Attivo il Tavolo cittadino per l’esecuzione penale

Prima riunione del ‘Tavolo cittadino per l’esecuzione penale’, organismo che in realtà si era già riunito a fine novembre, ma che venerdì 14 è stato ufficialmente istituito a seguito di un’apposita delibera di giunta licenziata dal governo cittadino. Secondo il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero il “carcere è a tutti gli effetti un quartiere della città e, malgrado le ristrettezze economiche nelle quali operiamo, faremo di tutto per venire incontro alle esigenze di quanti frequentano l’istituto, a cominciare dai parenti degli ospiti che, al momento, non hanno uno spazio idoneo dove attendere l’orario d’ingresso. Un progetto di grande valenza sociale – ancora il Sindaco – che dimostra una volta di più come sul tema l’Amministrazione sia particolarmente attenta e impegnata”. Per il Comune alla riunione presenti anche gli assessori Giuseppe Messina all’Istruzione e Donato Pace ai Servizi sociali, assessorato rappresentato anche da alcuni funzionari. Molti i soggetti coinvolti in rappresentanza di istituzioni e associazioni: Curia arcivescovile, Prefettura di Potenza, Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria, Casa circondariale, l’Istituto penale per i minorenni, l’ufficio Servizi sociali minorenni, l’Ufficio di Esecuzione penale esterna di Potenza, Camera di Commercio, Azienda ospedaliera San Carlo, Direzione regionale del Lavoro di Potenza, Lega delle Cooperative, Confcooperative Federsolidarietà Basilicata, Confartigianato, cooperativa ‘Altri Mondi’, Associazione Psi & Co La Minerva, Conferenza regionale Volontariato Giustizia, Csv Basilicata. Diversi anche quanti non hanno potuto essere presenti in mattinata, ma che comunque hanno assicurato la propria partecipazione ai lavori successivamente, tra gli altri la Provincia, la Procura, Il Tribunale per i minorenni, il Tribunale di Sorveglianza, l’Università, l’Ufficio Scolastico regionale. Secondo l’assessore Messina “una grande attenzione va riservata ai giovani e al loro percorso formativo, con l’aspetto dell’istruzione che riveste e dovrà rivestire sempre più un ruolo imprescindibile all’interno dell’Istituto minorile”. Per l’assessore Pace che ha introdotto i lavori assembleari “il progetto prevede la formulazione di un programma di prevenzione e sensibilizzazione della cittadinanza volta al miglioramento del tessuto sociale che è alla base della devianza”. Ancora “l’accesso alla rete dei servizi di protezione sociale e di inserimento lavorativo delle persone ammesse a misure alternative e dimesse per fine pena. L’istituzione di un’apposita porta sociale anche per lo sviluppo di modalità innovative di intervento volte ad aumentare il ricorso a misure alternative in un quadro di solidarietà e di consenso sociale, la tutela delle fasce più deboli e particolarmente svantaggiate della popolazione detenuta, l’attuazione di forme di sostegno ai familiari dei detenuti” ha concluso l’assessore.