Santarsiero su IMU: Sindaci costretti ad applicare percentuali alte ma gli introiti vanno allo Stato

“Oggi si paga la seconda rata dell’IMU. In molti casi come anche nella mia città i Sindaci sono stati costretti soprattutto sugli immobili diversi dalla prima casa, ad applicare la percentuale massima 1,06 per mille.” Così Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza e delegato Anci per il Mezzogiorno. “Per i cittadini – aggiunge – sono spese significative soprattutto in un periodo di grave crisi come quello che stiamo vivendo. Proprio per questo è bene chiarire alcune questioni soprattutto alla luce di una notizia passata in modo molto impreciso che è quella che l’IMU resterebbe per intero ai Comuni. Nella manovra complessiva che ha riguardato gli Enti locali –dice Santarisero-  lo Stato ha guadagnato complessivamente 8 miliardi di euro, di cui 4,2 saranno introitati attraverso il trasferimento dell’IMU dai Comuni al livello centrale. Si tratta di una cifra che incide per intero sugli immobili diversi dalla prima casa ed è pari al 25% del gettito previsto. Ciò significa che senza l’ingiustificato prelievo da parte dello Stato di “imposte municipali”  i Sindaci avrebbero potuto evitare l’incremento e mantenere nella peggiore della ipotesi per tali superfici una percentuale inferiore allo 0,8 per mille. Mentre il debito pubblico continua a salire ed ha superato i 2000 miliardi di euro e quello degli Enti locali continua invece a scendere e ad incidere sempre meno, si continua incredibilmente –continua il delegato Anci per il Mezzogiorno-  a colpire gli Enti locali venendo meno ad impegni presi e condivisi dallo stesso Presidente della Repubblica come nel caso del recupero di 2 miliardi di euro a favore dei territori e da recuperarsi sul gioco d’azzardo. Ancora una volta le lobby di tale settore sono riuscite a bloccare politiche a favore dei cittadini. In tale contesto è appena il caso di sottolineare che tale situazione generale incide in maniera drammatica sui Comuni del Mezzogiorno sempre più impossibilitati a garantire servizi primari ai cittadini e qualsiasi forma di sviluppo ai propri territori. Il prelievo dei 4,2 miliardi di euro da parte dello Stato sarebbe stato invece opportuno lasciarlo al sistema dei Comuni e garantire quel fondo perequativo previsto dalla Costituzione ed oggi del tutto disatteso a danno delle comunità più in difficoltà. Ci auguriamo – conclude Santarsiero- che nel nostro Paese con il ritorno di un Governo politico si possa aprire una vera stagione di rilancio degli Enti locali e riequilibrio dei territori.”