Sede ufficio Depenalizzazione, nota di Giannizzari

9.1.18-ore 17: Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Savino Giannizzari ha diffuso una nota relativa al trasferimento della sede di un ufficio comunale:

“Il trasferimento presso l’Unità di Direzione “Polizia Municipale e Protezione Civile” del comune di Potenza dell’ufficio amministrativo di Depenalizzazione ha generato una serie di perplessità nel M5S, esposte dal suo portavoce Savino Giannizzari, nell’interrogazione al Sindaco sui contenuti della delibera di approvazione (n. 203 del 28 dicembre 2017).  Le premesse ai quesiti posti in merito alle motivazioni, la definitività del provvedimento, la tipologia e il numero di persone impiegate a tal fine hanno inquadrato, innanzitutto, i vari aspetti  della questione  a cominciare dal problema della sicurezza nella città di Potenza. L’incuria ed il degrado nel centro storico della città, il controllo più capillare del territorio, dell’ambiente e del decoro urbano, la prevenzione rispetto al fenomeno dell’accattonaggio e dei mendicanti che provocano alla cittadinanza grave senso di insicurezza richiedono una maggiore presenza su strada del personale della polizia locale, alla luce di un ruolo notevolmente ampliato con l’evolversi della società civile in forme sempre più dinamiche e complesse, e nella quale l’azione dei pubblici poteri è divenuta necessariamente man mano sempre più presente e incisiva (vedi in ultimo la legge del 18 aprile 2017, n. 48, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città). Non meno importante il conflitto generato con le attribuzioni tipiche dell’organo di polizia locale, per cui il Corpo (e per esso il Dirigente) non deve essere chiamato a svolgere funzioni attive amministrative in materie per le quali deve effettuare attività di controllore. Problema sollevato sia dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, che è ritornata ad occuparsi dei Comandanti di Polizia Municipale a distanza di circa un anno dalla scorsa pronuncia (parere ANAC n. 57/2014, sia dal Tar Campania – 3° Sezione – Napoli (Sentenza 24 novembre 2016, n. 5463) concordi nel ritenere quanto la commistione di funzioni, amministrative e gestionali e di vigilanza e controllo, in capo alla stessa figura dirigenziale confliggono con i principi elaborati dalla giurisprudenza formatasi in materia e con la legge quadro sull’ordinamento della Polizia municipale n. 65 del 1986, nonché con l’orientamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Le ricadute sul territorio cittadino di un provvedimento del genere sembra siano state sottovalutate nonostante le emergenze, più volte segnalate dal M5S, per le quali probabilmente si rendevano necessarie iniziative di tutt’altro indirizzo”.