Imbesi (PDL) su seconda parte mandato amministrativo

Il Consigliere Comunale, Antonino Imbesi, in una nota, ha invitato l’intero Consiglio Municipale a saper volare alto almeno nella seconda parte del presente mandato amministrativo che si concluderà nella primavera del 2014.
“Siamo quasi a metà della consiliatura – ha detto il Consigliere Comunale – ma mentre, per il momento, la Minoranza ha dimostrato tantissime volte il proprio senso di responsabilità, con la presentazione di tantissime proposte deliberative e con una assidua presenza in aula anche nei momenti importanti della vita amministrativa del capoluogo, permettendo che con la propria presenza (dato l’alto numero di assenti nel Centro-Sinistra) di mantenere (nonostante il proprio voto contrario) il numero legale necessario all’approvazione di moltissimi deliberati, dall’altro lato non è stato sempre possibile verificare uno stesso atteggiamento di apertura e correttezza… Penso, per esempio, all’impossibilità di discutere gli emendamenti al bilancio, penso alla fino ad oggi disattesa discussione in aula di circa 30 ordini del giorno, penso al non aver messo in pratica alcune decisioni consiliari ancorché prese all’unanimità (vedi navetta per Capodichino), penso alla assoluta mancanza di rappresentanze negli Organi Comunali del partito che governa il Paese e molte altre situazioni alle quali andrebbe data una giusta correzione.”
Il Consigliere Municipale ha ricordato che, in momenti di grande crisi, le forze politiche (anche se diverse) dovrebbero ricompattarsi e cercare forme di collaborazione per il bene comune, che aprano la strada a provvedimenti in grado di dare un po’ di sollievo alla popolazione.
“La situazione della città sia dal punto di vista economico che lavorativo – ha detto Imbesi – è particolarmente grave: abbiamo, da un lato, problemi atavici che in tanti anni non sono stati risolti e che, in molti casi, si sono incancreniti e, dall’altro, dobbiamo affrontare una situazione generale di cassa che non sembra possa migliorare a breve, a causa dei tantissimi debiti gravanti sul bilancio del Comune (circa 114 milioni di Euro) ed anche a causa della congiuntura internazionale che tanti danni sta portando alla realtà lucana. Un forte segnale di cambiamento e di applicazione di nuove regole non farebbe che bene alla nostra politica locale: il muro-contro-muro serve a poco mentre è fortemente necessario mettere in campo idee e progetti concretamente realizzabili, nonché uomini fattivi e credibili (cose per le quali mi batto, spesso inutilmente, da anni). Questo presuppone, ovviamente, anche la capacità e la volontà dei partiti di dare una qualità ed una sostanza sia al loro interno che nelle amministrazioni, sapendo scegliere gli uomini obiettivamente migliori per i vari ruoli da ricoprire (e non solo gli amici..!!) e battendosi, inoltre,  per la maturazione e crescita della classe dirigente e per un reale rinnovamento.”
Il Consigliere ha, pertanto, concluso invitando il Sindaco ad ascoltare il grido di dolore della sua città e dei suoi concittadini che affrontano giornalmente problemi e disservizi reali, evitando di prendere decisioni monocratiche ed imponendo scelte poco condivise persino nella Maggioranza che lo dovrebbe sostenere, anziché chiedere e proporre alla Minoranza un coinvolgimento nelle scelte amministrative in modo da avere una assise più forte ed unita nelle decisioni importanti che riguardano il presente ed il futuro della città capoluogo.
“La nostra città vive un momento davvero difficile da tutti i punti di vista ed il Consiglio, Massima Assise dei cittadini, dovrebbe essere il luogo deputato a trovare un’azione comune per limitare le difficoltà che vive il capoluogo e proporre soluzioni di respiro  – ha sostenuto Imbesi. Ma ciò non avviene nonostante ci siano potenzialmente tutte le premesse possibili, visto che il Sindaco non è più ricandidabile a tale carica (essendo il suo secondo mandato consecutivo) e la città avrebbe apprezzato non poco una Maggioranza capace di dialogare sul serio con la Minoranza. Per questo motivo invito Vito Santarsiero a rompere gli indugi, se pure ancora ne avesse, ed a tentare di dare una svolta al suo mandato sull’esempio di quanto avvenuto nel Parlamento Italiano dopo il richiamo del presidente Napolitano, o negli Stati Uniti con Obama per il pericolo di default o, per restare in Europa, in Germania dove un accordo tra tutte le forze politiche ha permesso alle varie istituzioni coinvolte di dare risposte migliori alle  grandi  problematiche che pure erano chiamate ad affrontare. ”