‘Carta di Matera’ firmata da Cia e Sindaci di Potenza e Matera

“Da domani ci impegneremo affinché questo documento venga sottoscritto dagli altri 129 Sindaci di Basilicata, così da poterlo presentare al Presidente della Repubblica a Torino il prossimo 11 settembre”. Questo l’impegno assunto dal presidente della Cia regionale, Donato Distefano, dal vicesindaco di Sant’Angelo le Fratte Antonietta Ostuni, in rappresentanza dei ‘Piccoli comuni’ dell’Anci, dal Sindaco di Matera Salvatore Adduce e dal Sindaco di Potenza Vito Santarsiero, intervenuto nella sua qualità di presidente dell’Anci di Basilicata, al termine dell’incontro durante il quale è stata firmata la ‘Carta di Matera’.  Il protocollo prevede tra l’altro l’impegno da parte delle Amministrazioni locali nei confronti del nuovo ruolo di agricoltori e associazioni che li rappresentano. I medesimi Enti si fanno carico, quindi, di sostenere e difendere tutti i benefici economici, sociali e territoriali connessi all’ambito agricolo, a cominciare dalla salvaguardia proprio dei suoli. E’ demandato agli Enti pubblici il rafforzamento delle infrastrutture civili, sociali e di servizio alle imprese, per favorire un equilibrato sviluppo delle aree rurali. Altro obiettivo di rilievo quello di valorizzare il rapporto tra cibo e territorio. “L’agricoltura è punto di riferimento per le politiche europee di sviluppo locale. La Basilicata – ha proseguito Distefano – è la regione più rurale d’Italia. Matera ha l’agro più ampio del Mezzogiorno e Potenza ha 1/3 delle famiglie che vive in aree rurali, con il più alto numero di aziende agricole iscritte alla Camera di Commercio. E’ importante prevedere per i singoli Comuni dei Piani di sviluppo delle aree rurali”. Il sindaco Adduce ha parlato di “documento stimolante che, tra virgolette, ‘costringe’ i Sindaci a occuparsi del settore primario, con l’agricoltura che è innovazione, sperimentazione, comunicazione. Va incrementata in misura rilevante una batteria di iniziative. All’interno della filiera turistica il settore agricolo può rappresentare un ulteriore e fondamentale fattore attrattivo. Stiamo valutando la possibilità di inserire, all’interno del percorso che speriamo ci conduca ad avere Matera capitale europea della cultura nel 2019, un focus sul settore agroalimentare, fondato su azioni concrete, quelle che meglio rispondono alle indicazioni della politica comunitaria. Sono un ‘attivista’ della Cia e voglio promuoverla al meglio”. Al momento sono 2.025 i sottoscrittori della Carta, che dovrebbero raggiungere quota 5.000 entro settembre. “Si tratta di un’intesa – ha sostenuto la Ostuni – che può servire anche a sostenere i redditi delle imprese del settore, che permeano fortemente le economie dei nostri paesi”. “La nostra – ha concluso il presidente regionale Anci – è un’adesione convinta, che vuole essere anche un ulteriore tessera a quel mosaico di iniziative intraprese per raggiungere congiuntamente il traguardo di Matera capitale europea della cultura, un’enorme opportunità per tutta la Regione. L’agricoltura va inquadrata quale strumento per la crescita dei territori locali. A Potenza ventimila persone vivono nel territorio rurale della città, con un impianto viario di circa 400 chilometri, due dati che possono aiutare a comprendere quanto l’agricoltura sia importante per noi. A livello europeo sono oltre 30 milioni gli occupati nel settore e le politiche di coesione rappresentano un importante opportunità di sviluppo”.