Consiglio comunale del 29 luglio 2020, resoconto giornalistico

29.07.2020 – ore 9,40: Il Consiglio comunale si apre alle ore 9,40 con il presidente Francesco Cannizzaro che pone in votazione l’approvazione dei verbali della seduta precedente (art.69 del Regolamento del Consiglio comunale), che ha luogo a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri di opposizione che, prima che la votazione si svolga, giustificano attraverso il capogruppo del Pd Roberto Falotico, secondo il quale “in diverse occasioni non sono state evase alcune richieste relativamente ai verbali dei Consigli e delle Commissioni”. Il presidente Cannizzaro prende atto della richiesta.

Dopo una breve interruzione a seguito della richiesta del consigliere Pierluigi Smaldone per discutere una sua interrogazione urgente, alla quale replica la segretaria generale Fontana che spiaga come trattandosi di una seduta dedicata a provvedimenti relativi al Bilancio, non è consentita la trattazione delle interrogazioni.

Mozione presentata dalla consigliera del gruppo di Fratelli d’Italia Mary William e altri su “Intitolazione di una via o piazza o parco cittadino a Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia – Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza degli Enti Locali – Impegno per il Comune a costituirsi parte civile negli eventuali procedimenti per mafia che coinvolgono il territorio comunale”.

La consigliera dopo aver tracciato un profilo del giudice Borsellino, individua il “provvedimento come un passo importante nello sviluppo della legalità nel nostro territorio”.

La discussione si apre con l’intervento della capogruppo di ‘Insieme per Bianca’ Angela Blasi chiede un “approfondimento della richiesta, visto che a Potenza già esiste una rotatoria intitolata al giudice Borsellino. Essendo poi citati gli agenti della scorta, volevamo proporre la possibilità di dedicare qualsiasi elemento di viabilità alla scorta”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Michele Napoli parla “di un tema di principio più che regolamentare. I simboli sono importanti in un Paese che si rispetti. Eventuali approfondimenti saranno svolti se necessari, oggi votiamo una proposta per una persona che ha dato la vita per combattere la mafia. Credo non ci si possa e non ci debba dividere su questo tema, con un provvedimento che guarda al futuro di questo Paese e delle future generazioni”.

Il consigliere Falotico rimarca “l’auspicabile approfondimento dell’aspetto tecnico, perché dal punto di vista politico non si può non concordare con il merito della proposta”.

Il capogruppo della Basilicata Possibile Francesco Giuzio, prende la parole sostenendo che “il messaggio politico e il messaggio che trasmette ha importanza perché Paolo Borsellino ci ha insegnato che le idee e la forza della legalità sopravvive anche alle persone che di quelle idee e di quella legalità sono portatrici. Oggi il pericolo di una mafia che si fondi sull’usura è ancora più forte e l’ascolto dei cittadini e il sostegno alle associazioni che contrastano questa deriva sono pilastri fondamentali sui quali costruire un percorso virtuoso”. Il capogruppo di Potenza Città Giardino Pierluigi Smaldone annuncia il voto favorevole alla mozione “invitando i proponenti a fare una valutazione per evitare che sia approvata una mozione che poi risulti difforme al regolamento”.

La mozione viene approvata all’unanimità.

Il consigliere Giuzio legge la mozione urgente presentata dal consigliere Tramutoli e altri su:”Muri Liberi – Street Art in Potenza”. “La nostra città non prevede attualmente spazi dedicata alla street art. E’ compito delle Istituzioni favorire l’espressione artistica, e quindi è giusto favorire la redazione di un regolamento della street art e individuare le zone da deputare a questo tipo arte”.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Marco Falconeri che “appoggiare con grande favore l’iniziativa, perché in tutte le città italiane il fenomeno della street art ha preso piede, dando un valore aggiunto alle città stesse, anche per quanti attiene alla riqualificazione dei campi da gioco cittadini”.

La consigliera Blasi spiega che “regolamentare un arte che viene fatta da personaggi che non vogliono essere riconosciuti, risulterebbe complicato. Prendendo spunto da quanto proposto nella mozione e dalle leggi esistenti, proporrei un vero e proprio censimento rispetto alle opere presenti nella nostra città e individuarne quelle che si possono definire street art e pensare a degli interventi periodici. Propongo di inserire all’interno della mozione la parola censimento”. Il capogruppo di Forza Italia Fabio Dapoto afferma che la “proposta piace al nostro gruppo e sicuramente come maggioranza ci impegneremo insieme ai proponenti nella redazione di un regolamento che consenta a tutti i writers della nostra città di esprimersi al meglio”.

La mozione viene approvata all’unanimità.

Mozione presentata dai Consiglieri della lista “Potenza Civica Guarente Sindaco” su:”Istituzione della tassa di soggiorno nel Comune di Potenza”, illustrata dal capogruppo Massimiliano Di Noia, “possibile grazie alla legge regionale che ci inserisce tra le ‘Città d’arte’. L’imposta potrebbe contribuire a sostenere le strutture commerciali e alberghiere cittadine, e a far fronte ai tagli agli Enti locali decisi dal governo nazionale”.

Il consigliere Falconeri spiega la genesi del provvedimento in discussione, sorta a Roma e poi mutuata da altre città. Potrebbe essere l’occasione per la città di dotarsi di nuove entrate e così fornire nuovi servizi. Essendo però recente il riconoscimento di ‘Città d’arte’ andrebbe prima valutato l’impatto che tale individuazione ha sul capoluogo e sul suo tessuto produttivo e commerciale. Per il momento non ci sono le condizioni”.

Il consigliere della Basilicata Possibile Valerio Tramutoli parla di “un’idea che non incide sul numero dei turisti, che non disencentiva il turismo, ma che prevede che al turista vengano offerti servizi, perché la città che ospita sia una vera città d’arte. La vedo quindi piuttosto come una porposta per il futuro, quando quegli interventi, dalla cartellonistica ai servizi pubblici, dai percorsi alla creazione di aree pedonali e di servizi di trasporto adeguati, saranno realtà. E’ importante quindi stabilire prioritariamente quando e in che misura dovrà essere applicata”. Il consigliere di Forza Italia Matteo Restaino “accoglie con favore la proposta, che istituisce una misura importante per qualunque città voglia dare concretezza al provvedimento di istituzione ‘Città d’arte’. Dunque ampio sostegno a una sorta di imposta di scopo, che dà un indirizzo all’Amministrazione per poi concretizzare la stessa, regolamentando i soggetti destinatari dell’imposta e le fasce di esenzione da andare a individuare”.

Il consigliere Napoli crede che “la mozione che è stata depositata consente di fare un ragionamento più ampio. Questa mozione rischia essere frutto di un ragionamento estemporaneo. Io invece ritengo che l’impegno che si chiede all’Amministrazione di cominciare un percorso che si apra all’individuazione del futuro di questa Città, quale ruolo dovrà rivestire. Uscire dal provincialismo e guardare a confini più ampi che la nostra comunità si aspetta. E’ importante creare un asse secondo il quale il nostro territorio sia contestualizzato all’interno di un contesto più ampio, che è quello della regione e del Mezzogiorno. E’ importante una politica di incentivi e disincentivi, immaginando una relazione con i territori vicini ai nostri. Proposta di questa fatta meritano un confronto serrato sul futuro di questa città, su quale progetto futuro abbiamo per la nostra comunità. Non sono contro ma guardiamo”.

Nella replica il consigliere Di Noia, ricorda che “l’imposta di soggiorno, nata nel 1931, e vuole essere un primo passo verso l’individuazione di quel percorso virtuoso, che a partire dal tipo di turismo particolare che la nostra città ha, va individuare una tappa per muoversi verso quel sostegno all’imprenditoria locale che, anche attraverso provvedimenti come quello in discussione, possono trarre vantaggio. Penso che anche realtà come Bernalda ce l’hanno e dunque migliorare anche quei deficit che oggi lamentiamo ritengo sia una strada percorribile e auspicabile. Per dichiarazione di voto il consigliere Falconeri annuncia il voto contrario. Il capogruppo della Lega Gianmarco Blasi dichiara il voto favorevole del suo gruppo. Voto contrario espresso dalla consigliera di ‘Insieme per Bianca’ Bianca Andretta.

Il consigliere Valerio Tramutola si dice disponibile a votare il provvedimento a patto di una collaborazione nella fase che andrà a definire il quanto e il quando, proposta accolta dal proponente. Voto favorevole espresso dal capogruppo di FI Dapoto. Voto contrario dichiarato dal capogruppo del Pd Roberto Falotico. Il consigliere Napoli annuncia il voto favorevole.

La mozione viene approvata a maggioranza con il voto contrario dei consiglieri Vincenzo Telesca, Falotico, Smaldone, Andretta e Falconeri.

L’assessore al Bilancio Giuseppe Giuzio presenta la delibera successiva, quella avente a oggetto il Regolamento per la disciplina dell’Imposta Municipale propria (IMU) ex L.160/2019 “studiato secondo i parametri nazionali, suddiviso in 28 articoli e 9 capi che racchiudono i principi fondamentali che vanno introdurre una nuova imposta, stante la sostanziale abrogazione della Tasi. Il Regolamento segue la normativa nazionale per l’anno 2020 e prevede un cambiamento di rotta che con IMU 2020, riguarda soprattutto i proprietari di immobili, tranne eccezioni particolari. Rimane fermo il principio secondo il quale vengono tassati solo gli immobili non ricadenti nelle abitazioni principali (fatte salve alcune categorie). Esentate anche le pertinenze delle prime case, (C2, C6, C7), una per ciascun immobile. Il Capo Terzo prevede l’individuazione di casi particolari di soggettività passiva dall’articolo 5 all’articolo 12, tra gli altri gli immobili realizzati abusivamente. La base imponibile dell’imposta è costituita da tutti gli immobili. Riduzioni del 50% per gli immobili di carattere storico e non agibili. Rientrano all’interno dell’imposizione i fabbricati rurali e restano esclusi i terreni. Il capo Quinto prevede specifiche esenzioni, tra gli altri riduzione del 75% per gli immobili locati a canone concordato. Prevista la rateizzazione del tributo in particolari situazioni”.

L’assessore illustra, su richiesta del consigliere del gruppo Vincenzo Telesca, anche la delibera successiva quella riguardante “Approvazione delle aliquote dell’Imposta Municipale propria (IMU) ex L.160/2019 per l’anno 2020 e approvazione espressa della maggiorazione IMU ex comma 755 della stessa L.160/2019 in sostituzione della precedente maggiorazione TASI di cui al comma 677 dell’art.1 della L. 147/2013”. “Punto fondamentale – riprende l’assessore Giuzio – è che quello che si è pagato nell’anno precedente doveva essere pagato anche per l’anno in corso. Abbiamo cercato di applicare ove possibile, un regime di esenzione, per quanto concerne alcune persone anziane e con disabilità. Abbiamo lasciato invariato il gettito, per un’invarianza del Bilancio, aspetto che potrà essere verificato solo in sede di conguaglio. Confrontando IMU e Tasi 2019, e IMU 2020, i cittadini continueranno a pagare la stessa somma. Il testo della delibera prevede dunque di

  1. Approvare, a decorrere dall’anno 2020 le seguenti aliquote e detrazioni da applicare all’Imposta municipale propria (IMU):
  1. aliquota ridotta dello 0,6%, con detrazione di euro 200 fino a concorrenza dell’imposta dovuta, per le abitazioni principali appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 e per le relative pertinenze, così come definiti dall’art. 1, co. 741, lett. b) e c) della L. 160/2019;
  2. aliquota dell’1,06% per i fabbricati di categoria D, ai sensi dell’art. 1, co. 753 della L. 160/2019, di cui lo 0,76 per cento riservato allo Stato;
  3. aliquota dello 0,1% per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133, ai sensi dell’art. 1, comma 750 della L. 160/2019;
  4. aliquota dello 0,25% per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, ai sensi dell’art. 1, comma 751, della L. 160/2019;
  5. aliquota ordinaria dell’1,14 per cento per le aree fabbricabili e per tutti gli “altri fabbricati” diversi da quelli indicati nei punti precedenti, pari all’aliquota base dell’1,06 per cento maggiorata dello 0,8 per cento ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, commi 754 e 755 della L. 160/2019;

2. Di dare atto che la presente delibera avrà effetto dal 1° gennaio 2020;

3. Di confermare, con riferimento all’esercizio finanziario 2020, la detrazione IMU per abitazione principale, applicabile esclusivamente alle abitazioni di Cat. A/1, A/8 e A/9 ed agli eventuali immobili di edilizia residenziale pubblica, nell’importo di € 200”.

Unico intervento è quello del consigliere Vincenzo Telesca aveva presentato un emendamento “con il quale si contestava l’aliquota massima dell’1,14%, aumentata dallo 0,86% per quanto attiene a particolari terreni che solo sulla carta risultano aree edificabili, ma che in realtà non lo sono per le norme locali e nazionali intervenute nel frattempo. Lo Stato ha previsto un fondo di circa 3 milioni di euro per far fronte ai mancati introiti realizzati dagli Enti locali a causa del Covid. Dunque la riduzione dell’IMU era possibile”.

Per dichiarazione di voto il consigliere Telesca annuncia il voto contrario su entrambi i provvedimenti che si andranno a votare.

Le due delibere vengono approvate a maggioranza così come le rispettive immediate eseguibilità.

L’assessore Giuzio ricorda che “la salvaguardia degli equilibri è stata spostata al 30 settembre. Oggi discutiamo la variazione di assestamento generale al Bilancio 2020-2022. L’assestamento ha visto coinvolte tutte le unità di direzione per mantenere gli equilibri. Abbiamo una notevole riduzione delle entrate tributarie, circa 1,19 milioni di euro, e un incremento delle entrate derivanti dallo Stato per circa 2,1 milioni di euro, per Covid. 600.000 euro sono state versate dallo Stato nelle Casse Comunali, ulteriori 2,4 milioni di euro, ancora no. Somme che sono un ristoro ma che devono trovare una precisa corrispondenza nella mancate entrate. Alcune voci importanti sono rappresentate dalla variazione di spesa in conto capitale per 870.000 euro per la manutenzione delle scuole, 70.000 euro per far ripartire lo sport in città, accantonati 752.000 euro per eventuali mancati trasferimenti che dovessero verificarsi”. Il presidente sospende la seduta alle 13,20 per consentire la sanificazione dei locali, riaggiornandola nel pomeriggio.

Alle 15,50 riprendono i lavori con la discussione sulla variazione di assestamento generale al Bilancio 2020-2022. Il consigliere Valerio Tramutoli si sofferma “sulla parte del fondo assegnato dal Governo in compensazione delle minori entrate, fondo che risulta sovrabbondante rispetto alle mancate entrate. Un tipo di assegnazione provvisoria, che potrebbe anche aumentare e che quindi nella fase di conguaglio potremmo esporre tra le voci di minor entrate, ma anche di maggiori spese, le cose che realizzeremo in quest’anno. Mi piacerebbe che nelle prossime sedute delle Commissioni ci esercitassimo non nel cercare di ricevere più fondi, ma come risolvere i problemi che abbiamo dinanzi, così che a fine anno riusciremo a garantire maggiori servizi ai nostri cittadini, sostenendo spese in favore dei nostri cittadini, a cominciare da asili nido e tutto quanto concerne la scuola”.

La delibera viene approvata a maggioranza con così come l’immediata eseguibilità.

Sempre l’assessore al Bilancio Giuzio presenta la delibera successiva: “Ricorso all’anticipazione di Liquidità ai sensi dell’art.116 del D.L. 19 maggio 2020, n°34 a valere sulla Sezione A – Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e provincie autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari (comma 9)” strumento messo a disposizione dal MEF. Proposta guardata con attenzione da questo assessorato. Avevo ritenuto di accedere a tale forma di liquidità, reperita nel ginepraio della normativa varata in occasione dell’epidemia Covid-19. Abbiamo riscontrato che questo può essere uno strumento che va a rendere particolarmente fluido la liquidità di cassa del nostro bilancio, consentendo di poter partecipare al riparto di una somma di 12 milioni di euro messo a disposizione dallo Stato, per il quale il Comune di Potenza può accedere a 4,165 milioni di euro, per crediti certi ed esigibili maturati entro il 31 dicembre. Il tutto comporta un risparmio negli interessi e un miglioramento sugli indici di solvibilità del Comune stesso. Un provvedimento che consentirebbe inoltre di poter accendere un segno più sulla cassa comunale. Non si tratta di una cosa di piccolo rilievo, ma anzi indica come si è riusciti a restituire al tesoriere tutto il dovuto. Monitoriamo settimanalmente della Cassa contemperandola con il mantenere entro tempi corretti il pagamento dei fornitori. Il documento tecnico e il piano di rientro sottoposti all’attenzione della Commissione, conferma che questo strumento non poteva sfuggirci. La prudenza dell’assessorato è dettata dal prepararci al momento nel quale l’Organo Straordinario di Liquidazione ultimerà il suo lavoro”. La consigliera Andretta propone una riflessione “su come questo assestamento sia poco coraggioso, perché quello che manca in questo documento è la mano politica, la visione politica. Un provvedimento che gli uffici avrebbero potuto fare da soli. Gli interventi che di fatto che sono stati messi in campo sono i 70.000 euro richiesti dall’assessorato allo Sport. Non ho visto altro da parte degli altri assessorati. Non abbiamo neanche provato a mettere in campo delle piccole azioni per mettere a frutto la liquidità liberatasi. La mia sensazione è che ci trovi ancora in una fase che vede questa Amministrazione navigare a vista. Sapevamo che il 2019 era l’anno zero, quello del rilancio dopo il dissesto. Ci attende una grande sfida, o mettiamo in campo azioni politiche oggi, o tra 5 anni sarà troppo tardi”. Il consigliere Tramutoli prende la parola evidenziando “come spesso l’amministrazione pubblica risulti debitrice di imprenditori che finiscono col rivolgersi agli usurai. Questa è una misura anticiclica. E per questo anche se opposizione, l’assessore mi ha convinto e voteremo a favore di questa proposta”. Il consigliere Napoli spiega che “ricorrere all’anticipazione non è formalmente una forma di indebitamento, ma in senso pratico lo è. Quando si ricorre? Quando bisogna garantire pagamenti e ottenere liquidità. Sono sintomo di incapacità di far fronte alle richieste che all’Ente vengono avanzate. Se si ricorre a queste forme di finanziamento per pagare dei debiti, evidentemente perché la gestione della cosa pubblica nel passato non ha brillato, altrimenti non ci saremmo trovati in questa situazione. Chi ci ha governato non è stato lungimirante. Ci troveremo a breve con debiti fuori bilancio, un esproprio sbagliato che ci costerà 750.000 euro e la patata bollente delle questioni Murate – Macchia Giocoli. Impegniamoci insieme, maggioranza e opposizione e ripieghiamoci sui grandi temi e individuiamo le priorità per delineare un futuro meno problematico per le future classi dirigenti e non di questa città. Il ricorso all’anticipazione non deve diventare strutturale per evitare di trasferire le difficoltà odierne alle future generazioni”.

Il consigliere Falotico afferma che “la collaborazione da più parti auspicata, in realtà non si sta concretizzando in così ampia misura. Le responsabilità del passato e degli errori commessi ricadono sulle spalle di chi ne è stato autore. Nei passati 4 anni la cinta è stata stretta all’inverosimile. E’ possibile oggi sintonizzarsi con la Regione oggi per prendere coscienza dei servizi sovracomunali che la città svolge? Il presidente Bardi è pronto per dire che il Comune di Potenza ha bisogno di noi e noi ci siamo? Oggi abbiamo qualche spiraglio in più, ma i diversi temi vanno inseriti nella capacità di programmazione e di prospettiva che si sarà capaci di porre in essere, gestendo gli 81 milioni di euro che ancora dobbiamo pagare, per uscire definitivamente dall’angolo. Il mio voto è contrario, ma potrei arrivare anche a cambiare se si creasse davvero un rapporto diverso con la Regione”.

Nella replica l’assessore dice di non essere ‘tecnico’, ma ‘politico’. Ciò non toglie che un mio obiettivo rimanga quello di dare dal punto di vista economico-finanziario una tranquillità alla nostra comunità. Voglio portare la nostra città al risanamento e mi concentro su momenti cardine, quello dell’approvazione del bilancio previsionale, in quella sede fui coraggioso, oggi tutti hanno quello di cui necessitano rispetto ai fondi oggi a disposizione. La cifra messa in bilancio riguardo alla vendita di immobili comunali, non era fuori da ogni contesto, ma anzi trovano conferma, in linea con quanto fatto dall’assessore tecnico che mi ha preceduto in questo ruolo. Ci sono dei debiti che si contraggono per creare una prospettiva di breve e medio periodo, e altri che si contraggono per il futuro della nostra comunità, sempre nell’ambito degli strumenti economico-finanziari che consentono di farlo. L’interlocuzione con la Regione è continuo e darà i suoi frutti. Il coraggio a questa Amministrazione e a questo assessore non mancano, manterremo la parola data e lasceremo una città diversa rispetto a quella che abbiamo ereditato”. La delibera viene approvata a maggioranza così come l’immediata eseguibilità.

L’assessore all’Ambiente Alessandro Galella presenta il provvedimento di modifiche al Regolamento Comunale per la Pubblicità e le Installazioni Pubblicitarie e al Piano Regolatore delle Installazioni Pubblicitarie (PRIP) – Riattribuzione della competenza di “isole verdi” all’Ufficio Ambiente. “L’assegnazione della manutenzione del centinaio di isole verdi con la modifica attuale sarà possibile riassegnare l’adozione di queste aree, molto più stringente rispetto all’attuale stato di cose, evitando che la manutenzione venga fatta in maniera non idonea in molti casi, per rendere le isole verdi autentiche vetrine per il decoro cittadino” spiega Galella. La consigliera Vittoria Rotunno del gruppo ‘Idea’, presenta un emendamento che premetta che “la gestione delle isole verdi ricada direttamente sotto la competenze dell’assessorato all’Ambiente, per evitare che ci possa essere una vacatio della gestione delle aree verdi, prima della riassegnazione delle Isole verdi ai soggetti che saranno individuati a seguito della presentazione delle istanze”. Sull’emendamento la consigliera di Fratelli d’Italia William chiede un chiarimento riguardo all’emendamento “o si decide di passare la competenza all’Ambiente o non lo si è, questo punto volevamo che ci fosse chiarito”. “Il passaggio di attribuzione dall’ufficio pubblicità all’ufficio Ambiente è ritenuta sacrosanta – aggiunge Rotunno – riteniamo però che i progetti presentati abbiano una valutazione oggettiva, e che quindi ci sia la necessità di una regolamentazione puntuale, con requisiti precisi”. La consigliera Blasi interviene ricordando il lavoro svolto nelle Commissioni competenti, con “la volontà di licenziare un regolamento che consentisse il passaggio di consegne. Un regolamento può facilitare anche chi deciderà di prendere in affido il giardino, occupandosene nel miglior modo possibile”.

L’assessore Galella chiede il ritiro dell’emendamento prendendo l’impegno di non dare in adozione alcuna nuova ‘isola verde’ fino all’approvazione del nuovo regolamento. Su richiesta della consigliera Rotunno la seduta viene sospesa.

Alla ripresa alle 17,55, la consigliera Rotunno decide di ritirare l’emendamento visto l’impegno assunto dall’assessore di presentare un nuovo regolamento che vada nella direzione auspicata dall’emendamento. Si passa alla discussione della delibera con l’intervento della consigliera Angela Blasi che non si sente “rassicurata dalla parole dell’assessore, visto che già da diversi mesi si discute di questo Regolamento. Rimane tantissima confusione rispetto a questo passaggio di consegne”. La consigliera di Fratelli d’Italia Carmen Galgano, asserisce che “se la competenza non passasse all’ufficio Ambiente, nessuno avrebbe potuto mettere mano al Regolamento”. Il sindaco Mario Guarente, spiega che “l’oggetto della discussione odierna in seno alla maggioranza, si chiama confronto, dinamica propria della Politica con la ‘P’ maiuscola”. Il consigliere Tramutoli dichiara di “aver votato favorevolmente al provvedimento, anche perché intendiamo avere una visione unitaria di come si voglia questa città, avendo un piano unitario che possa disegnare la Potenza di come vorremmo che fosse. Sfruttiamo l’occasione del Regolamento e facciamo sì che sia un pezzo del Piano del Verde che andremo a disegnare. Partecipiamo al bando sulle infrastrutture verdi, magari con un Piano già pronto così da riempire quel bando di contenuti. Siamo favorevoli a questa proposta di modifica”.

“La decisione di ritirare l’emendamento non è frutto di confusione, ma di quanto assicuratoci dall’assessore, in merito anche all’impegno di riempire il vuoto normativo che altrimenti andrebbe a crearsi”, spiega la consigliera Rotunno.

La delibera viene approvata a maggioranza.

L’assessore Giuzio cede la parola per la penultima delibera in discussione della seduta odierna, all’assessore Galella relativamente al “PO FESR BASILICATA 2014-2020 – Documento Strategico Investimento Territoriale Integrato di Sviluppo Urbano della Città di Potenza. Sostituzione della scheda di Operazione N. 19 “Realizzazione Impianto Separazione RSU Vallone Calabrese” con la nuova scheda di Operazione N. 36 “Implementazione del sistema di raccolta porta a porta in aree prossime al Centro Abitato Cittadino”, “Per destinare il milione di euro inizialmente previsto per l’impianto di separazione di Rsu di Vallone Calabrese, zona sulla quale si stanno ancora effettando verifiche, alla raccolta porta a porta nelle zone del capoluogo immadiatamente prossime alla zona urbana cittadina”. Il consigliere Tramutoli spiega che “l’intervento di cui trattasi era previsto già a maggio dello scorso anno. L’impianto di Vallone Calabrese è un anello importante della gestione dei rifiuti. Ma il rischiare di perdere i soldi fa orientare l’Amministrazione verso un’altra direzione.

Si sarebbe potuto cambiare la destinazione d’uso di quel terreno che ospita l’impianto di Vallone Calabrese, così da aggirare l’ostacolo. Noi siamo molto legati a quell’impianto e vorremmo avere rassicurazioni in quella direzione”. Il consigliere Falconeri nel dichiarare “l’assenza di un sistema di controllo del rifiuto in città. Avrei apprezzato di più uno sforzo per attuare una scelta tecnologica, con una ricentralizzazione del rifiuto, per monitorare qualità e quantità del rifiuto conferito. Il mio voto sarà negativo”. La consigliera Galgano afferma di “aver ritirato, come gruppo di Fratelli d’Italia, un emendamento per realizzare un progetto con contenitori interrati e raccolta di prossimità, con l’assicurazione che si possa porre in essere appena reperiti i fondi necessari. Siamo favorevoli alla proposta formulata”. Nella replica l’assessore Galella illustra che “la documentazione necessaria per sbloccare l’intera vicenda Vallone Calabrese è stata inviata, e se sarà ritenuta sufficiente, avremo la possibilità di attivare il percorso che porterà a riutilizzare la struttura di Vallone Calabrese, alla quale teniamo molto. A Potenza già è avviata una fase sperimentale per 4.000 persone, di raccolta differenziata che utilizza modalità tecnologiche per determinare puntualmente la quantità conferita da ogni singolo cittadino. I 950.00 euro saranno utili e una volta deciso il cambio di scheda andremo a definire le modalità di utilizzo”.

Le dichiarazioni di voto si aprono con quella del capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Napoli che annuncia un voto favorevole così come il consigliere di Forza Italia e presidente della Quinta Commissione Consiliare permanente, Matteo Restaino. Voto di astensione espresso dal consigliere Tramutoli.

La delibera viene approvata a maggioranza così come l’immediata eseguibilità.

La delibera: PO FESR BASILICATA 2014-2020 – Documento Strategico Investimento Territoriale Integrato di Sviluppo Urbano della Città di Potenza. Eliminazione della scheda di Operazione N. 29 “Spazio Neutro per Erogazione di Prestazioni di Assistenza Sociale ai Minori” e modifica della Scheda di Operazione N. 30 “Progetto casa famiglia Dopo di Noi” è illustrata dall’assessore alle Politiche sociali Fernando Picerno: “Il passaggio dei 50.000 euro alla scheda 30, ricordando che lo spazio neutro non è stato abbandonato, anzi è già stato realizzato nei nostri uffici. Dobbiamo promuovere il diritto alla vita indipendente. Invito tutte le associazioni per le persone con disabilità, che alla nostra offerta oggi dobbiamo individuare corrispondenti domande. Quindi invito tutti a pubblicizzare questa opportunità”. L’assessore Giuzio legge il testo del deliberato. Il capogruppo Gianmarco Blasi nel “ringraziare l’assessore Picerno, per non aver lasciato nessuno indietro, e aver svolto al meglio il suo ruolo assessorile, ringrazio anche la Basilicata possibile e il Movimento 5 Stelle per essere rimasti in aula a discutere di questi provvedimenti”. Il consigliere del gruppo La Basilicata Possibile Giuseppe Biscaglia si sofferma che “la città dell’inclusione deve individuare dei luoghi per questo tipo di strutture, e quelle individuate a parer nostro non lo consentono pienamente. Serve un Piano di zona che deve essere un Piano di inclusione, per comprendere quali sono i soggetti che operano in questo settore sul territorio. Siamo disponibili a costruire insieme questa città dell’inclusione? Il fatto che non si costruiscono luoghi d’ascolto o non vengono giustamente valorizzate le competenze, deve suggerirci che le risorse inutilizzate possano andare a costituire i fondi per concretizzare quanto previsto nei progetti di vita indipendente”. L’assessore Picerno fa un breve excursus sulle attività poste in essere nell’ambito delle Poltiche sociali. Il consigliere Giuzio annuncia il voto di astensione della Basilicata Possibile sul provvedimento.

La delibera viene approvata a maggioranza e all’unanimità viene approvata la immediata eseguibilità e il presidente dichiara chiusa la seduta alle 19,10.