Carretta (PD):su Ospedale San Carlo nuove strategie

“Dopo aver accolto con estrema soddisfazione la nomina a Direttore “dell’Azienda Ospedaliera San Carlo” del dott. Des Dorides, manager dalle comprovate qualità, si auspica adesso un rilancio dell’Azienda sotto l’aspetto strategico e qualitativo.”
Così il capogruppo del PD Gianpaolo Carretta il quale aggiunge che “il dibattito voluto dall’opposizione in sede di Consiglio Comunale aperto, svoltosi presso l’Auditorium del San Carlo, è stato un’ottima occasione per esprimere il sentire comune dei nostri concittadini.
Quella svoltasi in Consiglio Comunale è una discussione che va approfondita e che rappresenta solo un momento iniziale di confronto al quale siamo chiamati per responsabilità e funzioni.
Un nosocomio come il San Carlo, il cui bacino di utenza interessa tutta la regione e non solo, deve essere in grado di fornire prestazioni di eccellenza e di istituire Primariati di livello nazionale.
Convincente, dunque, la relazione dell’assessore alla Sanità, che traccia le linee di conduzione di sviluppo dell’ospedale San Carlo e della sanità regionale. La politica regionale ha compiuto una scelta precisa, quella di rivolgersi a una managerialità di competenza extraregionale. Scelta che consente al nuovo manager un’autonomia gestionale assoluta. I primi dati convincenti sono senz’altro quelli della razionalizzazione, dell’accorpamento e della qualità in una regione che non può più permettersi ben 17 presidi ospedalieri che erogano prestazioni similari.
In una contingenza storica -aggiunge- in cui vi è una crisi economica mondiale, va tutelato il territorio, ma va promossa l’alta specializzazione e l’alta qualità delle prestazioni sanitarie, proprio a favore dell’utenza regionale, prediligendo criteri di economicità, efficienza e razionalità.
La rete va implementata e i protocolli vanno uniformati, per evitare confusione nei fruitori della sanità. Dobbiamo riflettere sulla qualità dell’offerta sanitaria di questa struttura. Vi erano reparti di alta eccellenza, c’era un protocollo d’intesa con l’università Cattolica; positivo il protocollo annunciato con il Bambin Gesù nel campo della pediatria.
La politica – conclude Carretta- deve fare un passo indietro, per assicurare una grande offerta sanitaria a questa nostra comunità. Va affidata all’assetto manageriale la possibilità di assumere scelte coraggiose. L’Amministrazione comunale deve essere di supporto alla struttura sanitaria in tema di viabilità e mobilità.”

 

Si auspica venga ristabilito un rinnovato clima di fiducia tra la comunità e l’Azienda Ospedaliera, affinché si blocchi il flusso migratorio verso ospedali di altre regioni, continuando comunque ad abbattere le liste d’attesa.

 

La speranza è che si scelga la nostra struttura con la consapevolezza di ottenere prestazioni di altissimo livello da sanitari stabilmente presenti.

I metodi di intervento rispetto alle comunità di riferimento necessiteranno sicuramente di un processo di cambiamento, di ripensamento e di ammodernamento del sistema dei servizi e dei comportamenti professionali, dovuti al mutamento della comunità stessa, interessata dal fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, che inciderà non poco sulla spesa sanitaria, a cui va aggiunto quello del disagio sociale riconducibile alle condizioni di povertà.

 

La scelta della Regione Basilicata è di ordinare il Sistema Sanitario Regionale secondo un modello a rete, che comprende ed integra la rete ospedaliera regionale e le reti infra e interaziendali, al fine di perseguire l’obiettivo della continuità dell’assistenza e dell’integrazione tra ospedale e territorio.

 

Questo deve essere l’inizio di un’attenzione costante nei confronti dei temi sanitari in generale e delle problematiche legate al San Carlo in particolare, guardando al bene comune.