Nicola Lovallo su fondi europei

4.8.17-ore 13,40.  Dopo anni di caos amministrativo doveva essere l’occasione per rimettere al centro la città, il suo futuro, la sua crescita. Ed invece l’utilizzo dei fondi Europei è stata un’occasione persa. È stata occasione persa perché gli interventi previsti sono di corto respiro,in molti casi figli di logiche e speculazioni poco comprensibili; è stata occasione persa perché vaste parti del territorio, quartieri periferici e aree rurali in particolare, ancora una volta sono rimaste fuori da ogni strategia di sviluppo determinando una suddivisione dei cittadini in quelli di classe superiore e quelli di classe inferiore per carenza di servizi e infrastrutture; è stata occasione persa perché non si è aperta una grande discussione e un grande confronto con tutte le parti interessate, dagli ordini professionali ai sindacati, alla università, ai comitati di quartiere, ecc; è stata un’occasione persa perché si è rinunciato ad aprire la città al territorio rinunciando ad una visione metropolitana e ad un coinvolgimento dei comuni limitrofi.

È stata occasione persa anche perché nella furia di distruggere ogni cosa del passato si è rinunciato a partire dalla strategia “Potenza 2020”, quella strategia che ha fruttato alla città una visione di futuro e interventi per decine e decine di milioni  di euro fu approvata in consiglio comunale senza nessun voto contrario, definita da un pool di oltre venti tecnici esperti in sviluppo locale, discussa in mesi di incontri con ordini, associazioni e istituzioni, partiva da una visione metropolitana e considerava i fondi europei il primo passo di un grande progetto di sviluppo che portò poi ad alti grandi risultati quali il Piano Nazionale Città e l’asse metropolitano FAL.

Abbiamo operato in piccolo, si conferma il momento di grave crisi che vive la città ormai preda solo dei piccoli interessi politici e di poltrone di chi la guida e di chi la sostiene.

Pensavamo ad altro, pensavamo ad uno sviluppo organico e ad idee innovative per dare servizi a tutti i cittadini, servizi agli operatori, sevizi e sostegno della università, della ricerca e della sanità, futuro ai giovani, senso e rilancio del ruolo di città capoluogo.
Pensavamo al futuro,ci resta un misero presente.