La difficile situazione legata al futuro dell’Ansaldo Sts si fa nuovamente sentire e questa volta attraverso la comunicazione dell’Amministratore Delegato di Finmeccanica che ha espresso la volontà di cedere, entro fine anno, le attività civili della Holding per favorire la nascita della nuova Selex System e quindi consolidare il settore militare, facendo esplicitamente riferimento alla cessione del comparto civile: Trasporti ed Energia.
Ricordando che l’Ansaldo Sts è una società fondata nel 1853, che vanta circa 4500 dipendenti, soltanto 140 nello stabilimento di Tito, a cui vanno aggiunti altri 200 circa dell’indotto, essa rappresenta oggi uno dei pochissimi punti di riferimento in grado di garantire futuro e occupazione e non è possibile fare in modo che tutti i sacrifici dei lavoratori e, di conseguenza delle loro famiglie, sfumino per cercare di ripianare i disastrosi conti di Finmeccanica.
Il governo si impegni a definire il piano nazionale dei trasporti e i relativi investimenti, affinché il patrimonio di Finmeccanica non vada disperso, ma piuttosto incentivato.
I lavoratori hanno già cominciato a far sentire la loro voce durante la manifestazione dello scorso 16 maggio a Genova, alla quale hanno partecipato in circa 3000, tutti lavoratori delle aziende Finmeccanica, e che hanno voluto, in questo modo, lanciare un chiaro segnale al Governo, a Finmeccanica e alle forze politiche che lo sostengono.
Ansaldo Energia, Ansaldo Sts e Ansaldo Breda rappresentano settori di importanza strategica per l’industria italiana ed un loro smembramento porterebbe ad un indebolimento economico di tutto il nostro Paese, quindi è auspicabile che si sospenda al più presto ogni ipotesi di vendita o di deconsolidamento delle aziende di Finmeccanica operanti nei settori energia e trasporto.