Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi alimentari, nota dei consiglieri Blasi, Andretta, Fuggetta, Biscaglia, Stella Brienza, Beneventi, Falotico, Smaldone, Falconeri, Pergola, Flore, Tramutoli, Giuzio e Vincenzo Telesca

18.01.2024 – ore 12: I consiglieri comunali Angela Blasi, Bianca Andretta, Angela Fuggetta, Giuseppe Biscaglia, Vincenzo Telesca, Enzo Stella Brienza, Michele Beneventi, Roberto Falotico, Pierluigi Smaldone
Marco Falconeri, Rocco Pergola, Franco Flore, Valerio Tramutoli, Francesco Giuzio hanno redatto congiuntamente un comunicato stampa per illustrare un ordine del giorno, da loro presentato, affinché lo si discuta in Consiglio comunale, riguardante la ‘Reistituzione del Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi alimentari e della nutrizione l’aggiornamento dei Lea con l’inserimento di una voce a parte per le prestazioni relative a queste malattie’.

“Mentre aumentano i disturbi alimentari – scrivono i consiglieri – il governo Meloni sceglie di tagliare completamente il Fondo Nazionale per i disturbi alimentari, istituito con la Legge di bilancio del 30 dicembre 2021, con una dotazione di 25 milioni di euro per il biennio 2022 e 2023 e del tutto azzerato nell’ultima manovra. Una scelta scellerata e pericolosa, compiuta dal Governo e sostenuta dalla maggioranza di centrodestra, che tocca da vicino la vita quotidiana di tante famiglie, anche lucane, che rischiano oggi di essere completamente abbandonate.
Il numero di persone ammalate o che si ammalano è drammatico. Oggi i pazienti sono 3.678.362, ma il numero appare sottostimato perché sono in molti a non avere accesso alla possibilità di curarsi. Il 90% sono di sesso femminile, ma anche il trend delle diagnosi maschili è in netto aumento. A fronte di questo quadro, sul territorio nazionale ci sono solo 126 strutture, e sono diverse le regioni in cui queste mancano del tutto.
Una situazione disperata se si pensa che senza l’intervento di servizi di cura competenti, in grado di sostenere e aiutare il nucleo familiare nella sua interezza, è impensabile pensare di riuscire a uscire dal tunnel in cui la malattia trascina. Tagliare il fondo significa precludere nei fatti la possibilità di un rinnovo dei contrati degli operatori sanitari, destinare alla chiusura i centri di servizio e assistenza e abbandonare alla malattia migliaia di pazienti, giovani e meno giovani.
In Basilicata esiste una struttura riconosciuta come un’eccellenza a livello nazionale: il Centro ‘G.Gioia’ di Chiaromonte. Nato nel 2006 come Centro per i disturbi del comportamento alimentare e del peso, nel 2008 è stato riconosciuto dalla Regione Basilicata quale Centro di Riferimento Regionale, e da anni è la struttura pubblica di riferimento per tutto il Sud e le isole per la cura dei DCA.
Il 15 marzo, in occasione della ‘Giornata del Fiocchetto Lilla’, giornata dedicata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema, l’assessore alla Salute e Politiche Sociali Francesco Fanelli ha illustrato alla stampa le nuove azioni previste dalla programmazione regionale ed anticipato un rafforzamento delle attività di diagnosi e cura della Regione Basilicata grazie alle risorse del Fondo ministeriale per il contrasto ai disturbi della nutrizione (biennio 2022/2023) pari a 232mila euro. Stanziamento che, dato l’azzeramento del fondo, non potrà evidentemente essere confermato.
È per queste ragioni che abbiamo presentato un Odg in Consiglio comunale a Potenza, in cui si esprime la richiesta al Governo per il ripristino immediato del fondo nazionale per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare e perché si crei finalmente un capitolo dei LEA dedicato a questi disturbi.
Di fronte alla negazione del diritto alla salute non dobbiamo e non possiamo rimanere in silenzio”.