Segnalazioni

Trasporto autobus: in vigore nuovo regolamento europeo – 06/03/2013

È entrato in vigore il regolamento europeo relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, che garantisce maggiori diritti a chi viaggia in autobus in tutta l’Unione europea(ogni anno i passeggeri sono oltre 70 milioni). Il regolamento stabilisce i diritti fondamentali dei viaggiatori e impone una serie di obblighi alle società di trasporto e ai gestori delle stazioni definendone le responsabilità nei confronti dei passeggeri. Il regolamento sui diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus stabilisce diritti analoghi a quelli di cui beneficiano i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. I nuovi diritti prevedono, tra l’altro: la non discriminazione basata sulla cittadinanza riguardo alle tariffe e ad altre condizioni contrattuali; il trattamento non discriminatorio per le persone disabili o a mobilità ridotta (assistenza gratuita nelle stazioni di autobus designate e a bordo degli autobus, nonché compensazione pecuniaria per la perdita o il danneggiamento delle loro attrezzature per la mobilità); informazioni adeguate e accessibili per tutti i passeggeri prima e durante il viaggio nonché informazioni a carattere generale sui loro diritti nelle stazioni e su internet; il rimborso del prezzo del biglietto o il reinstradamento in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a due ore rispetto all’ora di partenza prevista (applicabile solo per distanze superiori a 250 km); il rimborso del 50% del prezzo del biglietto oltre al rimborso del prezzo pieno del biglietto in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a due ore rispetto all’ora di partenza prevista, qualora la società di trasporti non consenta al passeggero di scegliere tra rimborso e reinstradamento (applicabile solo per distanze superiori a 250 km); un’adeguata assistenza (spuntini, pasti, bevande e, se necessario, alloggio) in caso di cancellazione o ritardo superiore a 90 minuti per i viaggi di durata superiore alle tre ore (applicabile solo per distanze superiori ai 250 km).

 

Al via la campagna europea per la promozione del turismo – 30/01/2013

L’industria del turismo UE ha registrato nel 2011, in controtendenza rispetto a molti altri settori economici, tassi di crescita positivi in molti Stati membri, rispetto allo stesso periodo del 2010. Il settore turistico, che genera nell’Ue oltre il 5% del PIL, con circa 1,8 milioni di imprese e la creazione di circa 9,7 milioni di posti, riveste quindi un ruolo importante nel rilancio della crescita economica in Europa. Finanziata dalla Commissione europea e organizzata in collaborazione con la European Travel Commission la campagna ‘Europe – Whenever you’re ready’,  che si svolgerà nel corso di tutto il 2013, intende  promuovere le risorse turistiche dell’Europa, la varietà dei suoi territori e paesaggi, l’unicità del suo patrimonio culturale, aggiungendo valore alle attività promozionali degli Stati membri e dell’industria del turismo europeo. Alla campagna contribuiranno noti scrittori di viaggio, giornalisti e blogger che attraverso video, blog, riviste e siti web, offriranno al pubblico  esperienze di viaggi e suggerimenti che andranno dai luoghi da ‘non perdere’  a quelli meno conosciuti, che pur non rappresentando mete turistiche privilegiate non sono di minore bellezza e interesse. 

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Trasporti: un nuovo pacchetto di misure per le ferrovie europee – 30/01/2013

Il sistema ferroviario costituisce un aspetto vitale del sistema di trasporti dell’Unione europea e riveste un’importanza fondamentale per far fronte ai problemi del traffico crescente, della congestione, della sicurezza dell’approvvigionamento di combustibili, dell’inquinamento atmosferico. Molti mercati ferroviari europei sono tuttavia attualmente in fase di stagnazione o declino causato dal sottoinvestimento con il conseguente degrado delle infrastrutture e del materiale rotabile.
Per questo motivo la Commissione europea ha annunciato un pacchetto di misure di ampia portata per incoraggiare l’innovazione, aprire alla concorrenza, realizzare riforme tecniche e strutturali di supporto. 

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Trasporti e ambiente: la relazione della AEA – 30/01/2013

Seppure diminuito nel corso degli ultimi due decenni, l’inquinamento atmosferico rimane ancora un grave problema in molte zone dell’Unione europea, dove malgrado alcuni miglioramenti registrati (in parte attribuibili alla riduzione delle attività economiche durante la recessione) non si sono ancora raggiunti i livelli stabiliti dalla legislazione per quanto riguarda le emissioni inquinanti. Le norme EURO per gli autoveicoli, per quanto abbiano prodotto sostanziali miglioramenti della qualità dell’aria, non sono riuscite a ridurre nel concreto le emissioni di biossido di azoto mentre l’aumento del trasporto di merci contribuisce considerevolmente al peggioramento della qualità dell’aria. La relazione annuale redatta dall’Agenzia Europea per l’ambiente nell’ambito del Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM) valuta l’impatto ambientale dei trasporti in Europa, raccogliendo le informazioni e i dati più aggiornati sugli effetti dei trasporti sull’ambiente, sulle strategie e le buone pratiche che integrano le politiche di protezione ambientale alle politiche di mobilità.

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Albania: sì al futuro ingresso nell’UE, ma a certe condizioni – 17/12/2012

Bisogna garantire all’Albania lo status di paese candidato all’ingresso nell’UE senza altri indugi, a patto che il suo governo proceda con delle riforme in ambito giudiziario, della pubblica amministrazione e del funzionamento del Parlamento. 

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Bilancio UE: Van Rompuy propone un compromesso – 23/11/2012

Si profila un fallimento del summit europeo sul bilancio 2014-2020. I capi di Stato e di governo hanno deciso nella notte di sospendere i lavori fino a mezzogiorno di venerdì, per esaminare una nuova proposta di compromesso avanzata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

Un’ipotesi che si scontra con l’intransigenza del premier britannico David Cameron, deciso a porre il veto se i tagli al bilancio non saranno più drastici. Secondo Angela Merkel e François Hollande sarà difficile raggiungere un accordo.

“Non posso accettare – afferma il presidente francese – che i Paesi più ricchi dell’Unione europea vengano a chiedere assegni, ristorni e sconti e che la Francia, in più, debba contribuire. Tutti devono fare uno sforzo.”

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