Napoli (PDL) su ztl nel centro storico

La Ztl a Potenza sarà un salto nel buio’. A dichiararlo spudoratamente e forse distrattamente è stato lo stesso Sindaco, Vito Santarsiero, nell’incontro tenutosi lo scorso 11 gennaio presso il Gran Caffè Italia”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli che riportando le parole del primo cittadino ‘La Ztl è una macchina anche a noi sconosciuta …’, sottolinea come Santarsiero “non perde occasione per rendere pubblica l’approssimazione delle azioni condotte dal suo esecutivo. Quasi a dire che ci si deve adeguare a una moda: lo si fa in altre città, bisogna adeguarsi e farlo anche da noi”.
“Secondo il nostro modo di vedere, invece – aggiunge l’esponente del Pdl – si tratta di affrontare una situazione i cui risvolti sono chiari e lo sono proprio a causa del caos che si è già generato e sarà viatico unico verso i gravi disagi che il provvedimento arrecherà ai cittadini. Lo slittamento dell’avvio della Ztl di una settimana è sintomatico della confusione che affolla la mente degli amministratori. Basti pensare che ancora non sono state spostate le telecamere ai valichi di Via Due Torri e Santa Lucia, rispetto al loro vecchio posizionamento. E poi c’è da considerare la confusione che regna nell’ufficio che rilascia i permessi. Nulla contro i dipendenti che, al contrario, cercano di fare al meglio il loro dovere. Il problema sembra dipendere dal fatto che non sono chiare le direttive. Tutto lascia immaginare che la città e soprattutto il suo borgo antico siano costretti, per l’ennesima volta, a dover subire una scelta dettata dall’incapacità politica degli uomini”.
“Da tempo chiediamo che al Centro Storico di Potenza venga restituita la sua dignità, quella che anno dopo anno gli è stata sottratta fino a renderlo oggi un contenitore vuoto, senza particolari elementi di attrazione. I soli negozi – aggiunge Napoli – non possono richiamare la gente ne si può immaginare che la strada pedonale, Via Pretoria, sia esclusivo motivo di interesse. Un vero Centro Storico deve essere dotato di servizi e strutture che soddisfino le diverse esigenze dei cittadini. Solo così esso potrà tornare ad essere animato e vissuto; l’esempio ci viene da tante altre realtà meglio governate della nostra”. “La chiusura, così come prevista – conclude Napoli – sarà un ulteriore passo verso il declino definitivo dell’antico borgo e segnerà il definitivo fallimento di un modo di concepire l’amministrazione della cosa pubblica che resterà negli annali tra i più brutti ricordi della comunità potentina”.