Becce (PDL) su liberalizzazione orari negozi

“Il Comune di Potenza apra subito un tavolo con le associazioni di categoria sulle liberalizzazioni degli orari di apertura per le attività commerciali così come previsto dalla normativa nazionale recentemente approvata”. E’ quanto chiede il consigliere comunale del PdL Nicola Becce che aggiunge: “La normativa nazionale voluta dal governo Monti si sviluppa su due fronti: il primo è quello della liberalizzazione degli orari. Non ci saranno più le solite fasce di apertura e chiusura dei negozi, ma ogni attività potrà scegliere come gestire le ore di lavoro comprendendo, ovviamente, anche il notturno. L’altra parte della normativa prevede invece che non vengano più stabilite le domeniche di aperture spesso legate allo svolgimento delle festività. Ogni negozio potrà decidere del suo calendario. Il Comune di Potenza – spiega Becce – non si faccia trovare impreparato; occorre la più presto convocare le parti interessate e le associazioni di categoria per governare un processo difficile per non farsi travolgere. Ci sono 90 giorni di tempo che la legge ha messo a disposizione per valutare gli adeguamenti delle norme, il Comune li usi per applicare al meglio le novità introdotte. Vi sono degli aspetti che vanno studiati a fondo, soprattutto per via della sicurezza: locali notturni e sale da gioco potranno creare alcuni disagi soprattutto se ubicati in zone delicate e con molti residenti, occorre soprattutto capire se le nuove norme siano compatibili con la “quiete pubblica”, di valutare insomma come una decisione nel senso della liberalizzazione influirebbe sulla qualità della vita dei residenti della città. Il tavolo servirebbe per capire se servono e quali paletti si debbano mettere alle liberalizzazioni, come per esempio la creazione di finestre temporali, all’interno delle quali ai commercianti sarebbe lasciata la massima libertà, ma che comunque limiterebbero alla mezzanotte l’orario di chiusura. Credo – conclude il consigliere del PdL – che le liberalizzazioni siano un’occasione, oltretutto facoltativa, ma come tutti i processi devono essere governate, perché non dobbiamo correre il rischio di trasformare un’occasione in una guerra tra centri commerciali e supermercati, a danno dei negozi piccoli e medi. Si colga questa opportunità per valorizzare le nostre attività commerciali”.