Consiglio Comunale del 19 febbraio 2009

Il Consiglio comunale riprende, dopo l’aggiornamento deciso nella giornata di ieri 18 febbraio 2009, alle 18 con il presidente del Consiglio comunale Pietro Campagna che assegna la parola al presidente del gruppo consiliare del gruppo Uniti nell’Ulivo Angelo Laieta il quale chiede che venga ritirata la convocazione del Consiglio del 25, 26 e 27 febbraio essendo stata attuata senza aver convocato preventivamente l’ufficio di presidenza. “Chiedo, inoltre, che le decisioni della conferenza dei capigruppo siano rispettate”. “Riguardo al secondo rilievo la decisione assunta è stata condivisa unanimemente dall’assemblea. Rispetto alla prima è prassi consolidata l’ottemperamento degli articoli 5 e 6 del Consiglio anche se l’articolo 46 del Regolamento e l’articolo 18 dello Statuto non stabiliscono l’obbligatorietà del comportamento da lei ritenuto tale. Ciò non mi impedirà di consultarmi ulteriormente con il segretario comunale per verificare la forma dell’atto varato, anche se ritengo che il contenuto del Consiglio oggetto della dichiarazione ha un rilevanza e un’urgenza tale da superare anche l’aspetto formale”. Il consigliere Laieta nella controreplica invita nuovamente a ritirare la convocazione del Consiglio del 25, 26  e 27 febbraio 2009. Il consigliere del gruppo Michele Napoli sostiene che sarebbe stato più opportuno “ammettere un pizzico di superficialità nella convocazione di cui trattasi”. Il capogruppo di Forza Italia Antonino Imbesi in un suo intervento “registra a nome del gruppo questa sua mancanza, attestandole la correttezza fin qui mantenuta, chiedendole di evitare altri inconvenienti del genere”. Il presidente del gruppo consiliare dei Popolari Uniti Michele Graziadei sottolinea che “il nostro presidente si è guadagnato accuse pesanti pur avendo dimostrato grande senso del dovere spiegando che si è operato nell’interesse della città e dicendosi comunque disponibile a rivedere la decisione nel caso in cui si verifichi un problema di carattere formale”. Il capogruppo del Pd Vincenzo Santangelo riprende pedissequamente quanto dichiarato dal consigliere Graziadei e sulla scia di quanto affermato da Imbesi, apprezza le parole del presidente Campagna al quale non chiede di revocare la prossima seduta convocata. Il Sindaco interviene per sottolineare la professionalità dimostrata dal “presidente del Consiglio comunale fino a oggi, se si verificherà un suo eventuale errore, lo stesso si potrà attribuire esclusivamente a un eccesso di zelo su un argomento fondamentale per la città quale è il regolamento urbanistico”. Il presidente Campagna passa alla didascalica illustrazione dei diversi emendamenti presentati dai consiglieri Petrullo e Coviello (An), Travaglini (Rc), Samela (Pd), Roberto Galante (gruppo misto) “che verranno presentati puntualmente e con dovizia di particolari al termine della discussione generale”. Il presidente Campagna apre la discussione di carattere generale assegnando la parola al consigliere del (Pd) Vito Mitro che rispetto alla decisione della convocazione del consiglio di cui si diceva “effettivamente – afferma Mitro – si è verificato un disguido sul quale abbiamo già avuto modo di confrontarci con il presidente Campagna che però, fino a oggi ha operato nel pieno rispetto di Regolamento, Statuto, dell’intero Consiglio e quindi dell’intera città. Riguardo al regolamento del Consiglio in discussione oggi il testo può vantare una razionalità e professionalità che ha consentito un ottimo equilibrio amministrativo-politico. Molti i principi guida tutti pienamente rispettati, che hanno portato alla stesura di un documento di qualità e di grande spessore”. Il capogruppo Imbesi interviene “ringraziando l’intera commissione consiliare per l’alacre lavoro svolto in questi anni, raggiungendo l’obiettivo di rendere il Consiglio più autonomo e più responsabile nelle scelte e nei comportamenti, con un intento delle norme statali che va nella direzione inversa. Le soluzioni trovate dalla Commissione sono state sempre pienamente condivise, tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione. Si è giunti alla stesura di un buon regolamento e chiedo che per completare il quarto del lavoro che manca di nominare da subito un nuovo presidente della Commissione Statuto”. Il consigliere Michele Napoli siamo arrivati al varo di un “regolamento che non è perfetto, ma certamente il migliore al quale si potenza giungere. Sottolineo in tale direzione l’ottimo lavoro svolto da tutte le figure coinvolte a vario titolo nell’elaborazione del documento. Uno sforzo che ha tenuto ben chiari gli elementi di criticità affrontandoli con maturità ed efficacia”. Dal gruppo dei Popolari Uniti il consigliere Antonio Triani ringrazia “il presidente Luciano Petrullo per l’incarico svolto fin qui, con indubbia professionalità e responsabilità. Il fatto di essere giunti a una decisione condivisa all’unanimità è testimonianza della qualità del lavoro svolto. Avrei preferito che lo Statuto arrivasse in discussione prima del Regolamento per dimostrare come il Consiglio sia disponibile ad aprirsi verso la città e a non continuare a ripiegarsi su se stesso. Chiederei un ulteriore ripensamento rispetto all’articolo 75, la cui applicazione rischierebbe di ingessare i lavori degli organi consiliari”. “Grande è la stima per il consigliere Petrullo e per quanti con lui hanno contribuito alla stesura di quello che ritengo essere un buon lavoro. Il punto di sostanza – asserisce il consigliere del Pd Roberto Speranza – che noi portiamo a casa è quello di un rafforzamento del ruolo del Consiglio comunale e della sua autonomia oltre alla promozione della partecipazione democratica. Le uniche perplessità riguardano l’articolo 9 comma 6 : tre consiglieri che ne facciano richiesta possono costituire un gruppo autonomo e un punto che rischia di favorire la frammentazione politica. Convengo con quanto espresso dal consigliere Traini sull’articolo 75. Mi auguro che la trasversalità sia elemento fondante anche per l’ultimo tratto di lavoro che ci attende prima della stesura definitiva del nuovo Statuto”. Il presidente del gruppo della Rifondazione comunista Marcello Travaglini esprime il proprio pensiero in merito a un regolamento che è teso ad “aggiornare lo svolgimento dei lavori del Consiglio e renderlo migliore rispetto all’attuale. Dobbiamo sempre e comunque rispettare il lavoro che si svolge in Consiglio e non ridurre l’assemblea municipale a una sorta di ulteriore commissione consiliare”. Il consigliere Laieta prende la parola evidenziando come “il Consiglio aveva bisogno di aggiornare il proprio regolamento, ma bisognava riformare prima lo Statuto e dopo il Regolamento. Chi ha lavorato alla Commissione ha lavorato con grande partecipazione e grande entusiasmo e per questo chiedo al presidente Petrullo di rivedere la sua decisione e ritirare le proprie dimissioni. E’ vero che si può in aula cercare di migliorare un testo, spero che le ragioni degli interventi odierni non siano altre. Siamo qui a varare uno strumento in  grado di semplificare e non complicare i lavori del Consiglio. L’articolo 75, per quanto potrà rendere in qualche maniera più lenti i lavori, richiama però i singoli consiglieri alle proprie responsabilità, chiedendo a ciascuno di rimanere in aula dall’inizio della discussione fino alla rispettiva votazione che è poi il compito che i cittadini ci chiedono attraverso il mandato affidatoci. Un lavoro dunque fatto bene”. Il consigliere del Pd Nicola Lovallo chiede al “presidente Petrullo di ritirare le proprie dimissioni anche in ragione dell’ottimo lavoro svolto e della professionalità e le capacità dimostrate”. Ultimata la discussione generale si passa all’illustrazione dei particolari contenuti nei singoli emendamenti. Si comincia con quelli del consigliere Travaglini.               ?