Libutti e Gesualdi (ApI) su bando case popolari

“Nelle azioni amministrative tese alla soluzione del grave problema delle esigenze abitative nel capoluogo bisogna tener conto soprattutto delle legittime attese dei più bisognosi e dei più umili e dei recenti indirizzi normativi regionali”   – hanno dichiarato i consiglieri comunali di Potenza ,  Filippo Gesualdi e Emilio Libutti (Api).“In particolare il bando pubblicato dall’Amministrazione Comunale di Potenza, per la formazione della graduatoria ai fini dell’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia residenziale pubblica, non tiene conto di alcune modifiche e integrazioni, apportate dal Consiglio Regionale con la legge regionale n.15 del 18 luglio 2011, alla originaria disciplina prevista dalla  L.R. 24/2007 che regola le norme di assegnazione e di gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
”Ad esempio manca il riferimento ai nuovi parametri che determinano l’adeguatezza degli alloggi ai nuclei familiari che, sino all’approvazione della riforma tenevano conto della superficie, mentre allo stato attuale dovrebbero considerare la correlazione  tra il numero dei componenti il nucleo familiare ed il numero dei posti letto.Sarebbe stato altresì opportuno richiedere  alla Regione, prima della pubblicazione del bando di concorso, una riserva non superiore al 20% di alloggi per far fronte a specifiche e documentate situazioni di emergenza abitativa quali: sistemazione di famiglie a seguito di calamità, sgombero di unità abitative da recuperare , sistemazione di famiglie disagiate che occupano un alloggio di E.R.P. senza titolo, purché non siano in corso formali procedure per il rilascio dell’alloggio per il quale sia già stato individuato il legittimo assegnatario ancorché non in possesso del decreto di assegnazione, ecc.. – hanno continuato i consiglieri Gesualdi e Libutti.
E, proprio in questa ottica, la politica nel suo complesso deve ripiegarsi a riflettere sui  casi più gravi di “emergenze abitative” e di disagio sociale , come la delicata questione della occupazione abusiva di alcuni alloggi di Via Tirreno su cui la giunta comunale deve procedere ad una urgente riflessione e ad adottare tutti gli opportuni provvedimenti secondo le norme vigenti.Sulla vicenda è opportuno ripristinare al più presto la legalità ed il rispetto delle regole e,al tempo stesso, sarebbe auspicabile tener conto, per quanto possibile, di aspetti sociali ed umanitari legati alla effettiva condizione degli occupanti abusivi, i quali, in alcuni casi, vivono in una situazione di degrado sociale e familiare, altri sono separati con figli minori a carico, privi di reddito e addirittura altri sono seguiti dai servizi sociali del comune.Le  istituzioni -Comune, Regione, Ater – dovrebbero porre la massima attenzione nei confronti di tutti coloro che versano in condizioni di indigenza provvedendo, in particolare, ad una puntuale indagine conoscitiva  in ordine alle effettive condizioni dei cittadini, alla esigenza di tutela dei figli minori, al carattere transitorio del ricorso ai servizi sociali, alla  minaccia dell’integrità fisica degli stessi,  adottando al più presto ogni provvedimento o decisione .
 In questa prospettiva – hanno concluso i due consiglieri dell’API  – ovviamente si devono andare a verificare e punire – con indagini puntuali – situazioni di comodo o eventuali dichiarazioni  diverse dalla realtà.