Casa dello Studente, nota dei consiglieri Smaldone, Beneventi, Pergola e Stella Brienza

6.06.2023 – ore 16,10: “Da quanti anni si sente parlare del ruolo fondamentale della nostra Università nel sistema socio economico di Potenza e dell’intera Regione? Da quanti anni, – proseguono in una nota congiunta i consiglieri comunali Pierluigi Smaldone, Michele Beneventi, Rocco Pergola ed Enzo Stella Brienza – all’occorrenza, ritorna in auge il tema di Potenza-città universitaria? Eppure poco o nulla si è fatto: tante, troppe chiacchiere alle quali non sono mai seguiti i fatti. L’ultimo episodio che riguarda la Casa dello Studente ne è l’ennesima dimostrazione. 

Potenza, infatti ha ancora pochi posti letto disponibili… pochissimi, se si considerano non solo le necessità degli immatricolati Unibas, ma anche le potenziali esigenze di Erasmus e visiting professor o altri professionisti capaci di portare valore aggiunto all’Università e alla terra che la ospita. Più di dieci anni fa, per questo motivo, erano stati stanziati 22 milioni di euro ed erano state avviate le procedure per la costruzione di un nuovo studentato che potesse ospitare altri giovani, garantendo così maggiore appeal al nostro Ateneo, che qualitativamente non ha nulla da invidiare ad altre realtà paragonabili.
In sette anni però la politica locale, comunale e regionale, sembra essersi totalmente disinteressata alla vicenda. Risultato: la Casa dello Studente non si è fatta e sono andati perduti i 22 milioni che nel frattempo sono stati spostati dalla Regione su altri progetti. Ecco, se quando si parla di rilancio dell’Università si intende questo, diremmo che possiamo dichiarare il fallimento di una politica assolutamente incapace di mettere a sistema le risorse (non solo economiche…) che ha a disposizione. E intanto i giovani lucani continuano a fare le valigie e ad andare via. Una perdita ogni anno più grave per la nostra regione che avrebbe bisogno invece di nuove energie, nuove conoscenze e l’entusiasmo di chi vorrebbe restare ma qui non trova purtroppo più alcuna motivazione. Così non si può più andare avanti”.