Becce (PDL) risponde a Laieta su pianta organica

“E’ inutile che il consigliere Laieta cerchi di difendere l’indifendibile.  Qui non si tratta né di esseri innovativi né di essere conservatori. Il problema della dotazione organica del Comune è un problema di legalità, di trasparenza e di efficienza dei servizi. Tra l’altro devo dare atto che, spudoratamente, il consigliere Laieta ha candidamente ammesso qual è la vera ragione  che sta alla base della necessità di istituire il posto di tecnologo alimentare. Il consigliere Laieta ammette che “chi conosce gli atti amministrativi”, e lui li conosce bene evidentemente, “sa che la scelta del tecnologo dell’alimentazione  è a costo zero in quanto è una professionalità che può essere reperita all’interno del personale comunale in possesso del titolo specifico”.”
Così il consigliere del PDL Becce che aggiunge :” la notizia riportata oggi dagli organi di stampa è una mera coincidenza? Al dott. Laieta la risposta su quanto accaduto. E’ inutile anche che il consigliere Laieta cerchi di intorbidire ancora di più acque già profondamente oscure. Non ci risulta che dai comunicati stampa di noi consiglieri intervenuti sull’argomento, qualcuno abbia mai parlato della figura del geologo, mentre invece ci risulta che nelle scuole dell’infanzia, al fine di scongiurarne la chiusura, si sono dovute assumere dodici supplenti. E ancora ci risulta che nella polizia municipale i posti veri messi a concorso sono solo tre nel profilo che soffre di una grave e strutturale carenza di organico. Dovrebbe poi vergognarsi Laieta ad usare i bambini per sostenere una causa così ignobile. Stia tranquillo Laieta che “i ragazzi stanno tutti bene” e non hanno nessun problema con la qualità del cibo. Al consigliere neoplatonico Angelo Laieta che disserta di filosofia tra un simposio politico all’atro, ossia partecipando da un banchetto all’altro per affinare le sue speculazioni metafisiche, che ha sempre frequentato diverse scuole di pensiero da una scuola di pensiero dall’ Accademia socialdemocratica, alla scuola socialista, all’Università del Pd fin al cenacolo Dec, ricordiamo che noi poveri consiglieri di minoranza siamo rimasti fedeli solo ad una scuola (Forza Italia/PdL): quella della opposizione e della sua ferrea logica della coerenza e della trasparenza. Forse l’eclettico dott. Laieta farebbe bene ad occuparsi anche di politica vera, di applicarsi a leggere le carte e di non inventarsi dichiarazioni da noi mai fatte come quelle su un presunto posto da Geologo; oppure un lapsus per qualche accordo già preso nel Mondo dell’Iperuranio del Comune di Potenza? Il dott. Laieta – conclude- pensi alla sua mancanza di coerenza ed al suo noto trasformismo e per l’ennesima volta ha perso un’occasione per stare zitto e non fare pessima figura.”