Fitti alloggi Bucaletto, nota di Vigilante

23.6.16-ore 14,10: “Le recenti polemiche sul mancato riconoscimento delle decurtazioni sui fitti, – spiega in un comunicato il capogruppo di ‘Lista civica per la città’, Antonio Vigilante – per i cittadini di Bucaletto a basso reddito, hanno aperto uno squarcio nella nostra comunità, che non esitiamo a definire vergognoso. I fatti: in forza di una legge regionale (che recepisce principi costituzionali e norme di legge nazionali), la n.24/2007, gli assegnatari di alloggi popolari hanno diritto al pagamento di un canone di locazione parametrato al reddito. Funziona così: l’ente proprietario degli alloggi definisce il canone di locazione per metro quadro, che vale per chi ha un reddito medio (molto indicativamente, intorno ai 15.000€ annui); chi ha il reddito molto basso paga un canone decurtato; chi ha un reddito molto alto lo paga maggiorato. Chi ha un reddito altissimo (indicativamente, oltre i 25.000€) perde l’alloggio popolare. Tali regole valgono per tutti gli assegnatari di alloggi popolari, anche nel capoluogo.
Orbene, il Comune di Potenza, fregandosene della legge, ha invece chiesto ai cittadini di Bucaletto (abitanti di alloggi popolari a tutti gli effetti di legge) un canone “flat”, uguale per tutti.
Ora, si dà il caso che i residenti del rione, per bocca dell’Associazione “La Cittadella” abbiano sollevato il problema al tg3 e che subito dopo si siano scatenate reazioni vergognose sui social, amplificate dallo stesso servizio del tg3. Infatti, in tale servizio, si è fatto passare (non sappiamo se volontariamente o meno) un messaggio distorto: quelli di Bucaletto sarebbero non cittadini a cui viene negato ciò che viene riconosciuto ad altri (per esempio, gli assegnatari di alloggi ATER), ma furbacchioni che non vogliono pagare nemmeno quei quattro soldi che gli chiedono. Dietro questa deformazione, emersa subito dopo (e con violenza) sui social, vi è un antico pregiudizio razzista della nostra città, che purtroppo conosciamo tutti, secondo cui gli abitanti di Bucaletto sarebbero dei parassiti che vivono a spese della comunità e nascondono grandi ricchezze. Per questo, ha un suono sgradevole il lamento di chi chiede in tv “un altro sconto” per i furbi abitanti di quel rione. Riteniamo sia davvero il caso di fare chiarezza, una volta per sempre. Innanzitutto, premetto che, per le idee in cui credo, non ho alcuna timidezza nei confronti di chi passeggia a spese dello Stato. Ma chi crede che la questione dei fitti di Bucaletto possa essere liquidata come “la solita intemerata” dei suoi abitanti è stupido tre volte.  Stupido la prima volta, perché si tratta di un diritto che viene riconosciuto già, a tutti quelli che vivono in una casa popolare, e quelle di Bucaletto lo sono a tutti gli effetti. Stupido la seconda volta, perché gli abitanti di Bucaletto sono davvero, per la gran parte, poveri e spesso addirittura emarginati, e perché i furbi, quelli che occupano case popolari e sotto casa hanno il macchinone, non ci sono solo a Bucaletto, e forse lì ci sono meno che altrove. Dirò di più: se uno fa il furbo a Bucaletto è meno grave, perché “scrocca” alla comunità un alloggio molto meno confortevole, per esempio, di quelli Ater. Ma chi guarda con occhio critico alle richieste di Bucaletto, soprattutto, è stupido una terza volta, perché con l’applicazione degli scaglioni reddituali è possibile ottenere proprio il risultato che quel pregiudizio sottintende: chi guadagna di più deve pagare un canone maggiorato, e chi guadagna oltre un certo livello massimo deve perdere l’alloggio. Cose che accadono dappertutto tranne che a Bucaletto. Non aiuta a risolvere il problema il Comune e in particolare il Sindaco, che dopo aver preso in giro i residenti con promesse a sei zeri, di fronte alle loro proteste, balbetta le improbabili giustificazioni che gli suggeriscono gli alleati: non si potrebbero applicare gli scaglioni previsti dalla legge perché “manca il decreto attuativo delle fasce ISEE” (e che c’entra?), oppure “non abbiamo ancora il censimento” (campa cavallo). A fronte di una così evidente discriminazione dei residenti di Bucaletto, di una classe politica che ignora completamente i problemi del rione, e del comportamento di un Sindaco che non è in grado di affrontate nessuna delle emergenze della città, annunciamo a brevissimo una mozione in Consiglio Comunale per porre riparo alla grave situazione. I cittadini vedranno pubblicamente chi voterà (a favore della legge e delle giustizia sociale) e chi non lo farà. Questi ultimi dovranno spiegare perché” conclude Vigilante.