L’assessore Emiddio Fiore insieme ad alcuni componenti dell’assessorato ha incontro i rappresentanti dei Comitati di quartiere della città. Tema del colloquio “il rilancio dell’esperienza democratico-partecipativa che ha compiuto i primi passi nella legislatura ormai in dirittura d’arrivo” ricorda Fiore “ e riprendere e tener vivo quel collegamento tra l’Amministrazione e i cittadini, con la proposizione, nella prospettiva delle prossime nuove elezioni dei Comitati, di un documento contenente integrazioni e modifiche all’attuale modello partecipativo”. Ci si è interrogati, tra l’altro sull’opportunità di mantenere l’attuale suddivisione in 21 Comitati, o ridurne il numero. “Ascoltare la voce dei tanti rappresentanti che hanno partecipato – continua l’assessore – è fondamentale per un’Amministrazione che vuole riuscire a recepire le problematiche e le esigenze degli stessi e insieme lavorare alla soluzione”. Il presidente di quello di Rossellino Giovanni Caggiano ha chiesto maggiore concretezza nel rispondere alle proposte avanzate. Per Vincezo Iacovino, Poggio Tre Galli, la loro assiduità agli incontri convocati con il Comune deve essere di sprone per fornire risposte ai tanti problemi che vengono segnalati con puntualità. Secondo Orazio Colangelo, rione Lucania, è importante passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti. Operativamente è stata individuata una metodologia di lavoro per facilitare la partecipazione all’elaborazione della proposta di modificazione/integrazione dello strumento partecipativo vigente, in grado di trasmettere all’Amministrazione nuovi elementi importanti, urgenti e condivisi. E’ stata distribuita per questo una bozza di proposta contenente, tra l’altro, la possibile riduzione del numero dei comitati, la formazione delle ‘liste’ in adeguamento alla regole delle ‘pari opportunità’, le nuove attribuzioni, tra le quali la promozione di indagini concernenti il quartiere su aspetti non conoscibili con ricerche desk, ma solo con indagini dirette ad hoc (su temi quali il lavoro, la mobilità, la sicurezza, la salute, e così via), l’individuazione di un segno distintivo che rappresenti l’elemento identitario del quartiere. “Il Comune intende attivare un canale di comunicazione attraverso un organo specifico – come ha suggerito l’assessore Emiddio Fiore – che può essere, l’apposito ufficio ad hoc sul decentramento, avente la funzione di vero e proprio ‘luogo di ascolto’ e di raccolta delle istanze dei quartieri, ma anche di sintesi delle proposte ‘dal basso’ da presentare all’Amministrazione. “La partecipazione non dovrà essere sporadica e calata dall’alto, ma strutturata e resa costante con un preciso riferimento nel Comune. Ciascun cittadino poi, identificandosi sul portale del comune, potrà esprimere direttamente on-line, il proprio parere al fine di raccogliere suggerimenti e criticità, rispetto alla realtà di ogni quartiere della città, con lo scopo di rafforzare il legame tra Amministratori e cittadini. Non resta che attendere la restituzione degli esiti relativi alla consultazione con le richieste e le osservazioni eventualmente formulate dai Comitati. A seguito di ciò potrà essere presentata la delibera definitiva, prima in Commissione e poi in Consiglio comunale. E’ questo il modo – ha concluso – di dare ‘la giusta dignità ai quartieri’ in un periodo nel quale non passa giorno che non si percepisca una scarsa predisposizione a tenere in piedi un organo di relazione e confronto così importante, o si senta di singolari proposte di eliminazione o sostituzione di istituti o organi consultivi, senza costruire alternative credibili” .