Molinari (Opp.) su Bucaletto dimenticata

“Dal Consiglio comunale ad hoc che, come gruppi di opposizione, chiedemmo per discutere le questioni riguardanti Bucaletto è passato troppo tempo e forse qualcuno ha già dimenticato. Per risvegliare la memoria torno sulla problematica chiedendo cosa sia cambiato nella cittadella, realizzata all’indomani del 1980, da quando l’assemblea dei consiglieri comunali ha evidenziato le maggiori urgenze”.
Lo afferma il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari che porta all’attenzione l’inerzia dell’amministrazione comunale di fronte alle problematiche che riguardano Bucaletto nonostante “si sia parlato a lungo ed approfondito bene quali le urgenze da risolvere nel più breve tempo possibile. Le case in costruzione non saranno pronte subito né potranno consentire il trasferimento di tutte le famiglie che ancora vivono a Bucaletto.Nel frattempo è necessario, dunque, garantire ai residenti nella cittadella una qualità della vita dignitosa nel rispetto delle condizioni minime di sicurezza e di igiene, garantendogli tutti i servizi che sono assicurati in altri quartieri della città di Potenza, magari portando a termine velocemente i lavori della piazza e l’aggiustamento delle stradine interne che si sarebbero dovute riqualificare con il ribasso”.
Secondo Molinari “è necessario capire a cosa sia realmente servito il consiglio comunale su Bucaletto” perché “il timore è che non abbia determinato come conseguenza un’azione politica finalizzata a dare risposte concrete ai cittadini. Sarebbe opportuno fare il punto della situazione e vedere cosa di quanto detto durante il consiglio comunale ad hoc sia stato rispettato nei fatti. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Dopo le tante riflessioni e le promesse si sarebbe dovuto –continua Molinari- procedere attraverso un programma di interventi all’individuazione di quanto era possibile e necessario fare ma ad oggi continuano a registrarsi le lamentele di chi vive nel quartiere dei prefabbricati”.
“Non in ultimo la rabbia di chi è a stretto contatto con materiali pericolosi come l’amianto o la lana vetro. Per questo -conclude Molinari- sarebbe opportuno un impegno concreto per venire incontro alle esigenze del rione a partire da quelle relative alla tutela della salute e della sicurezza”.