Santarsiero preoccupato per quanto sta maturando a livello legislativo in tema di Federalismo

Il Sindaco di Potenza, Presidente Anci Basilicata e responsabile Anci per le politiche per il Mezzogiorno, Vito Santarsiero,  ha affrontato le problematiche che riguardano il Federalismo nell’Ufficio di Presidenza dell’Anci ieri e stamani al Senato.

 “Il Federalismo -ha detto- resta una chimera e tutto ciò di cui si sta discutendo è ben lontano da quanto previsto dalla Legge.Il meccanismo avviato produce il solo risultato di continuare a vedere i Comuni perdere risorse ed autonomia, con grave danno soprattutto per il Mezzogiorno.Federalismo significa fabbisogno standard, fondo perequativo garantito dalla fiscalità generale, autonomia gestionale e fiscale, perequazione infrastrutturale, ripartizione delle competenze tra i vari livelli istituzionali, fondi europei non sostitutivi dei contributi speciali dello Stato, sostegno alle unioni dei Comuni.Nulla di tutto ciò esiste, solo annunci, promesse, date tanto future quanto incerte.Siamo quindi in assenza di una reale forma di federalismo in grado di chiamare i territori a responsabilità e protagonismo, le norme in discussione garantiscono solo l’azzeramento dei trasferimenti dello Stato ai Comuni sostituendoli con nuove forme di fiscalità. Tutto ciò peraltro senza clausole di salvaguardia in grado di evitare enormi disparità e la chiusura di molti Municipi.Mi spiego meglio.D’accordo che superare la spesa storica significa accettare il principio di una differenziazione di entrate tra Comuni e tra territori, ma se ciò non viene compensato da una vera forma di autonomia gestionale, da territori ugualmente infrastrutturati, dalla possibilità di essere in grado di attuare liberamente forme di fiscalità locale, dalla presenza di un fondo perequativo per i fabbisogni standard, vien fuori che il superare la spesa storica significa solo azzerare i trasferimenti statali e abbandonare i Comuni più deboli al proprio destino.Non rinunceremo alle clausole di salvaguardia per garantire tutti i Comuni sino all’avvio del Federalismo vero.Per evitare assurde differenze di trattamento tra Comuni ricchi e Comuni poveri, che è problema tanto del Sud come del Nord, e rispettare i cittadini di ogni parte del Paese, o il Governo si fa carico di garantire norme di tutela certe per tutti i Comuni, o congela l’attuale livello di trasferimenti in attesa dell’attuazione del Federalismo reale, quello vero, quello che vogliamo davvero e per il quale ci siamo battuti e che la legge 42 ampiamente garantisce.In sostanza, e lo ribadiamo, chiediamo semplicemente la integrale applicazione in tutte le sue parti di tale legge.Solo così eviteremo, come ha paventato giustamente Gianfranco Viesti, che invece di parlare di riorganizzazione dello Stato, di protagonismo e responsabilità dei territori, si parli di elemosine di ricchi verso poveri.Vogliamo un Paese -ha concluso Santarsiero- in cui ogni ovunque ogni cittadino, ogni contribuente deve coincidere con il beneficiario dei servizi. Se tutto ciò  non sarà, e si vorrà un Paese diviso ed ineguale, al Sud come al Nord, le nostre fasce tricolori daranno voce a tutti gli Italiani e a tutti i territori che si vorranno marginalizzare.”

 Santarsiero ha annunciato una prossima iniziativa di mobilitazione di amministratori del Mezzogiorno sul tema del Federalismo municipale