Si è svolta nella nuova sede comunale di via Nazario Sauro la cerimonia voluta dalla presidenza nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro, che ha inteso concedere alle città insignite della medaglia “Città Benemerita del Risorgimento” uno speciale Attestato di Benemerenza dell’Istituto (Dipl. n. 22262 del 17.03.11) e l’inclusione onorifica nell’elenco dei propri associati. La città di Potenza è stata così premiata in considerazione dei fatti accaduti della gloriosa giornata del 18 Agosto 1860. Nel corso della cerimonia, ha spiegato il presidente della federazione provinciale Rocco Galasso, che “l’Istituto Nastro Azzurro è un associazione combattentistica che raccoglie dal 1919 i decorati al valor militare. La regione Basilicata ne conta il maggior numero in rapporto al numero di abitanti, ben 22 medaglie d’oro al valor militare. La prima è quella tributata a un potentino, Francesco De Rosa, perito ad Adua il primo marzo del 1896. Le ultime sono quelle assegnate a Nicola Stigliani, sergente maggiore morto nell’eccidio di Kindu, cittadina dell’ex Congo belga nel 1961 e Donato Fezzuoglio, assassinato a Umbertide, in provincia di Perugia, nel 2006, mentre tentava di sventare una rapina in banca”. Sono 27 le città che come Potenza possono fregiarsi della medaglia d’oro per ‘le azioni altamente patriottiche compiute dalle città italiane nel periodo del Risorgimento nazionale’. A questa, il capoluogo di regione lucano somma l’altra medaglia d’oro, in questo caso al merito civile ricevuta con la seguente motivazione ‘in occasione di un disastroso terremoto (quello del 23 novembre 1980 ndr), con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione’. Il sindaco Vito Santarsiero nel dirsi estremamente soddisfatto per “l’importante riconoscimento alla città e alla sua gloriosa storia” ha invitato il presidente nazionale per “avere l’opportunità di ripercorrere insieme l’affascinante passato potentino”.