Bando alloggi popolari, il consigliere Gesualdi chiede i motivi del ritardo

Il consigliere municipale Filippo Gesualdi del gruppo “Con Santarsiero per Potenza”-API, intervenendo in merito all’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Basilicata con il Governo per la realizzazione di interventi compresi nel piano nazionale di edilizia abitativa, che prevedono la costruzione di 20 alloggi di edilizia sovvenzionata da parte dell’Ater e di 330 alloggi di edilizia agevolata realizzabili con fondi regionali da parte di imprese costruttrici da individuarsi con successivo avviso pubblico.  Sul tema il consigliere ricorda, inoltre, che le norme dettate dal nuovo regolamento  urbanistico del Comune di Potenza, determinano la cessione gratuita dei suoli da parte dei privati, che consentirà la costruzione di circa 600 alloggi di edilizia sociale, se a questo aggiungiamo la prossima costruzione di 100 alloggi di edilizia popolare  che l’Ater si accinge a realizzare a Bucaletto è inconfutabile che si riscontrerà un concreto contributo nella soluzione anche se solo parziale del problema abitativo. In merito all’intera vicenda il consigliere interviene per “comprendere quali siano i motivi ostativi che a tutt’oggi non permettono alla struttura comunale di pubblicare il nuovo Bando di concorso per la formazione della graduatoria ai fini dell’assegnazione di 100 alloggi di edilizia sovvenzionata di nuova costruzione di cui 44 riservati prioritariamente a soggetti sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio, 34 riservati a coloro che occupano i prefabbricati da demolire nell’ambito dell’intervento di recupero urbano che interessa l’area di Bucaletto e 22 alloggi riservati alla generalità dei cittadini pur essendo lo stesso stato approvato dalla competente commissione consiliare ed avendo ottenuto il parere positivo alla pubblicazione da parte della Regione”. A Potenza le famiglie con redditi non elevati sono in aumento, di conseguenza lo sono le richieste di alloggi popolari, alloggi il cui numero  nel capoluogo lucano risulta essere solo il 15% dello stock abitativo rispetto al 30% della media nazionale. Concordo – conclude il consigliere comunale – con le strategie sulle politiche poste in essere dall’assessore Donato Pace molto attento alle problematiche che investono il suo settore, politiche orientate a dare risposte concrete e temporalmente definite al disagio abitativo. Lo invito, però, a sollecitare l’ufficio Alloggi a essere più concreto e più incisivo nelle scelte che l’Amministrazione vuole portare avanti, non perdendo di vista i veri problemi sociali e abitativi che attanagliano la nostra comunità”.