Gesualdi: Priorità per le politiche a sostegno dei giovani

Il consigliere comunale di Potenza Filippo Gesualdi (Api), interviene sulla “grave situazione di disagio socio-occupazionale che interessa la città di Potenza e la Basilicata, condizione che va sempre più assumendo l’aspetto di una piaga inguaribile, con la disoccupazione che sale al 12,2% rispetto al dato nazionale che si attesta all’8,7% e che vede la perdita di molti bravi giovani che se ne vanno fuori regione. Non si tratta solo dei migliori, i laureati, quelli che più e meglio di altri incarnano l’ideale delle virtù lucane, misto di perseveranza, mitezza, riservatezza, sacrificio, intelligenza, laboriosità, rispetto delle regole ed amore per la libertà, i cosiddetti ‘cervelli’; secondo i dati di Alma Laurea riferiti all’anno 2010  su circa 700 laureati lucani soltanto il 40%  di essi trova lavoro anche precario e sottopagato, ma ormai vanno via anche i giovani che non trovando nessun tipo di occupazione, lo cercano e lo trovano, altrove, creando una generazione sfiduciata, disillusa che non s’impegna perché non trova sbocchi e non vede alcuna possibilità nel futuro. Un problema questo – dichiara il consigliere Gesualdi – che  non può essere risolto solo con l’imminente previsione nella Legge sulla Stabilità dello sgravio contributivo del 100% per i primi 3 anni per gli imprenditori che assumono dal  2012 giovani apprendisti, o solo con l’integrazione di 150 milioni di euro per il 2012 da destinare ai ‘Prestiti d’onore’, o ancora con alcune misure anti-crisi approvate dalla giunta regionale che prevedono, tra l’altro, un microcredito fino a 25.000 euro da restituire a tassi agevolati, per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e un fondo regionale ‘Ventur capital’ con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di piccole e medie imprese per l’avvio o l’espansione dell’attività attraverso il capitale di rischio. Questi provvedimenti, pur se importanti non risolvono il problema che anzi va acuendosi.  Per contrastare la disoccupazione giovanile, è necessario  sostenere, contestualmente e con forza, la realizzazione di interventi mirati che portino all’abolizione della separazione fra contratti a tempo determinato e indeterminato sostituendoli con un contratto unico, che abbassino le tasse aggiungendo sgravi fiscali  per le imprese che offrono lavoro ai giovani, ma solo con contratti a tempo indeterminato, che dicano stop al precariato con la stabilizzazione dei precari esistenti nei vari enti, che intervengano sulla formazione con politiche mirate a creare figure specializzate spendibili e necessarie, considerato che il 20% delle assunzioni programmate ha difficoltà di reperimento per assenza di professionalità, rivalutando gli antichi mestieri attraverso la ‘bottega scuola’, in cui il maestro artigiano insegna il mestiere al giovane allievo. “In quest’ottica – prosegue il consigliere Api – è condivisibile la proposta di legge presentata dal capogruppo di “Alleanza per l’Italia” in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, a sostegno dei giovani lucani, la cui finalità è proprio quella di garantire loro autonomia: abitativa, imprenditoriale, di accesso al credito, incentivando la promozione del lavoro autonomo e della microimpresa, per tutti quelli che intendono intraprendere un’attività imprenditoriale, anche perché  in Basilicata solo 71 cittadini su 1000 trasformano la loro attività in impresa, contro i 78 del Mezzogiorno e gli 87 in Italia, segno di una bassissima vocazione all’imprenditorialità. E inoltre necessaria una vera politica del credito che possa sostenere lo sviluppo. Purtroppo l’accesso al credito, continua a essere, l’ostacolo principale per qualsiasi neo-imprenditore, viste le difficoltà che incontra a causa delle eccessive garanzie richieste dalle banche che omettono di riservare la necessaria importanza al progetto di investimento. Ecco perché – conclude Gesualdi – ritengo che se si vuole veramente agevolare l’accesso al credito anche alle piccole imprese che non godono di sufficienti garanzie, bisogna pensare a una vera e propria ‘Banca di garanzia Regionale’.