Carretta (PD) su Piano Strutturale Metropolitano

“Il Piano strutturale metropolitano è uno strumento urbanistico, che riguarda la città-capoluogo e altri nove comuni dell’hinterland (Anzi, Avigliano, Brindisi di Montagna, Picerno, Pietragalla, Pignola, Ruoti, Tito e Vaglio), con l’obiettivo di creare un “sistema” di relazioni tra i dieci paesi e di condividere un percorso unico di programmazione.” Lo afferma il capogruppo del PD in Consiglio Comunale Gianpaolo Carretta il quale aggiunge che “il primo protocollo di intesa è stato firmato nell’ottobre del 2007, poi si è arrivati ad un documento finale di sintesi, preludio di un documento preliminare da sottoporre alla Conferenza di Pianificazione.Questo importante strumento di programmazione urbanistica andrà a delineare i piani di sviluppo urbano e socio-economico del Capoluogo di Regione e dei Comuni del Potentino.Il ruolo strategico di Potenza nei prossimi anni sarà quello di dimostrare di essere città con un’alta qualità dei servizi, ma soprattutto Città comprensorio, capace di creare sinergie territoriali che garantiscano sviluppo, occupazione e innalzamento degli standard di qualità della vita.
L’analisi di contesto dell’area – aggiunge- mette in evidenza due processi di rilievo: il primo è quello dell’invecchiamento demografico, che genererà conseguenze sulla struttura e sulla composizione delle popolazioni interessate, con implicazioni di natura sociale ed economica. Il numero sempre crescente di anziani si tradurrà in richieste sempre maggiori di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali; il secondo è che una buona parte della popolazione risulta “non residente”, per motivi di studio o lavoro, o perché extracomunitaria.L’obiettivo prioritario del Piano Strutturale Metropolitano consiste dunque nel programmare una serie di azioni in grado di trasformare l’area centrale della Basilicata in un sistema urbano-territoriale, con funzione di baricentro socio-economico che spinga alla rivitalizzazione delle aree interne e al riequilibrio di dotazioni e servizi tra la città di Potenza ed i comuni dell’Hinterland.Il PSM prevede tre gruppi di azioni: lo sviluppo del sistema infrastrutturale; il miglioramento della qualità degli spazi urbani; lo sviluppo del sistema produttivo.Si auspicano veloci interventi finalizzati a ridurre i tempi di collegamento del Potentino ai nodi della rete nazionale, potenziando, ad esempio, il sistema infrastrutturale secondo le direttrici principali: Ovest-Est (Basentana) e Nord-Sud (Potenza – Melfi – Candela).Non meno importanti sono gli interventi per il recupero e la valorizzazione delle risorse ambientali dei centri storici o la riqualificazione di aree e contenitori dismessi e degli edificati edilizi in territorio aperto.
Per quanto riguarda invece lo sviluppo del sistema produttivo – conclude Carretta- si prevedono interventi per l’incentivazione alla realizzazione ed applicazione di tecnologie avanzate nel settore energetico, informatico, agricolo-forestale, agroindustriale, naturalistico-ambientale, nonché il potenziamento delle attività turistico-ricettive.”