Il consigliere Lacerra interviene sulla Ztl

“Con altri  Consiglieri Comunali non ho partecipato all’incontro informale che il Sindaco ha tenuto per presentare la “sua” ZTL.  Non è mancanza di educazione, mancanza di rispetto istituzionale o acredine nei suoi riguardi, come qualche stolto malignamente riferisce, ma semplicemente è frutto di  consapevolezza  della propria dignità  di Consigliere Comunale e del ruolo sociale e politico che il mandato ha attribuito. Per mesi la  Commissione Consiliare ha approfondito un regolamento proposto  dalla Giunta, regolamento che poi la giunta su perplessità della stessa maggioranza ha ritirato. Oggi, dopo i soliti annunci del Sindaco, a cui regolarmente non viene dato corso, ecco che lo stesso  propone una ZTL, che, dice chi ha partecipato a questi incontri, è diversa rispetto a quella oggi approvata. Non  rinnego il mio ruolo di Consigliere Comunale: le proposte vanno fatte nelle sedi politiche deputate: Commissione e Consiglio. E’ li che si discute, si propone, si critica, si fanno proposte  e si raggiunge la sintesi. Ma evidentemente questo non viene ritenuto meritevole. Personalmente sono favorevole, per un fatto di civiltà, alla ZTL, zona a traffico limitato che già esiste ma che strumentalmente  non viene applicata, e  capisco anche il perché: nel disordine viene più facile imporre scelte, qualunque esse siano. Assisto con stupore alla pletora di dichiarazioni che si susseguono sulla questione: da chi plaude semplicemente perché la questione è nel programma (ma non conosce la scelta e i criteri seguiti), a chi  pur dichiarandosi critico si limita a fare  da cassa di risonanza all’amministrazione, a chi per puro tornaconto si dice d’accordo perché così sarà più facile, per lui,  trovare parcheggio. Nessuno però alza il tono del dibattito, interrogandosi sulle ragioni, i criteri, le scelte da seguire. Vorrei,  per quelle che sono le mie conoscenze, fare alcune considerazioni che mi pare non siano state esaminate nelle tante indiscrezioni che appaiono sui giornali. Cerco di spiegarmi con ordine. La immediata critica, fatta dall’opposizione, circa la installazione di piloni a scomparsa e la dazione di migliaia di telecomandi,  questione su cui la stessa amministrazione ha fatto marcia indietro, la dice lunga su quale sia la profondità di conoscenza che abbiamo della questione. La scelta della ZTL dovrebbe avere lo scopo di liberare il centro dalle auto, ma negli elaborati si indicavano in circa 1400 i permessi rilasciati ai residenti, per circa 600 posti auto. E’ chiaro che  il centro è già congestionato per la abnorme sproporzione tra permessi rilasciati e posti disponibili, congestione solo parzialmente ingigantita da un afflusso esterno. Qual è il criterio da seguire per raggiungere lo scopo? Se ipotizzassimo che si tratta di un grande condominio allora in presenza di posti auto sufficienti dovremmo attribuire un posto auto per ogni unità immobiliare,(abitazioni, negozi, attività ecc.), ma così non è. Sia perché l’area è della intera Città e sia perché i posti auto sono insufficienti. Occorre quindi limitare non tanto l’afflusso di auto ma ridurre  drasticamente i permessi di parcheggio. Non sono favorevole ad un parcheggio a cielo aperto per i soli residenti e tanto meno a farse, quale la proposta attuale,  che prevede chiusure di piccoli tratti. Non vi sono diritti di alcuni a danno di altri, la città è di tutti e così gli spazi, che sono comuni. Il criterio, l’unico che mi pare logico e che conosce chi viaggia con l’auto propria,  è quello di vietare  a tutti il parcheggio in centro. Libertà di accesso per i residenti, per chi ci lavora,  con possibilità di soste temporanee e limitate al carico e scarico o piccole incombenze, ma l’auto, se non si ha un parcheggio proprio, riservato, deve parcheggiarsi fuori dal centro. Questo è il criterio da sempre seguito anche in altre Città (Siena, Perugia, Roma) e vale per tutti, residenti, turisti, operatori. Arrivi in Centro, scarichi i bagagli in albergo, ma se non hai un posto dove parcheggiare l’auto allora la porti fuori dal centro. Risulta evidente che pensare ad un permesso di parcheggio per tutti i residenti è sciocco, serve strumentalmente a eliminare le contestazioni ma non a dare una visione diversa del centro. Come  illogico è lasciare l’area di Via del Popolo e dell’INPS fuori dalla ZTL. Occorre pensare veramente ad un’area pedonale, unica, grande e che a macchia d’olio si allarghi verso la base del colle centrale, occorre collegare e vitalizzare i polmoni verdi del Centro: Torre Guevara –  Villa del Prefetto – Montereale; portare funzioni in centro e riempire i contenitori vuoti (Palazzo Uffici; Ex Poste; Ex Ater; Provincia; Ex Fiamma; Ex Ariston), liberare il centro dalle auto, eliminare parcheggi riservati a residenti  o posti riservati ad auto di servizio che vengono abusivamente utilizzati da altri (l’Amministrazione non  può e non deve garantire spazi pubblici ad uso privato: i commercianti pagano il suolo pubblico) e lo stesso regolamento che si legge sul sito del Comune ha una scarsa semplicità. Sicuramente al rilancio del Centro deve dedicarsi l’Amministrazione Comunale che mi pare continui a fare proclami senza costrutto (I PISUS potevano essere una grande chance; abbiamo fatto un Consiglio Comunale aperto sul Centro e i Contenitori vuoti, con idee e suggerimenti di cui l’esecutivo è dimentico; noi opposizione, per primi abbiamo parlato dei Mercatini di Natale e per primi abbiamo sollecitato l’Amministrazione a rendersi operosa in tal senso; per primi nelle diverse commissioni abbiamo sollecitato l’Amministrazione Regionale e Comunale e l’Assessore competente a fare progetti e proposte per i Mercati di Via, per lo sviluppo di organismi associativi, per riqualificare l’offerta mercatale del centro, per eliminare scritte e mantenere la pavimentazione; per ridare vita al mercato dei poveri ed evitare cantieri perpetui (via Bonaventura, via Due Torri, piazza Pignatari, e altri; per rinnovare l’accoglienza di bar, ristoranti, ritrovi; per inserire nella progettazione delle piazze  e luoghi pubblici gli “attacchi” di acqua, scarichi, corrente necessari per realizzare iniziative di preparazione, realizzazione e degustazione di piatti e prodotti  tipici e tante altre proposte), ma al centro devono dare attenzione anche tutte le altre Amministrazioni presenti,  e operoso e costruttivo deve essere l’apporto di chi vi opera (attività non dozzinali, curate, distinte, eleganti e di classe) ma  indispensabile è l’apporto di chi ci vive. Abbiamo perso le elezioni, ma abbiamo una grande idea di Città, non ci nascondiamo  dietro i numeri che non dicono nulla, pensiamo senza pregiudizio e con apertura mentale a una Città della Consapevolezza, dell’Eccellenza, della Conoscenza:  a una Potenza di Città. E questa è l’ottica in cui operiamo.