Becce (PDL) su storia politica Città

“Rileggendo con attenzione, parola per parola, quanto sostenuto da Santarsiero nella lettera aperta inviata ad un cittadino sulla questione tagli alberi a Murate, traspare in toto la difficoltà del primo cittadino a gestire una situazione diventata ingestibile, caratterizzata da un’eredità pesante come un macigno, con la quale inevitabilmente bisogna confrontarsi. Il tono adottato è un tono pesante, il linguaggio esplicitamente negativo e di denuncia”. Così il consigliere comunale del PDL Nicola Becce il quale aggiunge che “il nostro Sindaco, purtroppo, ha dimenticato un passaggio importante: quella storia, cui si riferisce, lo ha visto più volte protagonista; quella storia, che ha portato una piccola cittadina del sud Italia ad avere un ruolo prettamente residenziale, anziché di potere e crescita economica per la nostra regione, è stata fatta dal centrosinistra, partito cui il sindaco appartiene; quella storia è stata realizzata dal suo centro sinistra. Quale interpretazione dare a queste affermazioni? confusione politica o ritrovata consapevolezza? Probabilmente questi ultimi anni di amministrazione hanno aperto gli occhi non solo ai cittadini ma anche ai nostri governanti: la crisi economica, il pericolo di dissesto finanziario, il trovarsi di fronte ad una realtà caratterizzata sempre più senza lavoro, con delle esigenze, che chiedono e pretendono giustamente delle risposte. La consapevolezza crescente che la Potenza di oggi è una città ricca di problematiche e difficoltà, civili e sociali, costruita sulle macerie di una classe politica, regnante da decenni, ormai decrepita, vecchia  e non più attuale in quanto non in grado di rispondere con adeguatezza alle sfide che il mondo di oggi pone di fronte. La crescente consapevolezza che oggi la gestione di un ente locale richiede, in primis, coraggio e competenza: date le difficoltà economiche, bisogna saper compiere scelte appropriate ed adeguate: disoccupazione, povertà, dispersione scolastica, trasporto urbano, costi ingiustificati della politica, mense scolastiche, tarsu sono solo una parte dei problemi che giornalmente il sindaco deve affrontare. E’ una situazione ormai al collasso: la cattiva politica a lungo termine non può condurre se non ad un debito di 140 mln di euro. Tengo inoltre a precisare – conclude Becce- che quanto affermato dal sindaco è quanto accomuna il pensiero di tanti cittadini potentini: le parole di quella lettera racchiudono una verità ormai consapevolezza anche del nostro primo cittadino.”