I consiglieri Molinari, Lacerra, Becce e fanelli intervengono sulla ‘Città dei colori’

CONSIGLIERI OPPOSIZIONE SU CITTA’ DEI COLORI POTENZA

Secondo i consiglieri comunali di Potenza Giuseppe Molinari, Salvatore Lacerra, Nicola Becce e Francesco Fanelli “è necessario che l’amministrazione comunale del capoluogo lucano verifichi quanto prima cosa fare riguardo alla “Città dei colori” che gestisce il centro servizi immigrati e che negli anni ha offerto assistenza e opportunità di integrazione alle persone straniere arrivate nella nostra città”. I consiglieri di opposizione ricordano, infatti, che “il 30 agosto scadrà la convenzione che ‘La città dei colori’ ha firmato con il Comune di Potenza ma non sono previsti altri finanziamenti per garantire la prosecuzione della collaborazione avviata da anni. Neanche nel bilancio comunale sono stati indicati fondi per tutelare quello che è un servizio importante per gli immigrati residenti o appena arrivati nel nostro capoluogo di regione. Il tema è delicato perché riguarda non solo l’accoglienza degli immigrati ma anche il sostegno necessario a loro per potersi orientare in un nuovo contesto sociale”. In particolare “per dare voce alle comunità di immigrati residenti a Potenza – evidenzia Molinari- l’amministrazione comunale aveva favorito l’elezione della Consulta degli stranieri. L’obiettivo era ascoltare le esigenze di queste comunità per cercare di favorire una loro più completa possibile integrazione venendo incontro alle loro difficoltà, ma ad oggi l’obiettivo non è stato raggiunto. La consulta, che potrebbe aiutare a comprendere ed affrontare le nuove esigenze di integrazione, non ha ancora una sede definitiva ed a completa disposizione”. “Nel corso di una riunione della commissione consiliare affari sociali – continua Molinari- ho chiesto l’audizione del presidente della Consulta degli stranieri per cercare di capire il lavoro svolto ed i risultati raggiunti, ma soprattutto per capire come è possibile garantire all’organismo di rappresentanza le condizioni migliori per poter operare. E’ necessario, inoltre, sapere quali richieste aspettano ancora di essere valutate per venire incontro alle necessità delle famiglie immigrate a Potenza e qui residenti anche da molti anni”.