Stagione concertistica 2024

A cura di Ateneo Musica Basilicata

7 aprile 2024, Ingresso ore 19.00 – sipario ore 19.30
Il Piccolo Teatro CESAM
LEGEND
Joel Von Lerber, arpa
Orchestra sinfonica 131 della Basilicata
Pasquale Menchise, direttore

24 marzo 2024. Ingresso ore 19.00 – sipario ore 19.30
Il Piccolo Teatro CESAM
La nota avvelenata
Musiche dal Requiem di Mozart (versione di P.Lichtenthal)
Testo di Giacomo Fornari

EMSEMBLE 131
Nicole Millo, attrice

La nota avvelenata
Una nota avvelenata in un manoscritto, una magistrata e un caso di omicidio irrisolto da più di duecento anni…
Diversi studiosi e musicologi si sono occupati della morte di Mozart. Ma nessuno è riuscito dare una ricostruzione esaustiva del caso. Una vera e propria indagine sulla morte di Wolfgang Amadeus Mozart sulle note del Requiem in re minore Kv 626 nella trascrizione per soli archi di Peter Lichtenthal. “La nota avvelenata” del musicologo Giacomo Fornari è il risultato di un lungo e articolato lavoro di ricerca che entra a far parte dello spettacolo, svolto su documenti reali e sconvolgenti che portano una magistrata a riaprire il caso dopo 200 anni.
Le conclusioni sulla scomparsa del celebre compositore saranno inaspettate e prevedono anche una sorpresa finale: il nome del possibile assassino del musicista salisburghese. Lom spettacolo ruota attorno a una delle figure più geniali e controverse della storia della musica. In questo caso il lavoro di ricerca, trasformato in messa in scena, diventa un ulteriore viaggio nella vita e nelle vicende di un personaggio che ha più volte ispirato cinema e letteratura.
Giacomo Fornari, musicologo e uno tra i massimi esperti di Mozart, 61 anni, nato a Brescia è direttore del Conservatorio Monteverdi di Bolzano. Per la sua profonda e accurata conoscenza del compositore salisburghese, Fornari nel 2012 è stato nominato membro dell’Akademie fur Mzartforschung al Mozarteum di Salisburgo, l’accademia fondata nel 1931 che annovera fra i suoi componenti musicologi di alto livello provenienti da tutto il mondo. In questa pièce teatrale, di fatto un concerto scenico della durata di circa 50’ minuti senza pausa, vengono ricostruite le ultime settimane del Maestro salisburghese attraverso la sua musica. In questo modo testo e musica guidano il pubblico in un percorso che termina in vero e proprio colpo di teatro. Protagonisti i solisti dell’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata e l’attrice Nicole Millo.

La nota avvelenata – un’agile pièce teatrale tra narrazione verbale e musica eseguita dal vivo – è stata concepita ai fini di “spiegare” al pubblico in modo rapido, efficace e storicamente informato gli ultimi tragici momenti della vita di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791).

Lo spettacolo
Basata esclusivamente su documenti e testimonianze autentiche, la Nota avvelenata è un vero e proprio “cold case”.
Una magistrata, accortasi del faldone che contiene il caso irrisolto della morte di Wolfgang Amadeus Mozart, pensa di fare finalmente ordine dando un’occhiata alle carte, nella speranza di risolvere il caso restato aperto da più di due secoli. Accompagnata dalla musica – un’efficace versione di Peter Lichtenthal per quartetto d’archi del Requiem di Mozart (v. oltre) –, la protagonista scopre che, forse, l’ipotesi dell’avvelenamento – sollevata da molte parti – non si dimostra poi così infondata. Basandosi su una notizia autentica, secondo cui una decina di anni fa sarebbero state trovate tracce di arsenico nell’inchiostro del Flauto magico, ricostruisce uno scenario inquietante che mette a nudo una serie di problematiche storiche come i debiti contratti, i rapporti misteriosi con la Massoneria, le difficili relazioni con i colleghi… Tutto ha congiurato contro Mozart. Analizzando e dando lettura di diversi
documenti – tutti realmente storici – la magistrata si convince sempre di più che la morte di Mozart è veramente avvolta nel mistero fino a scoprire il nome dell’unica persona che ha tratto giovamento dalla sua morte, risolvendo un “col case” in attesa di risposta da più di due secoli. Il concerto-monologo, termina quindi con un finale inaspettato ed estremamente teatrale.

Il Requiem
Il Requiem mozartiano nella versione di Peter Lichtenthal per quartetto d’archi è una partitura che merita di essere conosciuta per diversi motivi. Il figlio maggiore di Mozart, Carl (1784-1858), ha vissuto a Milano – dove è tuttora sepolto al Cimitero monumentale – per diversi decenni. Egli convinse Lichtenthal ad approntare diverse trascrizioni delle composizioni di suo padre per piccoli organici in modo da permetterne una più facile diffusione. La rielaborazione del Requiem qui eseguita, una partitura di notevole fattura, è un esempio di questa pratica della trascrizione. Didatticamente utile per gli esecutori, permette anche ad ampie fasce di pubblico un primo approccio avvincente alla complessa e stimolante partitura mozartiana.

Per info e biglietti: Ateneo Musica Basilicata
Via Raffaele Acerenza n. 9 85100 – POTENZA
Tel. 0971 / 194 7687 – 39 379 2308232
eventi.ateneomusicabasilicata@gmail.com

17 marzo 2024. Ingresso ore 19.00 – sipario ore 19.30
Il Piccolo Teatro CESAM
TOSCA di Giacomo Puccini
Coro Opera Festival
I solisti di Puglia e Basilicata

Interpreti e protagonisti
Cavaradossi, Antonino Interisano
Tosca, Bambina Viscovo
Scarpia, Carlo Provenzano
Sagrestano, Alberto Zanetti
Spoletta, Michele Leone
Maria Carolina Regina di Napoli, Maria Grazia Zingariello
Cameriera di Tosca,Giulia Sanna
Servitore di Cavaradossi, Alessio Antelmi
Regia Rocco Anelli
Direzione Musicale Francesco Zingariello

Note di sala

Quando “Tosca”, del drammaturgo francese Victorien Sardou, venne messa in scena al Teatro dei Filodrammatici di Milano nel 1889, fu proprio Puccini a restarne particolarmente colpito e a contattare Casa Ricordi per accordare l’acquisto dei diritti per la trasposizione in musica. Il libretto era già stato in parte preparato da Luigi Illica, in collaborazione con Giuseppe Giacosa. La prima messa in scena si tenne il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma, incontrando presto un grande successo che portò Tosca ad essere rappresentata, nel giro di pochi anni, in molti teatri di tutto il mondo.

Il soggetto è inscritto in coordinate storiche ben precise: la storia si svolge a Roma il 17 giugno del 1800. Gli eventi storici di quei giorni fungono da fulcro narrativo, infatti sono trascorsi solo pochi giorni dalla vittoria di Napoleone a Marengo, la Repubblica romana è caduta e di conseguenza è da poco stato ripristinato lo Stato Pontificio. Sono proprio questi sconvolgimenti politici a determinare l’inizio dell’azione con la fuga del prigioniero politico Angelotti dalla prigione di Castel Sant’Angelo. Il pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi si rende complice di Angelotti e finisce per essere a propria volta arrestato, torturato e infine giustiziato dal terribile capo della polizia pontificia, Scarpia. Floria Tosca, cantante e amante di Cavaradossi si trova coinvolta quasi per caso nella trama politica: è infatti mossa unicamente dal profondo sentimento che la unisce al pittore, e viene usata dall’antagonista per catturare il Cavaradossi e per ricavare informazioni. È sul finire del secondo atto che Tosca agisce, sempre guidata dalla sua passione, e arriva ad uccidere pur di salvare sé stessa e il suo amato.

Si tratta di una vicenda che appassiona proprio perché la storia d’amore di Mario e Tosca viene raccontata attraverso eventi storico-politici ben definiti, a rendere quasi tangibili i sentimenti dei protagonisti, che sono molto ben caratterizzati da un punto di vista psicologico. Ad elementi più leggeri, come la gelosia iniziale di Tosca o le mire lussuriose di Scarpia, si accostano ben presto

sviluppi dalla tragicità quasi epica. In una tensione costante e ricca di colpi di scena, ciascuno dei protagonisti va incontro al proprio destino: Angelotti, un uomo dalla profonda vocazione politica, si toglie la vita di fronte ad un mondo in cui il suo pensiero politico non sembra trovare spazio; Scarpia muore perché, accecato dalla lussuria e dalla propria superbia, sottovaluta la forza di Tosca; Cavaradossi viene giustiziato a tradimento per le due idee politiche, ma al contempo muore inconsapevole e felice convinto di poter vivere con il suo amore; Tosca, infine, muore per scelta, sceglie di morire con Mario, sceglie l’amore e la propria libertà.

Acura di Emanuela Casciabanco

Per info e biglietti: Ateneo Musica Basilicata
Via Raffaele Acerenza n. 9 85100 – POTENZA
Tel. 0971 / 194 7687 – 39 379 2308232
eventi.ateneomusicabasilicata@gmail.com

10 marzo 2024, ore 19.30
Auditoriun Ospedale San Carlo, Via Potito Petrone – Potenza
Quello che le donne non dicono
Chimera Ensemble
Alessandra Relmi, attrice
Emilia Di Pasquale, direttrice

3 marzo 2024, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30
Il Piccolo Teatro CESAM – Potenza

ANNIVERSAIRES
Quintetto Cécile
Selene Pedicini, violino
Miriam Bisceglie, violino
Lucia Forzati, viola
Giovanna D’Amato, violoncello
Antonia Valente, pianoforte

Tonino Centola, voce narrante
testo di Stefano Valanzuolo

25 febbraio 2024, Cineteatro Principe di Piemonte, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30
Puccini 100° con Orchestra ICO Suoni del Sud.
Francesca Patanè, soprano
Antonio Palombi, tenore
Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore

18 febbraio 2024, Cineteatro Don Bosco, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30
Danze e fantasie
Fantas Trio
Giuseppe Nese, flauto
Antonio Tinelli, clarinetto
Gabriella Orlando, pianoforte

11 febbraio 2024, Cineteatro Don Bosco, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30
“VASAME. L’amore è rivoluzionario
Marisa Laurito ed Enzo Gragnianiello
Piero Gallo, mandolina
Erasmo Petringa, violoncello
Marco Caligiuri, percussioni
regia di Massimo Venturiello.

4 febbraio 2024, Cineteatro “Piccolo Principe”
Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30

LATIN LANDSCAPE
Guitalian Quartet
Guido Fichtner
Claudio Marcotulli
Stefano Palmidessi
Adriano Walter Rullo

28 gennaio 2024, Cineteatro Principe di Piemonte, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30
TANGO SHOW
Gisele Tacon – Nelson Piliu
Malena Veltri – Luis Delgado
Trio Accord

Gennario Minichiello, violino
Giovanna D’Amato, violoncello
Ezio Testa, fisarmonica

21 gennaio 2024, Cineteatro Don Bosco, Ingresso ore 19 – sipario ore 19.30

ANIMA SOUL
Ola Onambulé, voce
Orchestra ICO della Magna Grecia
Tobias Becker, pianoforte
Marco Battigelli, direttore

14 gennaio 2024, ore 19 – sipario ore 19.30
Cine teatro Don Bosco, piazza don bosco – Potenza
Il Paganini della tromba
Orchestra Sinifonica 131 della Basilicata
Alex Elia, tromba solista
Roberta Peroni, direttrice

Per info e biglietti:
Ateneo Musica Basilicata, Via Raffaele Acerenza n. 9 – Potenza
Tel. 0971 / 194 7687 +39 379 2308232

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