Giuseppe Modica

Giuseppe Modica
inseguire la Pittura

A cura di Laura Gavioli

 Galleria Civica, 8 maggio – 20 giugno 2010

 Orario: dal martedì alla domenica: ore 9.00-13.00 e 17.00-21.00

Dopo le importanti esposizioni al Complesso del Vittoriano di Roma (2004), alla Galleria Civica di Arezzo (2004), al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo (2005), alla Galleria Civica di Marsala e al Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma (2008), viene presentata nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo a Potenza una selezione di 35 opere fra le più significative della produzione di Giuseppe Modica dell’ultimo decennio, lavori che inseguono con costanza e perseveranza un’idea di assolutezza ed essenzialità della pittura. 

Sin dal 1989 Vittorio Sgarbi nel saggio “L’Ammodicazione del Sogno”, dedicato all’Artista, scriveva: “È difficile sottrarsi al fascino di Giuseppe Modica, un pittore che, da qualche anno, appare con intelligente moderazione, così da determinare ammirazione e aspettativa…Ciò che preme a Modica è evocare, alludere a un intero mondo con limpidi frammenti di visione, smuovere stratificazioni di pensieri ed emozioni sepolte, o forse mai a noi appartenute, ma che egli ci fa credere nostre…”. Successivamente nel 1991 Maurizio Fagiolo dell’Arco nel saggio “Le stanze inquiete”, per la mostra alla Tour Fromage di Aosta, scrive: “Tutte le possibilità della sorgente luminosa troviamo in un quadro di Modica. Luce fiamminga e luce olandese, luce di Antonello e luminosità di Piero; luce tendente allo scuro di Stomer e luce tendente al chiaro di Vermeer. La luce della luce della luce…”
La luce, la memoria e l’immaginazione, componenti fondamentali della poetica di Modica, identificano il senso di questa mostra che insegue la pittura e ne individua le varie coniugazioni ed articolazioni. I 35 dipinti, provenienti da varie collezioni private, indagano e sperimentano una singolare avventura di luce, attraverso l’evocazione di luoghi della realtà e della memoria e di limpidi frammenti di visione. Un tempo lento della riflessione, quello della pittura di Modica che prende le distanze dal conformismo e dal fragore nevrotico e caotico della quotidianità contemporanea, e che ci invita alla meditazione ed al silenzio, componenti essenziali del vedere. Un pensiero visivo che porta ad inseguire la pittura, a cogliere il senso profondo di un’avventura che invita a guardare lontano.
Scrive in catalogo Laura Gavioli: “L’atto di guardare di Modica, con gli occhi della memoria di una lunga e importante tradizione culturale, genera una pittura evocativa, illuminante, atemporale, perfettamente inserita nell’ambito di una visionarietà che non necessita mai di risposte definitive”. Di Giuseppe Modica si sono occupati, oltre a prestigiosi storici dell’arte, importanti letterati quali Leonardo Sciascia, Antonio Tabucchi, Giorgio Soavi e Massimo Onori.

Sito web di Giuseppe Modica

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