Giornata del Ricordo, deposizione di una Corona d’alloro nell’Atrio del Palazzo di Città

10.02.2024 – ore 12,30: La deposizione di una corona d’alloro nell’atrio del Palazzo di Città, (inizialmente prevista in piazza Martiri delle Foibe, iniziativa trasferita a causa delle condizioni meteo), ha rappresentato il momento centrale della cerimonia che il Comune ha organizzato in occasione della ‘Giornata del Ricordo’. Presenti il Sindaco Mario Guarente, il Questore Giuseppe Ferrari, il viceprefetto Gerardo Quaranta, il consigliere provinciale Rocco Pergola, la comandante della Polizia locale Maria Santoro, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Michele Onorato, il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Luca D’Amore, il tenente colonnello dell’Esercito Francesco Giampà, funzionari dei Vigili del Fuoco, assessori e consiglieri comunali, autorità e rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e delle Consulte studentesche.

Il Sindaco, nel ringraziare “i presenti per la sensibilità dimostrata nei confronti di una tematica di così grande rilievo”, si è soffermato sull’importanza di “non perdere mai il ricordo di quanto accaduto agli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati, italiani costretti a lasciare le proprie identità, per salvare le proprie vite, e a tutte le vittime delle Foibe, brutalmente martirizzate. Un Ricordo che non deve dividere, ma che anzi deve unire Istituzioni e cittadini, affinché non abbiano mai più a ripetersi tali tragedie. Un piccolo appunto perché ritengo che, come altri momenti, anche questo meriti la stessa attenzione, cosa che invece ancora non vedo in diversi ambiti”. Per il consigliere Pergola, intervenuto in rappresentanza della Provincia, “appuntamenti come quello odierno devono essere un monito affinché si evitino le troppe vittime innocenti che ancora oggi pagano con la propria vita per colpe che non hanno commesso e, spesso neppure conoscono. La via privilegiata per realizzare tutto questo è combattere l’indifferenza, soprattutto nelle giovani generazioni, lavorando per favorire la formazione e la crescita della cultura del rispetto dell’altro, chiunque esso sia”.