8.9.15-ore 18,30: “Come nel dibattito tenutosi nel Consiglio comunale del 23 maggio scorso, si tratta di una riflessione squisitamente politica. Il bilancio, infatti – prosegue in una sua nota il vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo di Forza Italia Francesco Fanelli – rappresenta l’atto politico per eccellenza, i numeri e le poste in bilancio destinate ai vari servizi rappresentano le scelte politiche di una Amministrazione. L’azione di risanamento che si sta portando avanti, che per onestà intellettuale non posso non riconoscere al Sindaco, è un’azione doverosa dopo il dissesto, un’azione che però da sola non è sufficiente. La politica deve tornare a fare la politica. È giunto il momento di amministrare e di dare risposte concrete ai cittadini, non si può pensare di andare avanti esclusivamente lamentandoci per la carenza di fondi. Certamente non è facile, nessuno ha la bacchetta magica, ma bisogna individuare quelle che sono le priorità e compiere le scelte di un buon padre di famiglia. Cercare le soluzioni è un dovere. Non si intravede quel cambio epocale che attendevamo e nel quale speravamo. Si rilevano problemi in tutti i settori: viabilità, mobilità (chiusura scale mobili) sport, verde (città sporca, incuria del verde, degrado nei parchi urbani). Che fine ha fatto – prosegue Fanelli – la questione del centro di trasferenza; la scuola dell’infanzia che ha sempre rappresentato un servizio di qualità offerto ai cittadini quest’anno registra difficoltà a causa del mancato avvio del dimensionamento scolastico, con una contestuale riduzione dell’offerta per l’utenza. Questi sono alcuni esempi dei problemi che attanagliano la nostra città. E’ mancata la programmazione in generale. Per quel che riguarda l’aspetto più specificamente politico a oltre un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione la successione cronologica degli eventi si può così riassumere:
- 5 settembre 2014 richiesta del Sindaco di un ‘governo di rinascita cittadina’;
- Novembre 2014 dichiarazione di dissesto;
- nel febbraio 2015 il Sindaco rassegna le dimissioni proprio per l’assenza di una seria proposta di ‘governo di rinascita cittadina’, dimissioni poi ritirate senza alcuna giustificazione, infatti ancora oggi la situazione non è mutata.
L’ambiguità politica non rappresenta il bene della città così come l’equivoco ancora non risolto. E’ singolare che nel Consiglio comunale odierno si sia registrato un voto favorevole di quasi tutte le compagini presenti, dal Pd a Fdi, non perché non ci si possa spogliare della propria casacca per il bene della città, ma perché attendevo dal Sindaco il lancio di un progetto politico da condividere, un’idea di città che non ci è stata presentata, nessuna proposta programmatica per dirci dove andare e con chi. Si prosegue in questo clima nel quale regna un’assenza di chiarezza, mentre servirebbe una vera svolta per uscire da questo stallo amministrativo. Tutti hanno chiesto chiarezza, l’individuazione di maggioranza e opposizione, preoccupante l’aspetto che ha visto durante la dichiarazioni di voto venir fuori le due anime del centro-sinistra pronte a mostrare i muscoli con Iudicello e Falotico pronti a rappresentare non solo i gruppi di appartenenza ma anche gli altri che a loro evidentemente fanno capo. Questo non è il bene della città e a causa dell’intero contesto ho deciso di esprimere un voto contrario, ritenendo la coerenza un valore non negoziabile” ha concluso Fanelli.