Imbesi (Pdl) su Nodo Complesso Gallitello

Il VicePresidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha fatto conoscere i propri dubbi rispetto alla scelta che l’Amministrazione Comunale ha deciso di mettere in campo rispetto alla “questione Nodo complesso del Gallitello”.“La scelta della Giunta Municipale di revocare in autotutela  la delibera del 12 ottobre scorso (con cui si stabiliva la risoluzione del contratto con l’impresa DEC spa) è secondo me – dice Imbesi- almeno stravagante dato che basa la maggior parte della sua giustificazione sul concetto che le fideiussioni assicurative di cui gode il Comune non sarebbero, secondo alcuni amministratori, esigibili al 100%. Io, invece, contesto fortemente questa interpretazione non suffragata da alcun dato e decisamente astrusa e sostengo che le fideiussioni a prima richiesta garantiscono in tutto e per tutto il Municipio sia per i danni che per i  ritardi che la ditta fallita ha prodotto ed andrebbero invece attivate immediatamente le richieste conseguenziali”.Imbesi ha anche contestato che si possa scegliere di dare la continuazione dei lavori ad una nuova ditta senza procedere ad una nuova gara sulla base di un calcolo ipotetico di maggiori oneri non confermato da alcun fatto e non dimostrato nei fatti.“L’Amministrazione Comunale sostiene che sia più conveniente accettare che una nuova società a responsabilità limitata, quindi anche con un capitale di garanzia davvero irrisorio (la Lista Appalti srl),  subentri ad una spa che è fallita (la DEC) assegnandole oggi  i lavori già tolti alla DEC ben 10 mesi fa senza procedere ad alcuna nuova gara come invece il Municipio aveva deciso di fare l’anno scorso. A me un tale atteggiamento sembra paradossale nonché fortemente rischioso dato che la nuova ditta non offre nemmeno nessuna garanzia pregressa della capacità di saper svolgere appalti così. Nella scorsa settimana durante una seduta di Commissione – ha sottolineato Imbesi – ho avuto modo di esprimere la mia forte contrarietà alle scelte dell’Amministrazione ed ho invitato la stessa ad evitare i giochi delle scatole cinesi ma invece a porre in essere atti trasparenti ed inequivocabili come il ricorso ad un nuovo appalto, attivando al contempo tutte le procedure per rientrare economicamente del danno subito a causa del fallimento della DEC.”