Lacerra (MAL/MPA) e il coraggio di scegliere

Nell’ultimo Consiglio Comunale,  discutendo del futuro e degli aumenti, per i cittadini, dei costi  delle mense scolastiche, sono emerse le difficoltà che la manovra governativa impone alle comunità locali.
Che il Consiglio Comunale prenda posizione sulla vicenda è indubbio, se solo  se ne apprezzasse il lavoro e l’impegno, senza pensare a futili protagonismi. Non posso però dimenticare che in molti hanno responsabilità per la esplosione dei costi dell’Amministrazione Comunale. Mi viene in mente che  negli ultimi anni sono stati stabilizzati al Comune di Potenza oltre 200 persone, con qualifiche non alte, ma che non si è nemmeno tentato un accordo per ridurre gli oltre 20 dirigenti previsti in pianta organica, dirigenti la cui inutile abbondanza è condivisa dallo stesso Esecutivo,  che però se li tiene ma, guarda caso,  si è impegnato a ridurli nella futura pianta organica, prima della fine del mandato. La pratica di non fare nulla oggi per calcolo elettorale,  ma di imbrigliare la politica di chi verrà, è un classico che ha contagiato tutti.
Ma le cose che si potrebbero fare sono molte e non secondarie.
La ottimizzazione nello sfruttamento del patrimonio immobiliare  che ancora rimane; una politica del personale che utilizzi le scarse professionalità degli stabilizzati aumentando la ordinaria manutenzione, che non avrebbe costi visto che è personale già pagato;lo sfruttamento dei plessi scolastici oggi vuoti;  la politica energetice e le fonti rinnovabili; la programmazione scolastica finalmente mirata sugli alunni e sul loro massimo sviluppo educativo pedagogico e non finalizzata a spicciole politiche elettorali (si pensi che in alcuni plessi scolastici del capoluogo vi sono pluriclassi);  una nuova programmazione del fabbisogno del personale e  l’inserimento di alcune figure oggi necessarie nella moderne amministrazioni;  la realizzazione di bandi e l’affinamento delle politiche del trasporto pubblico urbano;  lo sfruttamento delle aree da decenni vuote (Cip Zoo e Centrale Latte); la temuta ZTL;   sono elementi  decisivi  in grado di cambiare la Città e su cui deve ripiegarsi l’Amministrazione Comunale, coinvolgendo l’intero Consiglio. Ma da noi le cose vanno come vanno e così alcuni proiettano  lo sguardo al loro futuro approdo politico e non mettono al centro dell’agire la Città di Potenza.
Ed in un momento particolare in cui si programmano i PISUS, il Piano Strutturale Metropolitano, ecco che ormai da tempo manca la figura di riferimento per eccellenza in un Comune Capoluogo di Regione: il Segretario Comunale.
Non si capisce per quale arcano motivo non si sia ancora provveduto alla sostituzione, non se ne sia nominato altro, e proprio in un momento tanto delicato con stravolgimento non solo dal punto di vista finanziario ma normativo. Non penso che in giro non vi siano Segretari Comunali  o che si debba necessariamente chiamare gente di fuori e non far crescere professionalità locali, che poi sono quelle che restano e sono le meno disponibili a fare “fesserie”. Chi resta ha una dignità e un nome da onorare, contrariamente a chi viene chiamato da fuori, semmai  imposto da chi sa chi.
Non penso che era questo il Futuro promesso in campagna elettorale!