trovare una soluzione a quella condizione di disagio che lo ha portato a fare quel drammatico gesto.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco. La seconda comunicazione… Prego, consigliere Laieta. Utilizzi il microfono.

Fase interlocutoria

LAIETA

         E’ un problema che non può essere liquidato… O non parlate, non fate nessuna comunicazione al Consiglio, o date la possibilità al Consiglio di valutare una situazione di grande…

PRESIDENTE

         Collega, Le voglio semplicemente ricordare che il Regolamento prevede sulle comunicazioni l’intervento di un consigliere per gruppo, per un massimo di cinque minuti. Se Lei ritiene (come ritengo), che si debba aprire un dibattito su questo aspetto, prego, si accomodi pure. Naturalmente, se Lei parla a nome della Margherita, è chiaro che della Margherita non potrà intervenire più nessun altro.

LAIETA

         Io ho chiesto la parola perché quello che è accaduto è così grave che la politica, un Consiglio Comunale, e l’Amministrazione in primis, non possono uscirne fuori con quel disagio interiore che tutti noi avvertiamo, ma che è poca cosa rispetto alla responsabilità che noi abbiamo come amministratori.

         Io non ho letto sui giornali… e non è… Questi momenti, queste situazioni vanno affrontate. Non è il silenzio che può metterci al riparo da critiche o può salvare le nostre coscienze. Non è il silenzio. Noi dobbiamo riflettere, dobbiamo ragionare e, se ci sono colpe, individuali o collettive, andare a rimuoverle.

         E’ vero che noi non siamo un’agenzia di lavoro, ma è anche vero che le Amministrazioni hanno l’obbligo di creare quello sviluppo, quelle condizioni attraverso le quali ciascuno di noi trova il lavoro, che è la risposta primaria per la sopravvivenza.

         Ciascuno di noi faccia un po’ di autocritica. Tanti investimenti, tante spese, possono essere anche meglio impegnati; quei soldi possono essere impegnati in modo produttivo; in una società dove i bisogni primari vengono messi in discussione è difficile credere ed impegnare 24 ore su 24 nell’arte e nella poesia. Noi crediamo nell’arte e nella poesia, ma non può essere questo il nostro comportamento primario per far crescere una società che, invece, arranca perché non ha le risposte ai propri bisogni primari.

         Rivediamo, quindi, il nostro atteggiamento, il nostro modo di amministrare, perché fatti di questo tipo non debbano più accadere. Purtroppo quando accadono prendiamo coscienza che esistono anche questi fatti, che esiste anche questa disperazione, che esistono anche, direi, situazioni che forse non hanno avuto, se non attraverso questo gesto disperato, conoscenza, ma che un’Amministrazione non può non conoscere se conosce il territorio, quel territorio che viene affidato a noi amministratori per governarlo.

         Ed allora, da parte del Consiglio chiedo più che una presa d’atto, quasi, di quello che è accaduto; io chiedo al Presidente di dibattere sul problema del lavoro, di capire anche quali sono le nostre peculiarità, ciò che serve, ciò che deve fare un’Amministrazione per rispondere a questi bisogni. La nostra parte la possiamo fare, se non noi direttamente c’è la Regione che può e deve creare sviluppo, deve creare lavoro. E allora la nostra parte facciamola verso chi è preposto a farla, ma non ci ricordiamo soltanto di dare quasi una forma di comunicazione per quello che è accaduto.

         Io prego, quindi, il Presidente di portare questo problema in Consiglio perché tutti (ciascuna forza politica) se ne assumano la responsabilità, e perché se ne assuma la responsabilità, in primis, l’Amministrazione, perché chi amministra viene chiamato proprio a rispondere a questi bisogni. Grazie.

PRESIDENTE

         Collega Petrullo, prego.

PETRULLO

         Con tutto il rispetto che merita la tragedia di qualche giorno fa, io credo che noi non dobbiamo dare oggi una risposta all’episodio, o forse una risposta all’episodio possiamo darla esclusivamente lavorando, lavorando per il meglio con un’attività amministrativa e politica che sia tesa sempre a fare l’interesse pubblico, non di più.

         Il collega Laieta ricordava delle responsabilità, ma io sinceramente (ripeto: con tutto il rispetto per il dramma) non credo che oggi noi siamo in grado di poter individuare una o più responsabilità, se non quella di cercare di fare sempre il dovere della buona amministrazione.

         Ci saranno stati tanti errori nel passato, ci saranno stati investimenti sbagliati, per cui tanta disoccupazione potrebbe essere figlia di politiche sbagliate… d’accordo. Cosa vogliamo fare, se non piegarci e cercare di rendere oltre che trasparente, utile e fattiva l’attività amministrativa? Di più non credo che si possa fare.

         Non dobbiamo una risposta oggi, ma dobbiamo una risposta come politici sempre, quotidianamente, non di fronte al singolo episodio che ci rattrista e che ci rammarica, ma di fronte ad una situazione generale, che è l’unica che comunque deve preoccuparci. Non è il dramma di ieri, allora, che ci deve allarmare, ma una situazione generale che merita tutto il rispetto ed ogni sforzo possibile da parte di qualsiasi organismo politico perché la situazione possa migliorare.

         Da questo punto di vista credo che tutti i livelli politici italiani siano responsabili e siano interessati, non c’è una particolare responsabilità del Comune di Potenza, della Provincia di Potenza, della Regione o dello Stato. Diciamo che tutti devono fare uno sforzo comune perché la situazione, in Italia, migliori. Ripeto, non è il singolo episodio che deve allarmarci, ma il fatto che episodi del genere potrebbero verificarsi in tutta Italia con una certa periodicità, se il sistema economico non dovesse migliorare. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie al collega Petrullo. Ha chiesto di intervenire il collega Speranza; prego.

SPERANZA

         Grazie, Presidente; grazie, Sindaco, per aver voluto dedicare un attimo di riflessione del Consiglio Comunale ad una materia così grave e così importante. Così grave e così importante, appunto, da non poterci consentire di portarla sul terreno dell’arena politica quotidiana e delle strumentalizzazioni a cui spesso, tristemente, assistiamo; una materia che io ritengo debba richiamare tutti noi (il Consiglio Comunale e chiunque passa e spende un pezzo della propria esistenza al servizio della politica) ad una sfida complessiva, che è il disegno provare a costruire una società diversa, una società migliore.

         Mi sembra che le parole di Petrullo, da questo punto di vista, segnino un fatto positivo, perché su temi del genere, sulla necessità di costruire e di disegnare una città migliore, una società migliore, un Paese migliore, io penso che ci sia il senso della politica: che cosa è la politica, che cosa è l’impegno quotidiano di persone che decidono di spendere un pezzo della propria dimensione di vita per la costruzione di una realtà collettiva migliore. Questo è quello che noi stiamo qui a fare, al di là delle differenze, al di là delle sensibilità, al di là delle idee specifiche che ciascuno ha e che deve degnamente rappresentare.

         Io penso che la gravità dei fatti richiami tutti noi ad una riflessione sul senso dell’impegno che noi abbiamo, sulle responsabilità complessive e collettive rispetto alle quali, è evidente, c’è bisogno, a tutti i livelli, della massima concordia nel ricercare soluzioni condivise, nel provare ogni possibile strada ed ogni possibile terreno per costruire soluzioni.

         Io sono convinto che anche queste riflessioni di oggi, partite con gli interventi del Presidente del Consiglio e del Sindaco, ci aiutino a sensibilizzare tutta la nostra comunità rispetto al disegno collettivo di una città migliore, più aperta, in cui episodi del genere possibilmente non si ripetano. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie a Lei. Se non ci sono altri interventi, rassicuro il collega Laieta, che ne ha fatto comunque richiesta, che l’eventuale svolgimento di un Consiglio Comunale sui temi del lavoro formerà oggetto di valutazione da parte della Conferenza dei Capigruppo.

         Passo alla seconda comunicazione al Consiglio Comunale, che ritengo assolutamente dovuta e necessaria, perché tutti i Colleghi ieri hanno giustamente avuto modo di protestare per quanto riportato dal Sole 24 Ore nell’inserto “Sud”, nel quale il Consiglio Comunale della città capoluogo viene etichettato come un Consiglio Comunale in preda all’assenteismo più sfrenato nel rapporto con gli altri Consigli Comunali delle città capoluogo delle regioni contermini.

         Naturalmente, i dati sui quali il Sole 24 Ore andava ad esprimere le sue valutazioni sono risultati assolutamente errati. Basti pensare che il mio amico e predecessore Antonio Triani, che nella qualità di Presidente del Consiglio prima di me è ovviamente stato sempre presente (salvo che per una seduta, purtroppo per motivi di famiglia), se non altro perché doveva dirigere i lavori del Consiglio Comunale, risultava assente all’80% delle sedute del Consiglio Comunale.

         Abbiamo prontamente replicato al Sole 24 Ore. Ringrazio sia il Sindaco che il Segretario Generale per aver chiesto un’immediata rettifica dei dati. I dati ufficiali forniti dalla Segreteria Generale sono ben diversi e testimoniano, come noi tutti sappiamo, che questo è un Consiglio Comunale che lavora, lavora assiduamente, lavora proficuamente sia nella sua Assise che nelle articolazioni, nelle Commissioni Consiliari. Vi ho fatto distribuire, proprio per tranquillizzarvi sulle azioni poste doverosamente in essere, una cartellina con le note che sono state indirizzate al Sole 24 Ore dal sottoscritto, dal Sindaco e dal Segretario Generale.

         Abbiamo anche avuto assicurazioni, in via informale, dal Sole 24 Ore che nell’edizione di mercoledì prossimo saranno pubblicati i dati corretti. Mi auguro che questo avvenga e che avvenga in maniera adeguata e corretta perché altrimenti, come Presidenza del Consiglio Comunale, valuteremo insieme agli Uffici ogni e qualsiasi ulteriore azione per salvaguardare la onorabilità del Consiglio della città capoluogo di regione e per salvaguardare l’immagine dei singoli consiglieri. Prego, Sindaco.

SINDACO

         Il Presidente ha puntualizzato e ha detto bene: c’è stato un clamoroso errore del Sole 24 Ore, peraltro ho personalmente ricevuto, e ho pregato la mia segreteria di darne copia a tutti i Consiglieri, una nota del giornalista che aveva chiesto i dati: “Caro Sindaco, mi dispiace del problema causato dalla pubblicazione errata dei dati sulla presenza dei consiglieri comunali sul Sole 24 Ore, vorrei solo precisare che avevo chiesto i dati delle presenze, seduta per seduta, per elaborare la media delle presenze stesse e per rendicontare il numero delle sedute a cui ha partecipato un singolo consigliere“.

         Sono dati pubblici che il Sole 24 Ore ha riportato in maniera assolutamente non esatta. La cosa ci consente, ovviamente, non soltanto di chiedere le puntuali precisazioni e puntualizzazioni, ma anche di evidenziare che – come ha detto giustamente il Presidente del Consiglio – noi siamo un Consiglio Comunale particolarmente attivo, mediamente abbiamo oltre due sedute mensili, distribuite su un anno, tenendo conto anche dei periodi in cui normalmente si ferma un po’ l’attività amministrativa (pensiamo al periodo estivo); nonostante tutto, la media è superiore a due sedute mensili.

         Inoltre ci sono ben otto consiglieri che sono stati costantemente presenti a tutti i Consigli Comunali durante tutto l’anno; dieci sono quelli che sono mancati una sola volta; sei sono quelli che sono mancati due volte. Il nostro, cioè, è un Consiglio Comunale presente, attivo, che partecipa, che dibatte, d’altronde lo sappiamo noi che lo viviamo.

         Credo, anzi, che questi dati dovremmo chiedere che vengano pubblicati non in assoluto, ma in relativo; sarebbe interessante rapportare il nostro Consiglio Comunale a tante altre realtà dove probabilmente passa l’idea di una partecipazione, di un dibattito, di una vita consiliare e democratica di una cittadinanza più significativa e più alta, laddove noi abbiamo numeri, qualità e presenze, in questo caso, in grado di farci essere quanto meno secondi a nessuno, se non proprio di riferimento.

         Io coglierei questo clamoroso errore del Sole 24 Ore per farlo diventare la notizia – e la stampa è qui presente, ed ovviamente comprende bene il senso delle cose che diciamo – inversa, che cioè questo è un Consiglio Comunale che sotto questo aspetto è sicuramente un Consiglio Comunale che può essere di riferimento.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Laieta.

LAIETA

         Presidente, io devo presentare un’interrogazione su questo aspetto. A me serve, per onorare il Consiglio e tutti i Consiglieri, capire chi ha trasmesso alla stampa quei dati errati; io voglio sapere da dove sono partiti. Voglio capire cosa non funziona.

PRESIDENTE

         Collega Laieta, Lei parte da una considerazione non corretta, se mi consente, nel senso che i dati di partenza non erano errati, erano esatti; i dati sono stati riportati male… elaborati male dal quotidiano e riportati male.

LAIETA

         Noi vorremmo che questa Presidenza ci fornisse i dati che l’Amministrazione ha trasmesso al giornale. Noi dobbiamo difendere la nostra onorabilità individuale e l’onorabilità del Consiglio Comunale. Io voglio sapere se… perché è troppo strano… Se leggete i giornali, qui si mette in evidenza chi è sempre presente e chi invece ha accumulato il 90, l’80, il 30%… Mi sembra un po’ elaborato, il pezzo giornalistico. Qualcosa mi incuriosisce, ecco, non dico altro. Quindi penso che spetta, è di diritto sapere, nel momento in cui siamo stati “riportati” – per non dire un parolone – in quel modo ignobile, cosa è successo, quali sono i dati di partenza, i dati che sono partiti dall’Amministrazione e forniti al giornale. Solo dopo potremo dire al giornale che cosa ha fatto e cosa non doveva fare; però se non abbiamo questi dati di partenza non siamo nelle condizioni di poterci difendere. Penso di essere stato abbastanza chiaro, non faccio l’interrogazione, però prego la Presidenza di fornirci questi dati. Grazie.

PRESIDENTE

         Sarà certamente fatto; il Sindaco vuole aggiungere qualcos’altro, prego.

SINDACO

         Intervengo anche nella mia veste di responsabile del settore della formazione; ovviamente daremo tutti questi dati, che sono i dati precisi e reali delle presenze relative ad ogni seduta di Consiglio Comunale. Ma non abbiamo bisogno di trasferire questi dati per sapere che cosa dire al Sole 24 Ore; al Sole 24 Ore abbiamo già detto che ha elaborato male i dati e ha pubblicato notizie false. Questo è chiaro e glielo abbiamo già detto e sappiamo anche che deve, per norma deontologica ma anche – credo – per norma giudiziaria, pubblicare i dati precisi. Se qualcuno pensa, e sgomberiamo il campo, che il tutto sia successo per volontà dell’Amministrazione, credo sia una follia pura, che è l’esatto opposto delle cose che ci siamo detti dieci minuti fa.

         I dati, caro collega Consigliere, sono esattamente quelli, seduta per seduta, che… E li do. Sono qua.

Fase interlocutoria

SINDACO

         I dati di partenza sono chiari e saranno messi a disposizione, sono già adesso a disposizione; sono i dati relativi… Chiederò la cortesia al nostro URP che per evitare ogni equivoco siano costantemente messi sul nostro sito al termine di ogni Consiglio, così come facciamo nel riportare le varie cose.

PRESIDENTE

         Ha chiesto di intervenire il collega Galante, prego.

GALANTE

         Signor Presidente del Consiglio Comunale, signor Sindaco, Assessori, Consiglieri, questa non è banalmente una disputa su chi e su come lavora, il problema è da un lato il primato della politica, l’interesse, che noi curiamo, della nostra collettività e dall’altro lato un’imperante antipolitica. Il danno di questa pubblicazione non è – e sarebbe ben poca cosa rispetto all’interesse collettivo – il danno arrecato al Consiglio Comunale, ma è relativo a come i nostri concittadini leggono queste notizie e a quali conclusioni pervengono sulla scorta di queste notizie.

         Signor Sindaco, quei dati banalizzano i 60 milioni di lavori fatti su questa città in questi 4 anni, banalizzano tutte le scelte di programmazione che abbiamo fatto in questi anni; è bastato un articolo per mettere in ridicolo noi tutti. E questo non è il danno grave che le nostre immagini ricevono, è il danno fatto ad una città, ad una collettività, è il danno fatto alla politica, in un momento di grave difficoltà, signor Sindaco. Noi dobbiamo dire con forza ai nostri cittadini che siamo qui presenti per lavorare per loro e non per altri.

         Abbiamo la necessità di riaffermare con forza il primato della politica, una politica che guarda gli interessi della collettività e non al pavoneggiarsi di questo o di quel consigliere.

         Il danno è enorme, Sindaco, ed è giusto che chi ha sbagliato paghi, sia stato il giornalista che ha manipolato male i dati, sia stato chi li ha trasmessi che li ha trasmessi non corretti. Io ritengo che è diritto di questa città. Noi siamo una classe dirigente legittimamente uscita da un’elezione democratica e non possiamo permetterci, nella maniera più assoluta, che a causa di questo episodio vi sia un danno enorme alla politica, perché poi non ci sarà spazio più per nessuno.

         Ecco perché richiedo che questo tema venga affrontato con la serietà e la determinazione dovuta, perché vanno salvaguardati, innanzitutto, la città e i nostri cittadini. Grazie.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Galante. Posso assicurare che non solo i dati saranno resi disponibili, ma che i dati ufficiali forniti al Sole 24 Ore sono già nelle cartelle che vi ho distribuito. Il collega Laieta chiede anche altre… Sarà certamente cura della Presidenza fornire questi dati a tutti i consiglieri.

         Voglio confermare e rassicurare tutti, l’ho già detto prima, che qualora il Sole 24 Ore non fornisca, nella maniera adeguata e nella maniera richiesta dalla norma, smentita formale e ufficiale dei dati scorretti che ha pubblicato, la Presidenza valuterà con l’Ufficio Legale dell’Ente la possibilità di intraprendere ulteriori iniziative a tutela, come diceva il collega Galante, non solo dell’onorabilità, del buon nome, dell’immagine del Consiglio Comunale, ma a tutela del lavoro che questo Consiglio Comunale e questa Amministrazione stanno portando avanti per migliorare le condizioni di vivibilità e di benessere della città.

         Prego, collega Bongiovanni.

BONGIOVANNI

         Tralascio questo increscioso episodio, non ci voglio più tornare, però il collega Galante ha offerto uno spunto di riflessione interessante, riflessione che volevo fare ad alta voce insieme a voi. Ho chiesto l’autorizzazione al mio capogruppo, perché devo usare il suo esempio.

         Noi siamo investiti, in questi mesi, da un’onda di demagogia rispetto al ruolo dei politici; si dice che i politici prendano soldi e vengano pagati, abbiano gettoni di presenza a volte non giustificati; si chiede giustamente ai rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni, per esempio, di svolgere un lavoro, di non “campare” con i soldi della politica. Mi diceva proprio ieri il mio capogruppo che le sue quattro assenze nel Consiglio Comunale erano dovute al fatto che, essendo insegnante ed essendo stato nominato come commissario agli esami di Stato, o doveva certificare il falso, darsi malato e non andare a tenere gli esami di Stato e venire in Consiglio Comunale, oppure doveva assentarsi. Dall’altro lato, però, sempre la stessa antipolitica fa i conti sulle assenze e quindi o uno è pagato troppo o uno svolge il proprio lavoro o uno è troppo assenteista.

         Questo era semplicemente per dire, Presidente e cari Colleghi, che concordo con il collega Galante: bisognerebbe riportare il valore ed il ruolo della politica al centro. Spesso l’opinione pubblica è indotta a pensare e a valutare da dati che sono assolutamente incompleti e, quindi, distorcono il giudizio dell’opinione pubblica. Cogliamo questa occasione, almeno tra di noi, per fare un po’ di chiarezza rispetto a queste cose.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Bongiovanni. Passerei, ora, all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio Comunale. Primo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza urgente presentata dai consiglieri Mascolo e Speranza relativa all’insufficienza dei parcheggi nel Campus Universitario di Macchia Romana”. Chi illustra l’interrogazione? Collega Mascolo, prego.

MASCOLO

         Si tratta di un’interpellanza presentata circa un mese e mezzo fa, che eventi imprevisti non ci hanno permesso di sottoporre alla vostra attenzione prima. Procedo alla lettura dell’interpellanza:

         “I sottoscritti consiglieri comunali Mascolo e Speranza, avendo constatato l’assoluta insufficienza degli spazi adibiti a parcheggio nella zona adiacente il Campus universitario di Macchia Romana;

         avendo ricevuto diverse segnalazioni da parte degli studenti che frequentano l’ateneo potentino;

         tenuto conto che l’apertura di nuove facoltà rende ancora più gravosa la situazione;

         considerato che la necessità di dover seguire i corsi comporta spesso la sosta in zone non appropriate con inevitabili disagi alla circolazione ordinaria;

         tenuto conto che, trattandosi di giovani studenti, l’applicazione nei loro confronti di sanzioni amministrative comporta spesso costi di difficile sopportazione;

         in attesa che il nuovo sistema di trasporto pubblico locale vada a regime rendendo il servizio maggiormente efficiente ed appetibile

         interpellano il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere se siano allo studio soluzioni volte a migliorare la situazione, rendendo più agevole l’accesso all’ateneo e la sosta nelle zone ad esso adiacenti“. Grazie.

PRESIDENTE

         Risponde il Sindaco, prego.

SINDACO

         Rispetto all’interrogazione che il collega Mascolo pone, che evidenzia una problematica che spesso in città si registra, vale a dire la carenza di parcheggi, e che fa riferimento ad una situazione che si determina in un’area particolarmente congestionata della nostra città (quella del polo ospedaliero e del polo universitario)… Pensate, in quell’area quotidianamente affluiscono seimila auto, lo dico per i nostri giovani presenti.

         In città, a Potenza, ogni giorno entrano 37 mila autoveicoli da fuori comune, da fuori città, per fruire dei vari servizi che la nostra città, essendo una città capoluogo, mette a disposizione: dai servizi amministrativi ai servizi sociali, ai servizi di altro genere, scolastici e così via.

         In quell’area, 6 mila auto. Sono un numero enorme, un numero che ci chiama ad una programmazione che, probabilmente, andava già in tempi lontani tarata rispetto all’esigenza di garantire parcheggi a sufficienza e posizionati in maniera adeguata. Rispetto a tale questione, infatti, noi dobbiamo dare una duplice risposta, una che riguarda il dato che aree di parcheggio pur sono disponibili, ma non sempre utilmente posizionate rispetto alle esigenze di chi fruisce delle due strutture, nel senso che laddove si rendono disponibili spesso sono ad una distanza pedonale tale da non consentire una facile fruizione, per cui i ragazzi, i docenti, le persone che utilizzano queste strutture tendono spesso a lasciare la macchina in divieto sosta con il grave danno che i nostri vigili, chiamati a fare il loro dovere, fanno delle multe.

         C’è, quindi, un problema legato a questo aspetto. C’è un problema legato alla necessità, quindi, di dotare di ulteriori parcheggi, di ulteriori infrastrutture quell’area, e rispetto a questo il programma di mobilità urbana sta valutando la possibilità di poter localizzare strutture anche di tipo multipiano per garantire la possibilità di creare ulteriori parcheggi. Ma c’è un altro dato su cui dobbiamo concentrarci: dobbiamo rafforzare sicuramente il trasporto pubblico urbano, ma anche abituare la nostra città ad utilizzarlo. Certo, i tempi di percorrenza non sempre sono tali da favorirne l’uso, però avere 79 corse urbane al giorno ed avere 80 utenti significa che abbiamo un problema di organizzazione, ma anche di cultura rispetto a questo mezzo.

         Che cosa stiamo facendo? La modifica del programma di esercizio del trasporto pubblico locale, che sarà presentata al Consiglio Comunale, attraverso la Commissione, nei prossimi giorni, rivede il sistema del trasporto pubblico, cercando di utilizzare al meglio la novità che quest’anno abbiamo avuto, che è la metropolitana leggera. La metropolitana leggera ed il prossimo avvio del ponte attrezzato e della scala mobile che collega Via Armellini al Centro Storico determineranno una modifica del programma di esercizio del trasporto pubblico locale tale da determinare modifiche anche rispetto ai percorsi dei pullman urbani che servono l’area ospedaliera e l’area universitaria.

         Abbiamo anche incontrato una delle associazioni di giovani universitari sui generis, con cui stiamo portando avanti un comune confronto, una comune concertazione rispetto a queste tematiche. Concertazione che ovviamente il collega Mascolo potrà facilmente seguire; lo informeremo dei vari incontri che si stanno facendo. Quindi è in questo contesto globale che dobbiamo inserire la problematica per dargli una soluzione che non è unica, che necessita di vari aspetti, necessita di infrastrutture.

         Quando avremo completato i lavori del nodo ospedaliero, che consentirà di avere un accesso viario rapido e diretto per l’Università, per l’Ospedale e per Macchia Romana, evitando l’ingorgo che oggi caratterizza quell’area, sicuramente potremo fruire meglio di quell’area ed avere tempi ridotti anche rispetto ai mezzi pubblici.

         Il prossimo appalto del primo lotto della strada a scorrimento veloce, che collegherà l’Ospedale e l’Università alla Basentana direzione Metaponto sarà un’ulteriore infrastruttura a servizio anche delle problematiche che il Collega ha posto. Su questo orizzonte più vasto, quindi, speriamo di poter cogliere, poi, una risposta collettiva al problema posto.

PRESIDENTE

         Collega Speranza, prego.

SPERANZA

         Grazie, Sindaco, dell’attenzione che ha voluto dedicare a questa nostra interpellanza. Noi riteniamo che questo tema sia fondamentale e che sia solo una delle tante questioni che riguarda – come sa, l’abbiamo sollecitato più volte – l’impegno dell’Amministrazione sul terreno della partecipazione e del coinvolgimento dei giovani e soprattutto della messa a sistema della risorsa Università per la nostra città.

         Per questo motivo noi crediamo che questo tavolo, di cui l’Amministrazione si è fatta promotrice, debba vedere coinvolti fino in fondo anche i giovani consiglieri del nostro Consiglio Comunale e ritengo che dobbiamo sforzarci sempre di più, in questo ultimo anno e mezzo di legislatura, di promuovere iniziative che vadano nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei giovani della città.

         Ad esempio, lo aggiungo ora per concludere, è istituito formalmente da ormai circa sette anni un forum cittadino delle politiche giovanili, che però non ha mai preso il via, ed io penso che sarebbe cosa utile se noi riuscissimo ad utilizzare quello strumento anche come luogo in cui fare emergere tutte le problematiche che riguardano la nostra generazione, farle vivere e provare ad individuare soluzioni possibili. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie, collega Speranza. Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione del consigliere Pace su «strada comunale Contrada Gallitello-Valle Paradiso »”. Prego, Collega.

PACE

         Grazie. Questa mia interrogazione riguarda una strada comunale che collega la zona ovest di Potenza con gli uffici regionali attraversando Valle Paradiso. Vado a leggere l’interrogazione:

         “Premesso che con l’ordinanza 404 del 6 settembre 2007 è stata istituita la regolamentazione della circolazione stradale, quali sensi unici, obblighi e divieti di circolazione nell’area del Gallitello, interessata, come sappiamo, dai lavori in corso per il Nodo complesso del Gallitello, e che il traffico è stato dirottato nelle diverse arterie che si immettono nella città di Potenza;

         rilevato che il primo tratto della strada oggetto della presente interrogazione, per circa 100 metri, per le sue caratteristiche non è in grado di contenere un aumento di traffico veicolare e allo stato attuale crea non pochi problemi;

         che con il passare del tempo il degrado aumenta rendendo sempre più pericoloso il transito da e per la zona ovest, essendo ormai diventata un’arteria molto importante per il raggiungimento degli uffici regionali e dei grandi magazzini;

         che le continue lamentele da parte dei cittadini riguardano soprattutto il disagio dovuto all’eccessiva pendenza della strada, al manto stradale e al restringimento della carreggiata, che richiedono la necessità di interventi da parte del Comune nei modi ritenuti più opportuni per ovviare a questo disagio

         si invitano il Sindaco e gli Assessori competenti ad attivarsi immediatamente nel modo che si riterrà più opportuno per la sistemazione della suddetta strada e per creare eventuali opere d’arte in prossimità del passaggio a livello.

         Si rammenta che con la stagione invernale le problematiche sopra esposte accrescono in modo significativo i disagi per gli automobilisti e per i residenti della zona“.

PRESIDENTE

         Grazie, Collega. Anche a questa interrogazione risponde il Sindaco; prego.

SINDACO

         L’assessore Coviello è impegnato a Perugia, dove stanno vivendo un’esperienza similare alla nostra e viene inaugurata una metropolitana leggera, che è parte di un sistema articolato del servizio di trasporto pubblico locale.

         I lavori del Nodo complesso, che sono lavori diffusi nella parte ovest della nostra città e che interessano varie strade, vari ambiti, hanno determinato problemi e un riassetto del traffico cittadino non soltanto in Via degli Oleandri, dove pure abbiamo avuto molte situazioni di disagio che sono state rappresentate e che sono di fatto reali, ma hanno determinato situazioni di maggiore traffico in tutta una serie di strade che rientrano nella zona. Tra queste, la strada che il consigliere Pace ci sta evidenziando essere da qualche tempo sovraccarica di traffico ed avere delle condizioni strutturali tali da non poter sopportare questa mobilità che vi si riversa.

         Ora, è evidente che noi non siamo in grado, rispetto a questo problema che comunque è temporaneo, di intervenire in maniera radicale attraverso un riassetto della strada (allargarla, sistemarla), però è evidente che una sistemazione della stessa in quel tratto di 100 metri, dove presenta oggettivamente delle condizioni di precarietà per le caratteristiche del fondo stradale ed anche per la necessità di favorire il migliore deflusso della viabilità, è un problema che l’Amministrazione annota. Per la verità devo dire che l’assessore Coviello è già a conoscenza della questione, che è stata già oggetto di incontro con lo stesso consigliere Pace, e credo che si darà immediata risposta al problema in quel tratto, in modo da favorire una condizione che, sia pure con un traffico superiore alla media e superiore al carico che quella strada può sopportare, possa comunque ridurre il disagio determinato dal maggior flusso.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco. Prego, collega Pace.

PACE

         Vorrei soltanto ringraziare il Sindaco per la presa d’atto; sono soddisfatto.

PRESIDENTE

         I punti 3, 4 e 5 riguardano delle interrogazioni del collega Petrullo il quale mi ha chiesto di rinviarle alla prossima seduta in quanto è stato costretto a lasciare i lavori del Consiglio per motivi urgenti di lavoro.

         Passiamo al punto 6 all’ordine del giorno: “Comunicazione ai sensi dell’art. 166-comma 2 del D.Lgs 267/00 in merito alla deliberazione di Giunta comunale n. 243 del 28.12.2007 ad oggetto: «2° prelevamento dal fondo di riserva ordinario esercizio 2007»”.

         Illustra la comunicazione il Sindaco.

SINDACO

         L’atto fa riferimento ad un prelevamento di 73 mila euro dal fondo di riserva che verrà utilizzato per la gestione della nostra discarica comunale. Per noi sono atti già conosciuti perché passano attraverso le Commissioni e vivono del confronto quotidiano, però voglio spiegare ai nostri ragazzi che il fondo di riserva rappresenta un po’ un piccolo salvadanaio… Vorrei dire ai ragazzi: vivete anche voi in maniera istituzionale questa giornata; voi avete il dovere di riprenderci, di puntarci il dito addosso; però anche noi, che vogliamo una città con futuri gestori di alto profilo, quando vediamo qualcosa che non va pure lo dobbiamo dire, per il vostro bene.

         Esiste, come in tutte le famiglie, un piccolo salvadanaio che l’Amministrazione tiene da parte con dei soldi che possono essere utilizzati quando vengono fuori delle emergenze e non si sa dove poterli prendere perché, come nelle famiglie, si incassa una somma mensile e la si ripartisce per il mangiare, per il vestire… se poi succede qualche cosa, come fare? Quando succede qualche cosa di non previsto, l’Amministrazione fa riferimento al fondo di riserva.

         Il nostro fondo di riserva lo abbiamo utilizzato qualche settimana fa per prelevare dei soldi, 73 mila euro, che servivano all’ACTA, che è la società che gestisce i rifiuti del Comune di Potenza, perché era venuta fuori un’esigenza economica per trattare il percolato della discarica comunale.

         La discarica dove mettiamo i rifiuti produce un liquido, che si chiama percolato, che deve essere trattato in una struttura speciale che tratta questo tipo di liquidi. La quantità di percolato che è venuta fuori dalla discarica è risultata superiore a quella prevista, servivano i soldi per pagare il trattamento del percolato. Questi soldi li abbiamo presi dal fondo di riserva ed oggi siamo qui a chiedere al Consiglio Comunale di approvare questo atto, che è il prelievo di somme dal fondo di riserva per un atto amministrativo.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco, anche per aver offerto ai nostri ospiti chiarimenti sul fondo di riserva dell’Ente.

         Passiamo al punto 7 all’ordine del giorno: “Modifica deliberazione Consiglio Comunale n. 97 dell’1.10.2007 ad oggetto: «Costituzione di una Commissione consiliare temporanea per l’approfondimento delle problematiche connesse alle espropriazioni pregresse». Sostituzione componente”.

         La delibera riguarda semplicemente la sostituzione del sottoscritto, che ne faceva parte precedentemente alla sua elezione, con un altro componente del gruppo UDEur che viene indicato dal Capogruppo nella persona del consigliere Piero Bongiovanni, a rettifica anche di quanto riportato nel testo del deliberato pervenuto in Consiglio Comunale.

         Pongo in votazione la delibera così come illustrata. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Astenuto il solo collega Bongiovanni, per ovvi motivi di natura personale. La delibera è approvata a maggioranza. Immediata esecutività: favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli a maggioranza.

         Poiché il Consiglio è chiamato ora ad affrontare un problema di notevole rilevanza per la collettività, pregherei il personale di richiamare in aula i Colleghi che sono momentaneamente fuori. Passiamo al punto 8 all’ordine del giorno: “Nuovo Cimitero a servizio della città di Potenza. Approvazione definitiva della variante puntuale al piano regolatore generale vigente, ai sensi dell’art. 45 della L.R. n. 23/99 e s.m. e dell’art. 9 del D.P.R. 327/01”.

         Prego, la parola al Sindaco.

SINDACO

         Si tratta di un atto particolarmente importante, ben noto al Consiglio Comunale, che riguarda la chiusura dell’iter urbanistico che ci consente di attribuire in maniera definitiva ad un’area del nostro territorio comunale la destinazione d’uso per ospitare il nuovo Cimitero della città di Potenza.

         Anche questa volta lo spiego per i nostri ospiti. Per realizzare un’opera pubblica è necessario che il terreno che la ospita abbia una destinazione d’uso. Se un terreno è agricolo, deve essere utilizzato per l’attività agricola. Per consentire a quel terreno di ospitare un cimitero è necessario che il Consiglio Comunale attribuisca a quel terreno una destinazione d’uso per strutture pubbliche, in questo caso “cimitero”.

         Noi abbiamo localizzato il nuovo Cimitero della città in un’area che in origine era area agricola, per cui abbiamo dovuto sviluppare una procedura amministrativa per trasformare quell’area agricola in un’area con destinazione d’uso “cimitero”. Abbiamo già portato in Consiglio Comunale una proposta che è stata approvata, dove è stato detto che in quell’area si poteva mettere il Cimitero.

         La legge prevede che dopo che il Consiglio Comunale ha adottato questa proposta ci sia un periodo di pubblicazione, in modo che ogni cittadino, ivi compresi quelli interessati, cioè i proprietari dei suoli, possa presentare delle osservazioni e possa dire: il Cimitero lì va bene, non va bene, ci piace, non ci piace quel posto. Dopo che i cittadini presentano le osservazioni (e hanno 30 giorni di tempo), passano altri 30 giorni, che l’Amministrazione comunale ha a disposizione per poter dare delle risposte, dopo di che ritorna in Consiglio Comunale la pratica, e siamo a questo punto, per l’approvazione definitiva.

         Abbiamo localizzato il nostro nuovo Cimitero in un’area che è ubicata vicino a Macchia Giocoli, in un pianoro che ci consentirà di realizzare l’opera. L’opera sarà, poi, realizzata attraverso una gara d’appalto che partirà dopo l’approvazione di questo atto.

         Io devo ringraziare, per questo atto che viene portato in Consiglio Comunale, il Presidente della Commissione urbanistica, Rinaldi, e l’intera Commissione; ovviamente devo ringraziare gli Assessorati che hanno lavorato, l’assessore all’Urbanistica Singetta e l’assessore ai Lavori Pubblici Fiore, per avere completato insieme agli uffici tutto l’iter ed averci consentito di essere qui oggi.

         In particolare ringrazio la Commissione perché? La Commissione Urbanistica sta lavorando sodo, con ritmi intensissimi, sul Regolamento Urbanistico; hanno ritenuto opportuno sospendere o, meglio, più che sospendere, aggravare ulteriormente i loro ritmi di lavoro inserendo anche la seduta per la discussione di questa delibera. E’ stata approvata in Commissione, ed oggi siamo qui per la sua approvazione definitiva che, comprendete bene, rappresenta un atto di particolare importanza per la città, perché approvato questo atto saremo in grado di far partire immediatamente la gara d’appalto e nei prossimi mesi potremo vedere avviati i lavori per la costruzione del nuovo Cimitero della città.

PRESIDENTE

         Ringrazio il Sindaco e la Commissione consiliare. Mi unisco ai ringraziamenti del Sindaco per il lavoro svolto dai commissari tutti, non senza sottolineare che anche le altre Commissioni, sia permanenti che temporanee, svolgono appieno – lo dicevo prima ai nostri piccoli ospiti – e con fervore, con proficuo risultato, i propri lavori altrettanto gravosi.

         La Commissione consiliare nella seduta del 19 gennaio si è espressa favorevolmente alla proposta deliberativa nel suo complesso, con i voti favorevoli di Margherita, DS, UDEur, Verdi, Gruppo Misto, SDI, Rifondazione Comunista, Patto Segni e consigliere Pace. Nessun voto contrario, astenuti Alleanza Nazionale, Forza Italia e il consigliere Napoli.

         Vi sono state delle osservazioni, proposte da alcuni cittadini interessati, sulla variante puntuale. Sulla prima osservazione la Commissione si è espressa contrariamente all’accoglimento dell’osservazione stessa, con i voti di Margherita, DS, UDEur, Verdi, Gruppo Misto, SDI, Rifondazione Comunista, Patto Segni e consigliere Pace e con l’astensione dei gruppi di Alleanza Nazionale e Forza Italia e del consigliere Napoli.

         Sulla seconda osservazione la Commissione si è espressa contro l’accoglimento dell’osservazione medesima con i voti favorevoli di Margherita, DS, UDEur, Verdi, Gruppo Misto, SDI, Rifondazione Comunista, Patto Segni e consigliere Pace e con l’astensione dei gruppi di Alleanza Nazionale e Forza Italia e del consigliere Napoli.

         La Commissione ha altresì…

IMBESI

         Presidente, non è meglio farla una per una?

PRESIDENTE

         Sto leggendo solo l’esito della votazione in Commissione.

IMBESI

         Forse sarebbe bene ricordarle una per una durante il momento della votazione. In questa maniera lo dovrà ripetere, però va bene così.

PRESIDENTE

         Collega, sto riportando semplicemente quello che è il risultato delle votazioni della Commissione consiliare, non sto anticipando l’espressione di voto del Consiglio Comunale.

         La Commissione ha altresì ritenuto di evidenziare, di sollecitare l’Amministrazione ad inviare all’esame preventivo della Commissione stessa tutti gli atti presupposti e propedeutici alla realizzazione del nuovo Cimitero. Prego, quindi, il Sindaco e gli Assessori competenti di tener conto di questa legittima richiesta della Commissione consiliare e di provvedere puntualmente al riguardo.

          L’assessore Fiore mi ha chiesto di intervenire per una ulteriore illustrazione, penso.

FIORE

         Io sono intervenuto in Commissione il 19 gennaio e naturalmente mi associo ai ringraziamenti già fatti dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio rispetto ai componenti della Terza Commissione, per aver dato precedenza a questo atto che è fondamentale.

         In quella occasione devo dire che il clima che si respirava all’interno della Commissione era un clima di collaborazione con l’Amministrazione ed anche di accertamento degli elementi alla base della realizzazione dell’opera, perché voi sapete che quest’opera è nata come project financing e quindi sarà realizzata dai privati. E’ chiaro che l’approvazione di oggi, che di fatto diventa fondamentale per la realizzazione, sarà seguita dagli atti, che sono poi quelli di esperire il bando per la ricerca della ditta che dovrà realizzare questo.

         Noi abbiamo già assunto con la Commissione l’impegno che prima di partire con le procedure amministrative tese all’individuazione della ditta che dovrà realizzare il nuovo Cimitero, ci recheremo in Commissione, nella Terza Commissione, per esaminare insieme gli aspetti fondamentali alla base del bando di gara, in modo da condividere gli aspetti che riteniamo necessari per avere un risultato ed un obiettivo atteso da tutti, considerato che il nuovo Cimitero, come tutti voi avete sostenuto – e noi ne siamo convinti -, è una realizzazione attesa dalla nostra comunità da molti anni.

         Io, quindi, voglio qui riformulare l’impegno già assunto in Terza Commissione di passare attraverso la Commissione per esaminare insieme gli aspetti del bando che andremo ad emanare. Grazie.

PRESIDENTE

         Ringrazio l’assessore Fiore per queste ulteriori precisazioni ed illustrazioni sul deliberato. E’ aperto il dibattito. Chiede di intervenire il consigliere Laieta, prego.

LAIETA

         Si ringrazia questo e quell’altro… ebbene, un ringraziamento va anche alla passata Amministrazione; siamo stati noi a programmare questa realizzazione per rispondere ai bisogni della città di Potenza, ma qui poi dobbiamo fare, come si dice in termini filosofici, una distinzione tra l’anima e il corpo. Cartesio si preoccupò… anzi divise l’anima dal corpo proprio perché riteneva che sono due esigenze dell’uomo. Anzi andò ancora oltre – e qui uscì fuori dal seminato – quando divise la mente dal corpo, che è altra cosa dall’anima. Su questo, purtroppo, non ebbe ragione, per il semplice motivo che mente e corpo sono un tutt’uno.

         Diversa, invece, è l’anima dal corpo: sono due cose che attengono a mondi diversi; il corpo a quello terreno, l’anima a quello oltre noi stessi, oltre il “Sé”, si dice; è cioè qualcosa che trascende da noi e diventa nostro solo nel momento in cui lo pensiamo, ma in sé la concretezza non c’è.

         Rispetto a questo, è ovvio che noi ci siamo preoccupati, come amministratori, di dare una risposta ulteriore, ritenuto che il Cimitero, quello storico, di Potenza, non era più in grado di rispondere a queste esigenze, l’esigenza dell’anima, e per chi crede penso che sia una delle risposte più importanti, insieme ad altre, ma anche questa assume la sua risonanza, la sua validità, la sua essenza nell’esserci.

         Vedete, il nostro sillogismo è un sillogismo così bello… è il mistero del perché l’uomo nasce per morire. L’uomo nasce per morire, ecco, sta in quel sillogismo… cioè si crede ciò che si crede e non può essere ragionato, che poi è la cosa più bella. C’è la contraddizione, poi, che porta in sé: ma come? Io nasco per morire? Sì, si nasce per morire. E proprio in questa contraddizione sta, poi, l’eternità per chi crede.

         Vedo che il Sindaco da qualche tempo si è spostato più verso la sinistra e quindi crede meno… Però penso che per chi crede e proviene dal mondo cattolico – io sono socialista, ma sono un socialista credente, non… un po’ anomalo, sono un socialista anomalo, nel senso che io credo, non pratico, ma credo -… In questo periodo il Sindaco si sta man mano allontanando dal suo credo originario, dall’area da cui proviene, per andare incontro a qualcosa di sinistro, no: di sinistra, scusami. Non so se poi diventerà di sinistro, potrebbe.

         Ritornando a noi: è un’esigenza che abbiamo avvertito nella passata legislatura e il Sindaco doveva fare questa ricognizione e dare merito anche alla passata Amministrazione che si è preoccupata di dare risposta a questa esigenza, come ad altre esigenze ancora della città. Non perché nella passata legislatura ci fossi io (c’ero anche io, c’eravamo in tanti), ma per dare merito a chi si impegna, a chi lavora per questa città a cui vogliamo bene tutti quanti, penso – ma sono sicuro che è così -, e che vogliamo vedere sempre al meglio.

         Quindi è un problema che oggi trova un’ulteriore conferma nella risoluzione attraverso gli atti che questa Amministrazione ha inteso porre in essere, in continuità con quanto deliberato dalla precedente Amministrazione. Oggi, quindi, portiamo a termine questo percorso che darà alla nostra città il nuovo Cimitero, cioè questo luogo sacro per tutti, dove l’anima può trovare…

PRESIDENTE

         Chiedo scusa, Collega, se la interrompo un attimo, era solo per salutare i nostri ospiti ed invitarli a tornare fra noi. Prego.

LAIETA

         … dove l’anima, dicevo prima, troverà il suo posto.

Fase interlocutoria

LAIETA

         Vedete: nel cimitero portate il corpo, ma lì c’è l’anima, ed andate per quello, non per venerare il corpo morto. E’ assurdo quello che state dicendo, questa è una… Vedete, è così drammatico credere che noi andiamo al cimitero per venerare un corpo morto… No, noi andiamo perché attraverso quel corpo troviamo l’anima di quel corpo, diversamente è un andare inutile. E’ inutile.

         Quindi, dicevo, oggi chiudiamo l’iter. Penso che la soddisfazione non sia soltanto dell’Amministrazione, ma anche del cittadino, della città, di chi ha posto sempre richieste a questa Amministrazione, ma anche alle altre Amministrazioni, per vedere risolto questo annoso problema.

         Ne siamo contenti; siamo soddisfatti di aver dato alla città… di aver risposto alla città, ad una giusta esigenza, e penso che al di là delle contrapposizioni, Maggioranza ed Opposizione oggi possono essere soddisfatte di essere state utili per la nostra città.

         Non vorrei, consigliere Napoli, che una risposta di questo tipo potesse essere dall’Opposizione strumentalizzata o… non vanificata, ma quanto meno messa in discussione nel risultato da visioni pur diverse, che in una democrazia ci devono essere, ma che in realtà, per quanto attiene a questo aspetto, non possono che essere convergenti, per il semplice motivo che al di là del credere o non credere, è una realtà alla quale nessuno di noi può sfuggire, tranne qualcuno, che trasferendosi – come diceva Platone – nel mondo iperuranio, ritiene di vivere al di sopra anche della nostra esistenza. Grazie.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Laieta per la sua dissertazione filosofica. Cedo la parola al collega Mussuto, che ne ha fatto richiesta.

MUSSUTO

         Io non mi addentrerò in questi pensieri filosofici profondi, perché non ne ho la cultura. Ci vogliono profonda conoscenza e cultura su questi temi, però un’attenzione comunque va posta su queste esternazioni. Qualcuno dice, in fisica è approvato, che gli estremi si toccano. Quindi io non lo so… quando c’è una profonda elaborazione mentale come quella del consigliere Laieta mi preoccupo per lui che non porti dall’altra parte, e quindi ci potrebbe essere uno “sconclusionamento”. Io non lo credo, perché lo credo saggio e fermamente convinto di quello che fa, ma il rischio dico che è molto alto.

         A prescindere da queste battute (che servono anche a sdrammatizzare il clima che inizialmente si era creato e che forse veramente merita una riflessione attenta ed un Consiglio dedicato, ma dobbiamo programmarlo), quello che ci accingiamo ad approvare oggi è veramente un atto importante, davvero importante. La cittadinanza ne ha fatto richiesta in mille modi da tanto tempo. Credo che, a prescindere dai ringraziamenti che sono stati fatti dal Presidente e dallo stesso collega Laieta, qualche colpa per la lungaggine dei tempi – come Amministrazione precedente ed attuale – ci sia stata, ogni tanto un mea culpa va fatto. Ci sono degli interventi che possono e devono essere accelerati.

         Ma, al di là della sottolineatura dell’importanza di questo atto, quello che mi preme sottolineare – e ringrazio l’assessore Fiore che in Commissione ha assunto questo impegno – è l’impegno… non della informativa, che pure – lo voglio ricordare al Sindaco – c’è stata, ma è un’informativa superficiale, in altri atti che si sono consumati (bene o male, giusti o non giusti, questo può essere discutibile) nel corso di questa consiliatura.

         Non è questa la strada giusta, secondo me. La strada giusta è quella della partecipazione, ma partecipazione vera, la più democratica, la più aperta possibile, che significa confronto; il confronto significa proposizione, significa idee ed assolutamente nessuno di noi si può mettere sul piedistallo nella più profonda convinzione di essere dalla parte del giusto. Un’idea che può venire da chicchessia può contribuire a fare meglio, e noi dobbiamo fare meglio nell’interesse dei nostri cittadini.

         Pertanto, dicevo, ringrazio l’Assessore per avere assunto questo impegno, ma immagino sia l’impegno di tutto l’Esecutivo. Noi abbiamo la voglia e la necessità, credo, a prescindere poi dalle competenze… Mi rendo conto che ci sono degli atti che sono di esclusiva competenza dell’Esecutivo, ma se vengono partecipati a tutto il Consiglio e non solo alla Terza Commissione, anche come partecipazione politica, Maggioranza o Minoranza che possa essere, è sicuramente un fatto positivo. Noi dobbiamo mirare a questo, perché la prima cosa che mi viene da pensare è che questo è un intervento che avrebbe dovuto essere ad appannaggio esclusivo della Pubblica Amministrazione, perché su queste cose non bisogna scherzare, il business non può essere fatto su certe situazioni. Non va mai fatto, ma a maggior ragione quando si parla di opere come queste, laddove a pagarne le conseguenze, quando c’è l’esternalizzazione, è il cittadino.

         Questo deve servirci per una profonda riflessione, assessore Fiore, già a far data da subito, nel mentre si programmano il disciplinare di appalto e lo schema di convenzione, perché noi dobbiamo creare tutte le condizioni perché i prezzi, pure in un contesto di imprenditoria privata… che sappiamo, comunque, mirare all’interesse, ma che sia un interesse moderato, che sia un interesse giusto.

         E’ per questo che io ringrazio e sono convinto che noi avremo la partecipazione in tutto ciò che sarà il nuovo processo per arrivare alla gara di appalto. Grazie.

PRESIDENTE

         Grazie, collega Mussuto. Per l’alternanza, do la parola al collega Picerno.

PICERNO

         Signor Presidente, signor Sindaco, Assessori, colleghi Consiglieri, io volevo fare alcune riflessioni tecniche sulle due osservazioni, Presidente.

         Secondo me, non è scontato che questa variante è puntuale e limitata come sostiene l’Ufficio, tanto più che non è riferita ad una scuola o ad un qualsiasi edificio comunale che possa avere queste due caratteristiche, come la Legge 23/99, articolo 45, comma 4 prevede. L’intervento è riferito ad un insediamento su una superficie di 87 mila metri quadrati e ha influenza su un’area di circa 260 mila metri quadrati. Inoltre, anche le urbanizzazioni necessarie per tale intervento, come strade, acquedotto e fognature, daranno una valenza, secondo me, non limitata e non puntuale all’intervento, bensì generale, perciò non può essere fatta come variante al Piano Regolatore Generale.

         Poiché, come detto, l’insediamento occuperà un’area di circa 87 mila metri quadrati, ha influenza su un’area 3 volte maggiore, per l’area di rispetto cimiteriale. Occorre, secondo me, disporre – se no andiamo incontro a qualche altra cosa – il vincolo preordinato all’esproprio anche per le aree di rispetto cimiteriale, perché, ove non previsto, ne potrebbero scaturire maggiori oneri e complicazioni espropriative. E noi su questo argomento negli anni precedenti abbiamo pagato parecchi debiti fuori bilancio.

         Andrebbe, inoltre, previsto l’onere per indennizzare i proprietari dei terreni ricadenti nelle fasce di rispetto cimiteriali, che verrebbero privati dell’indice di costruzione sui terreni; sebbene si tratti di terreni agricoli, con un indice di 0,03, dopo questa variante non lo avranno più.

         Volevo avere una risposta dall’Assessore su questi aspetti tecnici.

PRESIDENTE

         Grazie al collega Picerno. L’Assessore risponderà poi a questa come ad altre eventuali richieste di chiarimenti. La parola al collega Pace.

PACE

         Signor Presidente, signor Sindaco, come il consigliere Mussuto, anch’io ho difficoltà nell’intervenire dopo la lezione di psicologia che ci ha fatto il collega Laieta, che non solo mi ha turbato con il suo intervento, ma mi fa veramente paura pure per il morire. Prima ero molto più tranquillo, ma quanto detto da Laieta, sinceramente, mi preoccupa.

         Oggi, naturalmente, tutti quanti noi siamo chiamati ad esprimere il nostro voto per approvare o non questa delibera che riguarda l’individuazione del sito del nuovo Cimitero che sarà costruito nella città di Potenza.

         Come sappiamo, questo sito era stato già individuato nel Piano campagne della vecchia legislatura, adottato da questo Consiglio, ma mai approvato dalla Regione Basilicata. La stessa costruzione è stata prevista nel programma triennale delle opere pubbliche in precedenza. Quindi su queste considerazioni l’Amministrazione, per quanto ho potuto capire, si è attivata e, dopo aver fatto prevalere quello che è l’interesse pubblico che riveste questa opera, e dopo aver fatto, inoltre, altre considerazioni, sia di carattere tecnico-economico che di opportunità, come sappiamo si è mossa verso una scelta quale il progetto di finanza, affidandolo ad una impresa, la quale, naturalmente, la dovrà finanziare, la gestirà e la dovrà consegnare alla Pubblica Amministrazione dopo un periodo di 30 anni.

         Naturalmente, come tutti quanti abbiamo detto in molte occasioni, l’opera che si va a costruire è un’opera di grande interesse pubblico che serve a soddisfare le tanto numerose richieste da parte della popolazione. In virtù di questa soddisfazione, naturalmente, da parte mia non può che esserci un voto favorevole. Anzi, aggiungerei di più: io credo che la realizzazione di quest’opera vada accolta come un fatto più eccezionale che raro, nel senso che capita di rado ad un Comune, ad una città, e nel caso nostro ad un capoluogo di regione, che si possa domandare la costruzione di un’opera pubblica così importante che possa soddisfare le esigenze dell’intera cittadinanza e della città di Potenza.

         Credo anche che oggi, approvando quest’opera, spero all’unanimità, perché non ha colore politico, la politica possa dimostrare alla popolazione e soprattutto alla città di Potenza, in questa occasione e in questo periodo di confusione, che quando vuole riesce a lavorare approvando opere pubbliche, prettamente di interesse pubblico. Su queste due considerazioni io credo che vada fatto anche un riconoscimento alla Pubblica Amministrazione e a tutti coloro che hanno partecipato alla progettazione e alla realizzazione di questa opera, credo con profonda dedizione al dovere.

         Naturalmente, Assessore, questo forte riconoscimento vale, da parte del sottoscritto, credo, e da parte dell’intera popolazione, se l’Amministrazione continuerà attivamente a preoccuparsi di questa opera pubblica anche nel futuro, vigilando attentamente per quelli che sono i tempi di esecuzione, per quella che è la qualità del materiale e dell’opera che viene realizzata e per quelle che sono soprattutto le tariffe che saranno applicate nei confronti dei cittadini dall’impresa aggiudicatrice.

         Detto questo, riconfermo su questa convinzione che il mio è un voto favorevole.

PRESIDENTE

         Grazie al collega Pace. Ha chiesto di intervenire il collega Travaglini, prego.

TRAVAGLINI

         Grazie, Presidente. Siamo in sede di approvazione della variante al Piano Regolatore Generale per quanto riguarda l’allocazione del nuovo Cimitero.

         Mi ripeto un po’ rispetto a quanto detto nel mese di agosto. Rimango convinto, anzi sono sempre più convinto, che l’approccio verso la gestione dei beni comuni e dei beni della collettività vada posto in seno alla collettività generale, quindi alla fiscalità generale. E’ la comunità che dovrebbe gestire i propri beni. Ripetuto questo, andiamo un po’, invece, alle conseguenze reali e a ciò a cui comunque non può derogare un’Amministrazione.

         Progetto di finanza vuol dire che oggi noi andiamo ad approvare una variante di Piano Regolatore per permettere che vada avanti il progetto di finanza. Il progetto di finanza è fatto dal progetto stesso, presentato in questo caso dalla società Socomer che ha vinto il concorso. Il progetto non si basa solo su un progetto architettonico e su dove si fa la cosa, ma si basa anche su uno studio di fattibilità e su uno studio economico. E allora lo studio economico vuole che allegato alla delibera di Giunta del 9 luglio 2007 ci sia il riepilogo delle tariffe di concessione e gestione, che parla di tutte le tariffe. Oggi abbiamo delle tariffe di gestione.

         E vado soltanto ad un esempio, quello dell’inumazione. Per quanto riguarda l’inumazione, le tariffe attuali portano ad un totale di 117 euro, tra inumazione ed esumazione dopo 10 anni. Attualmente, quindi, per questo tipo di sepoltura le tariffe dell’anno 2005 portano a 117 euro.

         Vi leggo l’estratto sullo studio di fattibilità di tariffe e prezzi (può interessare, se non al Consiglio, a chi si occupa di informazione): la tariffa media dell’inumazione alla base dello studio di fattibilità e del piano economico finanziario anno 2004, su questa base, è di 166,67 più IVA, uguale 200 euro. Tariffa media di esumazione, sempre anno finanziario, 250 più IVA, totale 300 euro. Per un totale dell’operazione – dopo 10 anni – di 500 euro.

         Ora, se questo è lo studio di fattibilità e queste sono le tariffe attuali, per quanto riguarda l’inumazione… Mentre per la tumulazione si rimane su una tariffa attuale di circa 3.300 euro, che passa a 3.250 più una finitura in marmo intorno a 3.800, quindi una piccola variazione rispetto allo studio di fattibilità. Per le inumazioni, un tipo di sepoltura meno richiesto ma in crescita nel piano di proposta, si passa da 117 euro a 500 euro, ovvero si moltiplica del 300%. Non so, fate voi la percentuale giacché è un po’ delicato oggi fare percentuali numeriche.

         Allora, c’è un dato di fatto molto chiaro: il controllo delle tariffe… forse sono basse queste ecc… però il controllo delle tariffe porta a queste crescite… non crescite, a questi salti esponenziali di alcuni tipi di sepoltura quale l’inumazione, che forse è quella più adatta ai ceti meno abbienti, oppure a chi preferisce questa sepoltura.

         Allora chiedo con forza – e l’Assessore l’ha detto nell’introduzione, e sono contento, è venuto pure in Commissione – un controllo ferreo, a questo punto; più che ferreo, che vada in qualche modo a rimodulare il riepilogo delle tariffe e il piano di fattibilità, perché il controllo del costo sociale di questo servizio ho paura che vada fuori dal controllo comunale e vada in un serio piano di fattibilità economica.

         Ribadisco, per non stancare la platea, che questi sono i risultati delle esternalizzazioni costrette dall’economia o da un’ideologia di mercato che porta a governare sistemi collettivi, quali il Cimitero, come un bene economico finanziario. Non è un bene della collettività, non è un bene comune. Questo rischio lo stiamo correndo, corriamolo perché si correrà, questo rischio, oramai le cose sono fatte, ma rivolgo un appello a questa Amministrazione e a quella futura: attenzione a non rendere tutto servizio, tutto in base a quel “quanto costa e quanto si guadagna”. Il mercato su queste cose non dovrebbe esistere – lo dico e lo ribadisco – e i risultati non sono ideologici; da 117 a 500 euro i conti sono chiari. Quindi, attenzione a questa cifra, per toccare questa cifra, tutte le altre le tocchiamo a margine.

         Il mio è soltanto un esempio; il mio appello è: la realtà è oggi, non è domani. Il piano di fattibilità è già stato approvato, quindi – ciò che abbiamo detto in Commissione – va, in qualche modo, non solo controllato ma rimodulato e rimodificato e per questo ci vuole molta forza politica.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Travaglini. Mi ha chiesto di intervenire il collega Napoli, prego.

NAPOLI

         Grazie, Presidente. Parto da alcune considerazioni importanti fatte dal collega Travaglini, in particolare una: il timore che lui ha che questa situazione possa, in qualche maniera, sfuggire dalle mani della Pubblica Amministrazione e dal controllo della Pubblica Amministrazione. E’ un problema reale con il quale dobbiamo necessariamente confrontarci e non negare l’evidenza, però dico anche al collega Travaglini, perché bisogna essere realisti e allo stesso tempo concreti: questa è un’opera di cui la città abbisognava ed è un’opera che richiedeva uno sforzo di natura economica tale da non poter essere sostenuto dall’Amministrazione Comunale.

         Non vi è dubbio alcuno che, nel momento in cui vi è una penuria di risorse finanziarie, vi è una carenza di possibilità economiche, deve pur farsi ricorso a qualche intervento, a qualche operazione, a qualche strumento di innovazione finanziaria – quale può essere il project financing – che consenta alla Pubblica Amministrazione di dare effettivamente delle risposte alla comunità che amministra.

         Naturalmente, l’impegno che abbiamo assunto tutti in sede di Commissione consiliare permanente, quando si è trattato di votare e di licenziare il provvedimento, è appunto quello di indurre la parte politica, l’Esecutivo, chi dovrà in qualche maniera rappresentare la comunità in sede di stipula della convenzione – è un interesse da tutti avvertito – ad evitare che questo strumento finanziario, finito nelle mani dell’imprenditore, del privato che lo andrà a gestire per innumerevoli anni, possa poi non dare le giuste risposte ad un problema che è avvertito nella nostra città.

         Dico questo al consigliere Travaglini perché non deve sfuggirci ciò che è accaduto fino ad oggi nella nostra città. Ancora oggi sono molti i fenomeni che vedono tanti nostri concittadini costretti a portare fuori dalla nostra città, nei comuni limitrofi, le salme dei loro cari. Così come non bisogna dimenticare – perché verità vuole verità e su questo ha ragione il consigliere Laieta, sul cui intervento vorrei fare qualche considerazione da qui a breve – quei meccanismi tutt’altro che virtuosi che la nostra città ha dovuto registrare con riferimento alle difficoltà di dare la sepoltura alle salme.

         Da sempre – e non dico qualcosa che nessuno sa – nella nostra città si è parlato di “mercato cimiteriale”, cioè c’era qualcuno che non dico profittando… ma che di fronte ad alcune esigenze, ad alcuni problemi, alle difficoltà di alcune famiglie di dotare di un loculo i propri cari e che erano costrette a rivolgersi ad altri, attraverso espedienti dava poi delle risposte a cui bisogna oggi mettere la parola fine.

         Per cui questo, Sindaco, Presidente del Consiglio, assessore Fiore, è un provvedimento importante, che consente a questa Amministrazione e a tutte le forze politiche di dare una risposta effettiva ad un bisogno reale avvertito dalla città.

         Però faceva bene il consigliere Laieta a dire di fare attenzione, e mi riallaccio al problema dell’informazione che è stato toccato in alcuni momenti precedenti: verità per verità vuole che si dica con chiarezza che questo non è un provvedimento che nasce oggi e troverà soluzione domani. Assessore Fiore – Lei era capogruppo del Partito Popolare nella scorsa consiliatura -, sa benissimo che è un provvedimento che nasce da lontano, un provvedimento che nasce per volontà anche della Giunta che ha amministrato questa città nei precedenti 5 anni, per cui una sana e corretta informazione vuole che si dica questo alla comunità.

         Abbiamo un brutto vizio, abbiamo preso una strada che comincia a non piacere, quella – in qualche maniera – di mistificare la verità dei fatti, e mistificare la verità dei fatti significa fuorviare la pubblica opinione, significa non rappresentare la verità alla comunità.

         Per cui è giusto, e credo sia opportuno, ribadire e sottolineare che è un provvedimento che parte da lontano, che è un provvedimento voluto da tutte le forze politiche, che se hanno fatto degli appunti lo hanno fatto per migliorare il provvedimento e non certo per ostacolarlo. In questa logica vanno interpretate anche le sollecitazioni pervenute all’Assessore in sede di sua audizione, unitamente al dirigente che si occupa della procedura.

         Diamo atto all’Assessore di aver recepito il messaggio puntuale che a lui è stato rivolto da parte della Commissione Consiliare Permanente di rendere una informativa costante, direi certosina, in ordine ai passaggi successivi che vedranno la luce a seguito dell’approvazione di questo atto. Perché ciò che a noi interessa è avere un’attività non dico di controllo, ma di vigilanza da parte della Pubblica Amministrazione che abbia la forza e l’autorevolezza di porre alcuni paletti importanti in sede di schema di convenzione e di disciplinare d’appalto.

         E’ importante, credo, Assessore, perché a Lei non sfugge, come non sfugge a chi le parla e all’intero Consiglio Comunale, che la nostra è una città – lo dicono i dati – in cui la fascia di povertà è purtroppo una fascia di povertà che si incrementa anno dopo anno, per cui una seria previsione di alcuni paletti importanti può certamente essere di ausilio per garantire le fasce più deboli di questa città.

         Ora un ultimo appunto, che è quello di fare in fretta, Assessore. Portato a casa questo obiettivo, questo provvedimento, comincia la parte più difficile, la parte in cui – anche nel passato, perché il passato insegna qualche cosa – siamo a volte mancati: ottenuta l’approvazione di questo provvedimento bisogna mettere in campo con determinazione tutte le forze e tutti gli sforzi per velocizzare quanto più possibile questo procedimento.

         Credo che il problema attenda una risoluzione non dico immediata, ma sollecita, per cui l’invito è questo: fare in fretta, portare a casa non solo questo provvedimento, ma portare a casa la struttura, questa infrastruttura così importante, con preghiera – sapendo che accoglierà l’invito – di dare corretta informazione non solo su come si sono svolti i lavori in Commissione, e quindi della partecipazione di tutte le forze politiche all’adozione di questo provvedimento, ma anche di avere onestà intellettuale nel dire che questo è un provvedimento che parte da lontano ed è un provvedimento che parte dalla scorsa consiliatura e che trova oggi termine in questa consiliatura. Solo così daremo esatta contezza di ciò che si è fatto ai cittadini, perché la verità vuole verità, è questo che si attende la nostra comunità.

PRESIDENTE

         Grazie, collega Napoli. Non ci sono altri interventi; do la parola all’assessore Fiore per qualche ulteriore precisazione che è stata richiesta dai Colleghi.

FIORE

         Io prendo volentieri la parola, dopo tutti gli interventi che ho ascoltato, perché ritengo che il clima nel quale abbiamo ragionato su questa opera è un clima di partecipazione reale e di attesa dell’Amministrazione, e della città intera rispetto ad un obiettivo che ci siamo prefissati da molto tempo.

         Io non ho problemi a ribadire qui quello che ho già detto in Terza Commissione, in apertura dei lavori di quella Commissione quella mattina, e cioè che noi stiamo discutendo di un provvedimento che parte dalla precedente Amministrazione e, quindi, ci stiamo muovendo in continuità amministrativa.

         E’ chiaro che il merito va agli amministratori nel loro complesso, a chi ha ritenuto di dover affrontare una questione che, come dicevano il consigliere Napoli ed altri, in alcuni momenti, in alcuni anni ci ha visto veramente in difficoltà… una piazza che aveva difficoltà a dare risposte ad un problema quale quello della disponibilità di loculi.

         Il mio ringraziamento iniziale alla Commissione non era riferito al provvedimento in sé, perché quello è un ringraziamento che va attribuito a tutti i consiglieri, a tutto il Consiglio. Io ringraziavo il Presidente della Terza Commissione perché, in un momento nel quale quella Commissione è oberata di lavoro e sta elaborando i propri lavori rispetto al Regolamento Urbanistico, lo avevo pregato di trovare uno spazio per approfondire ed approvare questa delibera, perché ritenevo opportuno e necessario, così come ha evidenziato anche il consigliere Napoli, dare un’accelerata a questo provvedimento. La Commissione ha fatto il proprio dovere e credo che la sensibilità di tutti i componenti della Commissione sia nota. Era questo il motivo del ringraziamento.

         Detto questo, vorrei dire che oggi cogliamo un risultato fondamentale, eccezionale, che è il risultato che ci consente di avviare in tempi celeri il procedimento per poter vedere venire finalmente alla luce la realizzazione del nuovo Cimitero.

         Per quanto riguarda le cose dette dal consigliere Picerno, noi abbiamo adottato la prima delibera ad agosto – l’adozione di questa variante – a seguito di una puntuale localizzazione di dove andava ad essere realizzato questo Cimitero, proprio perché dovevamo poi apportare la variante. Oggi la previsione della realizzazione del nuovo Cimitero richiede una fascia di rispetto che il Comune deve prevedere necessariamente – è un obbligo -, per cui la preoccupazione di quella prima osservazione a cui Lei faceva riferimento è stata risolta.

         Abbiamo dato un risposta e credo che la Commissione l’ha potuta leggere. A pagina 1 dell’allegato numero 1, verso la fine, si dice: “… l’attuale fase di approvazione della variante che localizza l’opera, e quindi per il procedimento espropriativo di riapposizione del vincolo preordinato all’esproprio, risulta pertanto, a parere, come una sede anticipata per la discussione…” – perché era una richiesta che era preventiva rispetto al momento delle osservazioni -. “… stante tuttavia l’obbligo per l’autorità espropriante, stabilito dall’articolo 11 comma due ultimo periodo del D.P.R. 327/01, di valutare le osservazioni pervenute a seguito della comunicazione di cui all’articolo 11 del citato decreto…“… il dirigente scrive che “… rimane pertanto consentito continuare lo sfruttamento agricolo dei terreni in futuro gravati da vincolo cimiteriale e l’utilizzo per nuova edificazione della volumetria derivante dall’indice fondiario per la zona E, qualora non già completamente sfruttata, purché tale utilizzo avvenga su aree di proprietà poste oltre la fascia di rispetto“. Quindi diciamo che già nella relazione che accompagnava la delibera sulle osservazioni veniva data la risposta al quesito formulato dal consigliere Picerno.

         Per tutto il resto dirò un’ultima cosa, ma voglio dire una cosa al consigliere Travaglini. Io credo che oggi non siamo nella condizione di affrontare le questioni economiche che sono afferenti a questo provvedimento. Oggi noi stiamo approvando soltanto una variante per decidere dove costruire il nuovo Cimitero, dopo di che c’è stato un mio impegno già assunto, e poi formalizzato con una richiesta da parte del Presidente della Commissione, di venire in Commissione, di venire in Consiglio per verificare insieme.

         Questa realizzazione deve cioè essere accompagnata dall’intero Consiglio Comunale. Io do ragione a chi dice che la costruzione di un nuovo cimitero non ha colore. Fa bene il Consiglio Comunale ad appropriarsi di un elemento, che è questo, per poterlo discutere ed accompagnare nella fase di realizzazione, già dal momento in cui partirà il bando di gara per l’affidamento. Quindi un momento prima ci vedremo per capire bene gli elementi, naturalmente – ripeto quello che ho già detto in Commissione – nel rispetto dei ruoli, cioè delle responsabilità del Consiglio, dell’Esecutivo e del dirigente che dovrà sottoscrivere gli atti.

         Detto questo – credo sia stato detto da alcuni di voi -, noi stiamo lavorando con un progetto di project financing perché l’Amministrazione non aveva i fondi necessari. Per quel che riguarda poi le attuali esigenze di loculi, diciamo che questa Amministrazione da qualche anno si è attivata e che quel mercato che c’era una volta, per deficienze di numero di loculi, è attualmente superato. Però la prospettiva è quella di avere un nuovo Cimitero e quindi una nuova disponibilità per poter garantire tutte le richieste della nostra comunità.

         Io ringrazio per questo tutto il Consiglio Comunale che ho sentito vicino a questo provvedimento e a questa esigenza. Grazie.

PRESIDENTE

         Ringrazio l’assessore Fiore. Do la parola al Sindaco per un ulteriore intervento.

SINDACO

         La risposta dell’Assessore è stata chiara, puntuale e precisa e credo abbia dato anche ampie garanzie rispetto al fatto che l’iter andrà a concludersi con una partecipazione complessiva anche rispetto al bando.

         Giovanni l’ha spiegato; noi ci muoviamo con il project financing – lo dico soprattutto al collega Travaglini – considerato che un’opera assolutamente necessaria per la città come il nuovo Cimitero comportava un onere economico che l’Amministrazione non era in grado di fronteggiare. Per questo abbiamo utilizzato questo strumento che ci consente di poter coniugare l’esigenza di dotarci di una struttura indispensabile con la ricerca dei fondi.

         Questo non significa assolutamente che ci troveremo di fronte ad elementi di speculazione tali da determinare un costo dei loculi in grado di annullare il vantaggio sociale di un’opera di questo tipo. Io vorrei che su questo non ci fossero dubbi. La nostra posizione, la nostra attenzione rispetto al bando, agli elementi che caratterizzeranno questo aspetto, sono assoluti.

         Potessi lanciare uno slogan, io direi: un loculo per ogni cittadino, nel senso che noi dovremo metterci in condizione di far sì che attraverso la costruzione, innanzitutto, dei loculi, attraverso il costo sociale che se ne deve determinare, compatibile con il percorso del project financing, e attraverso – se possibile, lo dico pubblicamente – forme convenzionali fra noi e istituti finanziari, si possa arrivare a garantire ad ogni cittadino la possibilità di dotarsi di un loculo in maniera chiara, trasparente e legittima.

         Questo è l’obiettivo dell’Amministrazione. Peraltro su questo tema – anche questo Giovanni l’ha detto – negli ultimi anni abbiamo fatto uno sforzo; lo ribadisco sempre. Durante la campagna elettorale per le scorse comunali uno dei drammi di questa città che veniva evidenziato era la situazione dei loculi, il mercato nero dei loculi nella città. Oggi noi Amministrazione siamo in grado di fornire il loculo a chi ne ha bisogno. Ne abbiamo realizzati circa mille, abbiamo esaurito tutte le graduatorie di cittadini che avevano partecipato a bandi per l’assegnazione di loculi e ne abbiamo in disponibilità, per cui quando succede un problema di questo tipo diamo risposta. L’ho già detto in Consiglio Comunale.

         Il dato più evidente, per me, che la situazione è superata è dato dal fatto che appena insediato i cittadini mi chiedevano “il loculo”; oggi ci dicono: “Sindaco, il loculo c’è, ma se è possibile, invece di quello, mi potete dare quell’altro perché è più comodo, è meno alto, si trova in un posto migliore del cimitero?”. Quindi noi registriamo due dati: da un lato aver risolto il problema dei loculi e dall’altro avviare a soluzione il problema Cimitero, cioè andare a realizzare questa nuova struttura che è assolutamente essenziale per la città, ma con la finalità di dare un servizio sociale. Non ci siano dubbi sul fatto che ci muoveremo in quella direzione. La Commissione sarà partecipe di questo percorso, ma quando l’avremo realizzato lo slogan sarà: un loculo per ogni cittadino.

PRESIDENTE

         Grazie, Sindaco. Ci sono interventi per dichiarazioni di voto? Prego consigliere Lovallo.

LOVALLO

         Grazie, Presidente. Nel dichiarare il voto favorevole della Margherita – ma direi del Partito Democratico, fra qualche giorno -, aggiungo che condivido le risposte dell’Assessore, sulle quali abbiamo fatto una discussione chiara, tranquilla, perché trattiamo di un argomento che è un problema di tutti. E di questo anche in Commissione abbiamo discusso, ne abbiamo discusso apertamente. L’attenzione e, quindi, i chiarimenti sono giunti anche adesso dal Sindaco, che già aveva dato disponibilità. Questo è un primo passo, quindi non completiamo il percorso. Andremo a fare la convenzione e su quella, poi, ci confronteremo per includere tutti quelli che sono gli aspetti sociali di questo provvedimento.

         Non voglio essere ringraziato perché abbiamo fatto soltanto il nostro dovere verso la nostra comunità. Quindi nessun ringraziamento. E credo che per questo provvedimento non sia dovuto né un ringraziamento alla precedente, né alla prima e né ad altre Amministrazioni, perché di questo provvedimento si parla da venti anni.

         Questo particolare provvedimento ha un iter complicato, perché ha bisogno di pareri particolari rispetto ad altri provvedimenti, quindi non abbiamo fatto altro che il nostro dovere verso la nostra città. Poi su altre cose ci possiamo anche confrontare.

Fase interlocutoria

LOVALLO

         Consigliere Laieta, non l’ho interrotta quando Lei ha fatto l’intervento. Poi si va a vedere la registrazione e la ascolta.

         Io capisco l’insofferenza del consigliere Laieta, ma sono altri motivi, quelli. Noi stiamo parlando di un provvedimento che è utile per la città. Se, poi, il consigliere Laieta ha bisogno di chiarimenti, non in questa sede ma in altra sede possiamo anche chiarire gli aspetti di insofferenza. Ma sono un’altra cosa. Manchiamo di rispetto a quello che è il provvedimento che stiamo approvando in questo momento. Grazie, Presidente, per la parola che mi ha dato.

PRESIDENTE

Ringrazio il collega Lovallo. Prego, consigliere Napoli.

NAPOLI

         Sindaco, un invito: non utilizzi quello slogan in campagna elettorale – lo dico in maniera fraterna -, sarebbe un clamoroso “autogol”. Al di là della battuta, non credo che il Sindaco abbia bisogno di suggerimenti, credo che oramai sia adulto e vaccinato. Di slogan troviamone uno più adeguato.

         Sindaco, il mio intervento è per ribadire il voto favorevole a questo provvedimento, non senza però farle rimarcare un aspetto: se noi guardiamo i banchi di questo Consiglio, è questo il dato politico che la stampa dovrebbe riportare, il dato reale che va fatto conoscere alla comunità che si amministra, perché poi si può fare sterile polemica con dati inesatti, che non tengono conto delle giustificazioni di chi magari non viene in Consiglio, non perché “marina la scuola”, ma perché magari è impegnato per motivi di lavoro altrove; questo è il dato significativamente importante sotto il profilo politico.

         Abbiamo sentito dire dall’Assessore nel momento in cui ha esposto il provvedimento, lo ha esplicitato, lo abbiamo sentito riferire da tanti Colleghi che sono intervenuti e lo abbiamo sentito anche ribadire da Lei, Sindaco, che questo era un provvedimento importante, perché il vero dramma in campagna elettorale era quello di sentirsi dire – correttamente – dai cittadini che vi era un problema che trovava difficoltà di risoluzione, che era quello di reperire un loculo da destinare ai propri defunti.

         Abbiamo sentito – l’ho detto io, lo ha ribadito Lei – di un “mercato cimiteriale” che veniva in qualche maniera risolto attraverso degli espedienti. Abbiamo a tutt’oggi tanti nostri concittadini – l’ho sottolineato nel mio intervento – costretti a recarsi nei comuni limitrofi per avere la disponibilità di un loculo a prezzi accessibili, però poi abbiamo coloro i quali rappresentano i cittadini che di fronte ad un problema così importante sono assenti.

         Se io avessi voluto utilizzare strumentalmente questo mio intervento, battendo sul tempo il consigliere Lovallo, avrei dovuto chiedere la verifica del numero legale, perché solo così politicamente emerge quel disagio che è diffuso, quel malessere che è diffuso.

         Guardate, non fa bene alla politica, alla classe politica tutta, vedersi messi alla gogna attraverso i mezzi di informazione, quando invece sarebbe più opportuno riportare sulla stampa quelle che sono delle carenze che la parte politica, che coloro i quali rappresentano i cittadini mettono in atto di fronte a questo problema, ma al di là di questo aspetto che è veramente marginale di fronte ad un problema reale, concreto, che interessa la nostra città, volevo rappresentare il voto favorevole del sottoscritto al provvedimento, ribadendo, Assessore – questa sollecitazione va al Sindaco -, che bisogna oggi occuparsi di quello che sarà il vero dramma di qui a breve, quello di portare a termine questo provvedimento nel più breve tempo possibile. Dobbiamo velocizzare quanto più possibile le procedure e dare per davvero una risposta definitiva al problema di cui stiamo trattando.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Napoli. Prego, consigliere Lomonaco.

LOMONACO

         Signor Presidente, mi rendo conto che è una delibera su cui c’era ben poco da dire questa mattina, in quanto veniva per l’approvazione definitiva e per verificare le osservazioni dei cittadini che erano arrivate; tutta la discussione è stata consumata un po’ di tempo fa in Consiglio Comunale per l’adozione.

         Io, infatti, non sono intervenuto e lo faccio adesso solo per dichiarazione di voto. Voglio fare solo alcune considerazioni sull’intervento che ha fatto il consigliere Laieta. Egli asseriva che le anime sono al cimitero, e la cosa mi ha fatto alquanto preoccupare. Lui ha detto che è cattolico, io sono cattolico praticante e so benissimo che quando uno è deceduto l’anima va in Paradiso o all’Inferno o in Purgatorio. Al cimitero c’è solo il corpo. Altrimenti mi dovrei preoccupare. Quando vado al cimitero vado tranquillo, perché mi hanno sempre insegnato di stare attento ai vivi e non ai morti, di guadarsi dai vivi e mai dai morti. In questo caso dovrei preoccuparmi.

         Sentivo parlare di priorità e chiedersi da dove è partita l’iniziativa. Io e Laieta veniamo da lontano, e dovrei chiedermi su questo: l’iniziativa è nel male e nel bene o nel bene e nel male? Perché ci sono stati anni in cui la situazione era peggiore. Allora dico che sulle questioni si va avanti, le Amministrazioni cambiano e si va avanti.

         Il sindaco Santarsiero è andato ad inaugurare iniziative che sono partite dalla precedente Amministrazione, lasciate dall’allora sindaco Fierro, ma credo che se il sindaco Santarsiero non sarà ricandidato saranno altri sindaci ad inaugurare le sue iniziative. E’ inutile enfatizzare così le questioni.

         Io mi rendo conto solo che abbiamo dato un grosso servizio ai cittadini. Anche se sono questioni tristi, sono procedure che servono a realizzare qualcosa che serve alla città. Sono situazioni che non piacciono a nessuno, però si va a risolvere un grosso problema ai cittadini che in un momento di sconforto e dolore troveranno, però, la soluzione al problema di mettere il congiunto che non c’è più nella sede appropriata.

         Il collega Lovallo ha detto che è intervenuto per il Partito Democratico. Io sono intervenuto perché in Consiglio Comunale ci sono ancora i due gruppi. A livello nazionale e a livello locale c’è il Partito Democratico, però purtroppo ancora non abbiamo in Consiglio Comunale il gruppo del Partito Democratico. Mi auguro che quanto prima… Anzi, oggi c’è un ordine del giorno con il quale si va a modificare un articolo del Regolamento, e mi auguro che quanto prima ci sia anche in Consiglio Comunale il Partito Democratico, in modo che acceleriamo pure i tempi per le dichiarazioni di voto e così via. Naturalmente il voto del gruppo dei DS è favorevole.

Fase interlocutoria

LOMONACO

         Un’ultima cosa: l’Assessore in Commissione è stato aperto a qualunque soluzione, tant’è vero che la Commissione stessa poi ha aggiunto quella questione sulla trasmissione dell’atto. Quindi c’è ampia apertura da parte dell’Amministrazione e andiamo tranquilli sulla questione.

         Per quanto riguarda il consigliere Laieta, che chiede di intervenire per fatto personale, siccome lo conosco, vorrei dire che non era riferito… era giusto una battuta quella che ho fatto, e non a caso ho detto che bisogna avere paura dei vivi e non dei morti. Questo era tutto, non c’è niente di personale verso di lui.

PRESIDENTE

         Ringrazio il consigliere Lomonaco. Vorrei rassicurare il collega Lomonaco sul fatto che questa Presidenza e questo Consiglio Comunale a tutt’oggi ufficialmente riconoscono solo due gruppi, quello della Margherita e quello dei DS. Quando si verificheranno gli eventi a cui il Collega faceva riferimento, il Consiglio ne prenderà giustamente atto.

         Volevo poi rassicurare il collega Napoli sul fatto che il numero legale è comunque presente in aula, altrimenti questa Presidenza avrebbe già sospeso la seduta.

         Al collega Laieta, anche in considerazione delle scuse, delle rassicurazioni fornite dal collega Lomonaco, penso… Io ritengo che non sia un fatto personale nei suoi confronti, tutt’al più il Collega avrà posto in discussione le teorie filosofiche di Cartesio. Dovremmo chiamare Cartesio ad intervenire per fatto personale. Se mi garantisce la brevità, le do la parola. Prego, collega Laieta.

LAIETA

         Vedete, noi non possiamo dare l’immagine, sia all’interno di questo consesso ma soprattutto all’esterno, di chi viene in Consiglio a dire cose dell’altro mondo. No, noi diciamo cose di questo mondo che coinvolgono necessariamente anche l’altro mondo. E allora, quando io ho detto che nel Cimitero c’è il corpo e c’è l’anima, è perché non dobbiamo pensare che nel Cimitero ci sia soltanto la carcassa. Guai! Se noi andiamo e ci rechiamo al Cimitero soltanto per venerare quella parte di noi stessi, beh, veramente questo non solo è poca cosa, ma saremmo veramente persone che si recano lì solo perché ci dobbiamo andare, perché lo fanno tutti o perché ci hanno detto di farlo.

         Il Cimitero è una cosa seria, nel senso che è un luogo all’interno del quale c’è il nostro corpo ma, come ho detto prima, c’è anche l’anima che appartiene a quel corpo; è l’anima che trascende, che va sopra, ma resta in sé la parte che attiene alla vita di quel corpo, nel Cimitero. Se no il Cimitero non avrebbe senso.

         Per quanto attiene l’altro motivo, caro Vito – c’è una grande amicizia -, il Sindaco non è che io ho detto che è stato… il Sindaco, se richiama il compito e il dovere di una Commissione o la Commissione che ha fatto il suo dovere, farebbe bene pure a richiamare il lavoro che ha fatto la passata consiliatura, i commissari, il Consiglio Comunale, perché questa è materia di Consiglio. Il problema se lo è posto a tempo debito per cercare di rispondere alle esigenze della Città. Nulla, solo questo è. Se no veramente non diamo la misura di quello che gli altri fanno precedentemente e del fatto che, come sempre il Sindaco ha detto, in continuità si è sempre lavorato. Certo, questo avverrà anche nella prossima consiliatura, perché diranno che il sindaco Santarsiero ha messo in cantiere altre opere. Fino ad oggi io ho visto che per il 70-80% proveniva dalla passata consiliatura, cose nuove non ne ho viste ancora, però c’è sempre tempo per credere che è possibile fare qualcosa di diverso.

         Si dà atto che il consigliere Picerno assume la Presidenza.

SINDACO

         Per amore di chiarezza: c’era stata la localizzazione dell’opera. Noi abbiamo fatto un percorso di sviluppo della procedura di project financing che ci ha portato ad individuare il soggetto che ha presentato la prima offerta, poi abbiamo fatto tutta la procedura di variante urbanistica, altrimenti non avremmo fatto niente, e ora dobbiamo fare la gara di appalto. Dopo di che è evidente che ci si muove in continuità. Se io prendo un programma di 30 anni fa, 30 anni fa a Potenza si diceva che bisognava superare il nodo del Gallitello e si discuteva di quello. E’ normale che sia così. Io, da Presidente della Provincia, ho lasciato relazioni a non finire, tali che potranno citare il presidente Santarsiero per 200 anni. E’ normale che uno fa riferimento alle cose per le quali ha lavorato per 4 anni. Non credo che si possa aprire una polemica sul fatto che uno ringrazia l’attuale… E’ normale, però condivido il suo intervento. Secondo me, dobbiamo…

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Grazie, signor Sindaco. Ha chiesto la parola il consigliere Bongiovanni, prego.

BONGIOVANNI

         Prima di esprimere il voto del gruppo sul provvedimento, consentitemi di spezzare una lancia in favore della dotta riflessione tenuta dall’amico Laieta perché, a supporto di quello che dice, si potrebbe addurre una famosa espressione di un poeta materialista, che quindi non credeva all’esistenza dell’anima e riteneva che il mondo fosse soltanto materiale, che seguisse quindi le regole di generazione e di corruzione della materia, il quale però, parlando proprio del rapporto dei vivi con le urne dei defunti, diceva: “Celeste è questa corrispondenza di amorosi sensi”, ponendosi lui stesso il problema che, pur lui materialista e sostanzialmente ateo, se non ci fosse stata questa corrispondenza sarebbe stato – ha ragione il consigliere Laieta – inutile recarsi a venerare una tomba, sarebbe stato un rito senza significato. Ma è giusto così, per dare solidarietà all’amico Laieta.

Fase interlocutoria

BONGIOVANNI

         No, ma io ti voglio testimoniare, io mi voglio mettere dalla tua parte.

         Si dà atto che il consigliere Campagna riassume la Presidenza.

BONGIOVANNI

         Per quanto riguarda, ovviamente, il provvedimento, ribadisco quello che il gruppo dell’UDEur ha espresso in Commissione e confermo il voto favorevole rispetto a questo provvedimento che, oltre alle dotte disquisizioni sull’anima e oltre alle puntuali disquisizioni sulla continuità amministrativa di cui abbiamo anche parlato in questa sede in alcune circostanze – e che a volte procede per geometria variabile: quando serve è citata e quando non serve è dimenticata -, è decisivo e fondamentale per un’esigenza particolarmente sentita dalla collettività.

         Certo, sta anche a noi, al dovere e alla competenza che abbiamo, anche di controllo rispetto ai procedimenti, fare in modo che si fugga, in questo caso, dall’odiosa pratica di speculazione rispetto ad una questione che attiene alla pietà, che attiene alla civiltà e che attiene ad uno dei tre o quattro elementi – diceva Giambattista Vico – che fondano una civiltà, che è quello proprio del rispetto del culto dei propri morti. Quindi ribadisco il voto favorevole da parte del gruppo dell’UDEur.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Bongiovanni. Collega Travaglini, prego.

Fase interlocutoria

TRAVAGLINI

         No, è per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE

         Siamo in dichiarazione di voto.

DI CHIARA

         Chiedo scusa, volevo sapere se siamo alle dichiarazioni di voto o agli interventi. Siamo alle dichiarazioni di voto o agli interventi? Allora facciamo le dichiarazioni di voto, per cortesia.

TRAVAGLINI

         Presidente, stavo per ammirare il suo coraggio nel non dare la parola al consigliere Laieta in punto di Regolamento, però poi ha ceduto. Sarà per la prossima volta. Ha fatto il suo dovere; speravo arrivasse fino in fondo, ma non ce l’ha fatta. Però sta maturando, sta crescendo.

Fase interlocutoria

TRAVAGLINI

         Il prossimo Presidente del Consiglio sarà comunista, così applica il Regolamento e non dà la parola a Laieta se non è capogruppo.

         Per quanto riguarda i comunisti e i cimiteri, mi risulta che a Cuba ci sono cimiteri frequentati dagli ospiti come in Italia, e lo stesso credo a Mosca. Se poi i comunisti non hanno i cimiteri, ne prendo atto e non me ne importa niente.

         Per dichiarazione di voto, Presidente. Andiamo ad approvare la variante puntuale al Piano Regolatore per la localizzazione del Cimitero, il voto sarà favorevole, fermo restando che questo è il voto – e lo ribadisco anche in dichiarazione di voto per altri 30 secondi -, ma che la scelta del progetto di finanza poco ha a che vedere con le esigenze del cimitero e quindi col trovare il terreno e i luoghi dove costruire il nuovo Cimitero. Chiaramente ha un aspetto di continuità amministrativa. Questa è stata una scelta amministrativa della passata consiliatura che va a maturazione. La variante urbanistica è atto dovuto. Rimane tutta la mia perplessità, anzi contrarietà, ai progetti di finanza, al progetto di finanza che riguarda – vi ha accennato pure il consigliere Bongiovanni – quello che è un bene comune – lo diceva Vico -, è una delle cose primarie di una società. Questo nel contesto di una società che cambia.

         Concludo soltanto dicendo che è vero che il Comune non ha le risorse, è vero che il progetto da 15 è passato a 25 milioni, è vero anche però che il progetto si realizzerà per fasi in 90 mesi, tradotto: ci volevano, spalmati in media, 3 milioni all’anno. Quindi non è detto che uno sforzo collettivo non potesse far sì che il Comune si procurasse 3 milioni all’anno, con quei 3 milioni che diventano di meno man mano che si hanno i soldi dagli utenti.

         Quindi non era assolutamente impossibile pensare che in un Comune la collettività si facesse carico di una media di 3 milioni all’anno e non in una “botta” sola di 25, giacché anche il terreno è una cosa che noi in qualche modo doniamo, ed è un valore. Quindi: attenzione! Dovevamo fare prima dei conti puntuali. Lo sforzo monetario della collettività poteva esserci, io credo che poteva esserci. 3 milioni all’anno una collettività per un bene perenne se li poteva accollare.

         Noi abbiamo esternalizzato… L’ho detto pure al Vescovo 4 anni fa, sono andato ad incontrarlo su questo tema – se proprio volete sapere che incontro anche il vescovo per parlare di alcuni temi che toccano le sensibilità – per dire che ero impressionato come cittadino di questo. Sono contrario al progetto di finanza. Il voto è a favore per la variante urbanistica. Grazie.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Travaglini. Consigliere Di Chiara, prego.

Fase interlocutoria

DI CHIARA

         Io innanzitutto voglio riprendere il discorso che ha fatto Michele Napoli, che mi sembra molto centrato sulla sensibilità, sull’attendibilità dei dati che vengono trasmessi, che vengono letti, perché questo in ogni caso è alla base di tutto. Quindi, nel condividere appieno l’intervento che ha fatto Michele Napoli, la mia dichiarazione di voto sicuramente è favorevole su un tema di importanza vitale. D’altro canto, l’Assessore lo ha ribadito, il Sindaco lo ha ribadito, la Terza Commissione l’ha ribadito: sarà data attenzione soprattutto a questo Consiglio su tutte le problematiche relative al bando. Non vedo perché ci dobbiamo parlare addosso per ore ed ore. Scusatemi, ma è uno sfogo proprio personale. Grazie.

Fase interlocutoria

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Di Chiara. Pregherei il consigliere Laieta di fare silenzio. La parola, sempre per dichiarazione di voto, al collega Imbesi.

IMBESI

         Grazie, Presidente, per avere specificato che era dichiarazione di voto. Lo sapevo. Io non mi soffermerò sulle disquisizioni filosofiche, né su quelle cristiane o atee, mi auguro soltanto che un posticino lo troviamo, a Potenza, per il collega comunista, che non vorrei che fosse costretto ad andare a Mosca.

         Fatta la battuta, che spero non produrrà conseguenze di altro genere, vorrei dire che sono contento che oggi venga in valutazione a questo Consiglio un deliberato di questo genere. Sono contento perché sono convinto che la città ne abbia pienamente bisogno, fermo restando che qualche perplessità per i Colleghi c’è stata, perplessità che hanno sollevato dei tecnici altrettanto abili e bravi quanto quelli dell’Amministrazione. Per cui io, che non sono tecnico, e i miei amici e colleghi che non sono, anche loro, tecnici del settore, ovviamente abbiamo mantenuto una posizione in Commissione legata a questi dubbi che sono stati sollevati.

         I due dubbi, come detto dal mio collega Picerno, riguardano innanzitutto l’utilizzo dello strumento che potrebbe non essere completamente adeguato alla natura dell’opera, della quale siamo molto contenti e soddisfatti, nel senso che siamo contenti che finalmente si produca un atto effettivo, però, ripeto, c’è questo dubbio relativamente allo strumento utilizzato perché è lasciato poi all’interpretazione dell’Amministrazione che dovrebbe usarlo. Se questa Amministrazione, come sempre purtroppo è stato negli ultimi 20 anni, dovesse fare valutazioni di carattere diverso, indubbiamente potrebbe produrre danni amministrativi, e noi questo non ce lo auguriamo nella maniera più assoluta.

         La seconda cosa è quella sulla quale mi sono soffermato chiedendo – e lo ringrazio per questo – all’Assessore di produrmi la risposta che aveva letto nell’ambito delle valutazioni dell’Ufficio. Sebbene sia una risposta congrua per quello che riguarda il momento attuale, non lo è da qui ad un mese. Sappiamo bene che da qui ad un mese circa ci sarà l’approvazione del Regolamento Urbanistico e mi dicono i colleghi che sono componenti di Terza Commissione che il Regolamento Urbanistico per le aree limitrofe all’area del cimitero prevede l’azzeramento degli indici di edificabilità.

         Quindi il dubbio che sollevava il Collega non era riferito al momento attuale dell’approvazione ma a quello che succederà fra un mese a partire da questo momento. Quindi anche in questo caso si potrebbe produrre qualche dubbio. Ripeto, io utilizzo il condizionale. Mi auguro che non sia così, mi auguro che chi ha suggerito queste cose, questi dubbi, queste perplessità – in maniera sicuramente benevola, perché se lo ha fatto lo ha fatto con tanto di responsabilità, sapendo di parlare per il bene di questa comunità -… speriamo che questi dubbi e perplessità siano ovviamente fugati.

         Noi ci riserviamo per questo motivo un voto di astensione, pur – ripeto – dichiarandoci contenti che l’Amministrazione proceda, vada avanti con questo progetto. Siamo convinti di poter migliorare questa posizione, nel momento in cui – l’Assessore lo ha garantito – la discussione tornerà sull’argomento per quanto riguarda successivi passaggi, e ci auguriamo che nessuno degli attuali ricorrenti alle osservazioni possa produrre ulteriori atti, visto che peraltro alcuni dei ricorrenti di atti ne hanno mandati a bizzeffe negli anni passati.

PRESIDENTE

         Ringrazio il collega Imbesi. Possiamo finalmente procedere alla votazione. Siccome sono state presentate due osservazioni, metto in votazione prima le due osservazioni e poi il provvedimento. Naturalmente il Consiglio è chiamato a votare per l’accoglimento o meno delle osservazioni. Per cui essere favorevoli significa respingere l’osservazione.

         La prima osservazione è quella presentata dai signori Michele e Maria Luisa Ricciuti, come negli atti e nella relazione allegata alla delibera respinta dall’Ufficio. Pongo in votazione l’osservazione. Favorevoli al rigetto dell’osservazione? Contrari? Astenuti? L’osservazione numero 1 è rigettata a maggioranza, con l’astensione di Forza Italia e del consigliere Napoli.

         Osservazione numero 2 presentata dai signori Emilio ed Anna Elisabetta Giocoli, anche questa come nella relazione respinta dall’Ufficio. Favorevoli al rigetto? Astenuti? Come prima. Contrari? Nessuno. L’osservazione è rigettata a maggioranza, con l’astensione di Forza Italia e del consigliere Napoli.

         Pongo in votazione il deliberato come proposto in atti: “Nuovo Cimitero a servizio della città di Potenza. Approvazione definitiva della variante puntuale al piano regolatore generale vigente, ai sensi dell’art. 45 della L.R. n. 23/99 e successive modificazioni e dell’art. 9 del D.P.R. 327/01”. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Il deliberato viene approvato a maggioranza, con la sola astensione del gruppo di Forza Italia. Per l’immediata esecutività, favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvata a maggioranza, con l’astensione del gruppo di Forza Italia.

         Passiamo al punto 9 all’ordine del giorno: “Modifiche al Regolamento per la disciplina dell’imposta comunale sugli immobili”.

         La parola al Sindaco per l’illustrazione, prego.

SINDACO

         E’ una delibera che fa riferimento esclusivamente a dei dati di tipo tecnico, con un elemento di sostanza che tengo però ad evidenziare e che riguarda questo aspetto. E’ una delibera di tipo tecnico, sostanzialmente, all’interno della quale viene introdotto un elemento che è questo: noi diciamo che il beneficio dell’aliquota ridotta e della detrazione, previsto per le abitazioni principali, trova applicazione anche nei confronti del coniuge non assegnatario che sia in tutto o in parte titolare del diritto di proprietà sulla casa coniugale, sempre che non fruisca già di analogo beneficio su altra abitazione. Gli avvocati immagino l’abbiano compreso più rapidamente perché il dato è molto tecnico. Se io mi separo da mia moglie e continuo ad utilizzare un’abitazione di proprietà di mia moglie, purché non abbia un’altra abitazione per la quale beneficio della detrazione o dell’abbattimento dell’ICI, questo beneficio viene attribuito anche a me. Il parere della Commissione è favorevole, contrario nessuno, astenuta Forza Italia.

PRESIDENTE

         Se non ci sono interventi, pongo direttamente in votazione il deliberato: “Modifiche al Regolamento per la disciplina dell’imposta comunale sugli immobili”. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Favorevoli all’unanimità.

         Colleghi, un attimo solo di attenzione. Il punto 10 all’ordine del giorno, “Modifiche all’art. 9 del Regolamento del Consiglio Comunale”, così come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, e tenuto conto che la Commissione per le modifiche statutarie ancora non ha licenziato un testo definitivo, viene rinviato ad altra seduta. Ai punti 11 e 12 dell’ordine del giorno ci sono i due ordini del giorno presentati direttamente nel Consiglio del 20 dicembre dal collega Travaglini, il primo che riguarda la moratoria universale della pena di morte e il secondo che riguarda la tematica degli incidenti sul lavoro; d’intesa con il collega Travaglini e con la Conferenza dei Capigruppo, questi due ordini del giorno vengono ritirati ed inviati nelle competenti Commissioni consiliari per ogni ulteriore approfondimento. La seduta è terminata.

         La seduta del Consiglio Comunale termina alle ore 13.00.

Visualizza le delibere approvate nel corso della seduta:

  1. NUOVO CIMITERO A SERVIZIO DELLA CITTÀ DI POTENZA. APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA VARIANTE PUNTUALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE, AI SENSI DELL’ART.45 DELLA L.R. N.23/99 E S.M. E DELL’ART.9 DEL D.P.R.N.327/2001.
  2. MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
  3. MODIFICA DELIBERZONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 97 DEL 1.10.2007 AD OGGETTO: “COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE TEMPORANEA PER L’APPROFONDIMENTO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLE ESPROPRIAZIONI PREGRESSE”. SOSTITUZIONE COMPONENTE.
  4. INTERPELLANZA URGENTE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MASCOLO E SPERANZA RELATIVA ALL’INSUFFICIENZA DEI PARCHEGGI DEL CAMPUS UNIVERSITARIO DI MACCHIA ROMANA.
  5. COMUNICAZIONE AI SENSI DELL’ART 166 COMMA 2 DEL D.LVO 267/2000 IN MERITO ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 243 DEL 28.12.2007 AD OGGETTO: “2° PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA ORDINARIO ESERCIZIO 2007.
  6. ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE TRAVAGLINI SU INCIDENTI SUL LAVORO. RINVIO
  7. ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE MARCELLO TRAVAGLINI SU “MORATORIA UNIVERSALE DELLA PENA DI MORTE”. RINVIO.
  8. MODIFICHE ALL’ART. 9 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE RINVIO
  9. INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE SU STRDA COMUNALE C.DA GALLITELLO VALLE PARADISO