Lacerra (MAL-MPA) su bilancio previsione

La partecipazione resta uno slogan a cui molti fanno riferimento in campagna elettorale ma poi la dimenticano nell’agire quotidiano o ne sconoscono il significato.
Il bilancio di previsione, approvato dalla maggioranza e con incomprensibili astensioni,   promette tagli ai servizi e assicura aumenti alle tariffe, giustificandoli con la riduzione dei finanziamenti statali e regionali, ma non effettua scelte e   tanto meno riduce sprechi: è un bilancio di comodo che non tutela la Città ma ne aggrava il declino.
In Consiglio Comunale poche sono state le voci critiche. Eppure, qualche autocandidato ad alte cariche, aveva preannunciato battaglia, ma non si è visto. Avrà sbagliato giorno o assise.
Ciononostante, suggerimenti, quelli veri, fatti dall’unica seria opposizione,  e non fatti da quella con il cappello in mano, sono arrivati. Perché continuare a spendere oltre 11 milioni di euro per un  trasporto pubblico che non viene utilizzato. E perché avere tanti sistemi: trasporto su gomma, metropolitana leggera, scale mobili. Ne paghiamo i costi senza beneficio. E il nuovo piano d’esercizio della mobilità non viene attivato per decisione della Giunta. Eppure la delibera approvata diceva altro.
Ancora si parla di sperimentazione della ZTL ma in commissione non è arrivato il regolamento. E qualcuno come al solito preannuncia avanzate Francesi per poi procedere a ritirate Spagnole, così disorientando la comunità e danneggiando ulteriormente il  Centro.
Perché continuare ad avere una pianta organica con oltre 20 dirigenti che finiscono per inceppare una macchina amministrativa che già di suo non gira facilmente. E perché non ridurre il numero degli assessori  visto che in alcuni settori non vi sono capitoli di spesa?
E quale virtù amministrativa si racchiude nell’ipotizzare poche squadre di manutenzione, dopo avere svuotato l’unica squadra esistente, (composta da 5 persone), ed aver imboscato  in altri inutili settori tutto il personale potenzialmente designabile (circa 120 persone).
E queste persone non potrebbero svolgere la manutenzione sulle strade, riparare i marciapiedi, tagliare l’erba mettere qualche sampietrino in Piazza Prefettura e sistemare quelle maledette mattonelle messe in terra a Porta S’alza che settimanalmente si spaccano.
E quale visione di futuro si racchiude nell’ipotizzare concorsi per figure professionali che per svolgere il proprio  compito avrebbero bisogno di laboratori che l’amministrazione non può nemmanco sognare, mentre non si ipotizzano figure in grado di monitorare l’attività amministrativa e la corretta realizzazione di procedure, appalti, opere pubbliche, o professionalità in grado di  vedere, richiedere, progettare, gestire e captare risorse su azioni e bandi nazionali, europei ed internazionali.
E con chi è stato pensato il fabbisogno del personale o il piano delle opere pubbliche visto che si pensa di vendere immobili che sono assoggettati a lavori, così continuiamo a spendere senza sapere se e quanto incasseremo.
E perché non cartolarizzare  o  addirittura tenere il Tribunale visto che dal prossimo anno alcune rate di mutui verranno meno, ma soprattutto perché il prezzo si è ormai così ridotto che l’affare lo farà solo l’acquirente, e la Città rimarrà senza patrimonio. E perché non cederlo e riacquistarlo in lease-back, visto che lo stesso Comune stipulerà un contratto di locazione tentennale da oltre 3 milioni di euro l’anno con cui si può sicuramente pagare il leasing ed alla fine riscattarlo a prezzo simbolico e conservare un immobile che non è solo un bene ma un valore ed un monito per la intera Comunità.
Forse  qualcuno pensa che la partecipazione significhi solo pagare?