Trasporto pubblico urbano: la replica di Bellettieri ai quotidiani

Gli articoli resi pubblici a mezzo della stampa locale, circa la “proroga” straordinaria del servizio di TPL in capo alla Trotta Bus Services, meritano precisazioni e nette confutazioni, al fine di fornire una corretta informazione su una materia che riscuote grande interesse da parte dell’opinione pubblica. In essi è stato sostenuto che l’Amministrazione dovrebbe urgentemente procedere alla scelta di un nuovo gestore del TPL, attivando specifica procedura a evidenza pubblica (ex art. 60 del D. Lgs 50/2016). Quanto sopra sulla base sostanzialmente di tre ordini di criticità.
Anzitutto a motivo di un esercizio definito “pessimo” in termini di prestazioni e di qualità, caratterizzato da “frequenti salti di corsa” ed effettuato con mezzi privi di manutenzione; un servizio per il
quale “non pare siano emersi particolari entusiasmi” da parte dell’utenza.
In secondo luogo per l’asserito mancato rispetto del CCNL, che avrebbe indotto alcuni dipendenti ad adire le vie legali per vedersi riconoscere “crediti non corrisposti, o indebiti trattenimenti di compensi accessori o di fine rapporto”.
In terzo luogo per la presunta disapplicazione del Contratto tra il Comune e la stessa Trotta Bus Services, il quale prevedeva una durata biennale del servizio, con possibilità di un solo anno di proroga (termine spirato il 31.12.2018), e dell’art. 24 del Capitolato Speciale allegato allo stesso Contratto, ove tra i casi di decadenza contrattuale vengono individuati “il mancato rispetto di quanto previsto nell’offerta di aggiudicazione” e “significative violazioni al CCNL in tema previdenziale e contributivo”.
Tali prese di posizione, finalizzate a rescindere ogni rapporto intercorrente con la Trotta Bus Services, vanno confutate in quanto imprecise e fuorvianti.
Per quanto riguarda la qualità dell’attuale esercizio di TPL mi sono da tempo premurato di acquisire i dati ufficiali relativi al servizio: ovvero i rapporti trimestrali forniti da Trotta Bus Services, le misure di verifica poste in essere dagli Uffici, nonché l’elenco delle segnalazioni pervenute da parte degli utenti e i relativi chiarimenti offerti dal gestore. Da tale verifica è emerso che a fronte di circa 110.000 corse effettuate all’anno (ovvero 309 ogni giorno!) la percentuale di quelle “saltate” per vari motivi (guasti meccanici, incidenti stradali, ritardi dovuti al traffico, necessità di implementazione delle linee più utilizzate, ecc.) non supera la fisiologica misura del 3-4%. Inoltre i controlli eseguiti senza preavviso sulle linee (anche quelli disposti recentemente con l’ausilio della Polizia Locale), non hanno evidenziato particolari anomalie. Risulta poi che le segnalazioni pervenute da parte dell’utenza (cui peraltro si è sempre cercato di dare puntuale
riscontro) sono state meno di un centinaio a partire dall’inizio del servizio (gennaio 2016), fino all’attualità, e quasi tutte collaborative, specialmente nella fase di sperimentazione del nuovo programma di esercizio.
Infine è stato riscontrato, dall’analisi dei Libretti di Circolazione degli oltre 40 mezzi a disposizione del gestore, che essi hanno sempre superato i controlli obbligatori finalizzati alla revisione periodica presso la Motorizzazione Civile di Potenza.
Circa la seconda questione, osservo che il contenzioso (contrariamente a quanto affermato) non riguarda le prescrizioni del CCNL, né i versamenti delle contribuzioni obbligatorie, né tantomeno la regolarità del DURC dell’Azienda, ma è relativa ai cosiddetti “accordi di secondo livello” tra la Trotta Bus Services ed i propri dipendenti; rapporti ai quali l’Amministrazione comunale, dopo essersi doverosamente assicurata della regolarità dei flussi di pagamento degli stipendi e dei TFR ed essendosi comunque adoperata per il “raffreddamento” di ogni possibile tensione sindacale (mediante riunioni presenziate anche da funzionari dell’Ispettorato del Lavoro), intende mantenersi sostanzialmente estranea, al fine di non alterare il corretto svolgersi delle dinamiche intercorrenti tra l’Azienda e le OO.SS. Inoltre è indispensabile sottolineare che ad oggi, nonostante le note difficoltà a livello nazionale del comparto dei “trasporti”, tutti i dipendenti della Trotta Bus Services ricevono regolarmente le proprie retribuzioni, comprensive anche della 13^ e 14^
mensilità.
Per quanto attiene infine alla terza questione, occorre preliminarmente ricordare che la Regione Basilicata, ai sensi dell’art. 1 della L.R. 7/2014, si è assunta l’onere esclusivo dell’esercizio unitario, della programmazione, dell’indirizzo e del coordinamento in materia di trasporto pubblico regionale e locale, e che solo essa ha la possibilità di svolgere le funzioni ed i compiti di “ente affidante”. In virtù di ciò la stessa Regione Basilicata con L.R. 25 del 25.9.2018 ha espressamente e testualmente disposto che nelle more dell’espletamento delle proprie procedure di gara “l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico automobilistico di cui ai contratti sottoscritti da parte delle Amministrazioni Provinciali e Comunali a seguito di affidamento mediante procedure di gara, prosegue in applicazione all’articolo 5 paragrafo 5 del Regolamento CE n. 1370/2007 del Parlamento e del Consiglio Europeo sino al 30 novembre 2019”.
L’interpretazione della norma appare chiarissima, come anche l’Ufficio Legale del Comune ha confermato con nota 130192 del 11.12.2018: la Regione Basilicata non ha assolutamente aperto agli Enti locali la possibilità di dar corso a una delle possibilità previste in caso emergenziale (ovvero l’aggiudicazione diretta;
o l’accordo di proroga di un contratto già in essere; o l’imposizione a fornire comunque il servizio), ma ha solo attestato che lo strumento da essa prescelto (quello della prosecuzione contrattuale) è regolarmente previsto dalla fonte normativa europea, e non contrasta con essa.
Ribadisco in conclusione, che l’unico soggetto preposto al bando di gara, relativamente al trasporto pubblico locale è la Regione Basilicata, mediante un esercizio unitario a livello dell’intero territorio regionale, il quale sarebbe dovuto entrare in vigore in data 1.1.2018, e che nel caso specifico essa ha disposto non la “proroga” del rapporto contrattuale in essere, ma una mera “prosecuzione” del servizio. Gli uffici, pertanto, hanno dovuto prendere atto della PROSECUZIONE DEL SERVIZIO STESSO alla luce del dettato normativo. L’Amministrazione Comunale si è anche dotata di conformi e inequivocabili pareri resi dagli Uffici preposti (che in questa sede voglio ringraziare per la terzietà e capacità professionale dimostrata in una vicenda tanto tortuosa); essa non poteva quindi che uniformarsi al dettato della Legge. Una Legge che, peraltro, ha consentito di scongiurare l’eventualità di una gravissima interruzione del servizio ai danni degli utenti e degli stessi lavoratori. Auspico al contempo che la Regione Basilicata riesca, nonostante le oggettive difficoltà del momento, ad attivarsi al più presto al fine di superare la situazione conseguente al mancato espletamento della gara di propria competenza, ed alla conseguente nuova individuazione dell’operatore economico cui affidare l’importante esercizio del TPL nella Città capoluogo.

Potenza 3.1.2019
L’Assessore alla Mobilità e Viabilità
Avv. Gerardo Bellettieri