Sismico

Per Rischio Sismico si intende la probabilità che si verifichi un evento sismico di una data intensità in un certo intervallo di tempo (pericolosità), la probabilità di danneggiamento per effetto di terremoti di data intensità delle costruzioni presenti nel territorio antropizzato (vulnerabilità) e la probabilità di perdite in termini di vite umane, beni e attività.

La metodologia seguita per la determinazione del rischio, pertanto, parte dalla stima della pericolosità sismica relativa al territorio interessato, per passare poi alla stima della vulnerabilità degli edifici e dei sistemi complessi, arrivando, infine, alla stima dell’esposizione.
Sulla base di questi dati sono poi predisposti uno o più scenari di danno, relativi ad eventi sismici di riferimento, aventi caratteristiche determinate.

Cos’è un Terremoto?

Un terremoto, o sisma, è un’improvvisa vibrazione del terreno prodotta da una brusca liberazione di energia che si propaga in tutte le direzioni (come una sfera) sotto forma di onde.
Tale movimento rapido ed improvviso di una porzione di superficie terrestre causa la rottura delle rocce (o zolle) che compongono la crosta terrestre.
Di solito queste fratture, ed i conseguenti spostamenti, si hanno lungo linee preferenziali chiamate faglie.
Il punto d’origine della rottura è definito ipocentro o anche fuoco o sorgente. Il punto sulla superficie terrestre posto direttamente sopra l’ipocentro è detto epicentro.
Le onde sismiche si suddividono in due tipi: di volume e di superficie. Quando si verifica un terremoto si sviluppano onde sismiche di volume, le quali si propagano all’interno della Terra.
Le Onde di Volume si suddividono in Onde P (primarie o longitudinali) che si sviluppano nella prima fase del terremoto e attraversano liquidi e solidi, e in Onde S (secondarie o trasversali) che si sviluppano nella seconda fase del terremoto e attraversano solo materiali solidi.

Protocollo per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici

E’ stato siglato il 18 luglio 2006 tra il Comune e l’Università di Basilicata il protocollo “Valutazione della vulnerabilità sismica e definizione di strategie di intervento per la riduzione del rischio sismico degli edifici residenziali in cemento armato della Città di Potenza”.

Nel centro urbano della città di Potenza il 70% circa degli edifici in cemento armato sono stati progettati e realizzati prima del 1981 e, anche per quelli realizzati successivamente che oggi non devono fare i conti anche con il degrado naturale dei materiali, i progetti sono stati portati a compimento secondo una classificazione che collocava Potenza in seconda categoria (media sismicità) mentre, attualmente, il capoluogo è considerato ricadente in zona ad alta sismicità. Il protocollo prevede un’indagine su tutto il territorio che proceda in modo graduale. Ci si interesserà prima delle zone meno conosciute che per numero di abitanti, però, risultano di importanza strategica per il sistema urbano.
I principali obiettivi del documento consistono nell’individuazione delle caratteristiche strutturali più diffuse per gli edifici in cemento armato e la loro vulnerabilità sismica e possono essere sintetizzati in quattro punti:

  1. valutare l’incremento di resistenza sismica mediamente richiesto, rispetto alle normative vigenti;
  2. individuare le tipologie d’intervento per il miglioramento o per l’adeguamento sismico in relazione al rapporto tra domanda e capacità. Tali tipologie dovranno essere in grado di ottimizzare l’utilizzazione di tutte le tecnologie innovative e convenzionali che determinano i più elevati livelli di sicurezza permettendo di conseguire il miglior rapporto tra l’incremento di resistenza e il costo;
  3. definire gli interventi più adatti per ciascuna tipologia individuata tenendo conto delle sue caratteristiche e dell’obiettivo di sicurezza che si vuole conseguire;
  4. distribuire e collocare nelle varie aree indagate gli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio sismico anche per le esigenze proprie della protezione civile.

Rischio sismico
Protocollo di Intesa